Automatic translation into Italian of A Grammar of Modern Indo-European at Indo-European Language Association

1.Lingue indoeuropee | 2.Parole indoeuropee | 3.Sostantivo indoeuropeo | 4.Verbo indoeuropeo | 5.Sintassi indoeuropea | 6.Etimologia indoeuropea

Note

Il vocabolario è una delle parti meglio ricostruite della lingua proto-Indo-europea. Studi Indoeuropei hanno trattato estensivamente con la ricostruzione di Torta comune mette in parole ed il suo derivatives, e molti dizionari moderni delle lingue di IE come latino, inglese, Tedesco, greco, Sanscrito, ecc. già dia separatamente le etimologie in radici di Torta dalle forme più grandi nelle loro lingue.

Non si intende che queste note sostituiscano i lavori di referenza esistenti, e davvero non sostituire il vocabolario di Torta comune per essere usato in indoeuropeo Moderno, ma solo facilitare la comprensione di radici proto-Indo-europee in luce del loro derivatives (e relativo al vocabolario usato in questa grammatica), mostrando anche forme di IE basate sul vocabolario inglese e comune.

Molti ricostruirono derivatives sono poi da germanico o da parole internazionali di origine di Graeco-latino, ma questo non implica noi raccomandiamo sul loro uso le altre parole di Torta comuni: per esempio, latino presta gn.tion.lís, nazionale o gn.tion.lit., la nazionalità, non è usato in delle lingue germaniche e slave, e dovrebbe essere sostituito forse da altro, 'più puro' o 'influenzato' le condizioni proto-Indo-europee. Anche, non-IE suffissa Lat. aiqi -, ri -, Gmc. iso -, "ghiacci", Gk. geo -, haimn -, potrebbe essere sostituito da formazioni di Torta comuni, come e.g.. Lat. ri - potrebbe essere sostituito da un 'più puro' l'ati di IE -, e suffisso - ti potrebbero essere usati invece di Ita secondario., Braccio. -tio (n), ecc.

1.      Carlos Quiles, tradotto come Kárlos K.riák Indoeuropeo.:

a.    Carlo è un nome spagnolo e popolare dedotto da karlaz germanico, kerlaz (il cf. O.N. karl, O.E. .eorl), forse "persona originalmente comune, gratuitamente equipaggi", Kárlos Indoeuropeo e Moderno. In mitologia scandinava, Karl era il nome del primo contadino gratis, il figlio di Attrezzatura ed Amma. L'attrezzatura era la forma umana presa dal dio Heimdall quando lui produsse i progenitori delle tre classi sociali (schiavi, contadini e la nobiltà) con tre donne diverse. Nelle lingue Scandinave, Karl trattiene il suo significato "equipaggiare." In tedesco, l'origine del nome che Karl può essere tracciato alla parola Kerl che ancora è usato per descrivere piuttosto uomini grezzi e comuni. Come nel churl di parole e rustico in inglesi.

b.    Quiles è un genitivo, e vuole dire" di (figlio) quili" (il cf. Terme. Quílez, gatto. Quilis, Ast. Quirós, Gal-Pt. Quiris). Viene, da nome medievale Quirici - > Quili (accorciato e con r - > l), una parola di prestito da Gk. ........ (K.riákos Indoeuropeo) da che Esso./Terme. Quirico, Gl.-Pt. Queirici, gatto. Quirce, Fr. Quirice, O.N. kirkja, Eng. chiesa, chiesa scozzese o Ger. Kirche. Kew di radice di torta vuole dire mare lungo. IE k..rios vuole dire padrone, signore, come Gk. ......, e Kyriakoswas aggettivale usato come cognome romano Cyriacos. K.riák. dovrebbe essere poi il corretto genitivo del MIE prestito-tradusse termine greco.

2.    Per bh di radice di Torta. (più vecchio * il bheh2 colorato in * il bhah1) compari derivatives moderno: la zero-grado (bha) suffissò bháuknos, illumini, segnali, come Gmc. bauknaz (il cf. O.E. beacen, O.Fris. bacen, M.Du. bokin, O.H.G. bouhhan, O.Fr. boue, "boa"), bhási., produca bacche (frutta brillante-colorata"), come Gmc. bazjo (il cf. O.E. berie, berige, O.H.G.beri, Frank. bram-besi in O.Fr. framboise, "lampone" il bhrambhási di MIE.); bhánduos, bandiera identificando segnale, standard da adesso la "società unì sotto una particolare bandiera" come Gmc. bandwaz (il cf. Goto. banwa, anche L.Lat. bandum in Sp.banda); bháues di zero-grado suffissato, luce, come Gk. ..., ....., (Bháues di MIE, bhauesós) come in comune bhawtogrbhí di prestiti. (veda gerbh), fotografia, bháwtos accorciato, o bháuesphoros / phósphoros, portando luce, stella di mattina, fosforo. Veda bh. per più IE derivatives.

3.    Derivatives moderno da IE d.gh.-, lingua, è di solito femminile (come d.ghw generale.), ma per d.ghwiks slavo e steso che è maschile (il cf. Russ. ...., Pl. j.zyk, Cz. jazik, Sr.-Cr.,Slo. jezik, Bul. ....). Compari, per il nome degli inglesi (lingua), parole Indoeuropee e moderne: il neutro O.E. Englisc, Ger. Englisch, Du. Engels, Gk. n.pl. .......; il che ha caratteri maschili è trovato in engelsk Scandinavo, in romanico. dove il neutro unì col che ha caratteri maschili. Fr. anglais, Esso. inglese, Terme. inglés, Pt. inglese, così come Lat alternativo. serm. lat.nus, e slavo (seguendo il che ha caratteri maschili della "lingua" di parola), Russ. .......... [....], Pol. j.zyk angielski, Bul. ......... [....], Sr.-Cro. engleski [il jezik] ecc.); Lat femminile (seguendo il genere di "lingua"). anglica [la lingua], Rom. [il limba] l'englez., o Cz slavo. angli.tina, Slo. angle..ina, Bel. .... i. ....; o nessun genere a tutto, come in Braccio. angleren [il lezu].

4.    Wéro di radice di torta, parli, (o * il werh3) dà MIE w.dhom, parola, come Gmc. wurdam, (il cf. Goto. waurd, O.N. orð, O.S., O.Fris., O.E. metta in parole, Du. woord, O.H.G., Ger. wort), e wérdhom, parola, verbo, come Lat. uerbum, come in adwérdhiom, avverbio, o pr.wérdhiom, proverbio; anche il wério, dica, parli, metathesized in greco, come in werioneí., come Gk. ........; anche, suffissò la varia forma wr.t.r, oratore pubblico, rhetor, come Gk. ....., e wr.mn, rheme. Compari anche Umb. uerfalem, Gk. ...., Skr. vrata, Av. urv.ta, O.Pruss. w.rds, Lith. vardas, Ltv. v.rds, O.C.S. vra., Russ. ....., O.Ir.fordat; Hitt. ueria.

5.    Torta jeug vile, congiunga (probabilmente da un jeu di radice), evolse come O.H.G. [l'untar] jauhta, Lat. jung., Gk. ......... O.Ind. yuna.kti, y.jayati (jeugeieti di IE), Av. yaoj -, yuj -, Lith. jùngiu, jùngti; dà jugóm di derivatives comune, mentre congiungendo, barzelletta; cf. Gmc. jukam (il cf. Goto. juk, O.N. ok, O.S. juk, O.E. geoc, Dan. aag, M.Du. joc, Du. juk, O.H.G. juch, Ger. Joch), Lat. iugum, Gk. ....., O.Ind. yugám, Skr. yoga., Braccio. luc (con .l influenzò da lucanem, "stacchi"), Toch. yokäm, O.C.S. igo, Russ. ob.a, Cz. jho, iau gallese, O.Cor. ieu, Bert. ieo; Hett. yugan; jéugos, assoggetti, come barbaro. jukuzi, M.H.G. jiuch, Lat. j.gerum (da Lat. j.gera, IEjóugesa), Gk. ......, O.C.S. i.esa;

6.    Torta néwos aggettivale, -., - l'om, dà newjaz germanico, (il cf. Goto. niujis, O.N. nýr, O.Eng. niowe, O.Fris. nie, O.H.G. niuwi, Du. nieuw, Dan., Swed. ny), Lat. nouus, Osc. núvellum, Gk. ...., O.Ind. návas, návyas, Skr. nava., Av. nava -, O.Pers. nau, Toch. ñu / ñuwe, Thrac. neos, Braccio. ..., O.Pruss. nauns (a causa di analogia con jauns), O.Lith. navas, Lith. na.jas, Ltv. nàuj., O.C.S. nov., O.Russ. ...., Nowy polacco, Gallia. Novio -, O.Ir. n.ë, newydd gallese, O.Bret. neuued, il nu di Kamviri., Kashmiri n.v, O.Osset. nog; Hitt. newash, Luw. n.w.

Probabilmente era un pieno grado di nu, ora come Gmc. nu (il cf. Goto. nu, O.N. N., O.E. n., O.Fris. nu, O.Ger. nu, Du. nu, Ger. monaca), Lat. nunc, Gk. ..,..., O.Ind. n., Av. nu, O.Pers. n.ram, Toch. Nu. / nano, O.Pruss. teinu, Lith. n., Ltv. nu, O.C.S. nune, O.Ir. nu -, Camice sacerdotale. tani; Hitt. nuwa, Luw. nanun.

7.    Indo-Europeanmédhjos (da Torta io, v.i.) dà Gmc. medjaz (il cf. Goto. midjis, O.N. miðr, O.S. middi, O.E. midd, O.Fris. midde, O.H.G. mitti), Lat. medius, Osc. mefiaí, Gk. ......, O.Ind. mádhjam, Skt. mádhja., Av. maidja -, Pers. m..n, Illyr. metu, O.Arm. m.j, O.Pruss. mediano, Lith. medis, Ltv. me.s, O.C.S. me.da, O.Russ. ...., Mi.dzy polacco, Gallia. Mediol.num, O.Ir. mezzo, gallese mewn, il pâmü di Kamviri. Dialetti germanici e Dell'ovest hanno un medhjolós di dimminutive comune, centro, come Gmc. middilaz (il cf. O.E. middel, M.L.G., Du. middel, Ger. Mittel); Derivatives latini includono medhj.lís, medio medhj.li., medaglia, medhj., interponga, médhjom, mezzo l'entermedhj., intermedio, medhjaiw.lís, medievale medhitersaniós, mediterranean, ecc.

Torta io, nel centro di, dà médhi di formes suffissato -, fra, con, come Gmc. mezzo -, e méta -, tra, con, accanto a, dopo, come Gk. meta.

Per áiw di Torta -, anche il ájus, forza vitale, vita la vita lunga, eternità compara Gmc. aiwi (come in O.N. ei, Eng. , no), áiwom suffissato, età l'eternità, in medhjáiwom Secoli Medie, medhjaiw.lís, medievale prwimaiw.lís, primordiale il dhlongháiwot., la longevità; áiwot suffissato e più lontano., invecchi, ed aiwoternós, eterno come Lat. aeternus, in aiwotérnit., l'eternità; áiw.n suffissato, età, forza vitale, eternità, Gk. ai.n; zero-grado júcj.s composto, "avendo una vita vigorosa", sano (da cei, viva) come Gk. hugi.s, in jucjésin. (téksn.)," (arte) di salute", igiene, come Gk. hugiein. (tekhn.); ójus di o-grado, vita, salute, come Skr. .yu., o Gk. ouk, da (ne) ojus (qid)" la vita (non su Suo)", in ojutópi., da Gk. .., no, e ....., un luogo che non esiste. Veda anche jeu, forza vitale, vigore giovane.

8.    Ágros di torta, campo, anche il pascolo che terra, piano dà a Gmc. akraz (il cf. Goto. akrs, O.N. akr, O.E. æcer, O.Fris. ekkr, O.H.G. achar. Eng. acro), Lat. ager, Umb. ager (ambo dal più primo agros Corsivo, distretto, proprietà, campo), Gk. ....., Skr. ajras, O.Arm. arte.

9.    Indo-Europeansqálos, squalus, squalo (il cf. Lat. squalus) probabilmente è parente con qálos, balena come in Gmc. khwalaz (il cf. O.S. hwal, O.N. hvalr, O.E. hwæl, M.Du. wal, O.H.G. wal), possibilmente da un originale (s) qalos, con un significato generale di "grande pesce" costrinsero poi nel suo significato in dialetti individuali. Veda S-mobile in § 2.8 per più su tali parole relative.

10. Áqi Indoeuropeo., "cosa sull'acqua", "terra acquosa", isola è la fonte per Gmc. auj., isola (il cf. Goto. ahwa, O.N. Á, O.E. .eg, O.H.G. haha, O.Is. ey, M.H.G. ouwe, Eng. è [la terra]), come può essere visto su Skandináqi., ScandinaviaL.Latin forma sbagliata di Skadináqi., Scadinavia, "fine meridionale della Svezia", prestito-traduzione di Gmc. skadinauj., "isola di pericolo" (il cf. O.E. Scedenig, O.N. Skaney); prima l'elemento è ricostruito come skátom di IE di solito, come in Gmc. *skathan, volendo dire pericolo, scathe il danno (il goto. scaþjan, O.N. skaða, O.E. sceaþian, O.Fris. skethia, M.Du. scaden, O.H.G. scadon) che potrebbe essere riferito al greco .- ...... (un-sk.th.s), incolume. La fonte per áqi. è áq di radice di Torta., annaffi, parente con Lat. aqua, Russ. Oká (nome di un fiume) e, all'interno del ramo di Anatolian, Hitt. akwanzi, Luw. ahw -, l'aku di Palaic -.

La "isola" di scrittura inglese fu influenzata da isola francese, da Lat. insula, esso dall'énsal di MIE. (da en-salos, "nel mare", da sálom mare, v.i.), ensalarís di derivatives generoso, insulare ensalanós, isolano l'ensalín., insulina, ecc.

11.  Léndhom di IE, terra, suolo che paese, regione ha dato a Gmc. landom (il cf. Goto.,O.N., O.E., O.Fris., Du., Ger. terra), e è dedotto da PIElendh, col significato di terra la steppa; compari O.Pruss. lindan, O.C.S. ledina, Russ. ljada, l.d polacco, Gallia. landa, O.Ir. sbarchi, llan gallese, Bert. lann.

12.  Per radice di Torta (á) .bhi, circa, circa, compari Gmc. (um) bi (il cf. O.N. um / umb, O.E. sia / bi, ymbe, M.Du. bie, O.H.G. umbi, bi, Du. bij, Ger. um, bei), Lat. ambi, amb, Gk. ...., Skr abhi, celta. ambi. Probabilmente è dedotto da formica (i) - bhi, illuminato. "da ambo i lati", da adesso più vecchio IE * n.bhi. Per ánti di Torta, fronte, fronte compara Gmc. andja (fine, originalmente "il lato opposto", cf. Goto. e, O.N. endr, O.E. ende, O.Fris. enda, O.H.G. endi), Lat. antiae, Osc. formica, Gk. ...., Toch .nt / .nte, Lith. formica, O.Ir. étan. Anatolian Hitt. .anta, Luw. hantili, Lyc. xñtawata sostengono l'ipotesi di un più primo locativo * h2ént-i. veda formica ed ambhi.

13.  Proto-Indo-Europeanag, passeggiata, strattone, mossa fa, agisca, compari Lat. agere, Gk. ....., O.Ir. Ogma da che agtiós, pesante come Gk. ....., ágr., afferrando, come Gk. ...., e ágtos, in ambhágtos uno circa che va, da Lat. ambactus, una parola di prestito da celtico. Gli altri derivatives comuni includono agt.iuós, attivo agtu.lís, attuale agtuariós, attuario l'agtu., azioni, agénts, agente agilís, agile l'agit., agiti, ambhaguós, ambiguo il komágolom, coagulo, ekságiom composizione, eksagtós esige, eksago, richiesta, ekságmn sciame, più tardi l'esame l'eksagmn., esamini, eksagénts, urgente eksaguós, exiguous il nawag., navighi (da n.us), dh.mag., disinfetti, (da dhúmos, fumo) fustag., fustighi (da Lat. fustis, "bastone"), transago, compromesso .transagénts, intransigente (da n -, non -, veda ne) il litag., sia in lite (da litágiom di prestito latino, la causa), pr.dago, guidi via, dissipare, (da pr.-d-es, sia buono) pr.dagós, prodigo il redago, rediga, retr.ago, guidi di nuovo, retr.agt.iuós, retroattivo il transago, faccia; Agogós greco, disegnando via in - l'agógos, - l'agogue ("conducendo, leader"), come in d.magógos, "leader popolare", demagogo (da d.mos, persone) supnagogikós, hypnagogic (da swep, sonno) pawidagógos, pedagogo il protagoníst., protagonista (Gk .............), komagóg., sinagoga; agtiós suffissato, "pesante" come in agtiós, valore, degno di come valore, pesando così tanto, come in agtióm., assioma, Gk. ......, agtiologí., axiology; suffissò ágr., guidando, perseguendo, afferrando come in Gk agr., in podágr.

Per dhúmos di Torta, fumo, Lat. fumus, Gk. thymos, Skt. dhuma., O.Prus. dumis, Lith. dumai, O.C.S. dymu, M.Ir. dumacha.

Swep Indoeuropeo, dorma, dà swóp.s, sonno profondo, come Lat. sopor, in swoposidhakós composto (da - il dhak) soporific;swópnos, sonno, come Lat. somnus, swópnolénts, sonnolento o .swópniom, insonnia; la zero-grado suffissò súpnos, Gk. hypnos, ed in supnótis, ipnosi, supnotikós, ipnotico.

Per pau di radice Indoeuropeo, poco, piccolo, compari pawós di derivatives, Gmc. fawaz (il cf. Goto. fawai, O.N. lontano, O.E. feawe, Dan. faa, O.Fris. fe, O.H.G. foh) o paukós, come Lat. paucus; metathesized suffissati formano parwós, piccolo, piccolo parwom di neutro, piccolo raramente; pauparós composto, producendo poco, povero (parós di IE, producendo) come in depaupar., depauparate, ed empaupar., impoverisca; púl di zero-grado suffissato., giovane di un animale, come Gmc. ful.n (il cf. Goto.,O.E. fula, O.N. foli, O.H.G. folo, O.Fris. fola, M.H.G. topo campagnolo, Eng. figli, Ger. Fohlen); esteso pútslos suffissato, giovane di un animale, pollo, come Lat. pullus, e putslolós diminutivo, il pusillus di Lat, in putslolanamós pusillanime; anche, per parole che vogliono dire "ragazzo, bambino", il paragone suffissò púeros, come Lat. puer, pútos, come Lat. putus, e páwids, come Gk. .... (il gambo pagò -), in pawideí., istruzione, Gk. ......., in qlopáwidei di enq (u)., enciclopedia, dal latino Moderno stessa dal greco" ........ ....... "" [bene -] istruzione rotonda" che vuole dire (veda en di IE, q'qlos) "una conoscenza generale."

Per il pero di IE, produca, procuri, più vecchio * il perh2 (riferito da vicino a pero, ambo da per), compari la parità latina - (da zero-grado), in parità., tenti di ottenere, prepari, equipaggi, in adpar., prepari, adpáratos, apparato, ornamento l'enpar., comando, enpar.t.r imperatore, imperator enparat.iuós, imperativo il prepar., prepari, repar., ripari, separ., separi, tronchi; pario suffissato, ottenga, generi, partorisca. partós, in partosiénts parturient, pártom nascita, repario scopre, repartóriom, insieme; il parallelo suffissò parénts di forma participiale, genitore, come Lat. par.ns; forma suffissata - parós, producendo.

Pero Indoeuropeo, accordi, assegni (reciprocamente, ottenere in ritorno), dà derivatives come pártis, un'azione, parte, come Lat. le parità (parte di gambo -), in partio dividono su, divida, partitós, diviso azione, partítos divisione, festa il partíkol., particella (con fioco. partikill., pacchetto), dwipartitós, bipartito il kompartio, compart, enpartio impartiscono, repartio, repart, párti.n, porzione, una parte, Lat. porti., in pr. partioní, in proporzione secondo ogni parte, in pr.párti.n proportion;p.r, uguagli, come in p.rit., la parità, komp.r., comapare, .p .rit., la disparità, ecc.

14.  Torta che m.t.r (anche m.t.r) ha dato a Gmc. m.dar, (il cf. Su móðir, O.E. m.dor, O.S. modar, O.H.G. muoter, M.Du. moeder), Lat. m.ter, Osc. maatreís, Umb. matrer, Gk. ....., O.Ind. m.t., Skr. m.tár-, Av. m.tar-, Pers. m.dar, Phryg.mater, Toch. m.car /m.cer, Braccio. .... (mair), Camice sacerdotale. motër, O.Pruss. m.ti, Lith. mót., Ltv. m.te, O.C.S., O.Russ. ...., Matka polacco, Gallia. m.tir, O.Ir. máthir, modryb gallese, motr di Kamviri, Osset. madæ.

IE che finisce - terusually indica parentela (veda anche papà-ter, bhr.-ter, dhuga-ter jena-ter), mentre il ma - (più primo IE * il mah2 -) è un bambino come suono trovato nella parola per "madre" in lingue non-Indo-europee; come, ema estone, cumm Semitico m.ma cinese, apache Navajo - ma, ma vietnamita, eomma coreano, Malayalamamma, umama di zulu, ama Basco, makuahine hawaiano, ecc.; anche, compari Hitt IE-relativo. anna, Appese. anya.

Combina includa m.ternós (o Lat. m.tern.lís), materno, m.térnit., la maternità, m.tríkol., elenco, registro, e verbo m.tríkol., immatricoli, m.tr.ks, matrice, m.trim.niom, matrimonio; anche, m.téri., tronco di albero (< "matrice", la fonte dell'albero della crescita), da adesso "legname duro usato in falegnameria", da adesso (calque di Gk. h.l., "legno, la questione"), sostanza, roba, questione come in m.téri.lis, materiale; m.trópolis (da pólis), metropoli, come Gk. .........., così come dea greca di produzione (specialmente per raccolti di cereale) Demeter, da d.-m.ter, quali sono stati riferiti al de di IE, da, o professore d'un college.

Il "matrimonio" inglese viene da O.E. "weddian impegnano, alleanza per fare qualche cosa" da Gmc. wadjan (il cf. Goto. ga-wadjon, O.N. veðja, O.Fris. weddia, Ger. Wette), da Torta wadh vile - impegnare, riscattare un pegno", come Lat. vas (il gen. vadis), "affidi, la sicurezza", Lith. vaduoti per riscattare un pegno." Sviluppo per "sposarsi" è unico alla lingua inglese.

15.  Leuk di radice di torta - / louk- vuole dire brillante, accenda, la luminosità. Compari léuktom, luce, come Gmc. leukhtam (il cf. Goto. liuhaþ, O.N. leygr, O.E. l.oht, O.Fris. liacht, M.Du. lucht, O.H.G. l.h, O.Ice. l.n), o léuktio, faccia leggero, come Gmc. leukhtjan (il cf. O.E. l.htan); léuks, luce, come lat. l.x, come in leukíbheros, "luce-portatore", Lucifero (da bher, porti, come bhóros greco, il desinene iniziale è perso da samprasarana, cf. Lat. uir < wiros, Lat. sacer < níger di lapis di sakrosin, ecc.); léuksmen suffissato, luce, apertura, come Lat. l.men, per adj di derivatives comune. léuksmenónts (ós), luminoso l'enléuksmen., illumini, ecc.; léuksn., alluni, come Lat. l.na, come in leuksn.lís, lunare, leuksn.tikós, lunatico ecc.; léukstrom suffissato, purificazione, come Lat. l.strum; leukstr., purifichi, illumini, come Lat. lustrare, come in enleukstr., illustri; leukodhr., lavori da luce artificiale, da adesso elucubri, come Lat. l.cubr.re, come in eghleukodhr., elucubri, (veda eghs) ed eghleukodhr.ti.n, elucubration; leukós suffissato, chiaro, bianco come Gk. ......; louk di o-grado., splenda, come Lat. l.c.re, in loukénts lucente, loukeitós, lucido l'ekloukeit., delucidi, relouk., lo splendore, reloukénts, relucent, transloukénts, traslucido; la zero-grado suffissò lúksnos, lampada, come Gk. lukhnos; ed anche attribuì da alcuni a questa radice nasalizzò zero-grado Gk. ...., - ...., "lince", in alcun caso il lunks di MIE. IE derivatives comuni includono Lat. lux, lucere, Osc. lúvkis, Umb.vuvçis, Gk. ......, O.Ind. roká -, Av. rao.ant, Toch. luk, Braccio. lois, lusin, Lith. laukas, Ltv. lauks, O.C.S. luci, Russ. tiri, Gallia. leux, O.Ir. luchair, llug gallese, luka di Kamviri; Hitt. lukezi, Lyc. luga, Luw. luha-,

Per lech di radice di Torta, accenda, mentre avendo il piccolo peso, compari Gmc. likhtaz (il cf. Goto. l.hts, O.N. léttr, O.E. l.oht, O.H.G. l.ht, Swed. lätt, O.Fris., M.Du. licht, Ger. leicht, Eng. luce), Lat. levis, Gk. ......, Skr. laghú., raghú., Av. raghu -, r.v. (da * il raghv.), Kashmiri lo.t, Toch. -/lank.tse, O.Pruss. l.ngiseilingins, Lith. lengva, Ltv. liegs, Sla. l.g.k. (il cf. O.C.S., O.Russ. ......, Russ. ......, Pol. lekki, Cz. lehký, Sr.-Cr. ....), O.Ir. lugu, laigiu (da * lagi.s), llai gallese, Camice sacerdotale. lehtë. MIE derivatives comuni includono léchtos suffissato, luce, e lechtio, illumini, come Gmc. likhtjan; lechús, luce (steso in - è in Lat. leuis) in lechu., illumini, elevi, Lat. leu.re, come in léghuit., la leggerezza, adlechu., allevi, eklechu., elevi, relechu., allevi, relechuánts, attinente; il vario lachs, piccolo come O.Ir. ; zero-grado nasalizzata l.chs, polmone, organo leggero", come Gmc. lungz (il cf. O.N. faccia un affondo, O.E.,O.Fris. lungen, M.Du. longhe, Ger. affondo).

16.  C.wós aggettivale, vivo da zero-grado * il gwiH, è la fonte per Gmc. kwikwaz (il cf. Goto. quis, O.N. kvikr, O.E. cwicu, O.Fris. quik, O.H.G. quec, Ger. keck, possibilmente anche O.E. cwifer, Eng. vibri), lat. u.us, Osc. bivus, O.Ind. j.vati, Av. .vaiti, O. Pruss. giw., Lith. gyventi, Ltv. dz.vs. Viene da cei di radice di Torta, viva, compari Gk. .... (bios),... (zoé), Pers. gaith., Toch. .o / .ai, O.Arm. keam, O.C.S. ...., Russ. ...., .y polacco., Gallia. Bitur.ges, O.Ir. bethu, byd gallese.

17.  Léus di radice di torta, allenti, divida, tagli separatamente, dà luso di verbo steso, perda, perda, Gmc. lausan (il cf. O.N. los, O.E. losian, O.Is. lyja, Swe. sofve), con parte di zero-grado. lusonós, Gmc. luzanaz, (O.E., Du. loren, Ger. [il ver] il loren), leusós, allenti, slegò, Gmc. lausaz (il cf. Goto. laus, O.N. lauss, O.E. campi, Dan. løs, M.Du., Ger. los). Compari anche Lat. lu.s, Gk. ..., Skr. lunáti, Toch ecco / lau, O.Ir. loë, Camice sacerdotale. laj; Hitt. luzzi. È dedotto da leu di Torta.

18. Per .tkos Indoeuropeo (á), orso, il grande animale da più vecchio * rtgos di h2 (é) di rtcosor di h2 (é), (il cf. Hitt. .artagga), compari Lat.ursus (da Ita. orcsos), Gk. ......, Skr. .k .a, Av. ar.am, Pers. xers, Braccio. arj, Gallia. Artioni, arth gallese, Camice sacerdotale. ari, ic di Kamviri, Osset. ærs. Prestiti Moderni e comuni includono rtkinós latino, da orso Artkikós, artico (da * Arktikós) Antartkikós, Antartic (veda ánti, opposto davanti) Artkór gallese (i) os, Arturo.

19.  N.mn Indoeuropeo e moderno, chiami, da un più vecchio IE II * il h1noh3mn., compari Gmc. nam.n (il cf. Goto. nam., O.N. nafn, O.E. nama, O.Fris. nama, O.H.G. namo, Du. naam), Lat. n.men, Umb. nome, Gk. ....., O.Ind. n..ma, Skr. n.man, Av. n.man, O.Pers. n.ma, Toch. ñom / ñem, Braccio. ..... (anun), O.Pruss. emmens (da emnes), Sla. j.m.-j.mene (il cf. O.C.S. in., Rus. ..., Imi polacco.) il Camice sacerdotale. emër / emën, O.Ir. ainmm, anu di O.Welsh, O.Corn. hanow, Bert. ano, nom di Kamviri; Hitt. l.man. Parole moderne e comuni includono latino (da nomen, "nome, reputazione"), nomn.lís, nominale il nomn., nomini, dwinomni.lís, binomio komn.mn, cognome il denomn., denomini, .nómni., l'ignominia, nomnklat.r, nomenclator, pr.in.mn, praenomen, pr.n.mn, pronome, ren.mn, rinomanza; dal greco è nomnstikós, onomastico - il nomn, - l'onym, .nomnós, anonimo l'antinomnsí. (da anti), l'antonomasia, eponomnós, eponymous sunomnós (a), euonymus snteronomnós, heteronymous somonomnós, omonimo m.tronomnikós, matronymic patronomnikós, patronimico il nomntoqoiweí., anomatopoeia, paronomnós paronimous, pseudonómn il pseudonimo (da Gk. pseudes, "falso") komnómn, sinonimo.

Per qéi di Torta, accumuli su, costruisca, faccia, compari qóios di o-grado, corpo (come in Eng. ghepardo), come Skr. k.ya.; qoiwós suffissato, facendo (dopo Pokorny Gk. *... -..-.) in qoiweio di verbo, faccia, crei, come Gk. ......, qoiwéitis, facendo e come suffisso greco - il qoiweitis, - poiesis, Gk. ......., anche da Lat. qoiweití., poesy, qoíweimn il poema (Gk. ......), qoiwéit., poeta (Gk. .......), qoiweitikós, poetico l'epoqoiwéi., epopea, ecc.

Qéi di Torta di radice simile, paghi, faccia ammenda, compensi, dà Gk. tempo, Skr. cinoti, Av. kaena, O.C.S. cena, Lith. kaina, così come qoin di o-grado di MIE comune., multa, sanzione penale, come Gk. poin. in Lat. poena, come in qoin.lís, penale, qoin.lit., sanzione penale, .qóinit., l'impunità, qoinologí., diritto penale, qoinitosiós, punitory il supqoin., citazione in giudizio.

20. Per - il qe, enclitico "e", compari goto, O.N. -u (h), Lat. -que, Gk. -.., Messap. ti, si, O.Ind., Ira. -ca, Phryg. ke, Ven. kve, Gallia. -c, O.Ir. -ch -; Hitt., Luw. -ku, Lyc. -ke.

Per MIE non-clitic parole che vogliono dire "e", compari l'éti di MIE specialmente, "fuori, più lontano", anche "e", come barbaro. iþ, O.N. I, O.E. edw, O.H.G. ita -, Lat. etiam, et (il cf. Fr. et, Esso. ed, Terme.,Ca., i, Gl.-Pt. e, Rom. .i), Gk. eti, O.Ind. ati, Av. aiti, O.Pers. atiy, Phryg. eti, Toch. atas, aci /, O.Pruss. et -, a -, Gallia. eti, etic, O.Bret. et -, l'et di O.Welsh -, a -.

Untha germanico e comune (il cf. O.N. enn, O.E. e, ond, O.S. endi, O.Fris. anda, M.Du. ende, O.H.G. enti, Ger. und), ricostruì come MIE .ti, generalmente si dice che sia ultimamente da ánti di Torta, davanti, anche se più concepibilmente una forma di zero-grado di nasalizzò * énti, dall'éti di Torta summenzionato (Adrados). Anche, O.E. eac, "anche" (come Eng. arrotondi), Ger. auch, è usato come la congiunzione comune in Da.,No. og, Swe. och, da aug l'aumento.

Slavo "un" viene da annuncio di avverbio di IE, (più vecchio * il h1d) "e, poi", come Skr. grasso, "dopo, poi, così", Av. grasso, "dopo, poi", mentre "i (h) slavo" viene da ei di congiunzione di IE, e, se, come in Gk. e.

21.  IE - r, enclitico "per", cf. Gk. ar, ara, (er cipriota), O.Ind. -r, Lith. ir, "e, anche", ar (interrogativo).

22. I membri di Anglesare di una tribù germanica menzionati da Tacitus, O.E. Angeln, da Lat. Anglii, illuminato. "persone di Angul" (il cf. O.N. Öngull), una regione in quello che ora è Schleswig-Holstein, in Germania Settentrionale. Gli aggettivi per i più vecchi abitanti potrebbero essere ricostruiti poi come Angliós Indoeuropeo e Moderno. Inglese aggettivale e moderno è una formazione germanica e comune, dedusse da IE suffissi - l'isko -; come, Angliskós, Germaniskós, Teutiskós (insieme a 'Classico' il Graeco-latino Anglós, Anglikós, Germanós, Germanikós, Teut.n, Teutonikós), ecc.

Il nome Germáni. è da origine ignota. L'Oxford inglesi Dizionario registra teorie sul gair di radice celtico. Un'altra teoria suggerisce gar, mentre quello che lo deduce da Gmc. gaizo - (il cf. O.N. geirr, O.H.G. ger, O.E. gar, Ger. Ger) è una delle teorie più grandi proposta. Ancora è una parola comune in lingue moderne; come, Né. germansk, Gk. ........, Rom. german, Ir. Gearmáinis, Sco. Gearmailtis, braccio. germaneren, hindi Jarman, Camice sacerdotale. gjermanishte, ecc. anche in lingue non-Indo-europee, come .ermani maltese., germani israelitico, germanuli Georgiano, Indonesiano, malese tagal, tailandese, Xhosa, Jerman, järmän di Amharic.

23. Per w.qos Indoeuropeo, lupo (il fem. w.qi. /w.q.), compari Gmc. wulfaz (il cf. Goto. wulfs, O.S. wulf, O.N. ulfr, O.Fris., Du., O.H.G., Ger. lupo), Lat. lupus, Gk. ....., Skt. v.kas, Av. vehrka -, O.Pers. Varkana - (Hyrcania, "lupo-terra", sud-est di distretto del Caspico Mare), ulk albanese, Lith. vilkas, O.C.S. .....; Rus. ...., Ukr. ..... Da vicino parole di Torta relative sono gemito, lupo, cf. O.Arm. gayl, O.Ir. fáel, e w.p.s, volpe, cf. Lat. uulp.s, Gk. ......, Skr. lop..á, Av. urupis, raopis, Pers. r.b.h, Braccio. alu.s, illuminato. lãp., Ltv. lapsa. Tali animali sono anche un simbolo di concupiscenza in molti vecchi dialetti Indoeuropei.

24. Bher di radice di torta, nasca, porti, anche sopporti bambini, diede Gmc. beranan (il cf. Goto. bairan, O.N. bera, O.E., O.H.G. beran), Lat. fero, Umb. fertu, Gk. ...., O.Ind. bhárati, Av. baraiti, O.Pers. baratuv, Phryg. ber, Toch. pär, O.Arm. berel, Lith. beriù, Ltv. be.u, O.C.S. ......, Rus. ...., Bior polacco., O.Ir. berim, Welshcymmeryd, Camice sacerdotale. bie, bor di Kamviri. Col significato di partorisca, compari Eng. nascita, goto. baurþei, Ger. Geburt, Lat. fors, O.Ind bh.tí., bibhr..as, O.Ir. brith, O.C.S. ....... Derivatives moderni includono bh.r., catafalco, Gmc. b.r. (il cf. O.N. bara, O.E. ber, O.Fr. biere, O.H.G. bara, O.Fris. birra, M.Du. scopra, Eng. catafalco); bhórnom di o-grado, bambino, Gmc. barnam (il cf. O.E. bearn, bairn scozzese); zero-grado suffissata (kom) bh.tis, nascita, come Gmc. (ga) il burthiz (il cf. Goto. gabaurþs, O.N. byrðr, O.E. gebyrd, Ger. geburt, Eng. nascita), bh.tinios, carico, come Gmc. burthinjaz (il cf. Goto. baurþei, O.N. byrðr, O.S. burthinnia, O.E. byrðen, Ger. bürde); bhrenko di radice composto, porti (da bher+enk, portata), come Gmc. brengan (il cf. Goto. briggan, p.t. brohte, pp. broht, O.Fris. brenga, O.E. bringan, M.Du. brenghen, O.H.G. bringan); da ferre latino è MIE comuni - il bher, - il fer, bhertilís, fertile adbherénts, afferente il kikrombherénti., circonferenza, kombhero conferisce, kombherénti., conferenza, debhero posticipa, disbhero, differisca, ekbherénts, efferente l'enbhero, inferisca, obhbhero, offerta, pr.ibhero preferisce, probhero, offerta, rebhero assegna, supbhero, soffra, transbhero, trasferimento il woqibher., vociferi; premesso e suffissò próbhrom di zero-grado, rimproveri, in obhpróbhriom, obbrobrio; zero-grado suffissata bh.tus, accada (da "un portare, che che è portato"), come in bhrtuitós, accadendo per caso, fortuito bhrt..n., accada, la buon fortuna, fortuna; o-grado allungata bh.r, ladro come in bhort.iuós, furtivo, bhorónkolos, foruncolo; da pherein greco è bhóros di nome di o-grado, portando, - il bhor., - il phore, - il bhoretis, - il phoresis, - il bhoros, - il phorous, è (bh) bhor., (da Lat., da Gk. ambhibhoreus), anábhor., diabhorétis, (a) subhorí., l'euforia, metábhor., peribhérei., bheromón., ecc.; bhérn suffissato., dote ("qualche cosa portato da una sposa"), come in parabhernáli.

Nek di IE, raggiunga, raggiunga, dà l'o-grado premise (con kom intensivo -) komnóko, basti, come Gmc. ganakh - (il cf. Goto. ganohs, O.N. gnogr, O.E. genog, O.Fris. enoch, Ger. genug); vario enk greco, porti, dà ónkos di nome di o-grado, carico, massa, da adesso un tumore, come Gk. ....., Skr. a..a., come in onkogénetis, onkologí.; e bhrénko germanico, porti, v.s.

  Eu greco è comparato con assu di Hittite di solito < * il "bene" di eh2su, da adesso l'asu di MIE di solito il su - in combina, cf. O.Ind. su -. Il fatto che tutti i dialetti greci mostrano la stessa evoluzione in questa radice Indoeuropea è considerato un fenomeno raro.

25. Derivatives attestati includono zero-grado q'qlos / qúqlos greco, cerchio, ciclo, Gk. ......, (da che L.Lat. cyclus, Eng. ciclo), Toch. kukäl / kokale, qéqlos di e-grado, ruota, come Gmc. khwewlaz (il cf. O.N. hvel, O.E. hw.ol, hweogol, O.S. hiughl, O.Fris. hwel, M.Du. weel), e Lith. kãklas, o qéqlom di neutro, chakra, cerchio, ruota, come O.Ind. cakram, Av. ... r., anche fondi come qélqos di metathesized, charkha come Vecchio. Pers. .arka-, od Osset. calx. Altro derivatives da Torta qel di radice verbale, volendo dire gira, si muova circa, soggiorni, indulga, includa Lat. colere, "coltivi, coltivi, abiti", non originalmente o-grado in Torta (da qelo di Torta di forma di base - - > Lat. ravizzone -), come in qél.nos, setler, qél.ni., colonia, qeltós, coltivato qéltos, adorazione che culto, qelt.iuós ha coltivato, qelt.iu., coltivi, qéltos., la cultura, .qeltós, incult, .qélinos, inquiline, ecc; qél.s suffissato, il "completamento di un ciclo", completamento, perfezione, fine che risultato, telos dà a Gk. ....., -... (ricordi che Torta [il kw] diviene Gk. [p] o [t] di fronte a certe vocali), qeliós generoso, perfezioni, completi da che il qeliologí., teleologia, qéliom, telium al quale qelio, consacrate adempiono, a turno qelésmn generoso cerimonia di consacrazione da che qelesm.n (attraverso tilasm arabo, poi Esso. Terme di talismanoor. talismán in Fr. talismano); da qólso di o-grado -, "che su che le "svolte di testa, collo, hals è qólsos, Gmc. alsaz di kh (w) (il cf. Goto., O.N., Dan., Swed., Du., Ger. hals), e qólsom, come Lat. collum da che il derivatives qols.r, colletto il deqols., decollate, decapiti, ecc.; suffissato - il qol., - il colous, ed enqol., inhabitanta Lat. -colon, incola; ánqolos, "uno circa" che si agita, servitore, come Lat. anculus, dando fioco. f. anqíll., cameriera; qólos, asse di una sfera, polo, come Gk. ....., anche - il qólos, mandriano, come couqólos il bovaro, (da c.us, vacca) come Gk. ........, couqolikós generoso, bucolico; anche, qól.s, ruota, come kolo slavo il koles (il cf. O.C.S. ...., Russ. ......, Pol. ko.o); qólenos di o-grado suffissato, traffico, come O.Ira. -carana, come in wés.qólenos, "vendita-traffico", bazar, come O.Ira. vahacarana (veda wes), Pers. b.z.r, da adesso anche MIE prestito parziale wes.r o prestito baz.r, bazar.Compari anche O.N. hj.l, Skr. cárati, Av. caraiti, Vecchio prussiano - kelan, Lith. kelias, O.Ir. cul, Camice sacerdotale. sjell; Luw. kaluti -; zero-grado vario q.in, di nuovo come Gk. ....., come in qlíndromos (da Gk. -......, ippodromo), palindromo, qlínps.stos, palimpsest, Gk. ........... (da Gk. ps.n, "raschi").

Una parola comune per ruota è rót. da che Gmc. rad. (il cf. Su r.ðull, O.E. rodur, O.H.G. rad), Lat. rota, Skr. ratha, Av. radha, Lith. ratas, Ltv. ratti, Gallia. Roto -, Ir. rath, rhod gallese, Camice sacerdotale. rrath. Conosciuto derivatives moderni sono parola di prestito celtica a-wó-rets, formò da IE "fare-upo-réts", "una gestione su a" che dà Mod. Eng. tory, da O.Ir. t.ir, "ricerca"; anche, retondós, rotolando che diede rotondós arrotonda, rotondo, come Lat. rotundus.

26. Paragone per ghóstis di Torta, estraneo, ospite, Gmc. gastiz (il cf. Goto. gasts, O.N. gestr, O.E. gæst, O.Fris. burli, O.H.G. gast), Lat. hostis, hospes (hostis-potes) O.C.S. gosti, il gost di OCS., Russ. ....., Il Polacco va.; Luw. ga.i. Ghospóts composto, oste (Lat. hospes, ospite, originalmente l'oste "signore di estraneo"), dà MIE ghospot.lís, ospitale ed alsoghospot.lis, ospedale (da M.Lat. hospitale, volendo dire locanda, la grande casa "casa di ospite"), ridotto come ghost.lis, ostello, da O.Fr. ostello, a turno da Lat. storia di hos (pi). Per Albergo, un prestito più internazionale dalla stessa parola, o si potrebbe usare come ghost.lis, o come un prestito parola ghostél / ghotél francese; parole di paragone con significati leggermente diversi: Eng. ostello-albergo, Ger. Gasthaus-albergo, Swe. gstgiveri-albergo, Ghiaccio. gistihtel, Terme. hostal-albergo, Esso. ostello-albergo, Pt. albergo, Russ. ......... (gostinitsa), Uk. ..... (gotel), Pol. albergo, Cz. hostinec, Pers. albergo, Ind. albergo, ed anche in lingue non-Indo-europee, come hotelli finlandese il giapponese .... (hosuteru) -... (hoteru), coreano.. (ho-t'el), tailandese ...... (h.-dieci), ecc. La parola per 'l'albergo' in latino, comunque era deuersorium, dalla stessa radice come Eng. devii.

27. Più derivatives di Torta riferirono a stáuros, (anche stéuros, ambo da ster di Torta) è germanico (s) il teuraz (il cf. Goto. stiur, O.S. stior, O.N. stjórr, O.E. steor, O.H.G. stior, M.Du., Du. stier; Dan. tyr, Swed. tjur), Lat. taurus, Osc. turuf, Gk. ......, Av. staora, O. Pruss. tauris, Lith. tauras, Ltv. tauri., O.C.S. turu, Rus. tur, Pol. tur, Gallia. tarbos, tarw gallese, O. Ir. tarb, il turuf di Oscan e Camice sacerdotale. taroç.

28. Nízdos Indoeuropeo, nido mentre rimanendo luogo, è una radice di Torta secondaria, da ni -, in giù, + il sed, sieda. Compari Gmc. nistaz, Lat. nidus, O.Ind. nidas, Skr. n..á, Braccio. nist, O.C.S. ......, Russ. ......., Gniazdo polacco, O.Ir. prenda con la rete, nyth gallese, Bert. nez. Per mízdhos, compari Gmc. mizd. (il goto. mizd., O.E. m.d, O.S. m.da, O.H.G. mieta), Gk. ......, Skr. m.dhá, Av. m..da, Pers. muzd, meed, O.C.S. m.zda, Russ. ......

29. Ker di torta, corno, testa diede a derivatives k.nos, corno, Gmc. khurnaz (il cf. Goto. haurn, O.E. incorni, Ger. Incorni, Du. horen), Lat.,Celta. mais. (< * kórnus, una miscela col vario kórus di o-grado come in Gk. koru -); kéru.ks, tiri il collo a, da Lat. cerv.x; kérudos, maschio caro, cervo maschio, da Gmc. kherutas (il cf. O.H.G. hiruz, O.N. hjörtr, O.E. heorot, M.Du. hert, Ger. Hirsch); kéruos, cervo, come Lat. ceruus, carw gallese; k.sniom, Gk. ......., Lat. cran.um;k.snotom, calabrone come Gmc. khurznutu - (il cf. O.E. hyrnetu, hurnitu, Du. horzel); kerésrom [il ke - 'rez-rom], cervello, come Lat. cer.brum (compari anche O.N. hjarni, O.H.G. hirni, Ger. Hirn); gli altri derivatives includono Gk. ...., Skr..iras, srngam, Av. sarah, Pers. sar, Toch. kr.ñi, Braccio. sar, O.Pruss. kerpetis, Lith. szirszu, Ltv. .k .irpta, O.C.S. ....., Russ. .erep, Pol. trzop, Bert. metta spazi fra, Camice sacerdotale. krye, Osset. sær.

30. Per snúsos di Torta, nuora, compari Gmc. snusaz (il cf. Goto. schuos, O.N. snor, O.E. snoru, O.H.G. snur), Lat. nurus, Gk. ...., Skr. snu., Braccio. nu, OCS sn.xa, Russ. ....., Snecha polacco, Camice sacerdotale. nuse.

31.  Torta nébh.s, si annuvoli, evolse come Skr. nábhas, Av. nabah, Lith. debesis, Ltv. debess, O.C.S. nebo, Russ. nebo, niebo polacco, O.Ir. nem, Cor. nef, niru di Kamviri; Hitt. nepi., Luw. tappa.-, Lyc. tabahaza. Nébhel suffissato. dà Gmc. nibila (il cf. O.N. niflhel, O.E. nifol, O.H.G. nebul, anche trovato in patronimico di MIE Nebhel.kos, Gmc. Nibulunkhaz, come O.H.G. Nibulunc, Nibulung), anche niwl gallese, Lat. neb.la, come in nebhelós, nebuloso, e Gk. nephel., come in nebhelín., nepheline, nebhelométrom, nephelometer; nebhologí suffissato., nephology; némbhos nasalizzato, pioggia, nube, aura, come Lat. nembo.

Per m di Torta., misuri, compari derivatives suffissato che m.los, "misura di pasto marcano, tempo nominato, tempo per mangiare pasto", come Gmc. melaz (v.s.); m.tis suffissato, saggezza, abilità, come Gk. m.tis, metio suffissato e più lontano, misura, come Lat. m.t.r., in p.part nasalizzato. mensós, misurato il mensós., misura, mensos.lis, mensural il kommensos., commisurato, disménsi.n, dimensione, .mensós, immense;métrom, misura, regola, lunghezza, proporzione, metro poetico (si riferito da alcuni al med di IE -), come Gk. ......, in metrikós, metrico, diametrós, diametro il geometrí., la geometria, wiswometrikós, isometrico il metrologí., la metrologia, kommetrí., simmetria; esteso e suffissò forme m.n., mese, luna, come Gmc. m.n.n (il cf. O.E. mona), Gk. m.n, m.n., in derivatives m.nopáus., menopausa, .m .nosréwi., amenorrhea, ecc.; per mese, compari anche m.n.ts, come Gmc. m.n.th- (il cf. Goto. menoþs, O.N. manaðr, O.E. m.nath, M.Du. manet, O.H.G. manod, Du. maand, Ger. Monat), e m.nsis latino, come in menstru., mestrui, menstru.lís, mestruale dwiménstris, bimestre, dwimenstri.lís, bimestrial, seksménstris, semestre, triménstris, trimestre, ecc. (veda anche zero-grado suffissare - il m (ns) il ris, mese).

Torta m.referred anche a certe qualità di mente, come o-grado suffissata m.tos, mente, disposizione, come Gmc. mothaz (il cf. Goto. moþs, O.N. moðr, O.Fris. mod, M.Du. moet, O.H.G. muot, Du. moed, Ger. Mut), e m.s latino, avvezzo l'umorismo, maniera, costume come in prestito mette in parole (colpito da rhotacism) mos.lís, morale mós.s, costume, mosónts (ós), cupo.

Anche, m di Torta., grande, dà suffissato m.is comparato., più grande, più, come Gmc. maiz.n (il cf. O.S. mera, O.N. meiri, O.Eng. O.Fris. mara, O.H.G. mero, M.Du. mero, Ger. mehr), Osc. mais, Gk. -moros, Av. mazja, O.Ir. mor; anche, m.istós superlativo, più più Gmc. maistaz; (Lat. maes, "più" viene da meg). 

Med di IE, prenda misure adatte, misuri, dà Gmc. metan (il cf. Goto. mitan, O.E. metan, O.Fris., O.N. meta, Du. meten, Eng. confine, Ger. messen), anche (kom) il méd., misuri, Gmc. (ga) il mætijaz (il cf. O.N. mætr, O.E. gemæte, O.H.G. gimagi, Eng. incontri, Ger. gemäß); medio, guardi dopo, guarisca, guarisca, come Lat. med.r., in medik., curi, medikín., medicina, medikós, medico remédiom, rimedio; medit., pensi circa, consideri, rifletta, mediti; medes suffissato -, dando (influenzò da Lat. modus) modestós, "tenendo alla misura adatta", moderato, .modestós, inmodest; maniere., "tenga all'interno di misura", moderato controllo, .modesatós l'inmoderate;medónti., Medusa, da Gk. medein, "regola"; módos di o-grado suffissato, misura taglia, limite maniera, armonia melodia, umore come in mód., maniera, modélos, modello modesnós, moderno il modidhak., cambi, modol., moduli, módolos, modulo, modulo il kommod., cassettone, kommódit., merce, adkommod., accomodate; suffissò módios di o-grado, una misura di grano; o-grado allungata m.ds, l'abilità, misura come in m.do, abbia occasione, essere permesso od obbligò, come Gmc. m.tan (il cf. Goto. gamotan, O.Fris. mota, O.E. motan, M.L.G. moten, Du. moeten, Ger. müssen, Eng. debba da O.E. part.moste).

32. Gen di verbo di torta, partorisca, generi, produca, è una radice bene-attestata che dà derivatives che si riferisce ad aspetti e risultati di procreazione ed ai familiari e tribali gruppi, e.g.. gén.s, corsa, scorta, genere, genere, come Lat. genere, generis, Gk. ....., Skr. jana., derivatives generoso geni., generi, genes.lis, generale genes.ti.n, generazione; g.a vile ed alternato, parente generoso g.tis, naturale nativo, clan, ceppo, corsa, come Gmc. kundiz (il cf. O.E. gecynd, Eng. genere), Lat. gentis, Gk. ......., Skr. j.ta, Lith. gentis; riduplichi gígno, generi, con genitós di participio passato, come in genit.r, genit.lis, komgenit.lís, ecc., cf. Lat. gignere, Gk. ........., Skr. jajanti, Av. z.z.nti; gn.sko, nasca, da Lat. gn.sc., come in gn.tós, nato, gn.t.iuós, nativo gn.ti.n, nazione gn.tos., natura, komgn.tós, parente; pr.ignánts, incinta; génios, divinità procreativa, spirito tutelare ed innato, qualità innata; engenuós, nato in (un luogo), natio, naturale, nato libero, poi ingenuo, e genu.nós, genuine;engéniom carattere innato, più tardi il motore ed engeniónts (ós), ingegnoso; endogen., natio, indigen; génm.n, germen come in genmen., germini, genmen.lís, ecc. Compari anche Gmc. kunjam, Osc. genetaí, Umb. natine, Skr. janati, Pers. z..dan, Phryg. cin, Thrac. zenis, Toch. kän, Braccio. cnanim, Lith. gimdyti, Ltv. znots, OCS z.t., Russ. ...., O.Ir. ro-genar, geni gallese, Camice sacerdotale. dhëndër / dhândër, Kam. zut; Hitt. genzu.

33. Da weid di radice di Torta, woid, veda, sappia, compari Gmc. w.tan (il goto. weitan, O.N. la vita, O.S., O.E. witan, O.H.G. wizzan), Lat. uid.re, Gk. ....., ....., ...., Gk dorico. woida, Skr. v.dah, Av. va.da, Phryg. intelligenza -, Braccio. gitem, O.Pruss. widdai (da vid.i.et), Lith. véizdmi, O.C.S. ......, Pol. widzie., Rus. ......., Vindos di gallico, O.Ir. ro-fetar, gwyn gallese, gwenn bretone Kashmiri v..h .n. Derivatives include wéistos (< * il wéidtos), cultura, saggezza, conoscenza, aspetto, forma, maniera, come Gmc. wissaz (il cf. O.N. viss, O.S., O.Fris., O.E. w.s, O.H.G. wiz, O.Fr. sembianza, Du. wijs, Ger. weise, Eng. saggio); wéid.s suffissato, forma, forma, come Gk. eidos, in wéidolom idolo, eidolon, come Gk. .......; wídiom di forma di zero-grado, conoscenza, comprensione, intelligenza, mente, come Gmc. witjam (il cf. O.N. vit, O.S. l'intelligenza, O.Fris. l'intelligenza, O.H.G. wizzi, O.E. l'intelligenza, Dan. vid, Swed. vett, Ger. Witz), anche .wídiom, l'ignoranza (il cf. Goto. unwiti); da wid di zero-grado., veda, guardi, come Lat. uid.re, è wistós (< * widtós, uisós in latino), visti come in wíst., visto, wísti.n, visione il wistit., visita, wíst.s, visiera adwístom, consiglio l'adwist., metta al corrente, enwídi., invidi, ekwidénts, evidente il prowid., preveda, prowistós, preveduto .prowistós, imprevisto il nprowist., improvvissi, enterwid., intervisti, enwidiónts (ós), odioso pr.iwid., previse, prowid., provveda, prowidénts, prudente il rewid., faccia una rassegna, rewist., revisioni, superwist., supervisioni, esame; widési suffissato., aspetto, forma, idea, come Gk. ....; wist.r suffissato (< * il widtór), uomo saggio, dotto, dotto, Gk. hist.r, in wistorí.; .wid., Ade, la malavita, forse "l'impercettibile", come Gk. Haid.s/Aid.s; wóidos di o-grado suffissato, conoscenza, come Skr. veda.

34. Q.l Indoeuropeo, lontano dà premette q.le-, lontano via, da Gk. .... - (relativo a q.leos, Gk. ......, finisca, meta, risultato), e q.ai-, tempo fa Eng. paleo -, da q.aiós, vecchio, vegliardo, Gk. ........ Questa base di Torta possibilmente è riferita (come una forma allungata) a qel, si muova circa; cf. Skr. caramah, pellaf gallese, Bert. pell.

È discusso se la televisione fu formata in Eng. o prese in prestito da Fr. télévision, in ambo i casi da Gk. tele -, "lontano via, lontano, ad o ad una distanza", e Lat. visione. Le altre proposte per il nome di questa tecnologia poi-ipotetica erano telephote (1880) e televista (1904). La tecnologia fu sviluppata negli anni venti. Prestito-tradotto in Ger. come Fernsehen.

La tecnologia inglese viene da teks di Torta, tessa, anche fabbrichi, si intrecci, cf. O.N. þexla, O.H.G. dehsa, Lat. testo., Gk. tekt.n, Skr. tak.ati, Av. ta.aiti, O.Pers. usta.ana, Pers. ta., Lith. ta.au, Ltv. te.u, il te di OCS., Russ. tesla, Ir. tál; Hitt. tak. Derivatives comuni includono tékstos, testo, komtékstos, contesto, pr.itékstos, pretesto; téksl suffissato., web, prenda con la rete, curvi di una stoffa, anche il raggio (a che sono allacciati i fili di curvatura) di tessitore, anche trovato in adj. suptekslís, sottile, eccellente, preciso, sottile (< * il sup-téksl., "filo che passa sotto la curvatura", il filo più eccellente); téks.n suffissato, tessitore, creatore di bargiglio per muri di casa costruttore, tekst.r costruttore, tékst.n falegname, costruttore come in tekstonikós, tettonico, o arkhitékst.n, architetto (da Gk. arkhein, "cominci, regola"); téksn., arte, arte, abilità, come Gk. tekhn., in teksnikós, tecnico, teksnologí., la tecnologia.

Un'altra Torta comune radice verbale per la "tessitura" era webh, come in Gmc. webanan (il cf. O.N. vefa, O.E. wefan, O.H.G. weban, M.L.G., M.Du., Du. weven, Eng. tessa, Ger. weben), Gk. huph., Skr. ubhn.ti, Av. ubda.na, O.Pers. baftan, Pers. b.fad, Toch. wäp/w.p, Camice sacerdotale. vegjë. Una parola di MIE comune è wóbhiom di o-grado, web, stoffa, come Gmc. wabjan (il cf. O.S. webbi, O.N. vefr, O.E. webb, O.H.G. weppi, Du. webbe, Ger. gewebe), anche come parola di prestito inglese semplicemente il webh, come in Intelligenza di Wíralts. Webh, World Wide Web, WWW; anche, wobh (i) o, si ritrasferisca come nel tessere, come Gmc. wab - (il cf. O.N. vafra, O.E. wafian, wæfre, M.E. waveren, M.H.G. waben, L.Ger. wabbeln); úbh di forma di zero-grado suffissato., web, come Gk. huph.

Proto-Indo-Europeanwi, separatamente, via, è la fonte per adj. witós, largo come Gmc. withas (il cf. O.S., O.E., O.Fris. wid, O.N. viðr, Du. wijd, O.H.G. l'intelligenza, Eng. largo, Ger. weit), ed anche per intelligenza (e) ros / m, contro, illuminato. "più separatamente", come Skr. vitaram, Gmc. withros (il cf. Goto. wiþra, O.S. withar, O.N. viðr, O.E. wið, O.H.G. widar, M.Du., Du. weder, Du. weer, Eng. con, Ger. wieder). Compari l'altro derivatives come Skr. vi, Av. vi -, Hitt. na-wi "non ancora", O.C.S. vutoru, "altro secondo", come Russ. .......

35. Ag di radice di torta, passeggiata sfoderano o avanti, si muova, insorga moto, dà O.N. conosciuto anche come, Lat. agere, actus, Osc. acum, Gk. ..., Skr. ájati, ajiráh, Av. azaiti, Toch. .k, Braccio. acem, O.Ir.ad-aig, .in, O. Agit gallese; probabilmente Hitt. aggala -, "solco." Per più su ag, v.i.

36. Per legh di radice, giaccia in giù, rimanga, diede Gmc. ligjan (il cf. Goto. ligan, O.N. liggja, O.E. licgan, O.Fris. lidzia, M.Du. ligghen, O.H.G. liggan), Lat. lectus, Gk. ...., Toch. lago / leke, Lith. a-lagai, Ltv. laga.a, O.C.S. lego, Russ. ......., Polishle.e., Gallia. legasit, O.Ir. lige, gwal gallese; Lagi di Hittite.

37. Peds di radice di torta, piede è la fonte per Gmc. f.ts (il cf. Goto. f.tus, O.N. f.tr, O.E. f.t, O.H.G. fuoz, Du. voet), Lat. pedis, Umb. pe.i, Gk. ....., Dor. ..., Skr. .. dám, Av. pâda -, Pers. papà, Arm.het, Toch. Pe. / paiyye, Lith. p..d., Ltv. p.da, O.C.S. ...., Russ. ......, Pol. pieszy, Camice sacerdotale. poshtë, Osset. capriccio; Hitt. pata, Lyc. pede -, Luw. pati -.

38. Il klus di verbo comune (sk) o, ascolti, viene da zero-grado di klew di Torta, senta, e ha derivatives riferirsi anche alla fama, parola o rumore, come in Gmc. khlusin.n, 'ascolti' (il cf. O.E. hlysnan, O.H.G. hlosen, Eng. ascolti), khl.daz, 'forte' (il cf. Goto. hliuþ, O.N. hljóðr, O.N. hlud, O.H.G. hlut), Lat. clu.re, Gk. ...., ..... (come in ......., Herakles), Skr. .ru, srnoti, c.r.váyati Av. sraota -, surunaoiti, sravayeiti, M.Pers. srod, Pers. s.r... d.n, Illyr. cleves, Toch. klyos, kl.w, Braccio. lu, O.Lith. .lãv., .lov.., Lith. klausau, .lóv., Ltv. klaus.t, slava, schiavo, O.C.S. slusati, slava, slovo, Russ. ....., ......, Pol. s.owo, s..w., Gallia. clu, O.Ir. clunim, clywaf gallese, Camice sacerdotale. quhem.

La parola slava e comune per definirsi, O.C.S. ......., .........., ricostruì come una più vecchia base [il kjlou -], se ultimamente Indoeuropeo (il cf. per klutós, "heared, famoso" Skr. .rutá-, Av. sruta -, Gk. lytós, Lat. in-clitus, M.Ir. rocloth, O.H.G. Hlot-hari, braccio. lu), è un demonym la cui prima referenza probabilmente è trovata in Tolomeo che identificò tribù chiamato Stavanoi e Soubenoi (6 secolo), poi tradotti come M.Lat. Sclaueni / Sthlaueni, M.Gr. ......... / .......... È riferito così probabilmente ad entrambi slava, fama, così (come slaviane) "persone gloriose" o da slovo, speach, (come slov.ne) volendo dire originalmente perciò "membro della "comunità di discorso (il cf. Nome albanese per loro, shqipetár, dedotti da shqipónj capiscono), nel contrasto coi tedeschi che erano in O.C.S. nemici, relativo a nemu 'muto.' Compari col costume greco di usare ........ volere dire "straniero, strano, ignorante" (derivatives sono Lat. barb.rus, Eng. selvaggio) da Torta barbar vile -, echoic di discorso inintelligibile, come quello di stranieri (il cf. Skt. barbara -, balbettando, anche il "non-ariano"). Perciò, una ricostruzione di MIE corretta per tale termine slavo è Klówenos, slavo per ......., e Kloweniskós, slavo per .........., ma. perché la ricostruzione è prestiti attraversati ed incerti, e moderni sono soliti., il prestito moderno mette in parole Slawénos, Slaweniskós dovrebbe essere preferito.

Per le condizioni di MIE comuni. quale potrebbe essere scritto anche klo-invece con iniziale di slo - / sla-, paragone: Slawénos, slavo; Slaweniskós, slavo; Slowénisk., Slovakia;Slowéni., Slovenia; Sloweniskós, Slovak;Slowenikós, sloveno; Augosláwi., Iugoslavia. Il più tardi è un composto di MIE ricostruì augs, meridionale il fromug - (ricostruzione di IE corretta di brocca slava -), riferendosi originalmente ad un vento meridionale, possibilmente ultimamente da aug di radice di Torta, con derivatives che vuole dire aumento allarghi, come già visto.

39. Bhesbreathe di radice di torta, soffi, diede Skr. bhas -, Gk. ......, e probabilmente è di origine imitativa. Il suo bhs di zero-grado - dà apparentemente * bhs.gh. [' (bh) il su:-kha:], spirito, anima, originalmente l'alito la vita, "l'entità invisibile dietro al corpo fisico" una (impersonato come Psykhe, l'innamorato di Eros) parola (bhs.gho- in combina) di prestito di MIE da Gk. ...., con un unreconstructed fine greca - il kh -, probabilmente la Torta - il gh -. In luce di O.Ind. bábhasti, alcuni ricostruirebbero piuttosto un spu di Torta di metathesized -, da adesso MIE ps.gh.

40. Preposizione di solito ricostruita e preverb * il ksun, con, insieme, come Gk. ..., è spiegato come kom via Greco-psi il substrato (Villar). Su slavo -, così / s, normalmente comparato con la forma greca poteva a turno venga da sm di zero-grado (veda sem, uno), come O.Ind. sa. Poi smw.dus composto, consiglio da slavo così-vetu, è formato anche da O.C.S. ...., consigli, consiglio (una prestito-traduzione in Gk. ..... in'... - .......') che viene da weid di radice di Torta sappia (veda Cambio Consono in § 2.8.4), anche fondi con questo senso più largo di parli, "conoscenza di azione", in Baltico, cf. O.Pruss waiti.t, Lith. vaitenù.

41.  IE gn.ti.n, nazione, scorta, corsa, illuminato. "che che è stato nato", è un prestito latino da tós di gn (.), parte passata. di gnásko, nasca, come Lat. nati.nis, natus, gnasci (ultimamente da gen). Il senso politico gradualmente ha preso finito da significato razziale il grande gruppo" di persone con ascendenza comune", e derivatives comuni includono gn.tion.lís, nazionale o gn.tion.lit., la nazionalità, o gn.t.iuós, natio, "innato produsse da nascita", ecc.

42. Radice di torta per prkskóis alza il capo, chieda, implori, preghi, e è parente con Gmc. fr.khnan (il cf. Goto. fraíhnan, O.N. fregna, O.E. frignan, O.H.G. fr.ga), Lat. prex, Osc. aparsam, Umb. pepurkurent, Skr. prac.nás, pr., Av. fr.sa, Toch. prak / alzi il capo, Braccio. h.rc..n .m, Lith. .r ...., Ltv. .r .su, O.C.S. ......., Russ. ........, Pol. prosi., archaf gallese, Ir. arco, M.Bret. archas. MIE derivatives comuni includono alza il capo, preghiera, come Lat. prex, ed il verbo alza il capo., implori, preghi, come Lat. prec.ri, in prek.siós precario (una parola di IE più pura è dúsopis, cf. O.Ir. domme 'povero' < * dus-op-smjo, Lat. inops, O.Ind. dur.pah'hard per ottenere', ecc), deprek., disapprovi, enprek., imprechi; da prkskó è esteso stol di rs (k) di p (o)., chieda, richieda, postuli, come Lat. postul.re.

43. Parole Indoeuropee e moderne per "casa":

A.    Derivatives da un dem di radice di Torta originale - è d.mos / démos, alberghi, 'il ricovero', è Lat. domus, Umb. dâmoa, Gk. ....., ..... (deme), O.Ind. dámas, Av. d.m, Toch. tam / täm, Braccio. tun, Lith. namas, Ltv. nams, O.C.S. ...., Rus. ..., Pol. dom, t gallese. Anche comune per signore, 'il casa-padrone', è dóm.nos, cf. Skr. dám.nas, Lat. dominus (veda apofonia latina). Da IEd.mn è Gk. ...., cupola. Probabilmente dalla stessa radice è dimostrazione vile, costruisca, démrom generoso, legname, Gmc. temran (il cf. Goto. timrjan, O.N. timbr, O.E. legname, O.Fris. legname, O.H.G. zimbar, Ger. Zimmer); anche demrio di verbo, forma, Gmc. timrian (forma, cf. O.E. timbran, Du. timmeren, Ger. zimmern) e compara anche Gmc. tumfetìz, (Eng. toft, da O.N. topt), Gk. ......., Lith. dimstis.

B.    Per 'il house'in lingue germaniche MIE ricostruisce un kúsom comune, abitazione, ricovero, da Gmc. khusam (il cf. Goto. -hus, O.N., O.E., O.Fris. hus, Du. huis, Ger. Haus), probabilmente riferì a kéu di radice di Torta, copra, celi. Compari in kéudh (i) o, nasconda, celi, Gmc. kluthjanan (O.E. hyde), Gk. ....., e l'altro derivatives come kéudhis, coprendo, Gmc. khudiz (il cf. O.N. huð, O.E. hyd, O.Fris. hed, M.Du. huut, Ger. Haut), skéuiom, nube, cloudcover, come Gmc. skeujam (il cf. Goto. skuggwa, O.N. scy, skuggi, O.E. sceo, scua, O.S. scio, O.H.G. scuwo, sc.r, O.Ice. sk.li, skj.l, M.H.G. hode, Ger. Scheuer), Lat. cute, scutum, ob-scurus, Gk. ....., Skr. kostha, skunati, Braccio. cim, Lith. k.valas, Ltv. skura, Rus. kishka, O.Ir. c.l, cuddio gallese.

C.    Kat di radice di torta, capanna il capannone probabilmente è la fonte di kas romanico. (così il più vecchio káti di Torta.) come in Gmc. kha - (il cf. O.E. heaðor), Lat. catena, cassis, castrum, Av. kata -, Pers. kad, O.C.S. kotici, kotú, O.IR. cathir, cader gallese. I significati bellicosi e diversi trovati sono spiegati da confusione con una radice di Torta simile, kats, truppa, battaglia, cf. O.N. hoð, O.E. heaþu, O.H.G. hathu, Skr. .. tayati, Toch. /keta, O.C.S. kotora, Gaul.catu, O.Ir. cath, cafone gallese.

Compari anche dagli altri lavori, Swe. kåta, Né. kota / kote / kåte (probabilmente prese in prestito dal kota di Uralic, come koti finlandese Est. kodu, Appese. ház), ed anche Skr. c.tv.la-, Av. .. l'iti, Toch B il kotai -, katua di Camice sacerdotale, così come le altre parole inspiegate come Bul. ...., Srb.-Cro. ku.a, hi.a Sloveno, ogni capanna di significato versò, alberghi, o buchi, prigione, alcuni di loro ricostruiti come dedotti da ket di radice di Torta, buca di deposito (Mallory-Adams).

D. Il vecchio greco ..... (oíkos), alberghi, viene da wóikos di IE che diede anche Gk. ....., alberghi, e Gk. ......., indulgendo, amministrazione e Gk. ......., abitante; in MIE, ha prestito-traduzioni universali come woikonomí., economia, originalmente la "famiglia gestione", da woikonómos l'econome, "direttore, assistente di bordo" il woikologí., ecologia, woikos.ménos, mondo mondo abitato (in woikoh.meno- proto-greco - > Att. Gk. ......... [..], "abitato [la terra]"). È la forma di o-grado di wéikos, villaggio abitazione, "gruppo di case" (il cf. Lat. u.cus, Skr. vesa.), come in wéikinos, vicino, weikínit., quartiere, o parola di prestito w.ll. (da Lui. villa, casa di paese, villa, fattoria, da Lat. villa, a turno da wéiksl di Torta.). Il nome è dedotto da weiks di radice di Torta, clan, villaggio, "unità sociale sopra della famiglia"; compari goto, O.H.G. weihs, O.E. wic, Skr. vi., Av. v.s, O.Pers. vitham, Toch. .ke, Lith. vie.as (il cf. anche O.Pruss. waispattin, Lith. vie.pats, weikspóts di MIE "clan-padrone", padrone di casa un composto equivalente a dems-póts, "casa-padrone", padrone di casa e simile a ghos-póts, "ospite-padrone", oste), Ltv. viesis, OCS v.s., Russ. ves', Pol. wie., Camice sacerdotale. vis.

MIE suffissa - il nomí., - nómos vengono dal nómos di IE, costume, legge, uso, metodo, Gk. ....., a turno da Torta nem vile, assegni, distribuisca, divida, maneggi; cf. Gmc. niman (il cf. Goto. niman, O.N. nema, O.E. naemel, numol, O.H.G. nëman, Eng. intirizzisca, nim, Ger. nehmen), Gk. ......, Av. n.mah, Toch. ñemek, Lith. nuomas, Ltv. noma, Russ. nemoj, O.Ir. nem. Gli altri derivatives noti includono nómesos, numero, divisione, come Lat. numerus, nomes.lís, numerale, ecc. nóm., pascolo, pascolando da adesso "una propagazione, una "ulcera di propagazione noma dal quale è dedotto nómads (Lat. nomas); anche, nomismátis, Lat. numismatis, in nomismátik., numismatica, da nómismn moneta corrente, costume (da O.Gk. ......., illuminato. quello che è stato sanzionato da costume o uso"), da nomiso di verbo di IE, uso, usare consuetamente pratica tenere o possedere come un costume, essere usato ad una cosa" (come Gk. ......, a turno da .....). Anche, Németis, Gk. dea di vendetta, da Gk. ......., la "indignazione, gelosia che la vendetta" ha acceso. la "distribuzione, sezione."

E. Per ghar di Indo-ariano, compari un comon ghers di radice di IE, corte, recinto.

44. Per Torta pótis vile, potente, capace, capace; anche il signore, domini, compari poto, "sia capace", (da Lat. potere) da che il poténts (Lat. pres.p. potens) e poténti.; cf. anche Gk. posis, Skt. patih, Lith. patis. Anche fondi in combina posso, sia capace, (Lat. contea, da [il ti] s, capace e [e] s, sia), come in possibhilís, possibile, "quello può essere fatto", e possed., possieda (da Lat. possid.re, da po [il ti] s, "come padrone" e séd., sieda) che dà possésti.n (< * il possedtion), possesso, forme che propriamente sono espresse da pot.io, come O.Lat. pentola., un verbo solito in moderno romanico attraverso un V.Lat. potere (il cf. Fr. pouvoir, Ita. il potere, Pt., Terme. poder, Rom. putere, ecc.).

Per es di Torta (più vecchio * il h1es), sia, compari il goto. ist, O.N. es, O.E. è, O.H.G. ist, Lat. est, Osc. súm, Umb. spedito, Gk. esti, Skr. asti, Av. asti, O.Pers. astiy, Toch. .e / .ei, Braccio. ., O.Pruss. asmai, Lith. esmi, Ltv. esmu, O.C.S. burla., Russ. ...., Burla polacca, O.Ir. è, Camice sacerdotale. është / âsht; Hitt. asa, Lyc. es, Luw. come, Lyd. e -, Palaic. La sua origine è tracciata da alcuni linguisti ad una pronuncia dialettale di eg -, "io", in del primo (influencial) dialetto di Satem; compari O.Ind. ásmi, "io sono" (< és-mi di Torta, da IE II * l'eg?'->*es, cf. Skr. áham, "io" da eghóm), o Lat. sommi, "io sono" (da esóm di Torta, cf. Ven. ehom, "io" da eghóm). Tale chiarimento da Pokorny possibilmente è fuori-stato insieme oggi in luce delle scoperte più nuove sul cosiddetto palatovelars, v.s.

a.    Un Indo-Euroepan corretto mette in parole volendo dire "debba" era áik di verbo di Torta, sia padrone di, possieda, e áikos, padrone, proprietario; come Gmc. aiganan (il cf. Goto. aigan, O.Fris. aga, O.N. eiga, O.E. .gan, O.H.G. eigan, Eng. debba), Skr. ... e, i.ah Avestan.. ti, i.van-.

Una radice di IE simile forma áiks, mentre volendo dire lancia, picca; compari O.N. eigin, Lat. .c., Gk. ......, Av.i.ar., O. Pruss. aysmis, Lith. ie.mas, Ltv. iesms, O.C.S. igla, Russ. ...., Pol. ig.a.

b. Per sed di Torta, sieda, compari sedio di derivatives, Gmc. sitjan (il cf. Goto. sitan, O.S. sittian, O.N. sitja, O.E. sittan, O.Fris. sitta, M.Du. sitten, O.H.G. sizzan, sezzal); sédlos / sédl., posto, posizione, come Gmc. setlaz (il cf. Goto. sitls, M.L.G., M.Du. setel, O.E. setl, Du. zetel, Ger. Sessel), Lat. sella, O.C.S. sedlo, O.E. sadol; sed di stative suffissato., sieda, come Lat. sed.re, con p.part. sestós (< * il sedtós), sedè, sedentasiós generoso, sedentario sésti.n, sessione sédikom, assedio (da L.Lat. sedicum, anche se assedia da Lat. è situ., possibilmente dal tkei di IE), dissed., non sia d'accordo, dissedénts, dissidente l'adsed., asist, stimi, aiuti, adseduós, assiduo pr.isedo, presieda, resedo, risieda, supsédiom, sussidio (ma supsisdo, v.i.); Greco .... è il sedr di IE., presieda, trono, faccia di un geometrico solido, da adesso komsedrós di traduzioni di prestito, sedendo in consiglio, komsédriom il consiglio (da che Hebrewsanhedr.n, da Gk. .........), eksedr., exedra, kátsedr., cathedra, katsedr.lis, cattedrale vescovo veda, qetrasédrom, tetraedro; Anche, da s.d.s latino, veda, faccia sedere, residenza, s.d., calmi, stabilisca, calmdown; premesso e suffissò pisedio, sieda su (pi, da epi); cf. anche Umb. sersitu, Gk. ......, Skr. triste, Av. ni.aðayeiti, O.Pers. niya.ayadan, Pers. ne.astan, Toch. sätk, Braccio. nstil, O.Pruss. s.dons, Lith. s.d.ti, s.d.iu, s.sti, s.du Ltv. s.d.t, s.du, slavo. s.d.ti, s.di. (O.C.S. ......, ....., Russ. ......., ..... Pol. siedzie.), s.sti, s.d. (il cf. O.C.S. ....., ...., O.Russ. ....., ...., Pol. si..., si.d.), Gallia. essedum, O.Ir. saidim, seddu gallese, Ir. suidh.

45. Per gherwith di Torta il senso di includa, compari Gmc. gardaz (il cf. Goto. gards, O.N. garðr, O.E. geard, O.Fris. garda, Du. gaard, O.H.G. gart), anche il hortus di Lat, cohors, Osc. herííad, Gk. ......, Skr.g.há-, Phrygian - gordum, Lith. .ardas, Ltv. z.rds, Gallia. gorto, O.Ir. gort, garth gallese, Bert. garz, Camice sacerdotale. garth -; Hitt. gurtas. Le condizioni Balto-slave riferirono a questa radice e cominciando con [g]. come Lith. gardas, O.C.S. gradu, Rus. gorod, - grad, ecc. . è i propri sviluppi non colpito da satemization, qualche volta spiegato come prestiti da Gmc.

46. IE ghr.dhus, fame dà Gmc. gr.duz (il cf. Goto. gredus, O.E. grædum, parente con Skt.grdh Gk. -gyros) e ghr.dhighós aggettivale, affamato come Gmc. gr.digaz (il cf. O.S. gradag, O.N. graðr, O.Eng. graedig, Eng. avido). Dalla stessa Torta la radice è gh.t., esorti su, incoraggi (da Lat. hort.r., eksgh.t generoso., esorti), gh.is, grazia il favore (da Gk. ..... che dà ghrísm., charism, o (A) sughristí., Eucaristia), ghr., è necessario (da Gk. ... che dà ghr.stós, utile, e ghr.stom.dhia, chrestomathy). Col. possibilmente più vecchio. senso di intestini, compari Gmc. gernjan (O.N. gorn, O.Eng. gearn, O.H.G. garn, Eng. filo), O.E. gorst, Lat. ernia, horr.o, Gk. ....., ......, Skr. hirah, har.ate, Av. zar.ayamna, Braccio. dzar, Lith. .arna, Ltv. zarna, Russ. ..., O.Ir. abbigli, Welshgarw, Camice sacerdotale. derr; Hitt. carato.

47. Cei (w) di radice di torta, viva, più vecchio * il gweih3, con metathesized il vario cjo - (più vecchio * il gwjeh3, colorato a * il gwjoh3) dà a zero-grado di derivatives c.wós, mentre vivendo, vivo come Gmc. waz di kwi (k) (il cf. Goto. quis, O.N. kvikr, O.E. cwicu, O.Fris. quik, O.H.G. quec, Ger. keck, Eng. rapido), Lat. u.us; verbo c.wo, viva, come Lat. u.uere; c.woparós, viviparo, vivente, vivo come Lat. vivip.rus, ed accorciò c. (wo) il pár., vipera, "nascendo vive giovane", da Lat. vip.ra (ambo dal parós di IE, v.s.) e forma suffissata e più lontana c. (wo) t., la vita, Lat. vita, in c. (wo) t.lís, vitale. Compari anche O.E. cwifer, Lat. u.u., Osc. bivus, Gk. ......, Skr. .. vaiti, Av. ga.th., ji.a.sa, O.Pers. gaith., Pers. z.stan, Toch. .o / .ai, Braccio. keam, O.Pruss. giw., giw.ntei, Lith. gýti, gyventi, Ltv. dz.vs, dz.t, O.C.S. ...., ...., Russ. ...., ....., .y polacco., .yj., Gallia.Bitur.ges, O.Ir. bethu, byd gallese.

Per un'altra Torta comune significato aggettivale "vivace", compari bher.s, come Lith. bruzdu, O.C.S. br.z., Russ. borzoj, Pol. bardzo, Gallia. brys, Ir. reggipetti, e possibilmente Lat. fest.n. (ma cf. dhes).

48. Ser di radice di torta - dà sér.s, "guardiano", heroe, Gk. ...., e serw vile verbale e generale, protegga, protegga, in sérw., tenga, preservi, Lat. seru.re, sérwio, servizio, come Lat. seru.re, e sérwos, schiavo, servitore, Lat. seruus (le forme trovate anche negli altri dialetti Corsivi, cf. Osc. serevkid, 'la protezione', ooserclom, prestiti di solito considerati dall'etrusco); cf. anche O.Ind. Av. haraiti, (pasu.) haurv., "conduca", Gmc. sarwia, Bal. serg -, Sla. stergt.

49. Riferirsi ad una persona, equipaggi, la Torta aveva uomo di radice, steso come mánus Indo-iraniano, mánuos germanico ed os di móng (i) di o-grado Balto-slavo. Compari Gmc manwaz / mannaz (il cf. Goto. manna, O.N. maðr, O.E. mann, O.S., O.H.G. equipaggi, Ger. Mann), Skr. manu., Av. manu -, Pers. mærd, curdo. mêr, Lith. .mogus, O.C.S. m..., Russ. ..., M polacco., Kamviri mân.a. Compari anche con Ger. Mensch, Du. mens, Né.,Da. menneske, Swe. människa, Ghiaccio. manneskja, da Gmc. manniskaz, il mánuiskos di IE, persona umano (il cf. Manush di Romany, da Skr. manu.). Un prestito europeo e comune è mbhudhománu (o) s, da composto. (bhi) + il bhúdhom (da Gmc. budam, O.N. bodh, "comando") + il mánuos, difensore civile (con l'eccezione di alcuni regionalmente tradusse condizioni, come Fr. médiateur, Terme. villaggio di del di defensor, ecc).

Dei nomi per 'il tedesco', 'la Germania', (Fr. allemand, Terme. alemán, Pt. alemão, Cat.alemany celtico, come Almaeneg gallese Bert. Alaman, Indo-iraniano come Pers. almani, curdo. elman; ed anche non-IE, come Alman turco, almanya arabo, Azeri Alman alemanera Basco, Alemaniagua guaranì l'alema di Malagasi, alaman di Khmer TagalogAleman), a turno una parola di prestito dal nome tribale che l'Alamanniused vicino per loro. Il termine viene da Gmc. composto Ala-manniz, la Torta ricostruì Alománuis, con prima parola da al di radice di Torta -, volendo dire originalmente perciò illuminato. "tutti gli uomini."

Al di torta, tutto è attestato in germanico e celtico. Derivatives germanici includono alnós, tutto, come Gmc. allaz (il cf. Goto. alls, O.N. allr, O.E. tutto, eall l'eal -, O.Fris., O.H.G. al), ed alo - in combina.

50. Neu di gambo di torta - (il cf. Skr. snavan -, Braccio. neard) è una dilazione di (s) n., rotei, cucia. Dà a derivatives n.tl., cucia, (con suffisso strumentale - il tlo -) come Gmc. n.thl. (il goto. n.þla, O.S. nathla, O.N. nál, O.E. n.ðlæ, O.Fris. nedle, O.H.G. n.dala), moccio., snood, come Gmc. sn.d., o n.mn, filo, come Gk. ..... Compari anche Lat. ne., Gk. ...., ...., Skr. sn.jati, Ltv. sn.te, O.C.S. niti, Russ. ...., O.Ir. snáthat, nyddu gallese, nodwydd.

51.  Per derivatives di radice di Torta st.i, nascondiglio, pietra addensa anche, irrigidisca, compari stóinos, pietra, Gmc. stainaz (il cf. Goto. macchie, O.N. steinn, O.E. stan, O.H.G., Dan. steen, Ger. Stein), e st.jr, grasso solido, da Gk. .....; compari anche Gk. stia, stion, Skr. stjajat, Av. staj, O.C.S. stena.

52. Radice di torta p.r /p.wr, fuoco, falò probabilmente è dedotto da un più vecchio * il peh2wr. (il cf. Hitt. pa..ur) e ha un p.nós Genitivo ed irregolare. Compari il goto. f.n, Gk. ..., Osc. purasiai, Umb. pir, Skr. pu, Toch. por/puw.r, Braccio. hur, O. Pruss. panno, perz polacco, Cz. . La forma suffissata p..ris, spari, diede Gmc. f.ris (il cf. O.N. fúrr, O.E. f.r, O.Fris. fiur, M.Du. vuur, O.H.G. fiur).

53. Piombo di permeans di IE, passi su, come in adj. perwntós, roccioso pérwntos di nome, montagna, come Skr. parvata.; impertinente., rupe, pietra (possibilmente più presto la "roccia fresca", "che viene attraverso a"), come Lat. petra, Gk. ..... (ambo il dissimilated come * il pétr. che vuole dire 'la penna' in MIE, v.i., pértus, luogo per traversata su, guadi come Gmc. ferthuz (il cf. O.N.fjörðr, Eng. estuario) o peritós, esperto (da Lat. peritus). Gli altri derivatives includono poro di o-grado, viaggio, viaggio come Gmc.faranan (il cf. Goto. faran, O.E. fara, Ger. fahren, Eng. tariffa); póros, viaggio, passaggio, modo, come Gk. .....; pór. /pór.om, penna, come Gmc. farn. (il cf. O.E. fearn, M.Du. varn, Ger. Farn, Eng. felce), Skr. parn.am.; anche, p.rio, piombo conducono attraverso, porti alla sicurezza, come Gmc. f.rjan (il cf. O.E. gefera, O.H.G. fuoren, M.E. fere, Ger. führen). Con zero-grado, parole di IE comuni sono prtús, andata, ingresso, passaggio, guado moderno, porto, porto, come Gmc. furthuz (il cf. O.Fris. forda, O.E. guadi, O.H.G. furt, Ger. Furt), Lat. portus, rit di O.Welsh, rhyd gallese; e prt., volendo dire "cancello" come fem. nome e "porta" come un verbo, come in Lat. porta e port.rerespectively.

Il nome il Portogallo è MIE Prtukál., Porto di "Ravizzone", come Lat. Portucale, col secondo termine di origine incerta anche se alcuni lo riferiscono a fonti di Torta simile a Lat. Gallus, "gallico" Lat. cal.dus, "scaldi", o Lat. calx, "cementi."

54. Inglesi mette in parole "vero" viene da O.E. triewe (W.Saxon) (Mercian), treowe, fedele, fidato da Gmc. treuwjaz (il cf. Goto. triggws O.N. tryggr, O.Fris. triuwi, Du. getrouw, O.H.G. gatriuwu, Ger. treu), ultimamente da adj. drewiós, relativo a dréwom, albero, quercia, legno, Gmc. trewan (il cf. Goto. triu, O.N. tré, O.S. trio, O.E. tr.ow, O.Fris. tre), ambo poi forme alternative di deru -, dórus generoso (Gen. derwós), albero, quercia, fico. ditta, forte come in Lith. drútas, drud gallese, O.Ir. dron. Compari l'altro IE derivatives da deru -, anche disegnò -: Lat. durus, Gk. ...., ...., Skr. dru, dáru, Av. d.uru, O.Pers. duruva, Pers. deraxt, Toch. o, Braccio. trasporti in tram, ca., O. Pruss. drawine, Lith. derva, Ltv. dreve, O.C.S. ....., O.Rus. ....., Rus. ......, Pol. drwa, Gallia. Dervus, O.Ir. daur, derb, derwen gallese, Camice sacerdotale. drusk, dru / drû, Kam. dâa; Hitt. ta-ru, Luw. tarweja -, ed anche A.Mac. darullos.

55. Per leu di radice di IE, allenti, divida, tagli separatamente, compari léuw., Gmc.laww. (Swe. lagg, Eng. ritardo). Per forme di zero-grado, compari lwo, allenti, rilasci, sleghi, da Gk. ....., lú.s, piaga, pestilenza (< la "risoluzione, putrefazione"), da Lat. lu.s, ed anche il selwo, allenti, sleghi, come Lat. e-lwo di soluere (da Torta s (w) -).

56. Bélis di torta, il potere, forza dà O.H.G. amico, O.Fris. diventi noioso, Lat. d.-b.lis, Gk. ......., Skr. bál.y.n, báli..has, bálam, Phryg.balaios, O.Ir. adbal, M.Ir. bolg, balch gallese, bâlim di Kamviri. O.C.S. ......, ......., ...., Russ. ........, Ukr. ......., Bulg. ......

57. Padre Indoeuropeo, pat.r possibilmente è un più primo composto formò da bambino-parli suoni come papà (compari il bambino moderno mette in parole nella Sua lingua che comincia a withp+vowel), probabilmente più presto * il ph2 -, ed IE suffisso comune per parenti - il ter, un modello seguì in "madre" e gli altri membri di famiglia, anche. Evolse come Gmc. fader (il cf. Goto. fadar, O.N. faðir, O.E. fæder, O.H.G. fater), Lat. pater, Osc. patír, Umb. pater, Gk. ....., Skr. pitár -, Av. pitar -, O.Pers. buca., Pers. pedar, Toch. p.car /p.cer, Braccio. capelli, Gallia. .tir, O.Ir. athir, gwaladr gallese, Kashmiri pet..r, Osset. fyd.

58. Bhátis Indoeuropeo, aspetto, fase dà greco ..... (phasis). È dedotto da bhanio, "porti per accendere", causi apparire, mostri, come Gk. ....... (phainein), da Torta bh vile., lo splendore. Dà anche bhantós di derivatives, visibile bhántom, fantasma il bhantasí., la fantasia, énbhatis, enfasi enbhatikós, enfatico epibhánia, epifania, bhaniómenom, avvenimento, circostanza, anche fenomeno, da Lat. phaenom.non, a turno da Gk. .........., ecc.

59. Per ana di Torta, respiri, soffi, spirito, compari il goto. uzanan, andi, O.N. anda, önd O.E. eðian, .þian, Lat. l'animosità, Osc. anamum, Gk. anemos, Skr. .nas, aniti, Av.åntya, Toch. .ñcäm / .ñme, Braccio. anjn, hov, Lith. anuoti, O.C.S. vonja, Russ. von', O.Ir. anál, animm, anysbryd gallese, anadl, Camice sacerdotale. ajë / âj.

60. La ricostruzione di parole comuni per ogni giorno in una settimana Di sette giorni è quasi impossibile, se non tramite l'adozione di numeri, da uno a sette come che usato dalla Chiesa Cattolica Romana (Lat. Feriae, usato in portoghese, veda dh.s), Armenia, Grecia, Iran così come in arabo, Abitante della Georgia e l'ebraico. Comunque, là sembra essere un vecchio (pagano) modello comune, seguito in greco (ed in parte in Sanscrito) e prestito-tradusse da lui in latino e da questo in germanico.

Torta dh.s (possibilmente una dilazione di dh., set) è la base ricostruita per parole si riferite ai vari concetti religiosi, come dhesós di zero-grado dio, Gk. ...., in apodhesótis, l'apoteosi, .dhesós, ateo .dhesísmos, l'ateismo, endhesosiasmós l'entusiasmo (Gk. ............), pántdhesiom, pantheon, Gk. ........; pieno-grado dh.si.s, feste, Lat. f.riae, (O.Lat. f.siae), dh.stos, festivo Lat. f.stus, in dh.st.iuós festivo, dh.st.iu.lis, festa; anche, dhásnom di zero-grado, tempio, come Lat. f.num, in dhasnatikós fanatico, prodhasnós, profano.

NOTA. In latino, il s di fronte a m, n, l scompare, e gli show vocalici e precedenti un allungamento compensativo; cf. Duenos: cosmis > c.mis; Columna Rostrata - il resmom > r.mum; fasnom > f.num, * hab.sna > hab.na, * cat.sna > cat.na; cand.sla > cand.la, * quais.sla > quer.la. , ecc.

Per Torta la "festa", un wes di radice verbale e più comune fu usato, cf. Goto. wisan, Su vist O.E. wesan, O.H.G. wist, Lat. vescor, Skr. anuv.vase, Av. vastra, Lith. .vest, Pol. wesele, O.Ir. fíach, gwest gallese, Hitt. we.i.

A.    La parola per "giorno" in (come opposto a "notte") indoeuropeo viene da un dínom comune, originalmente la "luce del giorno" dedotto da diw di radice di Torta di solito -, splenda, ed ancora è trovato in Eng. prestato, da Gmc. langa-tinaz composto, (probabilmente accese. "luce del giorno più lunga", cf. Goto. sint.ns, O.S. lentin, O.E. lencten, M.Du. quaresimale, O.H.G. lenzo); compari anche Lat. n.n-dinae (anche di.s generale, come in Eng. diurno, da base * il djeu -), Skr. dinam, O.Pruss. deinan, Lith. diena, Ltv. diena, O.C.S. ...., Russ. ...., Pol. dzie., O.Ir. denus, día, dydd gallese, Alb.gdhin.

B.    Germanico 'day'comes dal vecchio agh di Torta -, giorno, più vecchio * il h2egh, considerato come una spanna di tempo, da adesso "24 ore", cf. Skr. ahar, da IE ágh.r Av. azan, da IE ágh.n e Gmc. dagaz, ricostruito come aghos di MIE (dh) con primo dh - di origine incerta, anche se alcuni lo riferiscono a dhech di radice di Torta, bruci (quale diede derivatives col senso di "stagione calda", "estate" così forse mescolò con - l'agh - in germanico volere dire "parte calda del giorno", luce del giorno); cf.  Lat. fov.re, Gk. -......, Skr. dahati, dah, Av. da.aiti, Pers. d., Toch. tsäk / tsäk, O. Pruss. dagis, Lith. dagas, degti, Ltv. degt, OCS .e .ti, Russ. s.igat', .gu .ij, .g polacco., Ir. daig, Camice sacerdotale. djek.

Ecco un breve chiarimento di possibili prestito-traduzioni dei nomi di giorni di settimana in indoeuropeo Moderno in tre calendari diversi, Pagano (come il greco, romano e germanico, così come calendari Sanscriti, gli ultimi seguirono in timekeeping indiano, i.e., hindi moderno, Telugu, Gujarati, bengali, e tamil pari e Malayalam che cominciano in lunedì), Internazionale (a partire da lunedì, simile al tradizionale slavo), e cristiano (contando in Dh.si.s, feste, da Ecc.Lat. Feriae, veda dh.s), viz:

IO. Lunedì dovrebbe essere Mntós (déinos)", di (giorno) la luna." Compari Gmc. Monan-dagaz, L.L. Lunæ muore, Gk. ..... ......., e Skr. Soma v.sara (Beng. Shombar). Anche, 'neutrale' Prwóm (déinom), "Prima (giorno)" e Seqondh cristiano. (Dh.si.), "Secondo (Festa)", i.e. "Festa domenica seguente."

Seq di torta, segua, dà a derivatives Gmc. sekw - (il cf. ONseggr, O.E. secg, O.H.G. beinsegga), Lat. sequor, Gk. hepomai, Skr. sacate, Av. ha.ait., O.Pers. ah!., Toch. säk /, Lith. sekti, Ltv. sekt, Ir. sech hep gallese. Parole di MIE moderne e comuni includono séqt di derivatives latino., setta, séqel., seguito, seqénti., sequenza, komseqénts conseguenza, ekseqo esegue, porti a termine, ekseqotós, compiuto eseguirono, ekseqot., esegua, obhséqiom, presente obhseqiós, ossequioso il perseqio, perseguiti, proseqio, persegua, supseqio, followimmediatly, supseqénts, susseguente; seqest.r, "seguace" mediatore, depositario il seqestr., rapisca, séqestrom, sequestrum, rapendo; seqós, seguendo lungo, lungo di, come in ekstr.nseqós, da fuori, estrinseco, entr.nseqós, da in, intrinseco; séqnom, mentre identificando marchio, firmi (da "standard che uno segue"), Lat. signum, anche il séqn., firmi, adseqn., assegni, komseqn., consegni, deseqn., designi, disegni, reseqn., ritorni, dia di nuovo; sóqios suffissato, alleato compagno ("seguace"), in soqiabhilís socievole, soqi.lís, sociale il sóqiet., società, soqio -, socio -, adsoqi., associ, komsoqi., consociate, dissoqi., dissoci.

II. Tuesdayis Eiserós (déinos)", di (giorno) la rabbia" come è il giorno dei dei di guerra; cf. Gmc. Tiwaz-dagaz, (l'althoug Tiw, da deiw di Torta -, così, è infatti etimologicamente riferì a Gk. Zeus e Lat. Iove, v.i.), prestito-tradotto da L.L. Martis muore, ..... ....., "giorno di Ares", e compara anche Skr.Mangala v.sara (Beng. Monggolbar), si identificò con Karttikeya, il dio di guerra. Paragone per eis di Torta, denotando forse originalmente "passione, vigore" da adesso 'la rabbia, collera': cf. Lat. .ra, Gk. ......., ....., ...., Skr. isirah, Av. a..ma (come in Asmodeus, v.i.). Inglesi che il "ferro" viene da Gmc. .sarnan (il cf. O.S. isarn, O.N. isarn, O.E. isærn, M.Du. iser, O.H.G. isarn), prese in prestito da isarnon celtico (il cf. O.Ir. iarn, haiarn gallese), dal ájos di IE (il gen. ájesos, ajos di radice di Torta -, più vecchio h2ei.os), originalmente il metallo ("materiale vigoroso", potente); compari anche Gmc. ajiz, (il cf. Goto. aiz, O.N. eir, O.E. .r, O.H.G. .r, ehern), Lat. aes, Umb. ahesnes, Skr. aya., Av. aya.h, Pers. .han, Gallia. Isarnodori, O.Ir. iarn, haearn gallese. Anche, Alteróm (déinom) o Cristiano Triti. (Dh.si.).

III. Wednesdaycomes da nord Gmc. Wodenaz-dagaz, "giorno di Odin" (il cf. O.N. .ðinsdagr, O.S. odensdag, O.E. Nesdæg di W.d (e), O.Fris. w.nsdei, M.Du. Wudensdach; ma, da origine incerta, compari O.Fris. w.rendei, Du. wonseldach, Sud. Ger. guotentag, ed Eng pari. Mercoledì e Du. waansdei, così come Ger Basso. e Du. quadrante. con g iniziale -), prestito-tradusse originalmente da L.L. muore Mercurii, "giorno di Mercurio" a turno da Gk. ..... ....., "giorno di Ermete", Lat. Mercurius (da merk -, radice etrusca per vari aspetti economici, come in mérk.tos, mercato, o merk., acquisto) e Gk. ....., (anche da origine ignota, con alcuno relativo esso a ...., un pilastro quadrato) ambo equivalente a Skr. Budha v.sara (Beng. Budhbar), "giorno di Budha", il nome del Mercurio di pianeta, un figlio di Chandra la luna, in mitologia indù ma i tre sono non correlati al concetto nordico di Odin, la "cielo-dio" equivalente a Lat. Giove o Gk. Zeus.

III.A. Termine di Indo-ariano che Budha (ed anche Budda) viene da budho di verbo di zero-grado di IE, O.Ind. bodhati, budhjate che budhanta, "veglia funebre osservano, percepisca, illumini", e búdhis di nome, intelligenza, ragione, da Skr. bodhih, e * budhtós (bustós di MIE) svegliano, illuminato, da Skr. buddha., tutto da bhéudh di verbo di radice di Torta, veglia funebre, sorga su, sia consapevole, ed anche faccia consapevole; compari anche Gmc. biudanan (il cf. Goto. anabiudan, O.N. bjóða, O.E. b.odan, O.H.G. biotan), Lat. fidere, foedus, Gk. peithein, pistis, Av. buidjeiti, Pers. b.d.r-.udan, O.Pruss. gemma., Lith. budinti, Ltv. bud.t, O.C.S.beda, bljudo, Russ. ....., Pol. budzi., O.Ir. buide, bodd gallese, bidi di Kamviri. A causa del significato comune di anounce, da adesso comunicazione, messaggero araldo, un concetto simile a Sanscrito e fonti germaniche (precisamente il ruolo di Mercurius prestito-tradotto ed Ermete) una buona possibilità per mercoledì in una settimana pagana sarebbe Budhonós (déinos), "messaggero / comunicazione, búdh.n (giorno) comunicazione, messaggero fa presagire, come in Gmc. bud.n (il cf. O.N. boð, O.E. boda, bodian, O.S. gibod, O.H.G. gibot).

III.B. Il nuovo, modello di non-pagano (il cf. M.H.G. mittewoche, M.L.G. middeweke, Du.dial. Midswiek, Fris. metswik, Norw. quadrante. mækedag, Mod.H.G. quadrante. Mittag, Eng.dial. Mezzo-settimana, ed anche Ghiaccio non correlato. þriðjudagur, "terzo-giorno"), influenzò da Gotico, probabilmente fu adottato da Gk. o Lat. missionari, evitando la vecchia settimana pagana e è trovato anche in slavo. e l'ungherese. sr.da, illuminato. "medio" (il cf. O.C.S. sr.da, Rus. sreda, Pol. sroda), prestito-tradusse da Lat. hebdomas di media, esso una parola di prestito da Gk. ........, da ......., sette, da séptm di Torta (- > Gk. 'il hebdom', sette, "periodo di sette giorni o anni") che fu tradotto in L.Lat. come septim.na, da Lat. septem; il paragone mette in parole anche per "settimana" in Srb. ......., Cro. sedmica, Bulg. ......., Bert. sizhun, Lith. savait., il manico di hindi., Appese. hét (da una fonte iraniana, cf. Peso curdo, "sette"). Poi, Medhj. (Séptm.), "mezzo-settimana", così come 'neutrale' Tritióm (déinom) o Cristiano Qetwrt. (Dh.si.).

Le altre condizioni Indoeuropee per periodi comuni di giorni:

III.B.1. Dal wíkomcomes di IE Eng. settimana, Gmc. wikon (il cf. Goto. wikon, O.N. vika, O.E. wice / wican, O.Fris. wike, M.Du. weke, O.H.G. wecha, Ghiaccio. vika, anche viikko finlandese), originalmente "un giramento" o "successione", da Torta weik / weig curva, vento; cf. Gmc. wik - (e.g.. Eng. vimine), waikwaz (Eng. debole), Lat. uix, uicia, Skt. visti.

III.B.2. L'altra parola comune per "settimana" in slavo è O.C.S. dieci dzie. (il cf. Pol. tydzie., tý.de slovacco., teden Sloveno, Ukr. ......., Cz. týden), tradusse come déinom di tod di MIE, "questo giorno."

III.B.3. Ltv. ned..ais una parola di prestito da Rus. ...... (nedélja), originalmente domenica in lingue slave, IE Nedh.l., Russ. .. - ......, "nessuno-lavoro (giorno di ing)", composto di:

Per ne di Torta, no, compari Gmc. ne -, na -, (il cf. Goto. ni, Su O.E. ne, O.H.G. ne, Eng. nessuno), Lat. n., ne -, Osc. ne, Skr. na, Av. na, O.Pers. na, Pers. ., O.Pruss. ne, Lith. ne, Ltv. n., Russ. ..,..., Nie polacco, O.Ir. ní, ni gallese, na, Camice sacerdotale. nuk, Hitt. natta, Luw. ni -, Lyc. ni -, Lyd. ni -; anche il terreno di proprietà comune è suffisso di zero-grado n - [n.], come Gmc. non -, Lat. in -, Umb. un -, Gk.a-, un -, Skr. un -, un -, Toch. Un - / en-, Braccio. un -, frequentemente fondi in comune IE combina, come .cowijós, "equipaggi senza vacche" (il cf. Skr. ágos, Gk. aboúte., O.Ir. ambuæ), .mrtós, inmortal (il cf. O.Ind. amr..ta-, Av. è... -, Gk. ........), .udrós, senza acqua (il cf. Skr. anudrás, Gk. ánydros), .gn .tós, ignoto (il cf. Skr. ájñ.tas, ágn.tos), .gn (a) tós, non ancora nato ecc. Un terreno di proprietà comune derivativo è il nóin di MIE, no, nessuno, originalmente nessuno non alcuno" - (da n (e) il óinos), Gmc generoso. nean (il cf. O.S., M.L.G. nen, O.N. neinn, M.Du., Du. neen, O.H.G., Ger. nein), forse analogo a Lat. n.n, non - (anche se probabilmente una dilazione nasale di o-grado particella negativa n.).

Dh di radice di torta., metta, metta, metta, (veda dh. per il derivatives di MIE) dà Gmc. d.diz (Eng. atto, Ger. Tat), d.n (il goto. gad.þs, O.E. d.n, O.H.G. tuon, O.N. dalidun, O.S. duon, O.Fris. dua, M.E. de, Ger. tun), Lat. faci./f.c., facilis, condere, addome, f.s, Osc. faciiad, Umb. feitu, Gk. ...., ...., ...., ......, Skr. dádh.ti, Av. da..iti, O.Pers. adad., Phryg. dak -, Toch. täs / täs, Thrac. didzos, Braccio. ed, Lith. dedù, d..tis, Ltv. d.t, O.C.S. ........, ...., ......, Russ. ...., ......, Pol. dzia.; dzia.a., Gallia. dede, dall gallese, Camice sacerdotale. ndonj; Hitt. dai, Lyc.ta-.

IV. Thursdayis, dopo i calendari greci e romani un consacrated di giorno a Zeus e Giove rispettivamente; cf. Gk. ..... .... (Gk. Zeus ha gen. Dios), Lat. Iovisdies, ambo le "cielo-dio". compari anche Guru indù v.sara, "giorno dell'istitutore", per Vjasa l'istitutore supremo di umanità, e Beng. Brihoshpotibar, "giorno di Brihoshpoti", il (equivalente a Giove) guru del Devas e l'arco-nemesi di Shukracharya, il guru del Danavas. In Gmc prestito-tradotto. thonaras-dagaz (il cf. O.N. Þorsdagr, O.E. Þurresdæg, O.Fris.thunresdei, M.Du. donresdach, Du. donderdag, O.H.G. Donarestag), il giorno è dedicato ad un dio germanico il cui nome è riferito a téna di radice di Torta, echeggi, tuoni, come in Lat. ton.re, Skr. tánjati, Pers. tundar, il ta di Pashto.; paragone per IEt.ros, tuono, Gmc. thunraz (il cf. O.N. þorr, O.E. þunor, O.Fris. thuner, M.Du. più fatto, O.H.G. donar). Perciò, Diwós (déinos), "cielo-dio", (giorno) Qturóm (déinom), "quarto (giorno)" o Penqt. (Dh.si.), "quinto (Festa)."

V. Il giorno" di Fridayis "Frigga, moglie di Odin in mitologia germanica, dea di cielo ed amore sposato, prestito-traduzione di Lat. Ueneris muore, "giorno di (pianeta) Venere", a turno tradusse da Gk. ..... ........., "giorno di Afrodite", le dee di amore, concupiscenza e la bellezza; anche, Skr. Shukra v.sara (Beng. Shukrobar), dove è il nome per Venere, uno del Navagrahas Shukra un pianeta maschio per gli indù e chiamò come il Guru Shukracharya. ........ viene da cA.tart fenicio, "Astarte", influenzato da Gk. ....., spumi, mentre avendo paralleli a "alba" Indoeuropea dio (desse) s, come Skr Vedico Ushas, Lat. Aurora (reinterpretò come un-Decl. *Ausós -.), IEÁus.s. Venere latina viene da wénos, amore, desiderio sessuale la bellezza, bellezza fascino, da wen di Torta si sforza per, desiderio; come wenuo, Gmc. winnwan ("cerchi guadagnare", O.E. wynn, Eng. vittoria), wn. ['u.n.-e:], come Gmc. wun.n, (è abituato a, indulga", cf. O.E. wunian, Ger. wohnen, Eng. vinto), won.io, come Gmc. wanian ("accustome, treno", cf. O.E. wenian, Eng. svezzi), wnsko, come Gmc. wunskan ("desiderio", cf. O.E. wyscan, Ger. Wünsch, Eng. desideri); o wenésnom, Lat. uen.num, "veleno." Compari anche Lat.uenia, u.n.ri, Skr. vanas -, vanam, vanati, vanik, vanijah, Av. vanaiti, Toch. wani / wna, vittorie - / winsk, Braccio. spari, Cel. wenj (il cf. O.Ir. multi, O.Bret. coguenou, gwen gallese Bert il gwenn); Hitt. wen -, andò - (per più su questa radice v.i. Sla. voin', "soldato"). Per Frigg, compari Gmc. Frije-dagaz (il cf. O.N. frijadagr, O.E. frigedæg, O.Fris. frigendei, M.Du. vridach, Du. vrijdag, Ger. Freitag), dal príj di IE., donna, moglie. anche Freya, dea di amore e la bellezza in mithology scandinavo. Gmc. Frij. (il cf. O.N. Freyja, O.E. frea, O.S. frua, M.Du. vrouwe, Ghiaccio. Freyjudagr, Ger. Frau, Eng. Freya), esso da prai di radice di Torta, come, ami che diede prijós, nobile, caro, adorato, come Gmc. frijaz (il cf. Goto. freis, O.E. freo, M.H.G. vri, Ger. frei, Du. vrij), e gli altri derivatives riferirono a liberi, ami, amico, come prítus la pace come Gmc. frithuz (O.H.G. fridu, L.Lat. exfred.re, Eng impaurito), príjonts, "adorato" amico, come Gmc. frijands (il cf. Goto. frijonds, O.N. frændi, O.E. fr.ond, O.Fris. friund, M.H.G. friunt, Ger. Freund); anche, compari Gk. ....., Skr. priyah, pr... ti, Av. fr., Ltv. prieks, O.C.S. pr.jati, prijatelji, Russ. ........, Przyja polacco., sprzyja., O.Ir. ríar, Welshrhydd; perciò, Ausosés (déinos), il giorno" di "alba, Penqtóm (déinom), "quinto (giorno)" Sekst. (Dh.si.), "sesto (Festa)."

VI. Saturdayis una prestito-traduzione parziale da Lat. Saturni muore, "giorno di Saturno" (dove era un dio Corsivo dell'agricoltura, poss Saturnus. un prestito dall'etrusco), tradusse da Gk. ..... ......, "giorno di Cronus"; compari anche Skr. Shani v.sara (Beng. Shonibar), da Sani, uno dei nove Navagraha o esseri celestiali e primari, incarnato nel pianeta Saturno, MIE Satúrnos. Compari O.E. Sæterdæg / Sæternesdæg, Du. zaterdag, O.Fris. saterdi, M.L.G. satersdach; Ir. diaSathuirn, dydd gallese Sadwrn. Comunque, un costume nordico ed antico è preservato in O.N. laugardagr, Dan. lørdag, Swed. lördag, illuminato. "giorno di bagno" (il cf. O.N. laug, "bagno"). Ger. Samstag (da O.H.G. sambaztag) sembra essere di Vulg. Lat. sambatum, da Gk. *sambaton, una variante nasalizzata e colloquiale di "sabbath" di sabbaton attestarono anche in slavo (il cf. O.C.S. sabota, Rus. subbota, simbata) ed anche Appese. szombat; anche romanico (il cf. Fr. samedi, Esso. sabato, Terme. sábado, Pt. sabado). Il sabbath è osservato dagli ebrei come un giorno di resto, e viene da shabbath israelitico, sostenga. "giorno di resto", da shabath "lui rimase." Da adesso, solamente due nomi sembrano avere ragione per MIE, IE Satúrni pagano (déinos), e Sabbátom cristiano.

VII. Domenica, l'ultimo giorno della settimana. prima secondo tradizione religiosa., è il "giorno del sole", Lat. muore solis, prestito-tradotto da Gk. ..... ....., compari anche Skr. Ravi v.sara (Beng. Robibar); secondo l'Induismo, Ravi è Surya, la domenica. Perciò, la versione pagana dovrebbe essere S.wlós (déinos), il giorno" di "domenica, gen. di S.wel, sole, v.i., ed in tradizione cristiana, Lat seguente. dominicus muore, Gk. ........, (da Gk. ......, signore, con una base di IE diversa), Kuriakós/Dom.nikós (déinos).

Rootkew Indoeuropeo, gonfi, anche costruisca a volta, buchi, dà kówos di o-grado, scavi, come Lat. cauus, come in ków. (come V.Lat. cova), caverna, kowésna, caverna il kówit., cavità, komkowós, concavo l'ekskow., scavi; kówilos, scavi, kowilí., pancia, come Gk. ......, e kówilom, coelom come in Eng. derivatives - cele, celiac - il coel; kówos, luogo cavo, cavità come in kówodei., testa di papavero, Gk. ...... che dà kowodeín. (- il ín., "alcaloide"), codeina; la zero-grado accorciò kúmolos, mucchio, massa, cumulo, come Lat. cumulo, kumol., cumulate, o adkumol., accumuli; zero-grado k.rós, "gonfio", forte, potente da adesso k..rios, padrone, signore, come Gk. ......, come in k.riakós, "del signore" come in MIE K.riakóm [d.mn], Dio [la cupola] (da "casa", veda dem -), come Tardo k.riakon greco [d.ma] (il cf. Med. Gk. k.rikon, in W. Gmc. kirika, come O.E. ciricem, Eng. chiesa, Ger. Kirche), usò per case dell'adorazione cristiana fin da c.300, specialmente nell'Oriente sebbene era meno comune in questo senso che ekkl.sí. (da Gk. ekklesía, veda kela) o basílik. (da adj di prestito. basilik., reale, Gk. ........, da basiliós, re); k.weio, mare lungo, e derivativek..mn, un gonfiore, ondeggi, con derivatives greco come Eng. cimasa, cyme il cymo -, kymo -; enk.i.nts, incinta come Lat. inci.ns (come Eng. enceinte).

Kela Indoeuropeo, gridi, più vecchio * il kelh2, dà a verbo kl.uo (da * il klah2), ruggito, minimo, come Gmc. khl.wan (il cf.  O.E. hl.wan, M.Du. loeyen, O.H.G. hluoje); kl.m suffissato., chiami, gridi, chieda, come Lat. clam.re, come in kl.m.nts, clamant, kl.m.r, clamore adkl.m., acclami, dekl.m., declami, ekskl.m., esclami, prokl.m., proclami, rekl.m., ricupero; kol., chiami, come Gmc. khal.n (il cf. M.Du. halen, Frank. halon, O.Fr. più robusto, M.E. halen, forse anche O.E. geholian); komkáliom (da kom -, insieme, e zero-grado * k.h- > il kalio di IE), riunione adunata, consiglio ("un gridare insieme") il komkali., concili, rekomkali., riconcili; kálend.s, calends, da Lat. kalendae (prima giorno del mese, quando fu annunciato pubblicamente su che le none ed ides di quel mese cadrebbero giorni), kalendásiom generoso, calendario; kalo (vario kl.), chiami, come in ekkalo, chiami in causa avanti che dà ekkl.sí., riunione, chiesa, come Gk. ........; kal., chiami, chiami fuori, come Lat. cal.re, come in enterkal., intercali, nomnkl.t.r, nomenclator; kl.rós suffissato (da zero-grado * k.h), brillante, chiaro come in dekl.r., dichiari; klástis di zero-grado, citazione, divisione di cittadini per cambiale militare da adesso esercito, flotta, da Lat. classis, anche la classe.

61.  MIE Januáriosis probabilmente dal jános di IE, Lat. Janus, Ita antico. la divinità, dio custode di portali, patrono di inizi e fini, illuminato. "controlli, corridoio arcuato" da eí di Torta, vada (il cf. Skt. jana.). Gli altri mesi romani sono Februários (il pl. di Lat. februum, purificazioni, unkn. origine), Mártios, (da Ita. dio Marte, Mamers in Oscan prese in prestito dalla divinità etrusca Mari. come un dio Marsand di guerra / agricultual associò a con Ares greco da romana di interpretatio), Aprílis (da Ita. godd. Venere, Apru etrusco, possibilmente da Gk. aphrodite), Mágios (da Lat. Maia, da meg di Torta grande), Júnios (da Lat. Juno, relativo ad Eng. giovane), Djówilios (da Lat. I.lius Cesare, da djeus dio), Augústos (da Lat. Augusto Cesare, da aug), Sept.mris, Okt.mris Now.mris, Dek.mris tutti dai numeri di IE seguente il calendario romano (quale cominciò a marzo) ed adj. suffisso - il m (ns) ris, Lat. -bris, da Torta m.n- vile, mese.

a.    Per eí di Torta, vada, cammini, compari il goto. iddja, O.E. .ode, Lat. l'ira, iter, ier di Umbrian, eítuns di Oscan, Gk. ....,..., Skr. .ti, imas, ayanam, Av. a.iti, O.Pers. aitiy, Toch. i, O.Pruss. eit, Lith. eiti, Ltv. iet, O.C.S. iti, id. Rus. ...., I polacco., eimu di gallico, O.Ir. ethaim, ie di Kamviri; Luw. i -.

b.    Per meg di Torta, grande, compari mégos di derivatives (Skr. maha -, Gk. ....., Phryg. meka -, Pers. meh), megilós ("molto", come Gmc. mekilaz, cf. Goto. mikils, O.E. micel, O.N. mikill, O.H.G. mihhil, M.E. muchel), magiós (come Lat. maggiore), magnós (Lat. magnus); cf. Skr. mahayati, mahat -, Av. mazant, Illyr. rivista, Toch. m.k /m.k., Braccio. mec, Gallia. Magior.x, O.Ir. mochtae, Maclgwn gallese, Camice sacerdotale. madh, curdo. mezin; Hitt. makkes.

c.    Jeu di radice di torta, "forza vitale, vigore giovane", ed il suo juwen di zero-grado suffissato - (il cf. Skr. yuván -, Lat. iuu.n-è), dia júwntis, gioventù, come Gmc. juwunthiz / jugunthiz (il cf. Goto. junda, O.S. juguth, O.E. geogu, O.Fris. jogethe, M.Du. joghet, O.H.G. jugund), e juwnkós, giovane come Gmc. juwungaz / jungaz, (il goto. juggs, O.S., O.Fris. jung, O.N. ungr, O.E. geong, M.Du. jonc, O.H.G. junc) e yowankos celtico (il cf. Gallia. Jovincillus, O.Ir. corrente alternata, ieuanc gallese); compari anche Umb. iuengar, Av. javan, Pers. jav.n, Lith. jaunas, Ltv. jauns, jun slavo., jun.c. (il cf. O.C.S. ..., O.Rus. ..., O.Bulg. .., ....., ...., O.Cz. junec, junoch, Pol. junosza, junoch).

d.    Aug di torta, aumenti, dà Gmc. aukan ("arrotondi", cf. Goto. aukan, O.N. auka, O.E. eacan O.Fris. conosciuto anche come), Lat. augere, Umb. uhtur, Gk. ....., ........, Skr. ojas -, ugra, Toch. ok / auk, O.Pruss. auginnons, Lith. augu, aukstas, Ltv. augt. Derivatives moderni e comuni includono augon.mn, nomignolo, come Gmc. aukanamon); augméntom, aumento, aumento, áugti.n, vendita all'asta, da Lat. augere; aug., crei, da L.Lat. aug.re che dà augtós creò, áugtos, la creazione, augt.r, autore, creatore, ed augtoriti., autorizzi; aug..r, divinatore (< "colui che ottiene presagio favorevole", da favore divino" l'aumento"), da Lat. predica, come in enaugur., insedi in carica; augsíliom, aiuto, appoggio, assistenza, da Lat. auxilium, ed augsili.siós, ausiliare. Anche, i vari metathesized formano weg -, o-grado e steso con - s, wógso crescono, Gmc. wakhsan (O.S., O.H.G. wahs, O.N. vax, O.E. weaxan, Du. era, Ger. Wachs, Eng. cera), e wógstus, vita, Gmc. wakhstus (il cf. Goto. wahstus, O.N. vaxtr, Swed. vstm, O.H.G. wahst); dalla stessa base di IE, cf. Lith. vakas, O.C.S. vasku, Rus. vosk, Pol. wosk.

e.    Paragone per MIE m.ns (il gen. mntós), alluni, mese, cf. Lat. m.nsis, Gk. ..., Skr. m.sah, Av. mao.h, Pers. m.h, Toch. mañ / meñe, Braccio. amis, O. Pruss. menig, Lith. m.nuo, Ltv. meness, O.C.S.  meseci, Russ. mesjac, Pol. miesi.c, O.Ir. mí, mi gallesi, Camice sacerdotale. muaj, curdo. mang, Kamvirimos, Osset. mæj. In germanico, il "mese" viene da IE m.n.ts, Gmc. mænoth - (il goto. menoþs, O.N. manaðr, O.E. monað, M.Du. manet, Du. maand, O.H.G. manod), "alluni" da IE m.n.n, Gmc. menon -, (il cf. Goto. mena, O.N. mani, O.E. m.na, O.S., O.H.G. mano, O.Fris. mona, Du. maan). Veda anche m proto-Indo-europeo., misura.

62. Per stagione, anno, tempo la Torta aveva parole diverse

A.    Da radice j.r-, come j.rom anno, stagione, cf. O.Pers. (du.i) jaram, Gmc. jæram ("anno, stagione" il cf. Goto. jer, O.S., O.H.G. vaso, O.N. ar, O.E. .. ar/g.r, Dan. aar, O.Fris. ger, Du. jaar, Ger. Jahr); j.r., ora, condisca, da Gk. h... ("ora, condisca, anno" come in Mod.Eng. oroscopo, ora); anche, compari Lat. hornus, Av. jare, O.C.S. jaru, probabilmente originalmente "che che va un ciclo completo", dalla più vecchia radice verbale * il h2eí, vada, v.s. 

A.a. La migliore scelta per "stagione" in MIE sarebbe usare j.rós dáitis, "anno-tempo" prestito-tradotto da IE combina come Ger. Jahreszeit, Fris. jiertiid, Du. jaargetijde, Swe.,Da. årstid, Rom. anotimp, Lith. met.laikas, Russ. ..... ...., Pol. roku di pora, Cz. ro.ní období, Slov. letni .as, Bert. koulz-amzer, ecc., come un composto da gen. di j.rom, seguì da d (á) itis, tempo, come Gmc. tidiz "divisione di tempo" (il cf. O.S. tid, Du. tijd, O.H.G. zit, Ger. Zeit), forma suffissata di IE d., divida, tagli su; cf. d.mos, Gk. ....., anche Skr. dati, O.Ir. diga. e Gmc. t.m.n.

A.b. Parola greca per "stagione" è l'epsogh di IE., Gk. ....., epoca, da epi di radici di Torta su, a, e sogh, o-grado di segh contengono, come in Gk. ....., Skr. saha -, sahate; gli altri derivatives sono ségh.s, vittoria (< "una partecipazione azionaria o conquista in Battaglia"), come Gmc. sigiz - (il cf. O.N. sigr, O.E. sige, O.H.G. sigu, sigo come in Siegfried, M.Du. seghe), seghús, seghuerós, severo come Lat. seu.rus, sghol., scuola, come Gk. ....., sgh.mn, schema, come Gk. ......

A.c. Anche, MIE sáti.n, semina, stagione, da L.Lat. sess..nis (O.Fr. seison, Eng. condisca, Du. seizoen, Rom. sezon), da Lat. sati., "una semina", da pp. satum di siso di verbo, Lat. serere, un riduplichi verbo da IE s., semini, come Gmc. s.anan (il goto. saian, O.N. sá, O.E. s.wan, M.Du. sayen, O.H.G. s.en), Skr. s.yaka, Toch. s.ry, Lith. seju, s.ti, Ltv. s.t, s.ti, O.C.S. sejo, sejati, Russ. ....., Pol. sia., hil gallese, O.Ir. , e Hitt. sai. Diede anche s.m.n, seme, sperma lo sperma (il cf. Lat. sperma, Umb. semenies, O.H.G.samo, O.Prus. sperma, O.C.S. seme, Rus. ...., Ger. Samen, finlandese pari. siemen), e s.tis, semini, come in Gmc. s.diz (il cf. O.N. sað, O.S. triste, O.Fris. sed, M.Du. saet, O.H.G. seduto, Ger.Saat).

A.d. Altra parola isstáti.n, da Lat. stat..nis (il cf. Terme. estación, Pt. estação, Gatto. estació), dallo sta (n) di IE t -, Gmc generoso. standan (il cf. O.S., Goto.,O.E. standan, O.N. standa, O.H.G. st.n, Swed. stå, Du. staan), e l'altro derivatives come lo statós di IE, L. status, Gk. ......, Lith. statau, ultimamente da st di Torta., stia in piedi, con derivatives che vuole dire "set in giù, faccia o sia fisso" e "luogo o cosa che stanno stando in piedi", come in IE st.dh., stallone, studhorse, destriero da Gmc st.d. (il cf. O.N. stoð, O.H.G. stuot, O.E. stod, M.H.G. orni di borchie, M.L.G. stod, Ger. Stute, ed anche O.C.S. stado, "armento", Lith. stodas, "un gregge di cavalli"); compari L. sistere, st. (da più vecchio st.i.) Umb. stahmei, Osc. staíet, Gk. ........, ....., ......, Skt. ti..hati, Av. hi.taiti, O.Pers. ai.tata, Pers. ist.dan, - lo stan (paese, illuminato. "dove uno sta in piedi"), Phryg. eistani, Toch. .t .m /st.m, Braccio. stanam, O. Pruss. .. st.t, stacle, Lith. stojus, Ltv. st.t, O.C.S. ......, ...., stanu, staru (vecchio, illuminato. "di vecchia data"), O.Russ. ....., ....., Pol. stoj., sta., O.Ir. táu (da più vecchio st.i.), sessam, gwastad gallese, Camice sacerdotale. shtuara; Hitt. i.ta, Luw. i.ta-, Lyc. ta-

A.e. Il mausam (il hindi ...., l'urdu ....) di Hindustani viene da Persico ...., a turno dall'arabo ........, alteri, condisca, tempo.

B. Lingue romaniche fanno dedurre parole da átnos di Torta, anno (da "un periodo andato trogolo") che diede parole germaniche e Corsive, cf. Goto. aþnam, Lat. annus (Fr romanico e moderno.,Rom. un, Esso. anno, Pt. ano, Terme. año, Gatto. alcuno), Osc.,Umb. akno -, da IE a, vada, come in Skr. atati.

C. Lingue slave e moderne hanno parole diverse per "anno, stagione."

C.a dei dialetti hanno ghodhós di o-grado di IE, originalmente vada bene, adeguato, belongingtogether (v.i. per Eng. buono) che sviluppò in O.C.S. ...., tempo, tempo piacevole", O.Rus generoso. ...., Cro. godina, Bulg. ...... (il cf. Ukr. ... i, Pol. gody, Cz. vassoio da muratore, Bulg. ....., Srb. ...., Slov. g.d), anche adottò in Ltv. vacanze (il cf. 'corretto' derivatives lettone, gadigs il gadit), ultimamente da Torta ghedh vile, unisca, sia associato, appropriato", anche col significato del "bene."

C.b. Un'altra parola slava e comune è Pol., Cz., Rok slovacco, Ukr. ... (anche, cf. Russ. .- .o.), da O.C.S. ...., armi, mano (il cf. Russ. ...., Ukr.,Bel. ....., Slov. róka, Pol. r.ka), anche fondi in Lith. rankà (il gen. rañk.), Ltv. rùoka, "mano" (il cf. Russ. r.n.k., gen. r.nkan, Lith. renkù, rinka., riñkti, parankà) con l'anno come una nozione di un "cubito misurazione di tempo"; alla parola si crede che sia ultimamente da una fonte simile ad un IEwrnk steso e nasale. ['wr.-n.-ka:], da wer di Torta, svolta, curva (forse attraverso O.Ind. vrag, "angolo angolo", vrangr la "falce fienaia").

C.c. Finalmente, compari leto Sloveno, Russ.pl. ..., Pol. lata, Cz., Lo slovacco. leto (il cf. anche Russ. ...., Pol. lato, "passi l'estate"), possibilmente parente con O.Ir. laithe, giorno, ricostruito come Torta comune l.tom.

D. In celtico, una radice isolata e comune è trovata, il bhled di MIE -, cf. O.Ir. bladain, Ir.bliain, Sc. bliadhna, blwyddyn gallese, Bert. bloaz, Mais. bledhen.

E. Per "anno" in lingue iraniane e moderne, compari Av. sar.d, O.Pers. ýâre, Persico... (sâl), sal curdo, Pashto k.l, serre di Zazaki tutta da Torta j.r-, già visto.  Anche prese in prestito in Hindustani come s.l (l'urdu..., il hindi...), anche se alcune lingue di Indo-ariano lo deducono da Skr. ...... (varsham, come Marathi ...., varsha, ed il varsham di Malayalam), "anno, estate, stagione" di pioggia, una parola che alcuni deducono dal suono della pioggia, da una fonte di Dravidian.

F. Un'altra parola di Torta con un significato simile è bagnata -, anno, invecchi, (il cf. Camice sacerdotale. vit) che dà wétrus di derivatives, animale di un anno, come Gmc. wethruz (wether, cf. Goto. wier, O.S. wethar, O.H.G. widar, Ger. Widder), wét.s, anno, età, vecchio, come Lat. vetus, veteris o Gk. ....; wétolos / m, animale di un anno, come Lat. vitulus e Gk. ......; cf. Skr. vatsa., Osc. vezkeí, O.Lith. vetu.as, O.C.S. vet.c., Russ. ......., Pol. wiotchy, O.Ir. fethim, Mais. guis, Camice sacerdotale. vjet; Hitt. witt.

Io per estate:

I.a. Séma di radice di torta, estate S.aros, ed anche il sém., stagione; compari Gmc. sumaraz (il cf. O.N.,O.S. sumar, O.E. sumor, O.F. sumur, M.Du. somer, O.H.G. sumar), Skr. sam., Av. hama, Toch. .ye di .me / .m, Braccio. ama., havîn curdo; è anche una parola celtica e comune, cf. O.Ir. samain, samuin, samfuin, Ir. Samhain, Sc.Samhradh, prosciutto di O.Welsh, haf gallese, Bert. hañv.

I.b. Per Lat. aest.tis (il cf. Fr. été, Esso. estato, Gatto. estiu, anche Terme secondaria. estío, Pt. estio) un MIE Aist. (< * l'aidht (o) - t.) è ricostruito, da aidh di radice di Torta comune, bruci, illumini; cf. Lat. aed.s, Gk. ...., O.Ind. .t .ak., índdh. (forma nasalizzata), Av. a.sma-, Lith. íesme., O.Cz. nieste.je., Slov. iste..je.

I.c. Un'altra forma comune è dedotta da Wésr, primavera (infra di vide), come Lat. veranum (tempus)", di (tempo) primavera" (il cf. Terme. verano, Pt. verão, Rom. var.), Lith.,Ltv. vasara, Camice sacerdotale. verë.

I.d. Per la parola slava e comune, MIE ricostruisce n. L.tom (il cf. Russ. ...., Pol. lato, Cz. léto, Srb.-Cro. ljeto).

II. MIE ha per autunno, caduta, parole Indoeuropee e diverse che assegnano "raccogliere."

II.a. Kérpistos, raccolto, Gmc. *kharbistas (il cf. Goto. .aírban, O.N. hverfa, O.S. hervist, O.E. hærfest, O.H.G. hwerban, Du. herfst, Ger. Herbst), da kerp di Torta, strappi, raggruppi, raccolto (il cf. Lat. carpere, Gk. ......, Skr.krpana-, Toch. K.rp / kärp, Lith. kerpu, O.Ir. carr, M.Ir. cerbaim, la parità gallese).

II.b. Ós.n (Gen. Osnós), da più vecchio * il h3esh3en, raccolga, come in O Balto-slavo, generoso. Pruss. assanis, Rus. ....., Ukr. ....., Pol. jesie., Srb.-Cro. jesen, jese slovacco., ed anche l'osnoio, guadagni, da Gmc. aznojanan (il cf. Goto. asans, O.N. önn, O.E. earnian, esne, O.H.G. aran, Ger. Ernte); cf. anche Lat. ann.na, Gk. ...., Braccio. ashun.

II.c. Autúmnos (Lat. Autumnus, di origine etrusca), è la parola comune in lingue romaniche e l'inglesi.

II.d. In Baltico 'autumn'is trovati come Ltv. rudens, Lith. ruduo, "stagione originalmente rossa", dedotta da reudhós di Torta, rosso, rosso. Compari Gmc. rauthaz (il cf. Goto. rauþs, O.N. rauðr, O.E. r.ad, Dan. rød, O.Fris. rad, M.Du. radice, O.H.G. r.t), Lat. ruber, (Lat.dial. rufus), Osc. rufriis, Umb. rufru, Gk. .......; Skr. rudhira -, Av. raoidita -, Toch. rtär / ratre, O.C.S. rudru, Rus. ....., ......., Pol. rumiany; Lith. raudas, Ltv. ruds, Gallia. Roudos, O.Ir. ruad, rhudd gallese, Bert. ruz.

III. Per l'inverno di MIE.

III.a. C'è una Torta comune Ghéimn vile, neve, inverno; compari O.N. gói, Lat. hiems (da IE ghjéms alternativo), Gk. ..... (Mod. Gk. ........), Skr. heman, Av. zimo, Pers. ...... (zemest.n), dai, Toch. .ärme / .impriye, Braccio. dzme., il Vecchio semo prussiano, Lith. .iema, Ltv. ziema, zima di OCS, Russ. ...., Zima polacco, Gallia. Giamillus, Ir. gaimred, Sc. Geamhradh, gaeaf gallese, geimhreadh, Bert. goañv, Camice sacerdotale. dimër / dimën, zivistan curdo, zistan lo z di Kamviri.; Gimma di Hittite -. Dalla stessa radice, compari ghéimrin., iberni, da Lat. hibern.re da che anche (témp.s) ghéimrinom, Lat. (tempus) il hibernum, "tempo di inverno" (il cf. Fr. hiver, Ita.,Pt. inverno, Terme. invierno, Rom. iarn.), o ghímri. ['ghi-mr.-i.a], chimera, da Gk. ........

III.b. In germanico, comunque, la parola viene da Gmc. wentruz (il cf. Goto. wintrus, O.N. vetr, O.E., O.Fris., Du. inverno, O.S., O.H.G. wintar, Ger. inverno, Dan., Swed. Vinter), così IE Wéndrus, "stagione acquosa" da radice di Torta sposano - / wod- / ud-, bagni, acqua. Paragone per IE wódr / údr (o nasalizzò wóndr / úndr) generale, Gmc. watar, (il cf. Goto. wat., O.N. vatn, O.E. wæter, O.H.G. wazzar, O.Fris. wetir, Du. acqua), Lat. unda, Umb. utur, Gk. ...., Skr. udan, Toch. wär / guerra, Phryg.bedu, Thrac. udr.nas, Braccio. ottenga, O. Pruss. wundan, Lith. vanduo, Ltv. .dens, O.C.S., O.Russ. ...., Pol. woda, O.Ir. uisce, gwer gallese, Camice sacerdotale. ujë, Kashmiri od.r; anche, Hitt. watar, e bedu macedone ed Antico. E per údros di forma alternato, acqua, "acqua-creatura", lontra, cf. Gmc. utraz (il cf. O.N. otr, O.E. oter, O.H.G. ottar, Swed. emetta, Dan. più dispari, Du. lontra), Lat. lutra, Gk. ....., Skr. udra, Av. udra, Lith. .dra, O.C.S. vydra, Russ. vydra, O.Ir. uydr, odoirne Ir. odar, Osset. wyrd; anche, ú (n) deros derivativi, pancia comparano Ger. wanast, Lat. utero, uenter, Skr. udara, Av. udaras, Lith. v.daras, Ltv. v.ders. Come con IE "spari", (p.wr-egnís) l'indoeuropeo aveva due radici diverse per "acqua", uno inanimato, riferendosi ad una sostanza inanimata, e gli altri, apos annaffiano (animato), assegnando annaffiare come una forza vivente (il cf. Sk. apa.) che probabilmente viene da una più vecchia radice dell'IE II * il h2p -, pískos di Torta generoso, peschi, più vecchio * il h2p-isko -, cf. Gmc. fiskaz (il cf. Goto. fisks, O.N. fiskr, O.E. fisc, O.H.G. fisc, Du. vis, Ger. Fisch), Lat. piscis, Russ. peskar', piskorz polacco, O.Ir. asc, pysgodyn gallese.

IV. Per primavera Indoeuropea e moderna:

IV.a. La parola di Torta comune era Wesr [noi-sr.]; compari O.N. var, Swe. vår, Lat. v.r da che L.Lat. vera di prima (il cf. Terme.,Pt.,Esso. primavera, Rom. prim.var.), Gk. ..., Skt. vasantah, Pers. . (b.h.r), Kur. bihar, Lith. vasara, Lith.,Ltv. pavasaris, O.C.S. vesna, Russ. ....., Pol. wiosna, Gael. Earrach, ed anche ilkbahar turco, bahar un prestito da iraniano.

IV.b. La primavera è considerata la prima stagione di solito, da adesso la risorsa comune di prendere parole per 'anteriore' o 'primo' seguì da 'anno', come MIE Pr.j.rom/Pr.j.rom; cf. Dan. forår, Du. voorjaar, Ger. Frühjahr, Bul. ......, Srb.-Cro. prolje.e, pomlad Sloveno, Camice sacerdotale. pranverë, originalmente accese. "anteriore-anno"; anche, Ger. Frühling, da M.H.G. vrueje, o Cz. jaro, vaso slovacco, da j.rom. In francese, il più vecchio primevère fu sostituito anche, nei 16 c. per printemps, O.Fr. prin concia, pesta affettato, da Lat. tempusprimum, illuminato. "prima il tempo, prima condisca" che anche influenzò Mezzo.Eng. primo-temps; cf. anche Faer. maitiid. Per "parte anteriore" in combina, c'è pr di IE. [pr.-.], prima, come Gmc. fura (il cf. Goto. faiura, O.N. fyrr, O.E. a prua, O.Fris. fara, O.H.G. fori, Ger. vor -), Gk. ....., Skr. pur., Av. paro, il parà di Hittite -, così come IE pro - /pr., prima di fronte a, come Gmc. fra - (il cf. Goto. fram, O.N. fr., O.E. fram, fro scozzese, Ger. vor -), Ita. pro -, Gk. ... -, Ind. pra -, slavo. pra -, celta. ro -; anche se Eng. "a prua" viene da Torta per / il pr -, base di preposizioni con significati piace diretta, attraverso, e gli altri sensi stesi.

IV.c. Un altro termine germanico e comune è Dlonghodéinos, come Gmc. langa-tinaz, illuminato. "lungo-giorno", (il cf. O.S. lentin, O.E. lencten, M.Du. quaresimale, O.H.G. lenzo, Eng. Quaresima, Du. lente, Ger. Lenz), da ghós di dlo (n). forse un più vecchio terreno di proprietà comune, difficile-a-pronunci dlnghós [' il ghos]., lungo, come Gmc. lanngaz (il cf. Goto. laggs, O.N. langr, O.E.,O.H.G. lang, M.Du. lanc), Lat. longus, Gk. ......., Skr. d.rgha, Av. dar.ga, O.Pers. darga, Pers. der.z, O.Pruss. ilgi, Lith. ilgas, Ltv. ilgs, OCS dl.g., Russ. dolgij, Pol. d.ugi, Gallia. Loggostal.tes, O.Ir. dala lungo, gallese, Camice sacerdotale. gjatë, Kashmiri d.r, Hitt. dalugaes; ed il déinos di IE, una radice che vuole dire "giorno", infra di vide. Il composto probabilmente si riferisce alla luce del giorno in aumento in Primavera.

63. Djéus Indoeuropeo, Déiwos (i più tardi formarono da e-inserzione di diw di zero-grado -) vuole dire originalmente lo splendore, di solito cielo, cielo da adesso il cielo dio; cf. Gmc. T.waz (O.N. Tyr, Eng. Tiu, anche in martedì), Lat. deus, Iovis come in Iuppiter (dal più vecchio Djóus patér, "o generano Iove" cf. O.Ind. deva. pitar, Gk. Pater di Zeus), Gk. ...., gen. ...., Skr. deva. (come in Devan.gar.), O.Pers. da.va- (come in Asmodeus), O.C.S. deivai, Lith. devas. Da zero-grado djóus è esteso djówis, Lat. Iouis, "Giove", come djowiliós aggettivale "discese da Giove", Lat. I.lius (nome di un gens romano), in Djówilios luglio. Il déiwos di forma, come Gmc. t.waz, Lat. deus, dà deiwísmos, deismo il déiwit., la divinità, deiwidhakós deific, addéiwos ciao ("io L'encomio a Dio", cf. Fr.,Eng.,Ger. addio, Esso. addio, Terme. adiós, Pt. adeus, Gatto. adeu, Né. adjø, Swe. adjö, Gk. ....., Slo. adijo, Lux. äddi, ayo di Papiamento, ecc.); anche, da Lat. d.uus, il prestito mette in parole d.wos, artista famoso (il fem. d.w., diva), e deiwinós, divine;déiw.s, ricco ("fortunato, benedetto, divino"), come Lat. diues; diwiós, paradisiaco come in Diwián., Diana, come Lat. Di.na, dea di luna; vario dj.us (da Lat. dj.-), giorno, come in djew.lís, quotidiano, quadrante, djew.siós, agenda dj.t., routine quotidiana, stia a dieta, riunione legislativa e nazionale o locale (modifica influenzata da dj. da díait., modo di vivere, stia a dieta, da Gk. ...... in Lat. diaeta), djousnós, diurno "del giorno", quotidiano, come in djousn.lís, diurno, quotidiano, da adesso come nome il "breviario, diario" (come Fr. diario), ed anche il "salario" (come Prov. jornal), djóusnom, giorno djousn.t., giorno, il viaggio di giorno, viaggio medh.dj.us, mezzogiorno (da medhiei dj.us, da locativo di médhjos medio) mezzogiorno che dà medh.djewonos "di o a mezzogiorno", anche il meridiano ed aggettivale, medh.djewonós, "di o relativo ad un meridiano, meridionale" da Lat. mer.di.nus, q.tidjewonós, quotidiano; dejalós, chiaro, evidente come Gk. ...., come in ps.ghodej (a) likós, psichedelico, (veda bhes) una parola di prestito inglese che usa parole di prestito greche. Anche, col senso di splendere, chiaro, giorno, compari Goth.sinteins, Lat. di.s, Gk. ....., Skt. diva, O.Ind. dinam, diw gallese, Bert. deiz, Braccio. tiw, Prus. deinan, Lith., Latv. diena, O.C.S. ...., Pol. dzien, Ukr., Rus. ...., ecc.

L'origine di parola germanica per "Dio" probabilmente è Gmc. guthan (il cf. Goto. guþ, O.E. dio, O.N. guð, Du. dio, Ger. Gott), da ghútom di zero-grado, Dio, "gli invocarono" (il cf. Skr. huta -, invocò, un epiteto di Indra), da ghwa di Torta, chiami, invochi, anche se della traccia esso a ghúde "versato, libated", da gheu di radice di Torta l'acquazzone, versi una libagione; come Gmc. giutan (il cf. Goto. giutan, Su gjta O.E. guttas, O.H.G. giozan, Ger. giessen, Eng. intestino), Lat. f.tis, Gk. ...., Skr. juhoti, Av. zaotar, Pers. z.r, Toch. ku, Phryg. Zeuman, braccio. dzulel. Originalmente neutrale in Gmc., il genere di "Dio" spostò a che ha caratteri maschili dopo l'arrivo del Cristianesimo. Watkins seguente", (...)dato i fatti greci, la forma germanica si è potuta riferire nel primo esempio allo spirito immanente in un "tumulo di sepoltura, perciò O.E. dio probabilmente era più vicino in senso a Lat. numen, un termine latino per il potere di o una divinità o un spirito che informano luoghi ed oggetti. È probabile che una migliore parola per tradurre Deus sarebbe stata Æsir, Gmc. ansuz (il cf. O.N. Ás, O.E. Ós), un nome per i dei principali del pantheon della mitologia scandinava, ma non si usò mai per riferirsi al Dio cristiano. Sopravvive principalmente in inglesi nell'inizio di nomi personale in Os - (il cf. Oswin, Oswald, Osborn, ecc.). Al nome germanico si crede che sia dedotto da Torta (á) .sus, 'l'alito, dio' relativo a Skr. asura ed Av. ahura, con lo stesso significato; sebbene in asura Sanscrito venne a volere dire 'il demone.' v.i. per più su volere dire turno per le divinità sostituite in lingue di IE. Ánsus è a turno relativo a ána, respiri, v.s.

64. Pr.bhast.r viene da Lat. professore, nome di agente da profitieri, da Lat. pro -, "avanti", e bháto (p.part. bhastós < * il bhattós), "ammetta, ammetta, confessi", come Lat. fateri (il pp. fassus), zero-grado da bh di radici di Torta., parli, e pro -, già visto, anche da Tardo pr.bhast latino., professi, kombhast., confessi, ecc.

65. MIE Kolumnélis, Colonnello viene da Lui. colonnella "comandante di una colonna di soldati alla testa di un reggimento", da colonella di compagna la "piccola "società di colonna dal kólumn di IE., Lat. columna, "proiettando oggetto, pilastro colonna", da o-grado di kel di Torta è prominente, anche la collina. La colonna viene a turno da uomini di kól (u) di o-grado, cima, cima, da Lat. culmen che dà uomini di kol (u) di verbo., culmini, elevi, alzi su, da L.Lat. culmin.re. Gli altri derivatives dalla stessa radice sono kolobh.n, cima, fine, colophon, da Gk. .......; zero-grado k.nis, collina, come Gmc. khulniz (il cf. O.N. hallr, O.E. hyll, M.Du. riduca ad una montagnola, L.Ger. buccia), k.mos, isoletta in una baia prato, come Gmc. khulmaz (il cf. O.N. holmr, O.E. holm), ekskeldo di forma steso (composto di eks di Torta - e keld di forma steso -), elevi su, elevi, anche "sia eminente, eccella", da Lat. excellere. Compari anche il goto. hallus, Lat. collis, celsus, Gk. ......., Skt. kutam, Lith. kalnelis, kelti.

66. Regmeant Indoeuropeo originalmente probabilmente linea diritta, da adesso si "muova o diriga in una linea diritta", regola, guida, piombo. Compari derivatives comune come erg di verbo, domini, piombo diritto, metta destra, come Lat. regere, Gk. ......., Av. razeyeiti; r.gtós, corretto, diritto, diritto, retto, saggio, vero come Gmc. rekhtaz (il cf. Goto. raihts, O.N.rettr, O.E. riht, O.H.G., O.Swed. reht, Ger. recht, Eng. raddrizzi, diritto), Lat. rectus, Gk. ......., O.Pers. rahst -, ar.ta-, Pers. rahst, Lith. teisus, O.Ir. recht, rhaith gallese, reiz bretone; r.gs, regolo leader, re come in r.giós, reale, da celtico (il cf. Gallia. -rix, O.Ir. ri, gen. armi, Gael. righ) in Gmc. r.kjaz, "ricco, ricco" (il cf. Goto. reiks, O.N. rikr, O.E. riso, O.H.G. rihhi, O.Fris. rike, Du. rijk, Ger. Reich, Eng. ricco); r.gs, re, leader, come Lat. r.x, regis che dà r.g.lís, reale, regale, regio; r.g.n, re, rajah, e regola di verbo, da Skr. r.j., r.jan-, e r.jati.; r.gol., straightpiece di legno, verga "dominano" da adesso, e come verbo "regoli", da Lat. r.gula e L.Lat. r.gul.re; rog di o-grado., chieda (< "protenda la mano"), da Lat. rog.re; ed allungò r.gio, da Gmc. r.kjan - il rakjan (il cf. O.N. rækja, O.E. reccan, O.H.G. giruochan, Ger. geruhen, Eng. reck). Derivatives da Lat. r.ctus includono r.gtom, retto, r.génts reggente, r.gim.n r.gi.n, disr.go (composto con Lat. dis -, "separatamente") dirigere, disr.gtós dirige, komr.go, correggere, komr.gtós corregge, r.gt.r, rettore, disr.gt.r, direttore, ecc.

67. Nord: da ner di radice di Torta - sotto, sotto, anche sulla sinistra, da adesso "con un orientamento verso est", nord, come il nord è alla sinistra quando uno affronta il sole sorgente, N.tos generoso come Gmc. nurthaz, O.N. norðr, O.E. norð; cf. Skt. narakah, Gk. enerthen, O.U. nertrak.

Originalmente la Torta aveva (s) ros di kew (e), nord, northwind, cf. W.Gmc. sk.raz (il cf. Goto. skura, O.N. skúr, O.S., O.H.G., O.E. sc.r, Ger. Schauer, Eng. bagni), Lat. caurus, Braccio. /c di c'urt' urd, Lith. .iaurus, .iaurys, .iaure, O.C.S. severu, Russ. tronchi.

IO. Gli altri IE derivatives per "sinistra" sono:

I.1. Indo-Europeanlaiwós, sinistra, come Gmc. laewaz (il cf. Su l.n, O.E.l.w. O.H.G. l.wes), Lat. laevus, Gk. laios, Illyr. Levo, Lith. i.laivoti, O.C.S. l.v., Russ.levyj, lewy polacco. Inglesi che la "sinistra" è dedotta forse anche dalla stessa radice, attraverso un laiwt steso -, anche se probabilmente da una fonte che vuole dire "debole"; cf. O.E. lyft, E.Fris.luf, Du. quadrante. loof, M.Du., Ger basso. luchter, luft.

Il vocabolario germanico e comune include Ger. colleghi, Du. collegatore, da O.H.G. slinc, M.Du. sgattaioli, relativo ad O.E. slincan "strisciano", Swe. linka "zoppicano", slinka "penzolano."

I.2. Seujós di torta, sinistra era la fonte per Skr. savya, Av. haoya, Toch. -/saiwai, OCS .uj., Russ. .uj, aswy gallese.

I.3. Un IE sen ricostruito è nell'origine di senesterós romanico, sinistra, sul lato sinistro, come Lat. sinistro (opposto di dexter), volendo dire sostiene. "il più lento o mano più debole" [Tucker], ma Sgroppa suggerisce è un eufemismo, connesso con la radice di Skt. saniyan più utile, più vantaggioso."

Terme. izquierda, Gl.-Pt. esquerda, Cat.esquerra è i tardi prestiti da ezkerra Basco.

II.   Derivatives Indoeuropeo per "destra":

II.1. Il contrario di ner in Torta probabilmente era deks, raddrizzi, da adesso Deksin. / Deksióssouth (affrontando est), goto generoso. taíhswa, O.H.G. zeso, Lat. dexter, destrst di Oscan, Umb. destrame, Gk. ......, Skr. dak.ina, Av. da.ina, Kashmiri d.ch.n, Toch. täk /, Lith. de.in., il desnaya;desn di OCS., Russ. ......., Gallia. Dexsiva, O.Ir. dech, deheu gallese, Camice sacerdotale. djathtë. Derivatives comuni dal latino sono deksterós, raddrizzi, sul lato corretto, da adesso abile, dexter, come, come in dekstérit., la destrezza, o ambhideksterós, ambidestro.

II.2. Il solito derivativo per diritto (in ambo i sensi, direzione e "diritto, solo") in lingue romaniche e germaniche moderne ancora è fatto da r.gtós più grande (il cf. Eng. raddrizzi, Ger., Du. recht, Da.,Né. rett, Swe. rätt, Terme. recto, Pt. reto), ultimamente da erg di Torta, anche se un solito romanico derivativo viene da deregtós premesso, come Lat. directus (il cf. Fr. droit, Terme. derecho, Esso. diritto, Pt. direito, Rom. drept, Gatto. dret), ed un solito germanico è suffissato regtikós, come Gmc. rektikhaz (il cf. Ger. richtig, Da. rigtig, Né.,Swe.riktig); anche fondi in ambo, Lat. e Gmc. è adj. komregtós, corretto (come Ger.,Da. korrekt, Fr.,Du. corregga, Terme. correcto, Pt. corretto).

II.3. Un'altra parola solita in lingue slave viene da Torta bhew di radice verbale (più vecchio * il bheuh2), sia, esista, cresca, (veda più su bhew) come ridusse la zero-grado suffixal formano - il bhw -, come in probhwós, "crescente bene o diritto", da adesso corretto, diritto, corretto, come pr.vos slavo (il cf. O.Russ., O.C.S. ....., Pol. prawy, Cz.,Slk. pravý, Sr.-Cr.,Slo. pràv), Lat. probus, O.Ind. prabhú.

68. Sud: riferito basare di Gmc. sunnon, da súnom soleggiano, (swén-/sún-è radici nasalizzate ed alternate per Torta s.wel) col senso di "la regione del sole", Ger. Süd, Südenare da un Du. pronuncia. O.Fr. sur, sud (Fr. sud), Sp. sur, sud - è parole di prestito di Gmc., forse da O.N. suðr. Compari Gmc. sawel / sunnon (il goto. sauil, sunno, O.N. sól, sunna, O.Eng. sigel, sunne, O.H.G. sunna) Lat. s.l, Gk. ....., Skr. s.ras, Av. hvar., Pers. -farnah -, Kamvirisu, Toch. sw.ñce/sw.ñco, Camice sacerdotale. (h) yll, O. Pruss. saule, Lith. saul., O.C.S. slunice, O.Russ. ......., Pol. s.o.ce, i gallesi tira, O.Ir. súil.

69. L'Eastis la direzione in che le interruzioni di domenica, da aus di Torta l'alba; cf. Gmc. austo / austraz (O.N. austr, O.E. .ast, O.H.G. .stra, Du.oost, Ger. Osten), Lat. aur.ra, auster, Gk. ...... (aurion),... (.. s), Skr. u..s, Av. u.astara, Lith. au.ra, Ltv. ausma, Russ. ...., O.Ir. usah, fáir, gwawr gallese. Per indoeuropeo Moderno noi generalmente useremo Áustos come Gmc. Oriente, ed Austrós come Gmc. Orientale (austraz) e per Lat. auster; come, Austror.giom, Austria (il cf. Gmc. austro+rikjan, Ger. Oesterreich), Austráli. (da Lat. Terra Australis, MIE Austr. (lís) Térs., Terra Meridionale), ecc.

70. Ovest: Wes di radice di torta - è radice per parole che vogliono dire sera, ovest come ros dell'ovest (e) / wesperos / weskerosGmc. westraz (il cf. O.N. vestr, Du. ovest, Ger. Ovest), Gk. ....... (hesperos), Lat. vespro, O.C.S. ve.eru, Lith. vakaras, ucher gallese, O.Ir. fescor, forse una forma allargata di base di Torta noi -, andare in giù (il cf. Skt. avah), e così accese. "direzione in che i "set di sole.

71.  Lat. platea:courtyard, strada spaziale, larga ed aperta viene da Gk. plateia (hodos), largo (modo) il fem. di p.tus, largo, Gk. ......, da gambo di Torta intessa, sparga fuori, largo, appartamento. Cf. Gmc. flataz; Lat. planta; Skt. prathati, Gk. pelanos, Hitt. palhi; Lith. platus, plonas; O.Ir. lethan. Riferito a pl.k, essere piatto; cf. Gmc. flakaz (Eng. fiocco), Lat. pl.c.re, Gk. plax. Ambo le forme stese di Torta p vile. ['pl.-un:] (da pel), spiani, espansione; cf. Gmc. felthuz (Eng. campo), Lat. pl.nus, Gk. plassein, Sla. polje, ecc.

IE intesse è una dilazione di pel di radice di Torta, appartamento, ed espansione. Compari péltus, terra piatta, campo, come Gmc. felthuz (il cf. O.Fris. feld, O.E. feld, M.H.G. velt, Ger. Feld, Eng. campo, anche pelto finlandese, "campo" da Prototedesco), pl.rus, pavimento, terra, come Gmc. fl.ruz (il cf. O.N., O.E. flor, M.H.G. vluor, M.Du. vloer, Ger. Flur, Eng. pavimento) o llawr gallese, pl.nós, appartamento, livello, pari, semplice, chiaro da Lat. pl.nus; p.m., tocchi col palmo, come Lat. palma;pl.n.t., "vagando", pianeta, come Gk. ........, da pl.n., vaghi (< "sparga fuori"), da Gk. .........; anche pladhio di zero-grado, forgi, "sparga fuori", come Gk. ........ (plassein), da adesso il plastikós (< * il pladhtiko -), pládhm., - pladhia, plastós (< * il pladhto -), ecc. In slavo sono polís di o-grado, apra, e pól., terra piatta e larga, campo.

Il vecchio territorio della tribù di Polans (Polanie), MIE Polános aveva un nome che divenne quello dello stato polacco nel 10 secolo. MIE Pólisk., Pol. Polska (Eng. Polonia, "terra dei Polacchi"), espresse ambo i significati, e viene da IE suffisso aggettivale - l'isko -, come in poliskós, lustro, Póliskos, Polacco, f. Polisk. d.gh.s o n. Póliskom, levighi lingua. Il nome della tribù viene da una fonte di Torta simile a polo polacco, "campo campo aperto"), dal pól di IE.

72. Wer di torta, parli, è la fonte di zero-grado w.dhom, parola, come Gmc. wurdan (il cf. Goto. waurd, O.N. orð, O.S., O.E., O.Fris. metta in parole, Du. woord, O.H.G. wort), wérdhom di pieno-grado, verbo, da Lat. verbum (originalmente la "parola"), come in adwérdhiom, avverbio, e pr.wérdhiom, proverbio, pr.iwérdhiom, preverb; wério, dica, parli, come Gk. ...... da che il werioneí., l'ironia, come Gk. ........; wr.t.r, oratore pubblico, rhetor, come Gk. ..... da che wr.t.rik., retorica, come Gk. ........, o wr.mn, parola, rheme, come Gk. ....; compari anche, col senso di parli, comandi, sia d'accordo, chiami, chiami in causa, giaccia, ecc., Umb. uerfalem, Skr. vrata -, Av. urv.ta, Vecchio w.rds prussiano, Lith. vardas, Ltv. v.rds, il vra di OCS., Russ. ....., O.Ir. fordat, Hitt. ueriga.

73. Ékwos Indoeuropeo, ékw., e k.sos, abbia anche un altro sinonimo in celtico e germanico. forse un prestito dal gallico., márki., cavalla, come il Gallia. markan, O.Ir. marc, marzo gallese, Bert. marh, e Gmc. markhjon, cf. O.N. marr, O.E. mearh, anche il fem. O.S. meriha, O.N. merr, O.E. mero / myre, O.Fris. merrie, O.H.G. marah, Eng. cavalla, Ger. Mähre.

74. Bak di radice di torta, usato per "personale", è la fonte per bákolom, verga, bastone ambulante, come Lat. baculum, e bákillom diminutivo, personale, bacillum e possibilmente nbakillós, imbecille, debole, debole. Anche, per báktrom, verga, da Gk. ......., ed il suo bakt.riom diminutivo, batterio, la piccola verga, per Gk. .......... Francesi presta mette in parole débâcle (debákol di MIE.) e baguette (da Lui. bacchetta, da bacchio a turno da Lat. baculum) è anche derivatives moderni. Compari anche Lith. bakstel.ti, Ltv. bakst.t, O.Ir. bacc, bach gallese.

75. Per bhel Indoeuropeo, accenda, brillante, anche luccichi, compari Gmc. blaik - (il cf. Goto. bala, O.N. b.l, blár, bleikr, O.E. blæcern, bl.can, bl.wen, O.H.G. blecken, bleich bl.o), Lat. flagr.re; fl.vus, Oscan Flagiúi; Flaviies, Gk. .......; ....., Skr. bharga; bh.lam, Phryg. falos, Toch. pälk / pälk, Illyr. balta, Thrac. balios, Braccio. bal, O.Pruss. ballo, Lith. blagnytis, baltas, Ltv. balts, Russ. belyj, bia.y polacco, Gallia. Belenos, Ir. beltene, blár, bal gallese, blawr, Camice sacerdotale. ballë. Così e.g.. Bhaltikós Indoeuropeo e moderno, Baltico Bhel.rús, Belarus, "Ruthenia Bianco" e possibilmente Bhélgi. /Bhélgik., dalla tribù celtica del Bhélg.s Belgae per i romani.

76. Téutameans di IE originalmente persone, tribù; come Gmc. theudo (il cf. Goto. þiuda, O.N. þjóð, O.E. þeoð, O.H.G. diutisc, M.Du. duitsch, Eng. Olandese, Ger. Deutsch, ghiaccio. Þýska, L.Lat. theodice, Esso. tedesco), Osc. touto, Umb. totam, Illyr. teuta, O.Prus. tauto, Lith. tauta, Ltv. tauta, Gallia. teuto, O.Ir. tath; Hitt. tuzzi. Lyc. tuta. Oggi l'aggettivo germanico equivalente a MIE Teutiskós è usato principalmente per descrivere tedeschi (anche in un senso più largo di persone Di lingua tedesca) e Germania (il cf. Dan., Né, Swe. tysk, Du. Duits, ghiaccio. Þýskur, Lat. theodisco, Esso. tedesco, Rum. tudestg, anche d cinese., doitsu giapponese, dogeo coreano, o Ð.c vietnamita), da adesso Téutiskom, lingua Tedesca, Teutiskoléndhom, Germania, da O.H.G. Diutisklant, Ger. Deutschland.

Il finlandese e derivatives estoni sono da saksa di parola di prestito, MIE Sáks.n, da L.Lat. Sassofono., Saxon.s, a turno da Ovest nome tribale germanico sassone, tradizionalmente riguardò come da sóksom, sakhsam germanico "accoltelli", (il cf. O.E. Seaxe, O.H.G. Sahsun, Ger. Sachse), perciò 'Saxon'could ha voluto dire illuminato. "guerriero con accoltella", "spadaccini", relativo a sók., attrezzo penetrante, sega, come Gmc. abbassamento. (il cf. O.E. seax, secg, O.N. sõg, Norw. si abbassi, Dan. sav, M.Du. saghe, Du. zaag, O.H.G. saga, Ger. Säge), da sek di radice di Torta, taglio. Sek atematico., come Lat. sec.re, dà derivatives comune come sékti.n, sezione sekméntom, intervallo enséktom, insetto sekt.r, settore il dissek., sezioni, ecc. Gli altri derivatives includono skend, si spelli di, si scortichi, e skends, pelle, come Gmc. skinths (il cf. O.N. skinn, O.H.G. scinten, Ger. schinden, Flem. schinde); sáksom, prenda a sassate (forse da "rotto-via pezzo"), da Lat. saxum; sékit., falcetto, falce fienaia, come Gmc. segith. (il cf. O.S. segasna, O.E. sigði, M.L.G. segede, M.Du. sichte, O.H.G. segensa, Ger. Senso). Compari anche Lat. s... n., s.k slavo., s.kti (il cf. O.C.S. ...., ....., O.Rus. ...., ...., Pol. si., siec., Srb.-Cro. sijecem, sijehi), O.Lith. .. sekti, i.sekt, O.Ir doescim, Ir. ésgid, Bert. limiti, Camice sacerdotale. shat.

77. Entergnation.lís aggettivale viene da enter+gnationalis, e è una parola di prestito moderna e solita (da Lat. inter+natio di condizioni) in lingue romaniche e germaniche, così come in celtico e slavo di Sud. In delle lingue moderne slave, anche se gli stessi prestiti latini esistono (il cf. Russ. ....., ............. -, Pol. nacja, internacjonal -, ecc.), il solito composto è fatto da medhjonorodhós (il cf. Russ. ..... + ........, Pol. mi.dzy+narodowy, ecc.) da médhjos di Torta, centro, e nórodhs, nazione.

Énter Indoeuropeo, tra, fra, diede Lat. sotterri, e è trovato in comune prestito mette in parole enteriós, interno enternós, tirocinante, ed entern.lís, interno. Anche, compari l'altro derivatives simile come ro di ént (e), come in éntr., interno, fra, da Lat. intr., come in entroduko, presenti, entrospeko, "guardi in", introspect (veda spek); o éntr., in, fra, da Lat. intr., come in entr di verbo., entri, o entra di suffisso -, intra -; anche fondi in énterim, (con suffisso ablativo - in) entr.nseqós (da énterim e séqos, lungo), ed entmós, intimo l'intime, ed il suo entm di verbo., annunci, con - il mo - essendo un suffisso superlativo. Parole di IE simili includono entós, fra, da Gk. ....., énterom, intestino, enteron, da Gk. ......., e Skr. antara -.

I derivatives precedenti sono dedotti ultimamente da en di radice di Torta in che dà Gmc. in (nan) (il cf. Goto. in, O.N., O.Swe. I, O.E. locanda, inne, O.Fris, O.H.G. M.Du., Eng. in), Lat. in, Gk. .., Skr. un -, O.Pruss. en, Lith. ., Ltv. iek., O.C.S. su -, O.Ir. in, yn gallese -, Luw. anda.

Gli altri derivatives comuni includono enerós, interno, più lontano in, da Gmc. innera comparato; Gk. e Lat. endós, interno fra che dà endostruós, diligente, industrioso, da Lat. industrius (O.Lat. indostruus), così l'éndostru., industria, e Lat. endogénts di parola di prestito, indigente. Ens steso, in, come Gk. ... (eis) che dà epensódiom, episodio, dall'epi di IE ed ensódios entrando, da Gk. ........ (eisodios). Ens suffissato e più lontano., fra, dà ensoterikós, esoterico ed ensotropikós, esotropic dal greco ....

B. IE comune mette in parole per persone, corsa, uomini nazione, separatamente da téuta génos, uomo, w.ros:

B.1. Per rodhs Balto-slavo, genere, genere, genere, famiglia, clan, e nórodhs, persone, nazione. guardi al parallelismo con gén.s e gnáti.n., compari Lith. rasm., Ltv. rads, rasma r... (dal più vecchio rádhi.), O.C.S.,O.Russ. ...., Russ. ..., ....., Pol. ród, naród, ecc. È ritenuto per essere forma di o-grado di redh di Torta, sorga fuori, estenda avanti, una base Indoeuropea simile a verbo di Torta wr.dh, cresca, ed anche alto, bagni; compari Skr. várdhati, Av. varait, Camice sacerdotale. rit, e (dubbiosamente) Braccio. ordi, "figlio", Lat. pergola, "albero" (possibilmente ma Torta improbabile * wrdh.r, forse migliore MIE Lat. prestito árb.r), Hitt. hardu. Un terreno di proprietà comune derivativo è la zero-grado suffissò wrdhuós, diritto con comp di MIE. elem. wrdho -, come Gk. .... -, Eng. ortho -.

Una preposizione Indoeuropea e comune è ricostruita come Torta un., su, come Lat. in - (in dei casi, ed anche un -), Gk. ...,..., Av ana, anche su, su, su, come Gmc. ana, un. (il cf. Goto. ana, O.N. Á, O.E. un, su, un, O.H.G. ana, Du. aan), e la varia forma Balto-slava nessuno, come na slavo (il cf. O.C.S. .., Ukr.,Bul.,Russ. .., Cz.,Pol. na), O.Pruss. n., n., Lith. nuõ, Ltv. .

B.2.  Tucker suggerisce dallo stesso redh di base di Torta che un rádhios romanici e comuni, personale hanno parlato di una ruota, raggio di luce, come Lat. raggio che dà rádhi., corra, da L.Lat. radiainto Esso. razza, Fr., Eng. corra, Terme. raza, Pt. raça. In alcun caso, se originalmente riferì o ambo le parole sono scritte così non, in indoeuropeo Moderno.

B.3. Una parola germanica e comune è p.gom, persone, uomini, da Gmc. folkam (il cf. O.N. popolo, O.E. folc, O.Fris. popolo, M.Du. volc, Ger. Volk) che è comparato con Lith di solito. pulkas, O.C.S. pluku, ambo crederono essere stati presi in prestito da Prototedesco. È riferito a pl.dh.s, persone, moltitudine, come Lat. pl.bs, pl.b.s, e plédhuos, moltitudine, come Gk. ......, tutto da pel di radice di Torta, riempia, sia pieno. Gli altri derivatives includono plnós, pieno come Gmc. fulnaz, fullaz (il cf. Goto. fulls, O.N.fullr, O.E. pieno, O.Fris. ful, O.H.G. fol, Ger. voll); p.io, riempimento, come Gmc. fulljan (il cf. O.S. fulljan, O.N. fylla, O.E. fyllan, O.Fris. fella, Du. vullen, Ger. füllen); pl allungato., riempia, e pl.nós, ripieno, pieno; plaús, più, da Lat. pl. (più primo O.Lat. plous); polús di o-grado, molto, molti, da Gk. .....; verbo pl.dhuo, sia pieno, come in pl.dhu.r., pletora, da Gk. .......; pl.rós aggettivale, pieno come Gk ......; pl.i.n, più, come Gk. ......; o pleistós (superlativo), più più come Gk. .........

B.4.  Populus latino, "persone" è considerato un prestito dall'etrusco di solito. È ricostruito come pópolos di MIE, perciò forse una radice secondaria dedusse da o-grado di pel -, pieno, già visto in folkand germanico plebei latini. Derivatives conosciuti sono popol.lís, pubblico, popolare e poplikós, pubblico da O.Lat. poplicus che fu influenzato da Lat. pube, "adulto" in Lat. publicus, e così anche publikós di MIE che è una parola di prestito latina e comune oggi.

B.5.  Lúdhis Indoeuropeo, persone è trovato in Gmc. liudi (il cf. Goto. liudan, O.N. ljl.od, O.H.G. liut, Ger. Leute, anche trovato in Ger. Lette, Eng. Lett, nome medievale per il lettone), Osc. Lúvfreís, O. Pruss. ludis, Lith. liaudis, Ltv. .audis, OCS ljud.je, Russ. ...., Pol. lud, O.Ir. luss, llysiau gallese, Camice sacerdotale. lind. Viene da léudh di verbo di Torta, monti su, cresca. compari il parallelismo con gen.s/gnati.n, wr.dh/redh., come Skr. rodhati, Av. raodha. Anche, leudherós, libero "appartenendo originalmente forse alle persone, pubblico" come (anche se lo sviluppo semantico è oscuro) in Lat. l.ber, Gk. ........., e derivatives comune come leudher.lís, liberale, leudher., liberi, léudhert., la libertà, deleudher., consegni, ecc.

B.6.  Un'altra Torta la radice comune è kei, bugia, letto, divano, adorato, caro; come kéiuom, membri di una famiglia, cerva, O.E. h.wan; kéiuidh., misura di terra, famiglia, nascondiglio, O.E. h.gid, h.d; kéiuis, cittadino, membro di una famiglia, Lat. c.uis, come in keiuikós, civico, keiuilís, civile o kéiuit., città; kéilijos, compagno, come Eng. ceilidh, da O.Ir. céle; koin., culli, da Lat. cunae; koim., metta dormire, ed anche il kóim., villaggio, come in Gk. ..... -, ...., e borrowingkoim.t.riom comune, cimitero, da Lat. coemeterium, esso da Gk. ...........; kiuós di zero-grado, di lieto auspicio, caro come in Skr. .iva-; kéims, persona, servitore, e kéimi., famiglia, servitori nazionali, famiglia, come O.C.S. ...., ......, O.Russ. ......, ......, Ukr. .i..., Bulg. ........., O.Pruss. seim.ns, Lith. .eimà, .eimýna, Ltv. sàim. Anche, compari Lith. kaimas, "villaggio."

Dà kei di radice (da ad+kei) (t) secondario, cassapanca, pausa è a casa, come in (t) kóimos, casa, residenza, villaggio, da Gmc. khaimaz (il cf. Goto. haims, O.N. heimr, O.E. h.m, O.Fris. orli, il hame di M.Du, O.H.G. heim) che dà koimghórdhos, ricovero, hangar, da Gmc. haimgardaz in O.Fr. hangard; tkiso, fondi, stabilisca, metathesized formano da Gk. .......; anche probabilmente sítus suffissato (dal più vecchio metathesized * il ktítus) e Corsivo, ubicazione, situs, e situ., situi, localizzi; compari anche Skr. k.eti, Av. .a .iti, Braccio. .. il m.

B.7.  Wel di Torta comune, folla, folla è ricostruita per il wólgos di MIE, persone comuni moltitudine, folla come in Lat. uulgus, ed adjectivewolg.lís, "di o concernendo alle persone comuni, comune, di ogni giorno, comune" estese poi con tempo come peggiorativo volgare; cf. Skr. varga., "divisione, raggruppi", ed anche Gk. ......, M.Bret. gwal'ch, gwala gallese.

B.8. Un altro MIE la traduzione di prestito comune è swédhnos, nastro di persone che vivono insieme, nazione, persone, da Gk. ..... (ethnos), illuminato. "persone di uno sono il proprio genere" di Torta s (w) e riflessivo -. Compari anche swedhnikós di derivatives, etnico lo swédhni., ethnia, corsa.

B.9. Persón latino., persona, (da phersu etrusco, "mascheri", e questo da Gk. ........), e famíli., famiglia, famiglia, da Lat. fámolos, "servitore", ambo (compari parallelismo con paio keims / kéimi Balto-slavo.) dell'etimologia incerta sono andati via come parole di prestito in indoeuropeo Moderno.

78. MIE r.gios, re r.gi., regina, è prestiti germanici di celtico, a turno dedusse da Torta allungò r.g vile, una parola Indoeuropea e comune per il re tribale. Le prestito-traduzioni latine e corrette arer.gs, re r.g.n., regina (possibilmente suffissò r.g.- più presto), quelli da Sanscrito sono r.g.n, raja, r.genis, rani; R.giom Indoeuropeo è la fonte celtica per parole germaniche che vogliono dire reame, regno, impero, come Gmc. rikjam (il cf. O.N. r.ki, O.E. r.ce, O.H.G. rihhi, Ger. Reich).

"Regina" inglese, da O.E. cwen, "regina, regolo femmina", anche la "donna che la moglie" è di Gmc. kweniz, variante di apofonia di kwen. (la fonte di Mod.Eng. quean), da cén di Torta., "donna, moglie", infra di vide. Lingue Indoeuropee hanno le stesse parole per Re e Regina di solito, usando il marcatore femminile quando necessario. Comunque, inglese aveva un turno di significato (e fonetico) che potrebbe essere usato in indoeuropeo Moderno. come con "Cancelliere" invece del "Primo Ministro" per Germania ed Austria. ricordare questa particolarità della lingua inglese, da adesso la parentesi di Cénisbetween.

79. Per w.ros, uomo, cittadino come in Eng. essere-lupo. Compari Gmc. weraz (il cf. Goto. wair, O.E. wer, O.N. verr), Lat. uir, Umb. viru, Skr v.ra, Av. v.ra, Toch. wir, O.Pruss. wirs, Lith. vyras, Ltv. v.rs, Gallia. uiro -, O.Ir. fer, Wel. gwr. Derivatives soliti sono w.r.lís, virile w.rt.ts, la virilità, eccellenza la bontà, virtù w.rtuónts (ós), virtuoso, specializzato di grande valore, virtuoso, dekmw.r.s, decemvir (commissione di dieci uomini), o komw.ri., "uomini insieme", curia, corte. È trovato in wirw.qos composto (da wíros accorciato), lupo mannaro, come Gmc. wer-wulfaz (il cf. O.E. werewulf, O.H.G. lupo mannaro, M.Du. weerwolf, Swed. varulf, ed anche Frank. wer-wulf in O.Fr. garoul, poi leu-garoul, da Lat. lupus, esso da w.qos da adesso Eng. loup-garou, illuminato. "lupo-lupo mannaro"), e wíralts, mondo, v.i.

IE comune mette in parole per uomo, maschio, separatamente da mánus:

IO. La parola romanica e comune viene da Lat. hom. (il cf. Fr. homme, Esso. uomo, Terme. hombre, Pt. homem, Gatto. casa), a turno da IE (dh) ghóm.n, uomo, "terrestre", essere umano (il cf. Braccio. ......., dghamard, "uomo") che dà ghomonidós di derivatives, hominid, fioco. ghomonkolós, homuncule, ghomok.diom omicida, ghomon.ti.n l'omaggio (da Oc. homenatge), riferì da vicino con (dh) gh.m.nos, creatura umana genere, benigno ambo relativo con ghómos di MIE (dh), terra, terra, suolo, come Lat. humus, (il cf. Osc. huntruis, Umb. hondomu) quale dà derivatives comune come ghomilís, basso, più basso, umile e ghomílit., l'umiltà, ghomili., umili, eksghom., esumi, enghom., inumi, transghom., trasporti stagionalmente bestiame, come in Eng. transhumance. Loro tutti vengono da dhghem di radice di Torta, terra (come in Pers. zam.n, lo zamin di Kashmiri) che dà IE dhgh.m comune [il gho:m] (il gen. dhghmós [ghm.-' l'os]), terra, e l'altro derivatives come (dh) gh..n ['ghm.-su], equipaggi, "terrestre", in Gmc. gum.n (il cf. Goto. guma, O.N. gumi, O.E. guma, O.H.G. gomo, trovato in Eng. sposo, Ger. Bräutigam; Mod. Eng. groomwas alterarono 16 c. da etimologia di popolo dopo sposo "ragazzo, giovanotto" da una fonte simile a verbo cresce); metathesized come ghdh.m, Gk. ...., come in autoghdh.m, autochthon; ghm di zero-grado (dh) [il ghm.], sulla terra, come Gk. ....., come in ghmlé.n, camaleonte ("terra-leone", lucertola, lé.nis da origine Semitica adottata in greco ed il latino), ghmm.l.n la camomilla ("terra-melone", da Lat. parola di prestito m.l.n, melone, vocale breve per Gk. m.lo-pepp.n, "mela-zucca"); le parole Balto-slave e comuni vengono dal ghémi di IE (dh)., terra, terra, come O.Pruss. stesso, Lith. .em., Ltv. zeme, O.Russ. zemi, Pol. ziemia, Cz. zem., anche fondi come zemlja, in O.C.S., Russ., Srb.-Cro., ecc. Gli altri IE derivatives comuni sono Skr. k.a, Phryg. zemelo;zamelon, Thrac. semele; semela, Toch. tkam / ke., O.Ir. du, dyn gallese, Camice sacerdotale. dhè, Osset. zæxx; Hitt. tekan, Luw.dakam-,

I.1. Parole comuni per terra, sbarchi, separatamente da dhgh.m, pol., e léndhom:

I.1.a. Il "mondo" germanico viene da wíralts, la "vita o età di uomo", come Gmc. wirald - (il cf. O.N. verold, O.S. werold, O.E. woruld, worold, O.Fris. warld, O.H.G. weralt, Du. wereld, Ger. Frusti, Sca. jord), un composto di w.ros, equipaggi, (il cf. Adam israelitico, "uomo", ed adamah, "terra" ed il contrario con Lat. hom., "terrestre", già visto), ed altós, cresciuto da adesso vecchio, adulto, ed alto, alto, profondo, come Gmc. althaz (il cf. (cf. Goto. alþeis, O.E. eald, O.Fris. ald, Du. oud, Ger. alt), Lat. contralti, come in eksalt., esalti, o altit..d .n, altitudine.

Adjectivealtós viene da al di radice di Torta, cresca, nutra, fondi in almós, mentre allevando, nutrendo (come in alm. m.t.r, madre nutriente", università); Alo di verbo latino, nutra da che pres.part. alomnós, beingnourished (da che álomnos, bambino adottivo, passo-bambino, ex-alunno, studente) alobhilís, alible aloméntom, alimento così come suffissato adalesko composto, cresca, come in adaleskénts, adolescente, o parte. adaltós, cresciuto adulto; suffissato apaleio composto e causativo, ritardi la crescita di, abolisca; pr.l.s composto (da pro-al.s), discendente; ed aldho steso, ottenga bene, come in Gk. ......

Gli IE corretti mettono in parole per vecchio è senós, cf. Goto. sineigs, Su sina Lat. senex, Gk. henos, Skr. sana, Av. hana, Braccio. hin, Lith. senas, Ltv. sens, Gallia. Senognatus, O.Ir. sen, hyn gallese. È trovato (da Lat. senex, MIE sén.ks un sambuco), in sen.tus, senato, senilís, senile seniós, più vecchio come in sénios latino, senior, señor, signore, signore, sire, sen.kt.ts, senectitude, ecc. Un fem comune. sén.is attestò come Gk. hén., Skr. .an .-, Lith. senà, Lyc. lada.

I.1.b. Terra romanica, "terra, Terra" viene da térs di Torta., terra asciutta", in derivatives come ters.nos il terreno, suptersaniós, sotterraneo tersaqiós (da térsa+áqa), terraqueo ecc. Ters di torta, asciughi che dà t.stus, l'aridità, sete, Gmc. thurstuz (il cf. O.E. thurst), trskós, essiccato come Gmc. thurskaz (il cf. O.N. thorskr, O.E. cusk); tors., asciughi, bruci, bruci, come Lat. torr.re, anche come parola di prestito in torsénts, torrente, o torsidós torrido, p.part. torstós, bruciò, in torst., tosti, e torstát di nome.; zero-grado t.sos, tarsos cornice di lavoro in vimini (originalmente per formaggio essiccante), da adesso una superficie piatta risuola del piede, caviglia, Gk. .......

I.1.c. La "terra" inglese viene da Gmc. erth. (il cf. Goto. airþa, O.N. jörð, O.E. eorðe, M.Du. eerde, O.H.G. erda), da adesso l'ert di MIE., "incagli, sporchi, terra asciutta", anche usata per il "mondo fisico" da (come opposto ai cieli o la malavita) er di radice di Torta -.

I.1.d. Mundus latino, "universo, mondo", illuminato. "pulisca, elegante" è da origine ignota, da adesso wod di prestito móndos di MIE che dà mond.nós, mondano che "appartiene al mondo", (come distinto dalla Chiesa) usato come una traduzione di Gk. ...... (MIE presta parola kósmos) nel suo senso Pitagorico di "l'universo fisico" (il senso originale del Gk. la parola era "ordine, sistemazione ordinata"). L. mundusalso fu usato dei "ornamenti di una donna, veste", e è riferito all'adj. mondós, pulisca, elegante.

Il proto-Indo-europeo aveva un wes di radice comune, per vestito vestire, compari Gmc. wazjan (il cf. Goto. gawasjan, O.N. verja, O.E. werian, O.H.G. werian, Eng. porti, Ger. Wehr), Lat. uestire, Gk. hennynai, Skr. vaste, Av. enorme., Toch. wäs / wäs, Braccio. zgenum / zkenum, gwisgo gallese, Bert. gwiska, Camice sacerdotale. vesh; Hittite wa.-. Derivatives latini e comuni sono wéstis, indumento, indewestio che devest, enwestio investono, transwestio.

I.1.e. G greco., terra, (il m..., f. ....) è anche da origine ignota, e è andato via così in derivatives, come ge.-.

I.1.f. Inglesi che la "terra" viene da Gmc. grunduz (il cf. O.N. grunn, O.E. grund, O.Fris. grund, Du. grond, Ger. Grund), di origine ignota, il grúndus di MIE, fondazione, terra superficie della terra, luogo originalmente profondo tocca il fondo, fondo del mare.

I.2. La "sposa" inglese viene da Gmc. bruthiz (il cf. Goto. bruþs, O.E. bryd, O.Fris. breid, Du. bruid, O.H.G. brut, e da questo in Mezzo.Lat. bruta, e da questo in O.Fr. bruy), possibilmente originalmente la nuora, più tardi anche "donna che si sposa", sposa. In costume di IE antico, la donna sposata andò a vivere con la famiglia di suo marito, così l'unico "sposino femmina" in tale famiglia sarebbe la nuora. Ricostruito come bhrútis di MIE, probabilmente è dedotto come zero-grado da bhrew di verbo di Torta, punto d'ebollizione, bolla spumeggia, bruci, con derivatives che si riferisce a cucinando e complottando, come bhrútom brodo, da Gmc. brutham (il cf. O.E. broþ, V.Lat. brodum). Gli altri derivatives includono bhréuwo steso, fermentazione, come Gmc. breuwan (il cf. O.N. brugga, O.E. breowan, O.Fris. briuwa, M.Du. brouwen); bhréutom, cibo cotto, pane lievitato, come Gmc. brautham (O.E. br.ad, O.N. brot, Dan. brød, Ger. Brot); la variante allungò bhr.to, scaldi, o-grado generosa bhr.t denominativo., "un riscaldamento", covando l'allevamento di giovane, covi, come Gmc. br.d., e verbo bhr.tio, retro giovane, incroci, come Gmc. br.djan, carne di arrosto, o bhr.t.n, carne di arrosto, come Gmc. br.d.n (il cf. O.H.G. br.to, O.Fr. braon); bhrés., carbone che brucia, tizzo da adesso (da O.Fr. brese) cuocia in stufato, brezza, braze;bhérm.n, fermento, come Gmc. berm.n (il cf. O.E. beorma, M.L.G. barm, Du. berma), o bherméntom suffissato e più lontano, fermento, fermento, come Lat. fermentum; bherw steso., sta bollendo o sta fermentando, come Lat. feru.re, come in bherwénts, fervente, bherw.r, il fervore, eghbherwesko spumeggia, ecc.; e, come parole molto arcaiche per primavera, compari bhrún.n, come Gmc. brunnon, e suffissò bhr.wr, come Gk. ....., come in bhrewtikós, freatico. Da un bher di radice di Torta originale - è anche Skr. bhurati, Gk. phurd.n-migd.n, Gallia. Vober., O.Ir. bréo, M.Ir. berbaim, beru gallese, Camice sacerdotale. burmë, ed anche probabilmente allungò bhr., odori, respiri da che bhr.tos, odore, esalazione, alito, come Gmc. br.thaz (il cf. Su bráðr, O.E. br.þ, O.H.G. br.dam, Ger. Brodem).

II.  Una forma pressocché restretta ad Ovest germanico è koirós, grigio da adesso "dai capelli grigi", venerabile, vecchio, come Gmc. khairaz (il cf. O.E. h.r, O.H.G. suo, comp. herro, "nobile" Ger. Herr, Du. heer, il kóireros di MIE), da koi di Torta, lo splendore.

III. Una forma greca viene da IE * il h2ner, equipaggi, con senso di base di vigoroso, vitale, forte, come in (a) n.r, Gk. .... (an.r), e zero-grado in combina come anr -, andro -, - l'anros, - androus, "avendo uomini" - l'anri., - andry, ecc

IV. Hindustani .dm. (il hindi: ...., L'urdu ....), da Persico... esso dall'arabo ...., anche fondi in adam turco, cf. ... (adam) che è l'origine del nome Biblico Adamo.

V.    Una forma curiosa è b.rbat rumeno (bhardhátos di MIE), "barbuto" da Lat. barba, da farba Corsivo (il cf. Barfa celtico, come in barf gallese), una forma di metathesized di bhárdh di Torta., affronti, attestò in dialetti europei. Compari Gmc. barda. (anche "accetta, broadax", cf. O.H.G. barta, come in halmbarta, in M.Fr. hallebarde, Eng. alabarda), O.Pruss. bordus, Lith. barzdà, Ltv. barzda, b..rda, O.C.S. ....., Russ. ......, Broda polacco. Inglesi che la "barba" viene da bhárdhos, Gmc. bardaz (il cf. Goto. sbarre, O.N. barðr, O.E. affronti, M.Du. baert, O.H.G. bart),

80.    Dwenós, bene (< "utile, efficiente, operativo"), come Lat. bonus, viene da rugiada di Torta, faccia, compia, favore di show; anche, formdwén avverbiale., bene, come in dwen.déikti.n, la benedizione, dwen.dhakt.r, benefattore, ecc.; dwenelós diminutivo, bello, bello, eccellente come Lat. bellus; dw.io, faccia benedetto, come Lat. be.re, in dw.iatós benedetto, dw.iatidhak., betify, ecc.; anche possibilmente ma improbabile relativo a dunamikós, dinamico (da dúnamis, Gk. ......., forza). La parola germanica per il bene è g.daz (il cf. O.Eng.g.d, O.N. g.ðr, Du. goed, O.Ger. guot, gigat, goto. g.þs, gadilings, Ger. sbudelli, gätlich), da gh.dhós Indoeuropeo e Moderno che viene da ghedh di radice di Torta, unire, congiunga, l'adattamento. Compari Skr. gadhjas, Lith. guõdas, Ltv. vacanze, gùods, Camice sacerdotale. ngeh, ngae, O.C.S. dio., Russ ...., gody polacco, Toch. k.tk /k.tk.

81. Áutom, auto è un diminutivo di automóghwibhili, automobile da Gk .... - stesso, uno è proprio, (a turno da ....., stesso, stesso dall'au di IE) e meghw di Torta, si muova, in moghw., cf. Lat. mou.re (il cf. anche Lat. uoue. < * woghw-.j.), Hitt. mugawar; è ricostruito come da gabbiano di Torta di solito, mossa, come motós di nome di zero-grado di Torta si mosse, movimento, (il cf. Lat. motus, Gk. ameusasthai, amuno, Skt. -muta, mivati, Lith. mauti, ecc.). Le parole che k.sos (o kárros) e k.som (o kárrom), da celtico e parente latino (a turno da kers di Torta, corsa) con macchina inglese e Moderna vogliono dire in charriot Indoeuropeo e Moderno, carrello, carro, veicolo originalmente a ruote."

Per kers di Torta, compari krso di zero-grado, corsa, come Lat. currere, dando derivatives moderno come k.sos corso, krsénts corrente, krs.r cursore, komkrso coincide, komk.sos, concurso, diskrso pensano su, disk.sos, dissertazione, eksk.si.n escursione, enkrso incorre in, enterkrso, mescoli con, enterk.sos, una gestione tra, accade frapposizione, obhkrso, rekrso, rivada, ecc.; k.sos, o come kárros di parola di prestito, carro a due ruote, derivatives generoso come krsári., vada di carriera, krsik., porti, addebiti, diskrsik., dimetta, krsikatós. (o karikatúr., dall'italiano), ecc., e krspéntom, carrozza a due ruote da che krspent.sios, falegname. Veda anche un possibile parente germanico k.sos, cavallo.

82. Torta per è la radice per particelle e parole che vogliono dire "in avanti, attraverso", ed una serie larga di sensi stesi come "di fronte a, prima, primo, prima, capo, verso, contro, vicino, a, circa." Derivatives include péri, Gmc. fer -, lontano - (il cf. Eng. per -, Du.,Ger. ver -) che è usato come prefisso intensivo che denota distruzione, inversione o il completamento; il suo superlativo è per (e) ro, più lontano via, lontano, come Gmc. ra di fer (e) (il cf. O.N. fjarre, O.E. feorr, Du. ver, Ger. felce); per, per -, attraverso, per, come Lat. per; péri, circa, vicino, oltre, finito, come Gk. ...., Skr. pari, O.Iran. pari;per -, circa, di nuovo, come slavo per -. Anche, pr di zero-grado, prima in, Gmc. foderi di pelliccia, come Eng. for;prt, diretto come Gmc. furth, Eng. avanti; p.tero, più lontano via, Gmc. furthera, Eng. ulteriormente; pr, por, avanti diretto, come Lat. por -; p.s.d, diretto parget, come Lat. porr.; prmós, Gmc. fruma / furma, Eng. primo; prmistós, primo Gmc. frumista / furmista;pristós, prima primo, Gmc. furista; prówari., parte diretta" di una nave", prora, da Gk. .....; prima, prowtós primo, come Gk. .....; p.a, prima anteriore, come Gmc. fura; pára, accanto a, alongsideof, oltre, come Gk. ....; pr., diretto, via da, come Gmc. fra; prómo, da, come Gmc. fram;pr.w., signora, Gmc. fr.w., da prówom, signore, Gmc. frawan; pr.wós, vero come pravu;pro slavo, prima per, invece, come Lat. pro; pronos, inclinandosi, diretto come Lat. pronus; proqe, vicino come Lat. prope; proqinqós, vicino come Lat. smós di propinquus;proq (i), più vicino come Lat. proximus, come in adproqsm di verbo., approssimato; probhwós (bhw-o -, cresca, da bhew di radice di Torta), crescente bene o diritto, diritto, buono, virtuoso, come Lat. probus; pro, prima, avanti, davanti, diretto, come Gk. ..., Skr. pra -; proteros, prima primo, come Gk. ........; (p) ro, prefisso intensivo come ro celtico; esteso forma pr.i, prei, prima come Lat. prae; préijos, primo, più alto, superiore come Lat. antecedente; preiwós, singolo da solo ("stando in piedi davanti", "isolato da altri"), come Lat. priuus, come in preiwtós, privato; forse * il propreiwós, ma più probabile sostenga (a) triós, uno è proprio, particolare, come Lat. proprius; prima, preismós primo, come Lat. pr.mus;préismkaps (da preismós+kaps), leader, capo, imperatore, come Lat. pr.nceps (analogo a Ger. fürsten, dalla stessa fonte come Eng. prima); preistanós, primo, più primo come Lat. pr.stinus; préscus, il vecchio, vecchio uomo, (cu -, "andando", da verbo c., vada) come in Gk. .......; próti / pro, contro, verso, vicino, a, come Gk. ..... Gli altri derivatives includono Skr. pr., Lith. per, pro, Hitt. per.

Per IE c., vada, venga, e cem, venga, compari Gmc. kuman (il cf. Goto. quiman, O.E. cuman, Ger. kommen, Eng. venga), come in bhicem, divenga, come Gmc. bikuman (da ámbhi); cém.n, "colui che viene", ospite, in welcém.n accoglie cordialmente, "un ospite desiderabile", come (da wel di Torta, augurio, volontà) Gmc. wilkum.n; cemio suffissato, venga, come Lat. uen.re, in adcemio l'advene, adcémtos, avvento l'adcemtós., si avventuri, adcemt., viale, kikromcemio circonviene, komtr.cemio, contravvenga a, komcemio, convenga, komcémtos, convento komcémti.n, convenzione ekcémtos, evento ekcemtu.lís, eventuale l'entercemio, intervenga, encemio, inventi, encemtósiom, inventario, pr.icemio previene, procemio, venga da, recemio, ritorno, supcemio, souvenir, supcémti.n che subventio, supercemio sopraggiungono; cmio suffissato, come Gk. bainein, vada, cammini, avanzi, con cátis, base, un'andatura andatura, base e - catos, andando e - il gatto., suffisso di agential, "uno che va o calca, uno che è basato" come in akrocát., acrobata, come Gk. ........., anacátis, diacátis l'acáti., diacmio, vada attraverso, in diacát., diabete; anche c.m., avanzi, faccia sedere, piattaforma elevata, come Gk b.ma.

Da wel di Torta, augurio, volontà è io di wel (l) di derivatives, desiderio, come Gmc. jan di wil (l) (il cf. Goto. wiljan, O.S.willian, O.N. vilja, O.E. wyllan, O.Fris. willa, O.H.G. wellan, Du. willen, Ger. wollen), anche il wéli., desiderio, volontà, potere, come Gmc. wilj.n, e wél., benessere, ricchezza, ricchezza, come Gmc. wel.n; wolio di o-grado, scelga, come Gmc. waljan (il cf. Goto. waljan, Ger. wählen), anche wolós, buono bene, come Frank. walaz, in wol., lo prenda facile, si allieti, come Frank.Lat. ual.re (poi O.Fr. galer), come in wol.nts, corteggi, anche da wolop franco., galoppi, bastoni, da O.Fr. galoper (O.N.Fr. waloper); da wel di forma di base (l) o, augurio, desiderio, come Lat. uelle (o-grado di gambo presente Lat. uol -), come in weleit., la velleità, wolíti.n, volizione wolont.siós, volontario dwen.wolénts, benevolo il maliwolénti., la malevolenza; probabilmente welpís di adjetive steso, accomodando in wólup di avverbio, con piacere in wolúpt., piacere, come Lat. uolupt.s, in woluptuónts (ós) voluttuoso. Compari anche Gk. elpis, Skt. v.noti, varya., varanam, Av. verenav -, Lith. velyti, O.C.S. voljo, voliti la "volontà", e veljo, veleti", comando", gwell gallese.

83. Épi Indoeuropeo, ópi, vicino a, contro, è la base per op (ed op di prefixal ridotto -), "prima a, contro", come Lat. ob, ob -, anche "su", come O.C.S. ob; epi, "su, finito, a", come Gk. ..., od opisten, "dietro a, alla schiena", come Gk. opisthen; pi di zero-grado, su, in Gk. piezein (veda sed); ed ops, addizionale sul lato, con, come ópsom, condimento, cibo cotto come in opsóniom, approvvigionamento, come Gk. ........

84. Ánt di radice proto-Indo-europeo, fronte, fronte aveva un ánti derivativo e comune, contro, ed anche di fronte a, prima, fine; ántia, fine, confine, come Gmc. andja (il cf. Goto. e, O.N. endir, O.E. ende, O.Fris. enda, O.H.G. endi); Lat. aggiunga al piatto, come in antiénts, vegliardo, antiriós, anteriore ecc.; enantios, contrario, come Gk. ........; antiqós, "apparendo prima avendo aspetto precedente", primo (in composto con oq di Torta -, veda) pezzo d'antiquariato, come Lat. antiquus;.ti, via da, fino a che, a, come Gmc. und;ántos, fine, come Skr. antah. Gli altri IE derivatives attestati sono Osc. formica, Toch. .nt / .nte, Lith. formica, O.Ir. étan, Hitt. .anta, Luw. hantili, Lyc. xñtawata.

La prima particella costruisce un terreno di proprietà comune combini, probabilmente un plurale (veda declinazione plurale), ánt-bhi, "da ambo i lati", ámbhi di Torta generoso (più presto * h2n.-bhi), circa, come Gk. ...., ambo, bothsides che dà ambhícios, anfibio come Gk ........, o ambhithéatrom, anfiteatro, da Lat amphitheatrum, esso da Gk. ...........; L'ambhi di MIE, ambh "circa, circa", come in latino, dà ambhol., vada circa, cammini, ambulate, ambhol.nti., ambulanza, pr.iambholós, camminando davanti, pr.iámbholom, preambolo; anche, Gmc umbi (il cf. O.N. um, umb, O.E. bi, sia, ymbe, Du. bij, O.H.G. umbi, bi, Ger. um, bei, Eng. da, ma); da celtico, ambhágtos, embassador, sevant, vassallo, ed ambhágti., ambasciata, da Lat. ambactos, da celta. actos di amb (i). Anche, nelle altre lingue di IE, Skr. abhita., Av. aiwito, aibi, O.Pers. abiy, Toch. .mpi, Lith. abu, O.C.S. oba, Gallia. ambi -, O.Ir. imb -, Ir. um, il gallese è.

85. Annuncio di torta, a, vicino, a, verso, da, dà Gmc. a (il cf. O.N., Goto. a, O.E. æt, O.Fris. et, O.H.G. az), Lat. annuncio, Osc. adpúd, Umb. un., Skr. adhi, Phryg. addaket, Gallia. annuncio, O.Ir. annuncio, i gallesi aggiunge, ed addai macedone ed Antico.

86. Paragone per al di radice di Torta, oltre, come in olse -, olsos, come O.Lat. ollus, ols che dà olteriós, ulteriore oltmós, ultimo l'oltm., ultimo, ecc. Anche, forme suffissate con adj. comp. -tero -, alterós, ed anterós alternativo, "l'altro di due" secondo, altro il cf. Lat. alteri, adulter.re, Gmc. antharaz (il goto. anþar, O.S. athar, O.N. annarr, O.E. oþer, Ger. ander), Skr. antara., Lith. antras, veda dwo. Gli altri derivatives sono aliós, alnós, altro altrimenti, "altro di più di due", così come alienós, alenós, straniero, alieno; compari Gmc. aljaz (il goto. aljis, O.N. allr, elligar, O.E. elles, el-lende, O.H.G. tutto, eli-lenti), Lat. alius, ali.nus, Osc. allo, Gk. ....., Skr. anja, ára.a-, Av. anja -, airj., O.Pers. .rija, Toch. Alje, .lak / allek, Phryg. alu -, Braccio. addolori, Gallia. alla, O.Ir. oll, aile, allan gallese addolorano; Lyd. a.a., probabilmente Hitt. uli -, alu.

Compari anche MIE chiama alienós, straniero ma il prestito mette in parole Ariánom (da Torta gen.pl. Alienóm), Iran, ed Arianós (da Torta Alienós), iraniano anche 'l'aryan', da Skr. .rja., "nobile, onorevole, rispettabile", gli invasori di Sanscrito-parola di nome dell'India si diedero nei testi antichi, "appartenendo originalmente all'ospitale" da O.Ind. arjas, álios di Torta, signore, signore ospitale, "proteggendo originalmente il fromaliós più strano", estraneo. Persians antico si diede lo stesso nome (il cf. O.Pers. arija -, Pahlavi.ry.n, Parthian ary.n); nella durata di Ardashir .r .n (dal gen di Avestan. pl. Ary.n.m) trattenne questo significato, denotando le persone piuttosto che lo stato.

87. De di torta è la base di preposizioni diverse ed avverbi; come, l'o-grado allungò d., a, verso, diretto verso l'alto, Gmc. t. (il cf. O.S., O.Fris.to, O.E. t., Du. anche, O.H.G. zuo, zeGer. zu); q.mdo composto (da qo), come quando;de Corsivo da, fuori di, come deterós, e deteri.s, peggio che dà deterios., deteriori. Anche, compari Lat. donec, Gk. suffisso - de, Lith. da -, O.C.S. faccia, d celtico., O.Ir. faccia.

88.     Kom di preposizione, accanto a, vicino, da, con, è attestato come cum latino (O.Lat. com), co -, slavo (il cf. O.C.S. k., Russ. .,..,.. -, O.Pol. k, ku), anche Gk. kata, Hitt. katta (< la zero-grado km-ta), in germanico come participiale, collettivo e ga di prefisso intensivo - (il cf. Goto., O.H.G. ga -, O.N. G -, O.E. ge -), "insieme, con", anche marcatore del participio passato, ed in kom celtico -, O.Ir.cét-, gergo / gan gallese. Gli altri derivatives includono kómtr latino., contro, opposto, come komtr.siós, il contrario; il paragone di solito ricostruiva anche, IE * ksun, come Gk. ... che è ritenuto un greek-psi substrate (Villar) da kom, anche in komiós di metathesized, comune, condiviso, come Gk. ......, da adesso Komi., Koine, da Gk. ...... Il - m di solito è perso anche, in finale sillabe di fronte a vocale (come in metrico), cf. Lat. aduertere di animum > l'animaduertere. In indoeuropeo Moderno, il - mis sempre scritto, anche se può essere pronunciato senza lui. 

89. Per eghs di Torta, fuori, ed il vario eks di forma, compari Lat. ex, Oscan eh -, l'ehe di Umbrian -, Gk. eks, Vecchio prussiano è, Lith. i., i., Ltv è, iz, O.C.S. iz, iz., è, Russ. iz, Gallia. ex -, O.Ir. asino, gallese un, Camice sacerdotale. jashtë. Per verbale combina trovato in lingue diverse, compari bhero di ek, esegua, (da bher, porti), cf. Gk. .. - ...., Lat. ef-fer., O.Ir. come-biur, o eksei, vada fuori (da , vada), cf. Gk. .. - ...., Lat. ex-e., Lith. i.-ei.ti, O.C.S. iz-iti. Derivatives include eks, eks -, fuori di, via da, come Lat. ex, ex -; eks, ek fuori di, da, come Gk. ex, ek, come in ekso -, exo -, eksotikós, esotico eksoterikós, esoterico il komekdok., synecdocha (veda dek), da Gk. .........; suffissato vario ekstrós comparato, esterno (ekstr femminile., sul fuori) come in ekstr.niós, extrange, ekstrnós ekstriós, esteriore ekstrn.lis, esterno ecc; ekstmós, estremo, estremo (- il mo - funzionando come superlativo, veda paragone di aggettivi) il cf. entmós, ma anche ekstr.mós, come Lat. extr.mus; eghskmtós, estremo ultimo, Gk. ......., come in eghskmtologí., eschatology; Eks celtico, fuori (di), o iz Balto-slavo, da, fuori di.

Per dek di Torta, prenda, accetti, compari dek., sta andando bene (da "sia accettabile"), Lat. dec.re, come in dekénts, decente; suffissato dok di o-grado causativo., insegni (da "causa per accettare"), come Lat. docere, come in dokénts di derivatives, dokilís, docile dokt.r, doktrín., dokoméntos, ecc.; doko, appaia, sembri, pensi (da "causa per accettare o sia accettato"), come in dókmn, dogma, dokmntikós, dogmatico il doktologí., dossologia (da gamba), parádoktos, contrastando con aspettazione, come Gk. ......... (da parà -, accanto a, veda per) come in parádoktom, paradosso, come Lat. paradoxum, o wrdhodoktí. (veda wrdho -, diritto), l'ortodossia, wrdhódoktos, ortodosso come Gk. .........; forma suffissata dék.s, grazia, ornamento, come Lat. decus, decoris, e dekos di prestiti., decori, dek.s, decoro, eleganza, bellezza, dekosós, decoroso; deknós, degno, meritevole, appropriato degnano, déknit., la dignità, komdeknós, adeguato il deknidhak., onori, disdekn., disdegni, endekn., indign, endekn.nts, indignato; didksko riduplicato, impari, Lat. discere, come in presta skípolos di di (dk), discepolo skiplín di di (dk)., disciplina; Parole greche includono pandékt.s, come Gk. ........., ekdeko, capisca, komekdeko, prenda su un'azione di, come Gk. ............., e komekdok., sineddoche, come Gk. .........; anche, dókos di suffisso di o-grado, raggio, appoggio, come Gk. ....., in dwiplodókos, diplodocus (veda dwo).

90. Per upo di Torta, sotto, su da sotto, finito, compari Gmc. upp (il cf. Goto. iup, O.E. su, uppe, O.H.G. uf, M.L.G. su, Ger. auf); uponos, "metta o metta su", apra, come Gmc. upanaz (il cf. O.N. opinn, O.E. apra, O.H.G. offan, Swed. öppen, Dan. aaben, O.Fris. epen); frequentemente, upt suffissato (o) come Gmc. uft (a) (il cf. Goto. ufta, O.N. opti, O.Fris. ofta, Dan. ofte, Ger. oft); vario sup, come Lat. supplisca, in súpter, segretamente come Lat. subter, e súpo, come Gk. ... -; vario upso (il cf. anche Hitt. upzi), come úpsos greco, altezza, cima; da upo-sto composto - (per st - veda st.), "uno che sta in piedi sotto", servitore, giovane, come Cel. wasso -, in V.Lat. uassus, da adesso l'upóstos di MIE, vassal;úpolos, opale, Skr. upala., variante di uperós, abbassi, come Skr. upara - (da upo, Skr. upa, "sotto"), più tardi prese in prestito come Gk. opallios, Lat. opalus. Compari Gmc. upp, Ita. supplisca / sup, Gk. hupo, Ind.-Ira. upa, Toch. /spe, Bal.-Sla. po, Cel. wo (il cf. Gallia. Vo -, O.Ir. fo, i gallesi va).

91.  Per Torta - w., o, cf. Lat.ue, Gk. ..., O.Ind.,Ira. v., Toch. wa-t / papà-t, Cel. ue, O.Ir. [n] ó, [n] ú, gallese [il ne -] u.

92. Bhábh di torta., fagiolo, fagiolo largo, come Lat. faba, O.Pruss. babo, Russ. ..., Pol. bób, ffâen gallese, Camice sacerdotale. bathë; anche vario forma bháun., come Gmc. baun. (il cf. O.N. baun, O.E. b.an, O.H.G. bona, Ger. Bohne), e bhákos, lenticchia, come Gk. ......

93. Snéich Indoeuropeo, neve (e snéichs di nome, neve), come Skr. sn.ha, Av. sna..a, Toch. .iñcatstse, O.Pruss. snaygis, Lith. sniegas, Ltv. sniegs, O.C.S. snegu, Russ. ...., .nieg polacco, O.Ir. snechta, nyf gallese. Gli altri derivatives sono snóichos di o-grado, come Gmc. snaiwaz (il cf. Goto. snaiws, O.N. snjór, O.E. sn.w, O.S., O.H.G. sneo, O.Fris., M.L.G. sne, M.Du. snee, Du. sneeuw), e snichs di zero-grado, come Lat. respinga, niuis, e sních., come Gk. .....

94. Wegh di verbo, vada, trasporti in un veicolo, si muova, è attestato come "abbia peso, alzi, porti" in Gmc. wegan (il cf. Goto. gawigan, O.S. weganO.N. vega, O.E. wegan, O.Fris. wega, Du. wegen, O.H.G. [bi] wegan, Ger. bewegen, wiegen), Lat. veh., Osc. veia, Umb. a.veitu, Gk. ekhos, Skr. vahati, Av. vazaiti, Toch. Wkä. / yakne, O.Pruss. vessis, Lith. ve.u, Ltv. panciotto, O.C.S. vesti, Russ. vezti, wie polacco., Gallia. Uecturius, O.Ir.fecht, fén, gwain gallese, Camice sacerdotale. vjedh, udhë. Derivatives comuni includono w.gh., si appesantisca, unità di peso, faccia pipì, da Gmc. w.g.; wéghtis, peso, come Gmc. (ga) il wikhtiz (il cf. O.N. vætt, O.E. gewiht, O.Fris. wicht, M.Du. gewicht); wéghos, modo, corso di viaggio, come Gmc. wegaz (il cf. Goto. parrucche, O.E., O.S., Du., O.H.G. weg, O.N. vegr, O.Fris. wei); wóghnos di o-grado, carro, come Gmc. wagnaz (il cf. O.N. vagn, O.E. wægn, O.S., O.H.G. wagan, O.Fris. wein, Eng. carro); wóghlos, popolino assalgono tumultuando, moltitudine (< massa commovente"), come Gk. .....; da Lat. uehere è p.part. weghtós, portò, weght.r generoso, vettore wegheménts, veemente wéghikolom, veicolo, komwéghti.n, convezione, ecc.; wéghi., modo, strada, come Lat. uia, weghi.tikom generoso, viaggio, viaggio, Lat. uiaticum, weghi.tik.lís, viatical il komweghi., porti, e komwóghis, scorti (prestito-tradusse da Fr. convoier, variante di conveier), deweghi., devii, obhweghi., risolva, obhweghiós, ovvio pr.iweghiós, precedente weghi.déuktos, viadotto, ecc.; anche, weghs., agiti (da "set in moto"), come Lat. uex.re; anche, komweghsós, convesso, da ("portato o riunito ad un punto") Lat. conuexus.

95. Originalmente ter di radice di Torta, finito tero di verbo, attraversi su, passi attraverso, superato, come Skr. tirati, tarati; anche contrasse come tr atematico., come O.Lat probabile. tr.re che diede a tran (t) s attraverso, finito, oltre, attraverso, come Lat. trans. Gli altri derivatives includono zero-grado t.ilos, buco (< "una perforazione attraverso"), come Gmc. thurilaz (il cf. O.E. þyrel, M.H.G. dürchel, Eng. entusiasmi); t.qe, attraverso, come, Gmc. thurkh / thurukh (il cf. Goto. þaírh, O.S. thuru, O.E. þurh, O.Fris. thruch, M.Du. chi fa, Du. porta, O.H.G. durh); anche, in nékt.r, nettare, bibita di dei, da nek la morte, e - impeci, mentre superando, come Gk. ......, e nektarín derivativo.; verbo tr.io, protegga, come thr.ja- iraniano; truks steso, selvaggio, fiero, arcigno (dal "superare, potente") come Lat. trux, come trukulénts truculento; e perciò anche nasalizzò pantaloncini stesi, tronco deprivato di rami o lembi, mutilò (da superi, mutilò), Lat. truncus. Compari ogni meanig di derivatives di IE attraverso, oltre: Gmc. thurkh, Lat. trans, Umb. traf, Gk. impeci, Skr. tiras, Av. impeci., O.Ir. tre, tra gallese.

Per neks, morte, persona morta assassina, morte violenta, compari Su Naglfar, Lat. nex, Toch. näk, Lith. na.lys, Ir. éc, angeu gallese. Derivatives include nekrós, morto, cadavere, come Gk. ......; nekio di verbo, ferisca, danneggi, come Skr. na.yati, Av.nasyeiti, ed il suo nok di o-grado., come Lat. noc.re, derivatives comune e generoso come nokénts, nocent, o .nokénts innocente, o nokuós, nocuous; anche noks di o-grado., danno, male, danno, come Lat. noxa, in noksiós dannoso, nocivo, ed obhnoksiós, disgustoso.

96. Verbd Indoeuropeo., dia, evolse (fuori lingue germaniche) come Lat. sfidi, Osc. dede, Umb. dadad, Gk. ......, Skr. d., dád.ti, Av. dad.iti, Pers. dad.tuv, Pers. d.dan, Phryg. dadón, Braccio. tale, O.Pruss. d.twei, Lith. dúoti, Ltv. punteggi, deva, O.C.S. ...., Russ. ...., Pol. da., Gallia. doenti, O.Ir. dán, alba gallese, Camice sacerdotale. dhashë, (dhënë di Tosk, Geg dh.në) Osset. daettyn, Kashmiri d.y.n; Hitt. d., Luw. da -, Lyd. da -, Lyc. da. Derivatives include zero-grado (come Lat. sfidi) il datós, determinato da che il dát., data (La convenzione romana di chiudere ogni articolo di corrispondenza scrivendo "determinato" ed il giorno e mese, volendo dire "dato a messaggero", condotto a dati "determinato (il pl.)"divenendo un termine per "il tempo ed il luogo affermò"), dat.iuos, dativo ("il caso di dare") il dátom, dato, mestiere, transdo consegna (da trans+da), consegni, commerci, parte. transdatós, consegnò, consegnò da che transdáti.n, consegna, resa un consegnando / in giù, volendo dire ambo in lingue romaniche e l'inglesi, come Lat. traditio che diede O.Fr. ison di tra (h) (Anglo-Fr. treson, Eng. tradimento, cf. Esso. tradimento, Terme. traicio), ed O.Fr. tradicion (Eng. tradizione, Fr. tradizione, Esso. tradizione, Terme. tradicio); perdo, faccia via con, distrugga, perda, getti via, come in perdáti.n, rovina, la distruzione, perdition;redo dà di nuovo, ritorni, ripristini, part;redatós generoso, rese, e redát derivativo., affitto, pagamento per uso di proprietà (rendita romanica attraverso V.Lat. reddita, influenzato da Lat. vendita, "venduto" o forse Lat. prendita, "preso"); wesnomdo, (da wésnom, v.i.), imbroglio, encomio, come Lat. uendere (contattò da Lat. uendumare, da più vecchio u.numdare); anche d.nom, doni, come in d.n.r, donatore, d.n., dia, presente, doni, komd.n., condoni, d.n.ti.n, donazione d.nat.iuos, donativo perd.n., accordi, perdoni, il perdono; d.tis, dote, matrimonio, porzione, come Lat. dos, anche d.ti slavo., regalo, dacha, come Russ. dacha; dórom, regalo, come Gk. .....; parte. dótis, qualche cosa determinato come il greco ....., givingantídotom, antidoto, illuminato. "dato contro", anékdot., aneddoto, apódotis, apodosis, ecc.

Per wes di Torta, acquisto, compari wésnom, vendita, da Lat. u.num, come in wesn.lís, venale; wosno suffissato, compri, come in wosn., comprando, opswosn cibo cotto, opswosno compra cibo, da adesso opswósniom, acquistando di provviste, come Gk. ....... da che il monopswósniom, monopsony;wés., vendita che dà Eng. bazar (veda qel); weslís suffissati, conveniente basano, henceworthless, vile come Lat. u.lis, con likeweslidhak di derivatives., tenga conveniente, vilipenda, weslipendo, disprezzi (da (s) penna).

Da wes di radice di Torta, viva, indulga, passi la notte, compari derivatives germanico che vuole dire essere, come era l'o-grado (come O.E. wæs), w.z allungato (il cf. O.E. wære), o wesan (il cf. O.N. vesa, vera "è"), o Lat. Vesta, dea di famiglia wástus, città il "luogo dove uno indulge", da Gk. astu, in Lat. l'abilità, arte (praticato in una città) come in wastutós, avveduto; anche, wésenom, casa, come Pers. vahanam, come in diwésenom/diw.n, divano, da O.Ira. dipivahanam, "casa di documento", da dip.- scrittura, documento, dal tuppu di Akkadian.

Penna Indoeuropea, strattone che stiramento, rotazione dà a spenuo, rotazione, come Gmc. spinnan (il cf. Goto. spinnan, O.N., O.Fris. spinna, O.H.G. spinnan, Dan. spinde, Du. spinnen, Ger. spinnen) da che lo spéntr., "filatore", ragno, come Gmc. spinthr. (il cf. O.E. sp.þra, Dan.spinder, e gli altri parenti M.L.G., M.Du., M.H.G., Ger. spinne, Du. rotazione); pend steso. (intransitivo), appenda, e pendo, causi appendere, pesi, p.part. penstós (< * il pendto -), con penst di frequentative., pesi, consideri, come Lat. pens.re, come in pendénts, ciondolo, péndolom pendolo, pénsti.n pénstom, peso peso, adpende appende, adpénd.ks, appendice il kompendi., compend, kompéndiom, sommario il kompenst., compensi, dipenda., dipenda, dependo, paghi, spenda, ekspendo, spenda, enpendo, inpend il propend., propend, rekompénst., ricompensi, supspendo, sospenda, ecc.; péni suffissato., mancanza, povertà (< "un sforzo, esaurimento"), come Gk. ....., di solito fondi come suffisso - il peni.; peno, affaticarsi e pónos di o-grado, si affatichi, pono di verbo, si affatichi, come in geoponikós, geoponic, lithoponos (da Gk. líthos di parola di prestito, pietra), lithopone; pon di o-grado -, come in spono, spanna, stiramento, legame, come Gmc. spannan (il cf. O.E. spannen, O.H.G. spannan, M.Du. spannen), spon., attraversi, Gmc. spanna. (il cf. O.E. spann; Gmc. la parola fu presa in prestito in M.L. spannus, da adesso Esso. spanna, O.Fr. espanne, Fr. empan "distanziano"); anche, spong., agganci, guarnisca di lustrini, da Gmc. spang. (il cf. M.Du. spange); póndos, peso espressione latina e generosa l.bra pónd., "bilanci da peso" (prese in prestito in Gmc. punda, "libbra", cf. Goto. pund, O.Fris., O.N. pund, O.H.G. pfunt, Ger. Pfund, M.Du. pont); pónd.s, peso derivatives generoso (colpì da rhotacism, cf. Lat. pondus, ponderi -), pondes., pesi, ponderi, come in pr.ipondes., preponderate; anche, compari sponde, "di uno è il proprio accordo", come Lat. sponte (forse da Gmc. spanan, "adeschi"), come in spondaniós, spontaneus.

97. Bháres Indoeuropeo - / bhars-, spelt orzo, grano è la radice per Gmc. bariz / barz (il cf. Goto. bariz.ns, O.N. barr, ed anche O.E. bær-lic, i.e. "orzo-come"), Lat. lontano (farr di gambo -), Osc.,Umb. lontano, Phryg. brisa, OCS bra..no, bara gallese. Derivatives latini includono ín di bhar., farina, bhar in.kiós, farinaceo bhars.g., farrago, mescolanza, miscela di grani per alimentazione animale.

98. Bhélmeans di verbo di torta prosperano, fiorisca, germogli, come in bhóliom, foglia, come Lat. folium, Gk. ......, come in eksbholi., sfaldi, debholi., defoli, perbholi., perfoliate, prtbhóliom, busta, ecc; o-grado suffissata bhl.uo, a fiore colpo, come Gmc. bl.wan (il cf. O.E. blawan, O.H.G. blaen), bhl.m.n, fiore, fiore, come Gmc. bl.m.n (il cf. Goto. bl.ma, O.S. blomo, O.N. blómi, Du. bloem, O.H.G. bluomo, Eng. fiore); bhl.s, fiore, fiore, come Gmc. bhl.s- (il cf. O.E. bl.stm, bl.stma, Eng. fiore), Lat. fl.s (gambo fl.r- a causa di rhotacism), come in bhl.s., flora, bhl.s.lís, floreale ecc.; bhl.tom, sangue, come Gmc. bl.than (il cf. Goto. bloþ, O.N. blóð, O.E.,O.Fris. bl.d, M.Du. bloet, O.H.G. bluot), bhl.dio, sbavatura, come Gmc. bl.thjan (il cf. O.N. blæða, O.E. bl.dan, Ger. bluten), bhl.tis., benedica, illuminato. "tratti o santifichi con sangue", (originalmente un sangue che spruzza su altari pagani, questa parola fu scelta in O.E. Bibbie per tradurre Lat. benedicereand Gk. eulogein, e non è trovato con questo senso negli altri dialetti germanici); bhlótos, lama, foglia, da Gmc. blathaz (il cf. O.N. blad, O.Fris. sanguinato, Ger. blatt). Gli altri derivatives includono Oscan Fluusaí, Toch. pält / pilta, O.Ir. bláth, blawd gallese.

Una parola di Torta corretta per il sangue è kréwis (più prima radice * il kreuh2), come in O.E. hrot, Lat. cruor, Gk. ....., O.Ind. kraví., Av. .r .-, .r .m, O.Pruss. krawian, Lith. kraujas, Ltv. krevele, OCS ....., O.Pol. kr., Russ. ....., O.Ir. cró, crau gallese. Un aggettivo comune è krowós di o-grado, crudo, non cucinato, "insanguinato" come Gmc. khrawaz (il cf. O.N. hrár, O.E. hr.aw, M.Du.rau, O.H.G. hr.o, Eng. crudo, Ger. roh), Lat. crudus, O.Ind. kruras, Av. .r .ra-.

99.  Der di verbo di IE, divisione, buccia si scortica, come Gmc. teran (il cf. Goto. gatairan, O.E. teran, O.S. terian, M.Du. teren, O.H.G. zeran), Gk. ......, Skr. darati, Braccio. terem, O.C.S. dera, e dérom, pezzo, come Bert. maledizione; d.tom, "qualche cosa separò o scartato", stronzo, Gmc. turdam (il cf. O.E. tord, O.N. tord -, M.Du. torde, Du. illecito civile -); der (r) è, leathercovering, derris, da Gk. ......; dérmn, pelle il derma -, come Gk. ....., in combina dérmnto -, dermato -.

Inglesi "lacera", (cada da occhio) viene da dákrus di Torta, attestato come Gmc. takhruz (il cf. Goto. tagr, O.N. tár, O.Fris. impeci, O.E. t.ahor, O.H.G. zahar), Lat. lacr.ma (da dákru-m suffissato., O.Lat. dacruma, compari con evoluzione di O.Lat. dingua - > Lat. lingua), Gk. ....., Skr. a.ru, Av. asr.azan, Toch. .kär /akr.na, Braccio. arc'unk', Lith. a.ara, Ltv. asara, O.Ir. dér, deigryn gallese.

100.  Gno di radice di torta, sappia, dà a derivatives gn.uo, come Gmc. kn. (w) un, (il cf. O.E. cn.wan, O.H.G. bichnaan, irchnaan), g.o, sappia, sappia come a, sia (mentalmente) capace a, Gmc. kunnan (il cf. Goto. kannjan, O.N. kenna, O.E. cunnan, O.Fris. kanna, O.H.G. irchennan), o-grado gónio causativo, faccia noto, dichiari, come Gmc. kannjan (il cf. O.N. kenna, O.E. cennan, Eng. comprensione), gntós, conosciuto, notorio, solito, eccellente, familiare come Gmc. kunthaz (il cf. O.E.c.th, Eng. couth), g.tit., conoscenza, conoscenza, amicizia, parentado, come Gmc. kunthith. (il cf. O.E. cyththu); gn.sko, komgn.sko trovano sapere, è informato con, come in gn.títi., avviso, gn.ti.n, nozione gn.tosiós, notorio komgníti.n, l'apprensione, rekomgn.sko riconosce, ecc.; suffissato - il ro -, come .gn .r., non sapere, trascuri, ignori, o gn.ros, sapendo, esperto e gnar di verbo (r)., dica, riferisca, narri; gn.dhlís, conoscibile, conosciuto, famoso, nobile come Lat. n.bilis; parte. gn.tós, conosciuto il nome gn.tis, conoscenza indagine, gn.m.n giudice, interprete progn.tis, diagn.tis agn.ti., ecc., come Gk. ......, ......; g.tis, conoscenza, come Av. zainti -; anche probabilmente gn.t., nota, marchio, segnale, cypher, come Lat. nota, come in adgn.t., annoti, komgn.t., connoti, ecc., ed anche il gnórm., la piazza di falegname, regola, modello precetto, norma come in gnorm.lís, normale, apgnorm.lís, anormale eghnormís (da eghs+gnorm -), irregolare, straordinario, molto grande possibilmente un prestito da etrusco attraverso gn.rm.n greco, ......, la piazza di falegname, regola. Per il derivatives di IE, compari Lat. n.sc. /cogn.sc., Umb. naratu, Gk. .........., Skr. j.n..ti, Av. paitiz.n.nti, O.Pers. x.n.s.tiy, Toch. kn.n/n.n, Braccio. canot', O.Pruss. posinn.ts, Lith. .inóti, .ina., Ltv. zin.t, zinu, O.C.S.,O.Russ. ....., ...., Russ. ....., Zna polacco., Ir. gnath, gnawd gallese, Camice sacerdotale. njeh, Kashmiri z.nun Osset. zon; Hitt. kanes.

101.    Ni di radice di torta, in giù, sotto, dà a derivatives Skr. ni, Gk. neiothen, O.C.S. nizu, Russ. .... Un terreno di proprietà comune derivativo è nitero -, in giù, in giù, sotto, sotto di, come niterosin Gmc. nitheraz (il cf. O.S. nithar, O.N. niðr, O.E. niþera, neoþera, O.Fris. nither, Du. neder, Ger. nieder), o niterom in Skr. nitaram.

Per Torta .dher, sotto, anche possibilmente dedusse da ni, compari Gmc. sotto (il cf. Goto. undar, O.N. undir, O.Fris. sotto, Du. onder, O.H.G. untar), Pers. z.r, Braccio. .ndhup; anche, compari .dhos, sotto, come Skr. adhah; ndhrós, abbassi, come Av. aðara -, Lat. .nferus, e ndhriós, inferiore; ndh.nos, abbassi, inferno, e ndhrn.lís, infernale; .dhr., infra, sotto.

Inferno inglese, una traduzione di Lat. infernus, viene da un nome di o-grado dedotto da kel di Torta, copra, celi, salvi, (il cf. Skr. cala, O.Ir. cuile), viz. koli., la malavita (da luogo nascosto"), Gmc. khalj. (il cf. O.N. hel, O.E., O.Fris. helle, Ger. Hölle, goto. halja; Eng. l'inferno può essere di O.N. Hel, la malavita, dea di morte un altro trasferimento di un concetto pagano e la sua parola ad un idioma cristiano); kol (l)., luogo coperto, sala, come (dialetticamente geminò) Gmc. khall. (il cf. Goto. halja, O.N. höll, O.E. heall, O.H.G. halla, Du. hal); koleiós suffissato, fodero, come Gk. ......; zero-grado k.os, buchi, scavi, come Gmc. khulaz (il cf. Goto. noi-hulon, O.N. holr, O.Fris., O.H.G. hol, O.E. hol, hulu, M.Du. hool, Ger. hohl, Eng. buchi, buccia); kl.m steso, in segreto, come Lat. vongola, in klamdest.inós clandestino (possibilmente una fusione di klam-de - ed entest.inós, interno da entos fra che dà pl. entest.ina, intestino), kalupio, copra, celi, come Gk. kaluptein, parte. kaluptós, coperto come in (a) sukalúptos, da Lat. eucalipto, e l'apokalúptis di MIE, rivelazione, da Gk. .........., anche l'apocalypsis, da Chiesa Lat apocalypsis; kélmos, elmo, timone, "copertura protettiva", come Gmc. khelmaz (il cf. Frank. governi, O.E. governi, O.H.G. governi, M.Fr. elmo, fioco. di helme); l'obhkolo, copra su, e parte. obhkoltós, coperto occultano da che l'obhkolt., occultare; kól.s suffissato, da Lat. colore; kéln., dispensa, camera, cantina, come Lat. cella; kéliom, palpebra più bassa, cilium; allungare-grado k.l., nasconda, come in komk.l., celi.

102.   Un klau di gambo proto-Indo-europeo, agganci, il ramo storto (usato come una sbarra o lancia in strutture primitive) o forcuto è ricostruito per kláustrom, sbarra, freccia, barriera, come Lat. claustrum, e kláustr., diga, muro, barricata, fortezza, per Lat. claustra; kláwos, unghia, per Lat. clauus; kláwis, chiave, per Lat. clauis; skláuso, chiusura, Gmc. skhleusan (il cf. O.E. beclysan, O.H.G. sliozan, Ger. schlieel); anche, compari Gk. kleidos, klobos, Lith. kliuti, kliaudziu, kliuvu, O.C.S. kljucu, kljuciti, O.Ir. clo, M.Ir. clithar.

Bhec di verbo di torta, corsi fuggono, è attestato in Balto-slavo come Lith. begu, O.C.S. begu, bezati; anche bhécios, ruscello, in (possibilmente da un bhécio di verbo di unattested) Gmc. bakjaz (il cf. O.N. bekkr, Eng. beck); ed in greco col significato di fugga in terrore, anche bhoco di verbo di o-grado, messi per migrare spaventano, e bhócos di nome, panico, volo, paura, come Gk. ..... (da adesso - il bhocí., Gk. -.....).

103.   Per ka di Torta (u) messo, capeggi, ed anche il fico. superi, fine superiore, persona principale, leader compara Gmc. khaubuthan (il goto. haubiþ, O.N. haufuð, O.E. heafod, O.H.G. houbit, O.Fris. haved, Ger. Haupt), Skr. kapucchala, Lat. caput.

104.   Dem di verbo di torta, renda casalingo, dà domio di o-grado, addomestichi, renda casalingo, come Gmc. tamjan (il cf.  Goto. gatamjan, O.E. temja, O.E. tem, O.H.G. zemmen); domós, addomesticazione addomesticano, Gmc. tamaz (il cf. O.N. tamr, O.S., O.Fris., M.L.G., M.Du., O.E. tam, O.H.G. zam, Ger. zahm); dom., addomestichi, soggioghi, come Lat. dom.re;d.o, addomestichi, come Gk. ....., con ndmánts derivativo [' le formiche], non malleabile, diamante, (illuminato. "non addomesticabile") ed anche diamante, da Vulg.Lat. diamas, - l'antis, alterato da Lat. ad.mas, - antis, da Gk. ...... Gli altri derivatives includono Skr. d.myati, Av. diga, Pers. d.m, O.Ir. damnaim, addef gallese, Osset. domun; Hitt. damaa.zi.

Per spek, osservi, guardi a, compari spék.n, osservatore, spia, come Gmc. spekh.n (il cf. Frank. spehon, O.H.G. spehon, M.Du. spien, Ger. spähen, Spion, Eng. spia); da Lat. specere sono spékim.n, spéktrom lo spekol., especulate, spékolom adspéktos, aspetto l'ekspekt., si aspetti, perspekt.iu., prospettiva, respekt., guardi, rispetti, supspekt., sospetti, ecc.; spéki.s, vista, vista forma, specie come in speki.lís, special;speks, osservatore che "colui che vede", in Lat. combina; d.spek., disprezzi, guardi in giù su; metathesized Grek forma come spekio (Gk. skepio), esamini, consideri, come in spektikós, scettico, Gk. .........; o spókos di o-grado (Gk. skopos), uno che guarda, od oggetto di attenzione, scopo, obiettivo (come Eng. scopo) e spok di verbo., veda, come in jorospókos moderno, oroscopo, illuminato. "tempo-osservatrice", da Gk. ........., q.lespókiom, da Mod.Lat. telescopium, o epispókos, sorvegliante il vescovo (Eng. il vescovo è di O.E. bisceope, esso da ebiscopus latino e Volgare), epispok.lís, episcopale ecc. . lo spek di cambio - > il paniere accadde comparatamente in ritardo in greco per essere ricostruito in una lingua di IE comune e corretta.

105.   Per sals di Torta, sale, compari Lat. s.l, Umb. salu, Gk. hals, Skr. salila, Illyr. Salapia, Toch. s.le /s.lyiye, Braccio. un., O.Pruss. sal, Lith. saldus, Ltv. s..., il soli di OCS, Russ. ...., Sól polacco, O.Ir. salann, halen gallese, Camice sacerdotale. gjelbson. Dà derivatives come sáldom, Gmc. saltom (il cf. O.S., O.N., O.Fris., Goto. sali, O.E. sealt, O.H.G. salz, Du. zout), zero-grado s.di., sali, palude di sale, salamoia, come Gmc. sultj. (il cf. M.E. cylte, Dan.,Né. sylt, Eng. insabbi, ed O.Fr. sous, in Eng. salamoia), saldo, salare, come Lat. sallere, e p.part. salstós (< * il saldtós), come in sálst., condisca, salsa; da Lat. s.l è salásiom, salario il salát., insalata, o salámis; dà anche parole per mare, da "acqua salata" come in greco, o in sálom latino.

Il sol (o * il solh2) di radice di torta vuole dire intero, e è attestato in comune soluós derivativo, intero, intatto, incolume come Gk. .... (l'Ione. .....), Skr. sarvah, Av. haurva, O.Pers. haruva, dando parole moderne come soluokáustom l'olocausto (da neutro Lat. holocaustum, esso da Gk. .........., buco bruciato"), soluograbhikós, olografico (per gerbh -, v.i. Un), o katsoluikós, universale, cattolico (come Lat. cathol.cus, Gk. ........., per kat, v.i. B). Anche, compari solidós, solido in komsolid., consolidi, solid.siós, congiuntamente responsabile (fonte simile ad Eng. soldato), sol (i) d.tos, faccia il soldato, da Lat. solid.tus (da sólidos, una moneta di oro romana, anche stipendi, l'illuminato "ha paga", cf. Esso. soldato, Fr. soldat, Terme., Pt. soldado, Swe., Né., Ger. soldat, Du. soldaat, Russ., Ukr. ...... ecc.); sólos, intero, intero, non rotto come solikitós, solleciti, sollecito, o solemnís, solenne da Lat. (forma geminata e dialettale) il sollus; come zero-grado sál.ts, salute come in salut., saluti; anche in saluós, intero, sicuro, sano, incolume, da Lat. salvus (in O.Fr. sauf, e poi ad Eng. cassaforte).

A.    Per gerbh di Torta, graffio, compari Gmc. kerban (il cf. O.E. ceorfan, O.H.G. kerban, Eng. intagli, Ger. kerben); zero-grado g.bhis, un taglio (via), come Gmc. kurbiz (O.E. cyrf, Eng. taglio); gróbhis di o-grado, crostaceo commestibile, come Gmc. krabiz / krab (b) (il cf. O.E. crabba, O.N. krafla, O.H.G. kerbiz, L.Ger. krabben, Eng. peschi granchi, gambero, strisci); grbho, graffio, strattone scrive, come g.bhmn ['gr.bh-mn.], ritratto, lettera, pezzo di prosa, e g.bhm., fiancheggi, con derivatives come (parole di prestito) grbhmntik., la grammatica, da Gk. .........., e gh.bhikos, grafico anágrbhmn, anagramma epígrbhmn, epigramma .ghrbhí., agraphia, epigrbh., epigrafe, come Gk. ........, parágrbhos, paragrafo, prógrbhmn, programma, ecc; anche, W.Gmc. grafa, "conti" (il cf. M.Du. graave, M.L.G. grave, Ger. graf, Eng.-grave), possibilmente un prestito da grbh.us, Gk. grapheus, "scrivano." Per altro IE derivatives, compari O.Pruss g.rbin, Ltv. gr.psta, O.C.S. .r .b., Russ. .rebij, Braccio. kerel / gerel, Camice sacerdotale. gërvish.

B.    Per kat di Torta -, in giù, compari kata greco, in giù, e suffissò kátolos di forma, il giovane cucciolo giovane di animali ("caduto"), come catulus latino.; anche fondi in Ghiaccio. haðna, M.H.G. hatele, Sla. se di kotiti. (il cf. Russ. koti.t.sja), quadrante. ko.t.ka, Sr.-Cr. kot, Pol. wy-kot

106.   Per bhl.ig Indoeuropeo, lo splendore, compari Gmc. bl.kh (j) un (il cf. O.N.blíkja, O.Ice. bleikr, O.H.G. bl.hhan, bleih, O.E. bl.can, Ger. Blech), Lith. blaik.ta.s, blaik.týtis, bly.k..ti, Ltv. bli... t, blaiskums, O.C.S. ......, ........, Russ. blesk, Pol. blask.

107.   Bhel di verbo di torta, colpo, mare lungo gonfia, è la radice per vario derivatives incluso oggetti rotondi e la nozione della mascolinità tumescente; come, bh., vaso rotondo, oggetto rotondo, ciotola tronco, capsula come in Gmc. toro. (il cf. O.N. bolle, bolr, O.E.,O.H.G. bolla, M.H.G. tronco, M.Du. bolle, bille); zero-grado e bh..n, follatore, come Lat. pieno.; bh..nos, toro, come Gmc. bull.naz (il cf. O.N. boli, O.E. bula, M.Du., Ger. bulle), bh.okos, toro, come Gmc. bullukaz (il cf. O.E. bulluc), bh.nos, fallo, come Gk. ......; os di bhól (l) di o-grado (dialetticamente geminò - l in germanico), palla il bhól (l)., palla, pallottola, rotolo rotondo ikos di bhól (l), testicoli il bollix (il cf. O.E. beallucas); bholtós, baldo da Gmc. balthaz (il cf. Goto. balþei, O.N. ballr, baldr, O.E. calvo, beald, O.H.G. calvo); bhólnis suffissato, muggiti, palla gonfiata, come Lat. follis (il cf. Eng. follicolo, follia lo sciocco); possibilmente il bhálani., balena, da Gk. ........

108.  MIE d.m.n, tempo è una traduzione di prestito da t.m.n germanico, (il cf. O.Eng. t.ma, O.N. timi, Swe. timme), e è dedotto da radice di Torta d., divida, come in d.mos, persone, terra (da "divisione di società"), da Gk. ....., come in d.mokratí., la democrazia v.i., d.mogrbhí., la demografia, epid.mí., pand.mí., d.mag.gos, ecc.; dajo di radice alternativo, divida, come in ge.dáisia, divisione di terra, geodesia; dáim.n, divisore, provveditore, da adesso la divinità, più tardi "demone, daimon", v.i.; d (á) itis, divisione di tempo, tempo, stagione, come Gmc. t.diz (il cf. O.S., O.E. tid, Du. tijd, O.H.G. z.t, Ger. Zeit, Eng. marea), e verbo d.tio, accada, da "accada in durata", Gmc. t.djan (il cf. O.E. t.dan).

È non correlato a Lat. tempus che ha un'origine ignota. Per la parola latina ed il suo derivatives, parola di prestito di usi Indoeuropea e Moderna témp.s; come, komtempos.siós, contemporaneo; témpos., tempio (il cf. Lat. tempora > V.Lat. tempula); tempes., tempri, moderi, regoli; tempositi., temporeggi, ecc.

Krátos di torta, il potere, forza (come Gk. ......) dà suffisso - il kratí., il potere, regola, come Gk. - ......, kratús aggettivale, forte come Gk. ...... o kartús alternativo, duro come Gmc. kharthus (il cf. Goto. hardus, O.N. harðr, O.E. sentito, O.H.G. harto, Du. sodo), forse da kar di radice di Torta -.

Greco ...... la divinità intesa. Per greci e dæmons di romani era esseri soprannaturali "pieni di conoscenza", il potere divino", il "fato" o "dio", non necessariamente cattivo. All'interno della tradizione cristiana, le idee di "demoni" dedussero come molto dalla letteratura che è venuta ad essere riguardata come apocrifo ed anche eretico come faceva dalla letteratura accettata come canonico. Accadde più o meno piaccia con Torta dj.us (volendo dire originalmente cielo, cielo, da adesso la cielo-dio, cf. O.E. Tig, Lat. deus, Gk. ...., Skr. deva., Lith. devas, O.C.S. deivai), ridotto nel suo significato Persico come un genere speciale (cattivo) della divinità, da.va- generoso, "spirito, demone" così in Asmodeus, Vecchio Æshma Persico, più tardi Æshmadæva.

109.   Bher di radice di torta -, con derivatives che vuole dire marrone, mentre splendendo, dà bhr.nós, renda bruno, mentre splendendo, come Gmc. br.naz (il cf. O.E. br.n, O.N. brúnn, M.Du. bruun, adottato in lingue romaniche attraverso M.L. brunus, cf. Esso., Sp. bruno, Fr. brun); bhébhrus riduplicato, animale marrone, castoro, come Gmc. bebruz (il cf. O.E. beofor, O.H.G. bibar, Ger Basso. bever), Lith. bebrus, Cz. bobr, befer gallese; Bhér. / il bhérnus, nasca, illuminato. animale marrone" (come O.E. bera, O.H.G. bero, da Gmc. ber., od O.N. björn, da Gmc. bernuz). Compari Lat. fibra, Gk. phrynos, Skr. bhallas, babhrus, Av. bawra, Toch. parno / perne, parä. / perne, O.Pruss. bebrus, Ltv. b.rs, bebrs, Lith. b.ras, bebras, Russ. bobr, Gallia. Bibrax, befer gallese.

110.   Línom Indoeuropeo, lino anche se qualche volta considerò un prestito da una lingua non-Indo-europea, è trovato in molti dialetti di IE; come, Gmc. linam (il cf. Goto. lein, O.E. lin, O.H.G. lin, O.N. lín, Ger. Leinen, Eng. lino), Lat. l.num, Gk. linon, O.Pruss. linno, Lith. linas, Ltv. lini, O.C.S. l.n., Russ. lën, len polacco, O.Ir. lín, llin gallese, Camice sacerdotale. liri / lîni.

Per Torta w.n., lana, compari Gmc. wuln. (il cf. Goto. wulla, O.N. ull, O.E. wull, O.Fris. wolle, M.Du. wolle, O.H.G. wolla, Du. wol, Ger. Wolle), Lat. l.na, uellus, Gk. l.nos, Skr. .r.., Av. var.n., Pers. gurs, O.Pruss. wilnis, Lith. vilna, Ltv. vilna, O.C.S. vl.na, Russ. volna, Pol, we.na, Lith. vilna, O.Ir. olan, gwlan gallese; Hitt. hulana.

111.    Chen di torta, sciopero, uccisione uccide, come Gk. ....., ....., Skr. hánti, Av. .ainti, O.Pers. ajanam, Braccio. gan, O.Pruss. guntwei, gunnimai, Lith. genù, giñti, ginù, gìnti, Ltv. dz.nu, dzìt, O.C.S. ......, ...., O.Russ. ......, ...., Cz. hnáti, .enu gna polacco., O.Ir. gonim, Ir. gandr, gonadh, Camice sacerdotale. gjanj; Hitt. kwen, Lyd. q.n-; G.nan slavo. che sta in piedi fuori in un dialetto di Satem sembra essere da una fonte simile ad O.Ind. (.) ghn.nás, Av. ava.n.na-, un ghn originale - forma che non subì il trend di satemization. Dà derivatives come o-grado chón.n, assassino, causa di rovina o la distruzione, come Gmc. ban.n (il cf. Goto. banja, O.N. bani, O.E. bana, O.Fris. bona, O.H.G. bana) che dà anche MIE presti parola chon., modo, segua la traccia di, come in autochon., Autostrada, cf. M.H.G. proibisca, sventura, Ger.Bahn, "modo, strada (da "sciopero" in un senso tecnico come "falciata")"; ch.ti suffissato., guerra, battaglia, come Gmc. gundj. (il cf. O.Ice. gandr, O.E. g.þ, O.N.gunnr in O.E. gunne, dando Mod. Eng. pistola), anche in chnti.pán.n, standard, "bandiera di battaglia", come O.H.G. gundfano, Esso. gonfalone (per tegame -, v.i.); chend di forma suffissato, mentre dando verbi premessi in latino come d.chendo, difenda via, difenda, ed obhchendo, colpisca contro, sia offensivo, offenda; anche, zero-grado suffissata ch.tros, veleno, come Pers. zahr, O.Ira. jathra -.

112.    Génus di torta, tocchi col ginocchio, forse originalmente l'angolo, dà Lat. gen., Gk. gonu, Skr. j.nu, Av. znum, Pers. z.nu, Illyr. Genusus, Toch. kanwe./ken.ne, Braccio. cunr, Russ. .....; Hitt. genu, il ginu di Palaic -. Le varianti includono forme di o-grado greche, come gónus toccano col ginocchio che dà polúgonom, polygonum, e g.ni., angolo, circondi che dà gonós, suffisso di neutro ad angoli, e derivativo - gonom, Eng. -gon; anche, gnew di forma alternato -, gnéwom di nome di neutro generoso, ginocchio, come Gmc. knewam (il cf. Goto. kniu, O.N. kne, O.E. cn.o [w], O.Fris. kni, M.Du. cnie, O.H.G. kniu), e gnewio di verbo steso, si inginocchi, "con "ginocchio di tendenza, come Gmc. knewjan (il cf. Goto. knussjan, O.E. cneow [l] ian, Eng. si inginocchi), o Gk. .....

Un altro significato per génus di Torta è osso mascellare, parli ad in modo impertinente, mascella. Compari Gmc. gennuz (dal vario génwus, cf. Goto. kinnus, O.N. kinn, O.E. cin, O.H.G. chinni, Eng. mento, Ger. Kinn), Lat. gena, Gk. genere, Skr. hanu (da ghénus di forma alternativo), Av. zanu, Pers. goune (h), Phryg. azon, Toch. .anwem, Braccio. cnaut, Lith. .andas, Ltv. zods, genou gallese, O.Ir. intrappoli, e kanadoi macedone ed Antico. Un terreno di proprietà comune derivativo è zero-grado g.dhos alternativo, faccia una predica a, dal greco.

113.     Chers di torta, scaldi, scaldi, dà derivatives comune come alternativa germanica forma chrenuo, bruci, sia su fuoco, intransitivo, come Gmc. brennan (il cf. Goth.brinnan, O.N. brenna, O.E. beornan, byrnan O.H.G. brinnan), e chrenuio, bruci, faccia accendere, transitivo, come Gmc. brannjan (il cf. O.E. bærnan); chróndos, bruciando o torcia fiammeggiante, da adesso anche spada, come Gmc. brandaz (il cf. O.E. marchi, brond, Du. branden, anche Frank. marchi, in O.Fr.,O.Prov. marca); chermós / chormós, scaldi, caldo, e chérm., scaldi, chérmom di neutro, dando - il chermi., Eng. -thermy, come Gk. ....... Anche, Lat. chórkaps, (- kaps è Lat. agential suffissano, - il keps, "- il chi prende", da kap di Torta), forcipe; chórnos, forno, come Lat. furnus;chórniks, arco, volta (da forno di mattone a volta") come in chornik., fornichi; ch.tom, burro chiarificato, ghee, come Skr. gh.tam. Gli altri derivatives noti sono Skr. gh..a, Av. gar.ma, O.Pers. garmapada, Pers. garm, Phryg. germe, Thrac. germas, Braccio. jerm, O.Pruss. goro, Lith. garas, Ltv. gars, Russ. .ar, O.Ir. fogeir, gori gallese, Camice sacerdotale. zjarr, germi di Kashmiri il gar.' il m; Hitt. guerra.

114.     Éus di verbo Indoeuropeo, bruci, è attestato in Gmc. uzjan (il cf. Su usli, ed in composto [lo scopo] uzjo, cf. come O.N. [l'eim] yrja, O.H.G. [l'eim] uria, O.E. [.m] erge, Ger. [Amm] ern, Eng. [l'emb] l'er), Lat. .r., Gk. heu., Skr. o.ati, Lith. usnis, Ltv. usna, Camice sacerdotale. ushël.

115.     Noch di radice di torta -, nudo, dà nochetós / nochotós, come Gmc. nakwethaz / nakwathaz (il cf. Goto. naqaþs, O.N. nökkviðr, O.Swed. nakuþer, O.E. nacod, O.Fris. nakad, O.H.G. nackot, M.Du. naket), nochedós, come Lat. n.dus, nochmós, metathesized in Gk. ...... (gumnos), come in nochmasí., ginnastica, nochmást., ginnasta, da Gk. ........., ecc., e nochnós, come Skr. nagna, Av. ma.na, O.Pers. nagna -; compari anche Lith. nuogas, Ltv. nogs, OCS infastidisce., Russ. nagoj, nagi polacco, O.Ir. nocht, noeth gallese, Kashmiri na.gay, Hitt. nekumant.

116.     Indo-Europeancer, monti, dà anche cor., montagna; cf. Hom.Gk. ......, Att.Gk. ......, ......, O.Ind. girí., Av. gairi -, O.Pers. gar, g.r, Braccio. ler, O.Pruss. garian, Lith. girià, guras, O.C.S. ...., ...., Russ. ...., Pol. góra, Camice sacerdotale. gur.

Inglesi mette in parole il "monte" viene da Anglo-Fr. monti, esso da O.Fr. mont ed O.E. munt, ambo da Lat. mons, montis il móntis di MIE, montagna (il cf. Mynydd gallese) che dà montanós, mountanious, móntani., montagna (da V.Lat. montan.a, nome femminile del montaneus di V.Lat a turno da Lat. montanus), montíkolos, collinetta il mont., salga, ascenda, scali, monti, come in admont., ammontare. È dedotto da Torta uomini vili, sia di rilievo, proietti, fonte di alcune parole Indoeuropee ed Occidentali per proiettare parti di corpo, come zero-grado m.tos, bocca, Gmc. munthaz (il cf. Goto. munþs, O.N. munnr, O.E. muþ, O.Fris. muth, M.Du. mont, Ger. Mund), o méntom, mento, come Lat. mentum;m.., proiettando punto, minaccia, minae latino mn.ki generoso., minacci, pr.mn., guidi (animali) avanti, (da pr., avanti, e mn., guidi animali con grida) come in pr.mn.t., promenade;mn., proietti, sporga, minacci, come ekmn., sia di rilievo, ekmnénts generoso, eminente l'enmn., sovrasti, enmnénts generoso, inminent, o promn., sporga fuori, come in promnénts, prominente, o promntósiom, promontorio, da p.part. promntós.

Una parola di Torta corretta per la "bocca" è .s, come in O.E. .r, Su oss Lat. .s, Skr. .s, o..ha, Av. aosta, O.Pruss. austo, Lith. uosta, Ltv. osta, Russ. usta, Kamviri â.a, Hitt. ai. Derivatives colpì da rhotacism è di Lat di solito. gambo .r-, come in .s .lís, orale, .sidhákios, orificio ma la maggior parte non è colpita, come fioco. .skillom, oscillazione (dalla piccola maschera" di Bacco") verbo generoso .skill., oscilli, e nome .skill .ti .n, oscillazione; anche, .skolom, osculum en.skol generoso., provveda con un'apertura, inosculate ed anche .stiom, porta, ostium .sti .sios generoso, portiere l'ostiary (M.Eng. hostiary), ecc.

117.    Radice di torta c.us, fem. atterrisca, o masc. speculi, bue, forse ultimamente imitativo di lowing (il cf. non-IE gu di sumero, ngu cinese il ngo), dà Gmc. k.uz (> k.z, cf. O.N. kú, O.E. C., O.H.G. cuo, Eng. atterrisca, Ger. Kuh), Lat. b.s (bou di gambo -), Gk. bous, Skr. gauh. Derivatives include coukán., incorni, tromba, "bellower" (composto con kan -, cantante, v.i.), coukanat.r, buccinator; cóucalos, gazzella (l'orig. "vacca selvatica"), più tardi confonda, come Gk. ........ (compari con Lat. b.bulus, e come cówalos alternativo con Skr. gavalah., tutto che si riferisce ad animali selvatici); cóunos suffissato, bue, come Pali go.a-; c.uros, bue selvatico, come Skr. gaurah.; la zero-grado suffissò cw., come in smkmtómcw composto., ecatombe, "sacrificio di cento buoi", Gk (veda sem, uno, kmtóm, cento). ......... Compari ogni IE derivatives: Gmc. k.uz, Lat. b.s, Osc. buv -, Umb. ozi, Gk. ...., Skr. gaus, Av. gáus, Pers. g.v, Thrac. bonassos, Toch. ko / ke., Braccio. kov Ltv. govs, Russ. govjado, O.Ir. bó, buw gallese che Kamviri va, Kashmiri g.v, Osset. ragazza.

118.   Ármos di nome, braccio, braccio superiore più primo * il h2rmo -, è attestato come Gmc. armaz (il cf. Goto. armi, O.N. armr, Eng. earm, O.H.G. aram, O.S., M.Du., armi, O.Fris. erm), Lat. armus, Gk. ....., Skr. irmas, Braccio. armunk, O.C.S. ramo, O.Prus. irmo Osset. braccio. Derivatives interessanti includono árma, (il pl. di ármom), attrezzi, armi armatós, armato l'armát., esercito, armátolos, armadillo l'armatós., armatura, alárm di parola di prestito. (da O.It. allarme, da all'arme "ad armi" che potrebbero essere prestito-tradotte come braccio di annuncio.), disarmi., disarmi, gendárme di parola di prestito (soldati montati", uomini d'armi", da O.Fr. signore-d'armes che potrebbe essere prestito-tradotto come gntárm.); l'armoní., da Gk. ....., congiunga, spalla. La base braccio-viene ultimamente da ar di radice di Torta - che dà derivaitves come ártis, arte, abilità, arte, da Lat. ars, come in artio di verbo, istruisca nelle arti, come Lat. art.re, ed il suo p.part. artitós, specializzato nelle arti che danno artiti.nos, artigiano (da Lui. artigiano, da V.Lat. artiti.nus), artíst., persona letterata, artista, da Med.Lat. artista; artiós suffissato e più lontano, fiting, anche come Gk. ......; il ártus, giuntura (Lat. artus, traduzione di Gk. arthron, v.i.) come in artíkolos, giuntura, articolo; artós, stretto come in arte., comprima, e komart., coarctate;árdhrom, congiunga, da Gk. ......, come in ardhrótis, enardhrótis, komardhrótis, ecc.; suffissato aristós superlativo, meglio come in aristokratí., aristocrazia, da Gk. ............

Probabilmente dalla stessa radice è (poi l'o-grado suffissò forma) .rdhio, cominci a tessere, come Lat. .rd .r.; .rdh .n suffissato e più lontano, ordini (originalmente una fila di fili in un primo apparire), da Lat. .rd., come in prestito mette in parole .rdhon., ordine, .rdhonatós ordinata, ordinato kom.rdhon., coordini, sup.rdhon., subordini, en.rdhon., immoderato, .rdhon .siós, comune ecc.; o suffissò differentemente .rn., adorni, riccamente ornato, come Lat. .rn .re.

Anche la varia forma r., consideri, calcoli, confermi, ratifichi, come Lat. r.r., come in ratós, calcolato che dà ráti.n, il calcolo, razione, rapporto, ragione, o rát., tassi, (Med. Lat. rata, da Lat. pr. il ratto. parte, "secondo una parte fissa" il pr di MIE. il rát. il párti); redho suffissato, metta al corrente, spieghi, consigli, e rédhos, consiglio, opinione, come Gmc. redan, redaz (il cf. Goto. rapjo, O.N. radan, redan, O.Fris. reda, Du. raden, O.H.G. radja, reda, ratan, Eng. legga, rede, tema, Ger. reden, Rede il raten), come in redhislio, indovinello, Gmc. redisljan (il cf. O.E. rædels, O.S. radisli, M.Du. raetsel, Du. rakadsel, O.H.G. radisle, Ger. Rätsel, Eng. indovinello).

119.    Per Torta bhr.t.r, fratello comparano Gmc. brothar (il cf. Goto. br.þar, Su bróðir O.E. br.þor, O.H.G. bruoder), Lat. fr.ter, Osc. fratrúm, Umb. fratrom, Gk. ....... (phr.t.r), Skr. bhr.t., Av. br.tar, O.Pers. br.tar, Pers.bar.dar, curdo. reggipetto, Phryg. brater, Illyr. reggipetto, Toch. pracer / procer, Braccio. ...... (e.bayr < * l'erbair), O.Pruss. br.ti, bratr.kai, Lith. broter..lis, brolis, Ltv. br.tar.tis, br.lis OCS ......, ....., Russ. ...., Marmocchio polacco, Gallia. br.tir, O.Ir. bráthir brawd gallese, Kamviri b.o, ragazzo di Kashmiri, Osset. ærvad Lyd. brafr -, il vhraterei di Venetic. Derivatives include bhr.trí comune., la fratellanza, phratry, come O.Cz. brat.ie, O.Pol. braciá, Gk. .......; O.Ind. bhr.tryam; anche, bhr di derivatives latino., fra, monaco bhr.tern.lís, fraterno bhr.térnit., la fraternità, bhr.terniti., fraternizzi, kombhr.t.r, confratello bhr.trik.diom, fratricidio (l'uccisione) bhr.trik.d., fratricidio (l'assassino).

120.   Per cén., donna, moglie "onorò originalmente forse donna", compari Gmc. kwen.n (il cf. Goto. qino, O.N. kona, O.S. quan, O.E. cwene, O.H.G. quena, Eng. quean), Gk ...., O.Ind. janis, gn., Av. jainish, g.n., Pers. .. (zæn), Phryg. bonekos, Toch. . / .ana, Braccio. ceppo, O.Pruss. genno, O.C.S. .ena, Russ. .ena, .ona polacco, Camice sacerdotale. zonjë, O.Ir. benyw dentro, gallese; Luw. wanatti. Derivatives include Ovest Gmc. c.nis, donna, moglie, regina, come Gmc. kw.niz (il cf. Goto. qéns, O.E. cwen, veda "regina"), e c greco. [gwn.-.], dando - il cn., - il gyne, cno -, gyno -, - il cnós, - il gynous, - il cnia, - il gyny, e derivatives con cnai-ko - (veda un-declensionin nomi per più su questo speciale derivativo che appare anche in armeno e quale dà Mod.Gk. .......), gyneco -, come cnaikokratí., il ginecocrazia, cnaikologí., la ginecologia, ecc., così come V.Gk. ......, effeminato, ecc.

Per altro IE derivatives che vuole dire "donna, moglie" il paragone:

IO. Il latino ha:

I.A. Da dh di Torta. (i), succhi, allatti, ("anche produca, prodotto") come dh.mn., donna, illuminato. "lei chi allatta", come Lat. femina (il cf. Fr. femme, Rom. femeie, come Mod.Eng. femmina), dh.mn.inós, femminile ekdh.mn., effeminato, simile a dh.lus, femmina, fruttifero come Gk. ...... Gli altri derivatives dalla stessa radice includono dh.tos, gravidanza, gravidanza, discendente, con adj. dh.tós, -., - óm, incinta; suffissato dh.kuondós ridotto, fruttifero, fecondo; dh.nom, fieno (da "produzione"), come Lat. f.num, faenum; dh.l (l)., succhi, come in dh.l (l) .ti .n, fellatio;dh.l.ks, fruttifero, fertile, fortunato, felice come Lat. felix, come in dh.l.kit., la felicità, felicità .dh .l .kit., l'infelicità, infelicity dh.l.kit., felicitate;dh.l., il seno di madre, capezzolo, come Gk. ...., da adesso endodh.l., endothelium, epidh.l., epitelio, medhjodh.l., mesotelio. Gli altri derivatives includono Gmc. /d.- (il goto. daddjan, O.Swed. dia, O.H.G. tila), Skr. dhayati, dhayah, O.C.S. dojiti, dojilica, deti, Russ. ...., Pol. dziej., O.Prus. dadan, Lith. dele, O.Ir. denaim, dinu.

I.B. Da dóm.nos, signore (il cf. O.Ind. dam.nas, Lat. domini), è dóm.n., donna, donna in carica signora, Lat. domina (il cf. Esso. donna, Gatto. dona, anche trovato come Fr. dama, Terme. doña / dueña, Pt. dona), dedusse da d.mos, alberghi, già visto. Da Fr. la dama è parole di prestito come Né. dama, Ger. Dama, ecc. così come Eng. Signora, signora, signora, da O.Fr. dama di ma, illuminato. la "mia signora", da L. domina di mea (il cf. Esso. madonna), il m di MIE. dóm.n.

I.C. Lat. mulier (il cf. Terme. mujer, Pt. mulher, Rom. muiere) è ricostruito come MIE mli.r. Anche se probabilmente non correlato, compari melg, tomilk (in parallelo col paio dh.-dh.mn.) come in zero-grado m.g., mungere, come Lat. mulg.re; pieno mélg di grado, mungere, come Gmc. melkan (il cf. O.N. mjolka, O.E.,.O.H.G. melcan Du., Ger. melken), e mélugs, latte, come Gmc. meluks (il cf. Goto. miluks, O.N.mjölk, O.E. meoluc, milc, O.H.G. miluh, Du. melk, Ger. Milch); compari Lat. mulge., Gk. amelg., Skr. marjati, Toch. malke / malkwer, Lith. mel.ti, Russ. molozivo, O.Ir. bligim, blith gallese, Camice sacerdotale. mjelalso. Anche, i vari melks, latte comparano Gk. ......, Lith malkas, melzu, Ltv. malks, O.C.S. ....., Russ. ......, Mleko polacco.

Un .k-t- simile (forse riferì attraverso una più prima zero-grado * - (il m)) la parola di Torta è (ga) lakts, latte, come Gk. galakt -, Lat. lact -, anche Hitt. galank, fondi in (ga) laktiós, latteo galaktikós, galattico il galákti., galassia, ecc.

Mélits di torta (presto * mélh1-esso -), miele potrebbero essere riferiti anche originalmente; compari Gmc. miliths (il cf. Goto. miliþ, Eng. mild.aw, O.H.G. milltou, Eng. faccia ammuffire, Ger. Mehltau), Lat. mel, Gk. melitos, Braccio. me.r, Gallia. Melissus, O.Ir. mil, gallese Cor. mel, Camice sacerdotale. mjal; Hitt. milit, Luw. mallit -, il malit di Palaic -.

E tutte le basi di Torta summenzionate sono potute essere dedotte originalmente (ma improbabile) da radice mel / mol (da più vecchio * il melh1), macinare strofini, schiacci, con derivatives che si riferisce alla varia terra o sostanze che sbriciolano. Derivatives comuni includono mélu.n, farina, pasto, come Gmc. melwan (il cf. Goto. malan, O.N. mala, O.E. melu, O.H.G. malan, Eng. pasto, Ger. malen), m.d., suolo, terra, come Gmc. muld. (il cf. Goto. mulda, O.N. forgi, O.Fris.,O.E. molde, O.H.G. molta); mol., macina, macini (il pasto comune spruzzò consuetamente su animali sacrificali), come in Lat. molere che dà mol.sís, molare, molínom mulino, moulin l'enmol., immoli, ekmolo, macini fuori, come in ekmoloméntom, emolumento, guadagno, originalmente la tassa di un mugnaio per macinare grano; mélijom suffissato, miglio, come Lat. milium; suffissato il vario málnios, martello, maglio, Lat. malleus; zero-grado m greco., m.os, macina, mulino; ml.nos steso, frittella, come O.Russ. blinu. Anche, compari Umb. kumaltu, Toch. Malyw - / mely-, Braccio. malem, Lith. malti, Ltv. trasformi in malto, il melj di OCS., Russ. melju, mle polacco., O.Ir. melim malu gallese, Camice sacerdotale. miell; Hitt. mallanzi.

Melmeans di radice di torta anche:

a.    Il mel di IE, "molle" con derivatives che si riferisce a materiali molli o ammorbiditi di vari generi. Esteso come meldo, fusione, come Gmc. meltan;meldio, milza, come Gmc. miltja (il cf. O.E., M.Du. milte), móldos, malto, come Gmc. maltaz (il cf. O.N. trasformi in malto, O.E. trasformi in malto, mealt, Ger. Malz); suffissato il vario mlédsnos, limo, come Gk. blennos; mldús, molle come Lat. mollis; nasalizzato il vario mlandós, liscio, carezzevole, adulatorio molle-parlato, come Lat. blandus; vario smeld di forma, fonda, come Gmc. fonda (il cf. O.E. fonda, smylt, O.H.G. smalz, M.Du, M.L.G. smelten, Ger. Schmelz, ed O.Fr. esmail), anche parola di prestito (da un Gmc. fonte in Lui. smalto o Prov. esmalt), smáldos, smalt, smalto, smalto; meldhiós steso, mite come Gmc. mildjaz (il cf. Goto. mildiþa, O.N. mildr, O.E. milde, O.Fris.milde, O.H.G. milti, Du. mite); máldh., mistura di cera ed impecia, come Gk. maltha; mélskos, mite si addolciscono, come Gmc. milskaz (il cf. O.E. melisc, mylsc, Eng. strame), mlakos, molle come Gk. mlakós [' il kos], molle, come Gk. ......., come in mlakologí., malacology, osteomláki.; Mólt.n celtico, pecora, come O.Fr. moton in Eng. carne di montone; mlús di zero-grado, schietto, ottuso, fioco come Gk. amblus. Gli altri derivatives includono Skr. mrdu., Lat. molere, Gk. myle, O.C.S. mlato, prendendo in prestito anche mallas finlandese.

L'inglesi "molle" viene da O.E. softe "gentile, facile, comodo", da W.Gmc. samfti, MIE da Gmc. "samftijaz livellano, pari, liscio, gentile, molle" (il cf. O.S. safti, O.H.G. semfti, Ger. sanft, M.Du. sachte, Du. zacht), il sombhtís di MIE, sombhtijós da IE som vile - "andando bene, d'accordo" come in inglesi moderni sombhtowor composto., software.

Per wer di Torta, percepisca, guardi fuori per, compari (kom) worós, attento, consapevole, vigile, accorto come Gmc. (ga) il waraz (il cf. Goto. guerre, O.N. varr, O.S. giwar, O.E. (ge) wær, O.H.G. giwar, M.Du. gheware, Eng. accorto, Ger. gewahr); wórtos suffissato, guardia, osservare, custode, come Gmc. wardaz (il cf. O.S. difenda, O.N. vörðr, O.E. weard, O.H.G. verruca, anche Fr.,Da. garde, Terme.,Pt. guarda, anche in Eng. 'il signore' e 'l'assistente di bordo'), andwort., guardia, custodia, come Gmc. ward.n (il cf. O.N. varða, O.S. wardon, O.E. warian, wearian, O.Fris. wardia, O.H.G. warten, M.Du. waerdenGer. warten, O.N.Fr. carceriere, O.Fr. guarder); il wor., i beni, protezione, merce, come Gmc. waro (il cf. O.E. waru, O.Fris. era, M.Du. era, M.H.G., Ger. stia attento, Du. waar, Swed. vara, Dan. vare), come in sombhtowor di traduzioni di prestito inglese., software, e kartuwor., ferramenta (veda kratós); anche, wóruos suffissato, guardia, come Gk. ouros; vario swor., veda, come Gk. hor.n, in panswóramn il panorama; wer suffissato., rispetti, timore riverenziale di tatto per, come Lat. uer.r., in rewer., riverisca.

b. Mel di MIE, forte, grande meliós, meglio (originalmente più "forte") come Lat. melior, in melios., meliorate; mltos di zero-grado suffissato, molto, molti, come Lat. multus; compari anche Osc. moltam, Umbr. motar, mutu, Gk. mela, Ltv. milns.

c. Il mel di IE, falso, cattivo, sbagliato mális latino, malato malós, cattivo, (< mali-chnós, dannoso, dal chen di IE) come in malghábitos, malattia, da mali-ghabitós, in condizione povera (veda ghabh), mal.ria, la "cattiva aria", malaria (da mal.-.weri.) malidhakt.r, malfattore malidhakós, malefico ecc.; ml di zero-grado, in mlsbh.mós mentre "parlando cattivo", bestemmi (da bh., parli); meliós, infido come Av. mairiia -, in Eng. 'il markhor.'

II.   Germanico ha:

II.A. La "moglie" inglese possibilmente è di Torta radice nominale ghw.bhs, vergogna, pudenda, come Toch. pelle non conciata / kwipe, "pudenda femmina", w.bhom generoso (gh), donna, moglie, da (con indebolendo semantico dal significato originale) Gmc. w.bam (il cf. O.N. vif, O.S., O.Fris., O.E. wif, Dan., Swed. viv, M.Du. wijf, O.H.G. wib, Ger. Weib). Alcuni ricostruiscono ultimamente questa radice come dalla stessa fonte come IE cén generale., donna.

La "donna" inglese è un speciale composto limitato all'inglesi ed olandese, illuminato. "donna-uomo", O.E. w.fmann, da w.f ('donna adulta', Eng. moglie) e mann, più tardi il wimman (il pl. wimmen), come Du. vrouwmens, "moglie"; fu opposto originalmente a wæpen-mann, "arma-uomo", maschio, con armonica superiore sessuali e chiare.

Il wébnom di MIE, arma è la ricostruzione di IE regolare di Gmc. wepnam (il cf. O.S. wapan, O.N. vapn, Dan. vaaben, O.Fris. wepin, M.Du. wapen, O.H.G. waffen, Ger. Waffe), senza derivatives noto fuori germanico.

II.B. Pr.w Indoeuropeo., padrona, donna dà Gmc. fraw. (il cf. O.H.G. frouwa, M.H.G. vrouwe, Ger. Frau, Du. vrouw, froy Yiddish), e viene da Torta per.

III. Hindustani aurat comune (il cf. L'urdu ...., il hindi.) viene da Pers. ...., a turno dall'arabo ....... (imperfezione), anche se la parola Persica e solita è zæn, da cén Indoeuropeo.

121.     Proto-Indo-Europeanékwos è potuto essere un eku di forma suffissati - simile all'o-grado allungata .kús aggettivale, rapido, veloce (come Lat. ocior, ocius, Gk. ...., Skr. .. il ús); compari Gmc. ekhwaz (il cf. Goto. ai.a, O.N. iór, O.Eng. eoh) Lat. equus, Gk. ....., Skt. a.va, Av. asva -, Phryg.es, Pers. aspa / asb, Kamviri u.pa, Toch. yuk / yakwe; Vecchio. Pruss. awinan, Lith. a.va, Gallia. epos, O.Ir. ech / ognuno; Ebol gallese; Braccio. .., Thrac. esvas, ekvon di Venetic; Hitt. a.uwas Lyc. esbe -. Parole comuni dedotte dal greco sono ekwopótmos, ippopotamo (da Gk. pótmos, fiume, da animale domestico v.i.), acceso. "fiume-cavallo", ekwokámpos, ippocampo l'ekwodrómos (da Gk. -......, ippodromo), ippodromo, ekwogr..ps l'ippogrifo (da Lui. grifo, Lat. gryphus, Gk. gr.ps).

Per animale domestico di Torta, giunco, mosca compara pétr di derivatives., impenni, come Gmc. fethr. (il cf O.N. fjöðr, O.E. feðer, M.Du. vedere, Ger. Feder), peto, vada verso, cerchi, come Lat. petere, come in petíti.n, petolánts, petulante l'adpeto, si sforzi successivamente, adpetítos, desiderio forte appetito, kompeto compete, enpeto, attacco énpetus, impeto enpetuós, impetuoso il repeto, repeat;pétn., penna, ala, come Lat. penna, pinna come in petn.kolom diminutivo, pinnacolo; propetiós (in composto con pro -, in avanti), favorevole, grazioso, fasto originalmente un termine significato religioso "cadendo o rivestendo di vimini in avanti", da adesso "ansioso", "ben disposto" disse dei dei; anche, da pte di radice alternativo -, ptér.n, penna, ala, e ptér.ks, ala, come Gk. ......, come in combina ptero - e - pteros, -pter.ks; ptíl.n, penne molli in giù, penna; pt.nos, alato che vola; riduplichi pipto, caduta, ed aggettivo verbale pt.tós, cadendo, derivatives caduto, e nominale pt.tis, caduta, ptosis, e pt.mn, una caduta, corpo caduto, cadavere come in kompipto, converga, coincida da che kompt.tós, intersecandosi e .kompt .tós, non intersecandosi, asintoto ed anche kómpt.mn, un evento, sintomo di una malattia; pótmos di o-grado (in composto con Gk. suffisso - l'amo -), "passando a tutta velocità acqua", fiume; péttrom, penna, foglia, come Skr. pattram.

"Il "cavallo inglese e moderno viene da Gmc. khursaz (il cf. O.Eng. hors, O.N. hross, O.Fris. hors, M.Du. ors, Du. ros, O.H.G. hros, Ger. Roß) che ha un'origine incerta; cambi fonetici germanici che seguono che dovrebbe essere tradotto come MIE k.sos che possibilmente è riferito con kers di Torta corsi (il cf. O.N. horskr, Lat. currere, Lith. karsiu, karr celtico), da adesso forse originalmente la stessa parola di Torta k.sos, kárros celtico e generoso, carro.

122.   Per gher di Torta, afferri, includa, compari derivatives come ghrdhio di verbo, il sarcasmo, circonferenza, e ghrdhs di nome, cintura, cinghia, come Gmc. gurd - (il cf. O.N. gjördh, O.E. gyrdan, gyrdel); ghórtos di o-grado suffissato (o Gmc. ghórdhos), allegato, da adesso giardino, pascolo, campo, come Gmc. gardaz (il cf. Goto. gards, O.N. garðr, O.E. geard, O.Fris. garda, O.H.G. garto, Du. gaard), Lat. hortus, Gk. khortos, O.Ir.gort, Bert. garz, ed anche, con un significato più largo di casa, villaggio, città, città compara il goto. garþs ed O.Ice. gerði, Phryg. -gordum, Gk. ........, Camice sacerdotale. garth, - dhi, Toch. kerciye (da ghórdhiom), e (non il satemized) O.Ind. g.hás, Av. g.r..., Lith. gar.das, gardin.s, O.C.S. ....., Rus. ....., - ...., Pol. gród, da adesso gard.s proto-Balto-slavo che suggerisce un'evoluzione irregolare (per satemized forme Baltico, cf. O.Pruss. sardis, Ltv. zardi). Anche, premise e zero-grado di suffixd komgh.tis, allegato, recinto, società di soldati, moltitudine, coorte, come Lat. cohors, cohortis, o cors, cortis, da adesso anche la corte, come in komghrtisí., cortesia, inchino, o komghrtíti., corteggio, komghrtiti.nos, cortigiano (da Lui. cortigiano) e komghrtiti.n., cortigiana; e ghóros greci, terra del ballo ballano, coro drammatico, come in ghor.lis, corale, corale (per Med.Lat. cantus chor.lis, MIE ghor.lís kántos), o ghoríst., cantore, ecc.

123.   Sw.dús aggettivale, dolce, piacevole è l'origine di Gk. ...., Skr.  sv.du, Av.xw.sta, Toch. sw.r/sw.re, Lith. s.dyti, s.odki polacco, Gallia. Suadu, O.Ir. sant, chwant gallese ed anche di più lontano suffissò * sw.duís, delizioso come Lat. su.uis. Anche, compari derivatives da radice di Torta sw.d-, come sw.diós dolce, come Gmc. swotijaz (il cf. Goto. sutis, O.N. sötr, O.S. swoti, O.E. sw.te, O.H.G. suozi, M.Du. soete, Eng. dolce, Ger. süß); sw.d., metta al corrente, esorti (< "raccomandi come buono"), come in derivatives moderno sw.sti.n (< * sw.dtio-), consiglio dissw.d., persw.d.; anche, sw.d.s, piacere, aedes, come Gk. ...., e sw.don suffissato e più lontano., piacere, come Gk. ....., dando a derivatives moderno sw.donikós, hedonic, e sw.donísmos, edonismo.

124.   Neqt di radice di torta - probabilmente viene da un più vecchio nec di radice verbale, sia scuro, sia serale. Parole comuni attestate sono da o-grado nóqts / nóqtis di solito (ma paragone più vecchio Hitt. nekuz, forse da IE II il néqus), come Gmc. nakhts (il cf. Goto. nahts, O.N. natt, O.E. niht, neaht, O.H.G. naht, O.Fris., Du., Ger. nacht), Lat. nox (noct di gambo -), Gk. ..., Skr. nakti, Toch. nakcu/nekc.ye, il Vecchio naktin prussiano, Lith. naktis, Ltv. nakts, O.C.S. nosti, Russ. ...., Noc polacco, O.Ir. innocht, nos gallese, Camice sacerdotale. natë. Derivatives include nóqtu., gufo serale; e suffissò chiaramente necrós di radice verbale, nero, come Lat. niger, come in denecr., annerisca, sporchi, da adesso annerisca.

125.   Per mreghús di Torta, breve, compari mrghijós di zero-grado, "corto-durevole" da adesso piacevole, come Gmc. murgijaz (il cf. Goto. gamaurgjan, O.E. myrige, O.H.G. murgi, Eng. allegro), o steso * mreghuís, come Lat. brevis; compari anche Gk. brakhus, Av. m.r.zujiti.

126.   Kan Indoeuropeo, canti, dà Gmc. khannjo (il cf. O.E. hana, O.H.G. henné, M.Du. henne), khan (e) n. (il cf. O.E.hen, henn), Lat. canere, kant di frequentative., come Lat. cant.re, come in kant.t., adkántos, accento l'enkant., incanti, enkant.ti.n, incantesimo, enkánt.iuos, incoraggiante; kán suffissato., cantante; opskan, "uno che canta di fronte agli indovini", come Lat. oscen, un uccello che canta usato in divinazione; kánm.n, canzone, poema, fascino, Lat. carmen.

127.    La Torta diversa mette in parole per "nave, vaso":

IO. Per n.us / náwis Indoeuropeo, nave, vaso, possibilmente da un più primo nau di radice verbale il nuoto, compari O.E. n.wend, Su n.r Lat. nauis, Gk. ...., Skr. n.u, Av. nav.za, O.Pers. n.viy., Braccio. nav, Ir. nau, noe gallese, Camice sacerdotale. anije, Osset. nau. Derivatives comuni includono naw.lís, navale il nawig., navighi, náwigiom, invii, (il pl. náwigia, navi da che Eng. marina militare); da Gk. ...., ......, è il náut di MIE., marinaio, marinaio nautikós, nautico il nautílos, marinaio, nautilo .weronáut., aeuronaut (veda wer, aria), aqanáut., acquanauta (veda aq., acqua), astronáut., astronauta (veda ast.r, stella), kosmonáut., cosmonauta (da Gk. kósmos, cosmo).

I.1. Il termine "marinaio" inglese è di móris di Torta, mare, lago, stagno, come Gmc. mariz (il cf. Goto. marei, O.N. marr, O.E. mero, O.H.G. danneggi., M.Du. meer, Ger. Meer), Lat. cavalla, Skr. mary.d., O.Pruss. mary, Lith. marios, Ltv. cavalla, O.C.S. morje, Russ. più, morze polacco, Gallia. (È) morici, O.Ir. muir, môr gallese, Camice sacerdotale. përmjerr; móriskos di derivatives generoso, palude, terra acqua-registrata, come Gmc. mariskaz (il cf. O.E. mersc, merisc, O.Fr. maresc, mareis, Du. danneggia, Ger. Marsch); morinós, marino il moriqéltos., mariculture, oltr.morinós, azzurro oltremare.

I.2. Per il áwis (più presto * il h2ewis) di IE, uccello, compari Lat. avis, Umb. avif, Gk. aetos, Skr. vis, Av. v., Braccio. hav, Lith. vi.ta, Ltv. vista, Ir. aoi, hwyad gallese; derivatives includono awi.siós, aviario l'awiqéltos., avicoltura, awiáti.n, l'aviazione, e MIE prestano parola per aeroplano, awi.n (il cf. Fr. avion, Terme. avión, Pt. avião, Rom.,Slo. avion); awispéks, indovino, auspicio ("osservatore di uccelli", veda spek, osservi).

Possibilmente da o-grado è ówjom, uovo (alsoa ójjom di forma alternativo, ambo da più primo * il h1óh2wiom), come Gmc. ajjam (il cf. Goto. ada, O.N. uovo, O.E. .g, O.H.G. ei, Eng. [il cockn] l'ey) Lat. .uum, Gk. .ion, Pers. x.yah, curdo. hék, Braccio. dzu, O.C.S. aj.se, Rus. jajco, Ir. ubh, .y gallese, Bert. ui, Camice sacerdotale. ve, vo. Dal latino è owjalís, ovale, ówjolos, ovolo, ovolo, od owjásios, ovaia; da fioco. owjókos, O.Ira. .vyakah, è MIE 'parziale' parola di prestito owj.r o 'pieno' parola di prestito kawj.r, caviale, da M.Pers. kh.vyar, attraverso il turco in caviale francese.

Per "aeroplano", parole diverse esistono in MIE, come il prestito mette in parole (da inglesi che usa parole latine) .weroplánom, da .w .r + il plánom (il cf. Lat. aeroplanum, Eng. aeroplano, Gk. ........., Esso.,Terme.,Pt. aeroplano, Lith. aeroplanas, Russ. ........, Pol. aeroplan, Camice sacerdotale. aeroplan, Saami jarplan pari, .vir .n israelitico, ecc.), Pleukom.ghan germanico., da pléuk+m.ghan. (il cf. Ger. Flugmaschine, Da. flyvemaskine, flyver, Swe. flygmaskin, Fris. fleanmasine) o plánom (il cf. Swe. [il flyg] piano, Eng. piano), Balto-slavo [il somo] il lékts (il m., cf. Lith. l.ktuvas, Russ. ......., Ukr. ....., Pol. samolot, Cz. letadlo, letoun, Slk. lietadlo, Bulg. ......., Slo. letalo).

Un wer di radice (á) Indoeuropeo, aumento, ascensore contiene sospeso, più vecchio * il h2wer, è ricostruito per derivatives greco e diverso: awero, aumento, ed awrtéri., trachea, arteria, anche metáworos, meteora, "alzata nell'aria", Gk (da méta -, meta -, e - l'aworós, alzò). ........; .w .r, aeri (da .wer- allungato), come in .weri .lís, antenna, o mal.-.weri., malaria, illuminato. "cattiva aria" (veda Lat. malós, cattivo); áur di zero-grado., alito, vapore, aura.

Per pleu Indoeuropeo, flusso, compari metathesized Lat. pluere, piova, come in plewiós, piovoso, pluvious, plewi.lís, piviale; Pléutis greco, navigando, pleusis; la zero-grado suffissò plúos, trogolo, bacino, dissimilated in pyelos greco; pléum.n suffissato, "promotore di una società commerciale", polmone, come Lat. pulm (da plumon), Gk. pneum.n (influenzato da pneu, "alito"), Skr. kloman, O.Pruss. plauti, Lith. plau.iai, Ltv. plau.as, Russ. plju.e, serbo. plu.a, come in pleumonós/pleumon.siós, polmonare, o pleumoní., polmonite; plóutos di o-grado, ricchezza, ricchezza (< "inondando") come in ploutokratí., plutocrazia (veda kratos), come Gk. ............; l'o-grado allungò pl.wo, flusso, come Gmc. fl.wan (il cf. O.N. floa, O.E. fl.wan, O.H.G. flouwen, Du. vloeien), pl.tus suffissato, acqua fluente, diluvio, inondazione, come Gmc. fl.thuz (il cf. Goto. fiodus, O.N.floð, O.E. fl.d, O.Fris. flod, M.Du. vloet, Ger. Flut); pleuko steso, voli in alto attraverso aria, voli, anche nuoti, come Gmc. fleugan (il cf. O.N. flügja, O.E. fl.ogan, O.H.G. fliogan, M.Du. vlieghen, Ger. fliegen), Lith. plaukiu, e pléuk., voli, insetto volante, come Gmc. fleug.n (il cf. O.S. fleiga, O.N. fluga, O.E.fl.oge, M.Du. vlieghe, Ger. Fliege), ed anche forse il pleuko, fugga, prenda volo, come Gmc. fleukhan (il cf. O.N. flöja, O.E. fl.on, O.H.G. fliohan, Du. vlieden, Ger. fliehen, anche se qualche volta ricostruì come Gmc. thleukhan, come barbaro. þliuhan, poi più tardi influenzò da questa radice), ploukio causativo, messo migrare, come Gmc. flaugjan (il cf. O.E. flygan, flegan, Eng. fley), pléukik., freccia, da Gmc. fleugika (il cf. Franco in O.Fr. flèche, Esso. freccia, Terme.,Pt. flecha); plúktis di zero-grado, volo, come Gmc. flugtiz (il cf. O.E. flyht, fluht, Ger Basso. flugt, Ger. Flucht); anche plúgos, uccello, dissimilated come Gmc. fuglaz (il cf. Fugls Gotico, O.E. fugol, O.N. fugl, M.Du. voghel, Ger. vogel, goto. fugls), anche in plúgilos, ala, come Gmc. flugilaz (il cf. M.H.G. vlügel, Ger. Flügel); pleudo steso, galleggiante, nuoto, come Gmc. fleutan (il cf. O.E. fl.otan), e pléutos, flotta, rondone, come Gmc. fleutaz (il cf. O.N. flj.tr, O.E. fleot), anche come plud di zero-grado (i) o, galleggiante, come Gmc. flot.n (il cf. O.E. flotian, Fr. flotter, Terme. flotar, anche dalla stessa radice Lith. plaukti, Du. vloeien),

Pneu di torta, alito probabilmente è una radice imitativa che appare in pneuso, starnuto, come Gmc. fneusan (il cf. O.N. fnysa, O.E. fn.osan, O.H.G.fnehan, Eng. starnutisca), pnus di zero-grado (k) o, mentre starnutendo, russi, come Gmc. fnus (k) un (colpì da rhotacism, cf. O.E. fnora, simile a M.H.G. snarchen, Du. snorken, Ger. schnarchen, Swed. snarka), ed il vario pneso, sbuffi, arroti i denti di uno, come Gmc. fnesan (il cf. O.E. fn.ran, Eng. ghigni). Derivatives greci e moderni includono pnówi di o-grado., - il pnowi., respirando, e pnow., alito, come in .pnówi., apnea, (a) supnówi., eupnea, superpnówi., hyperpnea, supopnówi., hypopnea, ecc.; anche, pnéumn, alito vento, spirito come in pneumo -, pneumnto -.

Anche, un indoeuropeo Moderno ricostruì lúptus, aria, cielo è la fonte di Gmc. luftuz (il cf. Goto. luftus, O.E. lyft, O.N. lopt, O.H.G. luft, Du. lucht).

Per magh, sia capace, abbia il potere, compari Gmc. magan (il cf. Goto. magan, O.N. mega, O.E. magan, O.H.G. magan, Ger. mögen, Eng. , anche in V.Lat. exmag.re, MIE [d] l'eksmagh., "privi del potere", spaventi, O.Fr. esmaier, desmaiier Anglonormanno, Eng. costerni, Terme. desmayar), Att.Gk. ....., Dor.Gk. ....., Skr. magha, Toch. mokats, Braccio. mart'ans, Lith. mãgulas, magùs, m..gstu, m..gti Ltv. megt, Sla. mog., mogti, (il cf. O.C.S. ...., ....., O.Russ. ...., ...., Russ. ...., Pol. móc, mog., Sr.-Cr. ...., ...., Cz. mohu, m..e., m..i); mághtis, potere, come Gmc. mahtiz (il cf. Goto. mahts, O.N. mattr, O.E. miht, meaht, O.Fris., M.Du. macht, Ger. Macht, Eng. ), mághinom, potere, strenght, come Gmc. maginam (il cf. O.E. mægen, O.N. megenn, Eng. principale); suffissato m.ghan allungato., macchina, apparecchiatura "che quale abilita", da Att.Gk. ......, Dor.Gk. ......., m.ghanikós, meccanico, e m.ghanísmos, meccanismo, da Mod.Lat. m.chanismus, o m.ghano-; mághus suffissato, magio, membro di una casta sacerdotale, mago, come (dal "possente") O.Pers. magu. (disse da storici antichi per essere stato originalmente il nome di una tribù Mediana, preso in prestito in Gk. ..... e poi in Lat. magio), come in maghikós, la magia, o mághik., la magia, magico (come O.Fr. magique, da Lat. magice, da Gk. magik., fem. di magikos) o Mághes, Magio.

MIE lekto comune, mosca (il cf. O.C.S. ......, ....., Russ. ......, Pol. l..i.., l..., anche O.C.S. ......, Russ. ...... Pol. lata.), e lekts di nome, "aviatore", aeroplano (il cf. Russ. ..., Sr.-Cr.,Slo. lèt, Pol. tiri a sorte, Cz. lasci) è ricostruito per parole di terreno di proprietà comune Balto-slave, cf. Lith. lekiù, l..kti, lakstýti, Ltv. lèkt, l.cu, lècu, l..kat; compari anche O.H.G. lecken, Né. lakka, Ger. löcken, Lat. l.custa, Gk. .....,..., ........

I.3. Torta (a) st.r, più primo * il h2ster, è trovato in Gk. ....., asterískos, asterisco l'asterowéid., asteorid (in composto con Gk -.- ....., IE - l'o-weid., da wéidos, forma, forma, da weid vede, sappia) come Gk. ..........., astro -, come Gk ..... -, astr.lís, astrale ástrom, come Gk astron, in Lat. astrum, come in disástrom, disastro; sters suffissato., Gmc. sterz.n (il cf. Goto. stairno, O.S. sterro, O.N. stjarna, O.E. steorra, O.Fris. stera, O.H.G. sterro, Du. ster, Ger. Stern), stérl., come Lat. st.lla, come in sterlalís, stellare, komsterláti.n, costellazione. Anche, compari Skr. t.ras, st.bhis, Pers. set.re, curdo. stérk / estére, Oss. sthaly, Toch. .re /.. irye, Braccio. ast., seren gallese, Kam. .â .to, Hitt. .ittar.

II.   Bheid Indoeuropeo, divisione, come Gmc. b.tan (il cf. Goto. beitan, O.E. b.tan, O.Fris. bita, M.Du. biten, Ger. beissen), bhídis di zero-grado, morso, pungiglione, come Gmc. bitiz (il cf. O.E. morso), o bhíd., pezzo, un bitten di pice via, come Gmc. bit.n (il cf. O.N. biti, O.E. morso, bita), bhidhrós, amaro, acuto come O.E. er di pezzo (t), bhoidhio molestano o cacciano con cani, come Eng. tormenti o appoggi, Gmc. baitjan (il cf. O.N. beita, O.Fr. beter), bhóids, barca (< "canoa di canoa" o tavolato diviso"), come Gmc. esca - (il cf. O.E. b.t, Ger., Du. calzi, Da.,Né.,Swe. båt, anche O.Fr. batel, Fr. bateau, Esso. battello, Terme. bote, Sco. bàta, gallese cattivo, Ciao. metta in vaso, anche paat estone, b.to giapponese, ecc.); anche nasalizzò zero-gradebhindo, divida, come Lat. findere, con p.part. bhistós (< * il bhidto -) bhísti.n generoso, divisione bhist.s., fessura.

III. Baris greco "barca egiziana", da bari copto la "piccola barca", fu adottato come bár (i) latino di k.in, come O.Fr. chiatta (da M.L. barga, ed in Bert. insacchi, Eng. chiatta), Gk. ....., Esso. barca, Terme., Pt. barco, barca, Rom. barc., Camice sacerdotale. varkë, Slo. barka.

IV. La "nave" germanica è ricostruita come skibs di MIE, nave, barca, da Gmc. salto - (il cf. O.N., O.S., Goto. saltelli, O.E., M.Du. scip, O.H.G. skif, Dan. skib, Swed. skepp, Du. schip, Ger. Schiff, Yid. shif), possibilmente una zero-grado si estese derivativa da skei (a turno dedusse da sek di Torta), taglio, divisione che skéin suffissato., si arrampichi, tibia, (come O.E. scinu), o ekskéin., spina dorsale, chine, come O.Fr. eschine; da Lat. scire, "sappia", (da una cosa separata" da nother, discerna") è skejéntia di MIE, conoscenza la cultura, scienza il komskejénti., coscienza, skeisko di inchoative vota per, skéitom generoso, decreti da che pledhuweskéitom, plebiscito (veda pl.dh.s, persone); skíjen., accoltelli, come O.Ir. sc.an, Eng. skean; skeido, separi, defechi, come Gmc. sk.tan (il cf. O.N. sk.ta, O.E. sc.tan, O.H.G. sk.zzan, Eng. sh.t); skidio, divisione, come (aspirato) Gk. ......., fondi in skísmn, scisma lo skidio -, schizo -; skindo di zero-grado nasalizzato, divisione, come Lat. scindere, p.part. skistós (< * lo skidto -), in skísti.n scissione, anche in ekskindo exscind, pr.iskindo che prescind, reskindo rescindono; skeito steso, separi, come Gmc. skaithan (il cf. Goto. skaidan, O.S. skethan, O.E. sc.adan, scadan, O.Fris. sketha, M.Du. sceiden, O.H.G. sceidan, Du. scheiden, Ger. scheiden), skéitom, tronco, bastone, racchetta da neve, da adesso sci, come O.N. sk.dh, da Gmc. sk.dam, anche come MIE presta parola sk. (t); skóitom, scudo (< il "asse"), come Lat. sc.tum; skeipo steso, fetta, divisione, come Gmc. sk.fan, come in O.N. sk.fa, M.E. sheve, M.L.G. schever, Eng. sheave, skive, brivido.

V.    Per "lod slavo -" (il cf. O.C.S. ......, ....., O.Russ. ....., ......, Ukr. ...., Bel. ......, Pol. .ód., Cz. l.d., lodí, Sr.-Cr. la.a, Slo. ládja, Bul. .....) un vecchio slavo e comune., MIE óld.s, è ricostruito (il cf. Lith. aldijà, eldijà), anche attestò come O.E. .. il ld., "alviolum", Swe. ålla, Da. .. il ld., olde, Né. .ld., quadrante. olle.

VI. Parole di prestito greche e comuni per "barca", anche "peschi granchi, sporga", è karábi.n, come Gk. ........, prese in prestito in O.C.S., Russ. ......., O.Pol. korabia, Ukr. ........, Slk. koráb, Sr.-Cr. korab, ......., anche Rom. caraban, anche kárabos, come Gk. ......., prese in prestito in Lat. carabus (il cf. Fr. caravelle, Esso. caravella, Terme. carabela, Pt. caravela), Camice sacerdotale. karabishte, anche q.rib arabo così come (probabilmente) skarabáios, scarabeo, come V.Lat. scarabaius (il cf. Fr. scarabée, Esso. scarabeo, Terme. scarabajo, Pt. escaravelho, anche in Gk. .........., Russ.,Bul. ........, Sr.-Cr.skarabej, ecc.). Probabilmente non correlato ad Eng. "peschi granchi", dal gerbh di IE, "graffio."

VII.    Per Persico .... (ke.ti), "invii", fondi in Hindustani ka.ti (il cf. Ciao. ....., Ur. ....), da una fonte simile a kath Indo-iraniano, "legno", il kadh di MIE, kástis (< * il kadhti -) possibilmente non-IE, ma forse una radice secondaria dedusse da un più primo * il ka -, riferì afforestare, legno; compari con kat di radici Indoeuropeo - ("capanna", cf. Lat. casa, Av. kata -, Pers. kad, v.s.), kaito - ("afforesti", v.i) e kald - ("legno", come O.C.S. "klada radiano, legname", Gk. klados "capiscono", O.Ir. "legno" di caill, e zero-grado k.dom, Gmc. khultam, cf. O.E.,O.Fris., M.Du. holt, O.H.G. holz)

Rootkaito Indoeuropeo -, afforesti, terra incolta, anche il legno è attestata (in celtico e germanico) come il Gallia. kaito-briga (Lat. c.to-briga), il coit di O.Welsh, O.Cor. cuit, Bert. coet, ed anche da káitis, Gmc. khaithis (il cf. Goto. haiÞi, O.N. heiðr, O.E. hæ.ð, O.H.G. heida, Eng. brughiera, Ger. heide), e prestito-tradusse káitinos germanico, pagano, come Gmc. khaithinaz (il cf. Goto. haiÞn., O.N. heiðinn, O.E. hæ.ðen, O.H.G. heidan), da Lat. paganus, da Lat. pagus, "terra."

Proto-Indo-Europeanpag, anche il pak, assicuri, dà pakio, congiunga, vada bene, come gmc. f.gjan (il cf. O.E. f.gan, Eng. fata), panko nasalizzato, afferri, come Gmc. panhan (il cf. O.E. azzanni, feng, Du. vangen, O.H.G. fangen), e pango, assicuri, come Lat. pangere, come in enpango, urti contro, o il prestito mette in parole kompagtós, patto, enpágtos, impatto; p.ks, pace (da "una rilegatura insieme da trattato o accordo"), come Lat. pace, in pakidhak., pacifichi, pakidhakós, pacifico; pakisko, sia d'accordo, come Lat. pac.sc., come paktós, convenuto, páktom, patto; pákslos, palo (riparato nella terra), polo, come Lat. p.lus, in páksliki di MIE., palizzata (da V.Lat. p.l.cea, in Prov. palissada, Fr. palissade, Terme. palizada), enpaksl., impali, tripaksli., lavori sodo (da tripáksliom, strumento di tortura, da tri-paksli avendo tre pali, Lat. tripali.re, Fr. travailler, Esso. travagliare, Terme. trabajar, Pt. trabalhar, Gatto. treballar, trabaho filippino, ecc., anche Eng. viaggi, da Fr. travaglio); páksl di prestito., vanghi, come Lat. p.la; allungare-grado p.gos, il "confine legò ad un palo fuori sulla terra", distretto, villaggio il paese (il cf. Fr. paga, Esso. paese, Pt.,Terme.,Gatto. país, Rom. pajais), come in p.g.nós, paese-abitante, borghese, poi esteso come pagano e p.génts, abitante di un distretto (come Lat. p.g.nsis, M.Fr. paisant, Eng. contadino, Terme. paisano, Gatto. pagès, ecc.), p.gin., "graticcio al quale è riparata" una fila di viti, da adesso (da metafora) colonna di scrivere, pagina, come Lat. p.gina; pr.p.g., propaghi (da "ripari prima", withpr.-, prima); pagno, assicuri, coaguli, come in p.gtós, coagulò, Gk. ......, o p.gtin., pectina, e págos, massa, collina.

VIII. Wordcheln slavo e comune, "vada in barca", (il cf. Russ. ...., Ukr. ....., Cz. .lun, Slk. .ln, Slo. .oln), il tsheln di MIE, era il nome usato dai cosacco di Zaporizhian Sich all'interno delle prime campagne militari della Marina militare russa contro i Tatars e turchi, usando barche a vela e canotti, nei 16th-17thcenturies.

IX. Qayeqand Persico greco ....., "vada in barca", è da una fonte simile a caicco francese, Esso. caicco, i.e. probabilmente kayik turco, il qayghug di O.Turkish, forse da una vecchia parola di Turkic (o altrimenti il vecchio asiatico) possibilmente riferirono a kayak indiano americano, ed americano Spanish il cayuco. Da adesso, il kájik di MIE, barca, caicco, kájak, kayak.

Una radice di Torta simile (ma non correlato) a questi non-IE le parole sono kaikós, acciechi, come barbaro. haihs, Lat. caecus, Gk. kaikias, Skr. kekara, Lith. keikti, Kajko polacco, O.Ir. caech, coeg gallese.

Una parola iberica e comune per "pipistrello" è MIE kaikom.s, topo cieco" (il cf. Gl.-Pt. morcego, Terme. murciégalo, Gatto. muricec), da Torta m.s, topo, Gmc. m.s (il cf. O.N.,O.Fris., M.Du., O.E., O.H.G. m.s, Eng. acchiappi topi, Ger. Maus), Lat.m.s, Gk. m.s, Skr. m., Av. mus, Pers. mu., Braccio. muk / boccale, Lith. mus., O.C.S. mysu, Russ. ...., Mysz polacco, Camice sacerdotale. mi, musa di Kamviri. Paragone per MIE pleukom.s, lektom.s, topo volante", come Da. flagermus, Né. flaggermus, Swe. fladdermus, Fae. flogmús, Du. vleermuis, Ger. Fledermaus, Russ. ....... ...., Bel. ..........; cf. anche Sr.-Cr. mi di slepi., .i .mi., ecc. Anche, cf. parole per notte, Gk. ........., Lat. uespertilio.

X.    Jah.z Persico, anche fondi in Hindustani (il cf. Ciao. ...., ....., Ur. ....), è di origine araba.

XI. Vesselcomes inglese da O.Fr. vaso, a turno da V.Lat. uascellum il piccolo vaso" o urna", anche "una nave" (il cf. Fr. vaisseau, Esso. vascello, Gatto. vaixell, Terme. bajel, e, da Lat. pl.n. uasc.lla, Terme. vajilla, Pt. baixela), fioco. di uasculum, esso un fioco. di "vaso" di u.s (il cf. Fr. vaso, Esso.,Terme.,Pt. vaso, Gatto. vas), da adesso MIE presta mette in parole w.s, vaso, vaso, wáskolom, vaso, nave.

128.   Parole Indoeuropee per "guerra, battaglia":

IO. Una parola di Torta comune sembra essere stata kóros, guerra, conflitto, come O.Pers. k.ra, Pers. k.rz.r, curdo. .er, O.Pruss. kargis, Lith. karas, Ltv. ka., Russ. ...., Pol. kara; con kórios di derivatives, forza armata, guerra-nastro, oste, esercito, truppa, come Gmc. kharjaz (il cf. Goto. harjis, O.N. herr, O.E. qui, O.H.G. heri, Eng. heriot, Ger. Heer), Lith. karias, Gallia. [Tri] corii, O.Ir. cuire;koriános, regolo, leader, comandante, come Gk. koiranos;koriobhérghos, "collina di esercito", collina-forte protegge più tardi, mentre alloggiando, baracche di esercito, come Gmc. kharjabergaz (il cf. O.N. herbergi, O.E. herebeorg, Du. herberg, Ger. Herberge, härbärge svedese; turno che vuole dire in Eng. alberghi, in harbwr gallese, veda bhergh, v.i. per porto germanico, "porto"); koriowóldhos, esercito-comandante, araldo (woldho, regola, potere vede wal), come Gmc. kharja-waldaz (il cf. Araldo Anglonormanno, Ger. [Wappen] herold, Fr. héraut, Esso. araldo, Terme. heraldo, Pt. arauto, ecc.), korionéstom, "provviste di esercito", cintura di sicurezza (da néstom, cibo per un viaggio, veda nes), come Gmc. kharja-nestam (il cf. O.Fr. harneis, Eng. cintura di sicurezza); korio denominativo, angari, devastazione, saccheggio, incursione, come Gmc. kharj.n (il cf. O.E. hergian); korikrénghos, "oste-anello", riunione, piazza pubblica (krénghos, accerchi, veda sker), come Gmc. kharihring (il cf. O.It. aringo, arringa, Prov. arenga, Eng. faccia un'arringa, Terme. arenga, ecc.).

I.1. Wal di torta, sia forte, è trovato come wal di stative suffissato., Lat. ual.re, come in walós, forte, wál.s, forza, komtr.wál.s bilancia, walénts, affronti, coraggioso, walénti., valenza, ambhiwalénti., l'ambivalenza, walidós, valido .walidós, renda invalido, adwális, giovi (da Fr. aval), komwal.sko, migliori, ekwalu., valuti, pr.iwal., prevalga, walideiko, dica addio, (veda deik, show) walidéikti.n, valediction l'aiqiwal., abbia forza uguale (come Lat. aequi -, Eng. equi -), aiqiwalénts, equivalente; woldho di o-grado esteso, domini, governi, come Gmc. waldan (il cf. O.S., Goto. waldan, O.N. valda, O.E. wealdan, wieldan, O.Fris. walda, O.H.G. waltan, Ger. walten, Eng. maneggi), e suffissò wólstis (< * plateau-ti -), regola, come Sla. volst. (il cf. O.C.S. vlasti, Russ. ......., ......), come in opwólstis, oblast, Sla. ob - il volst. (il cf. O.C.S. ......., O.Russ. ........, Cz. oblast, ecc.).

Torta deik di radice verbale, mostri, pronunci solennemente, dà Lat. d.cere, dica, dica, come in prestiti déikti.n, dizione il deikt., dettame, déikt.tos dettame, déiktom affermazione, addeiktós tossicodipendente, dwenideiko (veda dwenós, buono) benedice, dwen.déikti.n, la benedizione, komdéiki.n la condizione, komtr.deiko contraddice, ekdeiko, editto enterdéiktom, interdizione jowosesdeikós, giuridico (Lat. i.s, i.ris corrisponde al jówos di MIE, jowosés veda rhotacism), jowosesdéiktion, giurisdizione, malideiko che maledict, pr.ideiko predicono, w.rideiko "dice la verità", w.rideikós (veda w.rós, vero), veridical, w.ridéiktos, verdetto; dik di verbo di zero-grado suffissato., proclami, Lat. dic.re, come in apdik., abdichi, dedik., dedichi, pr.idik., affermi; sufix di agential - il dik -, in éndiks, indice, indicatore, indice l'endik., indichi, anche jówosdiks, giudice, Lat. i.dex, jowosdiki.lís, giudiziale pr.ijowosdik., giudichi prematuramente, pr.ijowosdíkiom, pregiudizio; wínd.ks, sicurezza, rivendicatore, vendicatore, come Lat. uindex, come in wind.k., rivendichi, vendichi, prenda vendetta; deikno, show, déikmn esemplare, modello come in deíktis, deissi, deiktikós deictic, paradéikmn paradigma, apódeiktis prova, dimostrazione la polizza (il cf. Gk. ........., in Lat apodixa, "ricevuta", poi Esso. polizza, in Fr. pattugli, Terme. póliza, ecc.); dík di zero-grado., la giustizia, raddrizzi, caso di corte, come in komdikós, sindaco, come Gk. ........, dhesodík., teodicea, e diko, getti (da "diretto un oggetto"), come in dikskos, disco, Gk. ......; doiku di o-grado., faccia la punta a ("cursore"), come Gmc. taihwo (il cf. O.N. ta, O.E. tahe, O.Fris. tane, O.H.G. zecha, M.Du. te). Vario deig di forma -doigio di o-grado, mostri, istruisca, come Gmc. taikjan (il cf. Goto. ga-teihan, O.E. t.can, O.H.G. zihan, Eng. insegni, Ger. zeihen), dóignom, marchio, segnale, gettone, come Gmc. taiknam (il cf. Goto. taikns, O.S. tekan, O.N. teikn, O.E. t.cen, t.cn, O.H.G. zeihhan, O.Fris., M.Du. teken, Du. teken, Ger. zeichen), dígitos di zero-grado, dito (da "cursore, indicatore").

W.rós Indoeuropeo (più presto * il werh1-o -), vero, fidato e w.r., la fedeltà, fede, da adesso pegno, accordo che promessa, trattato dà a Gmc. w.ro- (il cf. O.E. w.r, O.Du., O.H.G. guerreggi, Du. waar, Ger. wahr), Lat.verax (il cf. O.Fr. verai, Anglo-Fr. verrai, O.E. verray, Eng. molto), O.C.S. ...., Russ. ...., Pol. wiara, Bul. ...., Gwyr gallese, O.Ir. abete. Derivatives include w.r.ks, veritiero, verace w.rit., la verità, w.ridhak., verifichi, ecc.

I.2. Nes di torta, risulti bene, rimanga, ritorni in salvo a casa, dà O.Gk. nehomai (* il ninsomai), O.Ind. nasate, Toch. Nas - / il nes-; anche, néstom suffissato, cibo per un viaggio, come Gmc. nestam (il cf. O.E., O.H.G., O.N. nido), come in korionéstom, cintura di sicurezza (per kóros, guerra, v.s.); nóstos di o-grado, una casa di ritorno, come Gk. ......, fondi in comune nostalgí., in composto con Gk. prendendo in prestito - l'algí., Gk. ....., da álgos, il dolore, Gk. ......

I.3. Ker di torta, svolta, curva skreng steso nasalizzato germanico, si appassisca, contrarsi su, come Gmc. skrink, kréng., una piega, pieghi, (il cf. O.N. hrukka, Eng. ruck), e krengio, ruga (il cf. Frank. hrukjan, O.Fr. fronce, Eng. si agiti), come Gmc. khrunk -; nasalizzato krénghos steso, circondi, qualche cosa curvò, accerchi, come Gmc. khringaz, (il cf. O.E. hring, O.N. hringr, O.Fris. hring, M.Du. rinc, Ger. Anello), anche fondi in O.Fr. renc, reng, "linea fila" che dà prestito mette in parole krenghs, fila serie, adkrengho sistema; kreukios steso, schiena, come Gmc. khrugjaz (il cf. O.N.hryggr, O.E. hrycg, O.Fris. hregg, O.S. hruggi, O.H.G. hrukki, Du. tappeto, Eng. si increspi, Ger. Rücken); variantkurwós suffissato, tendenza, curvo come Lat. curuus, come in kúrw., curvi, kurwatós, curvo o kurwatós., curvatura; suffissato krísnis steso, capelli, come Lat. cr.nis, kríst., ciuffo, cresta, come Lat. crista, kripsós, riccio come metathesized Lat. crispus, da adesso il krispós di MIE, crespo; kris espressivo., dimeni le anche durante l'accoppiamento, come Lat. cr.s.re, in krísom il crissum; kíkros riduplicato, accerchi (metathesized come * il latino di kirkosin), anche il circo, kíkrolos, cerchio il kikrom -, circum -, kíkr., vada circa, da adesso percorra, rekikr., ricerca; o-grado suffissata kor.nós, curvo come in kor.n., qualsiasi cosa curvò, genere di corona; vario kurtós, convesso come in kurtósis.

Un'altra radice di Torta simile è (s) il ker, tagli, anche "spogli, separi" come in Gmc. skeran (il cf. O.E. scieran, sceran, Ger Basso.,Du. scheren, Eng. spogli, puro e semplice), Gk. keirein, Skr. krnati, krntati, Lith. skiriu, O.Ir. scaraim, ysgar gallese, ysgyr, Hitt. karsh; skéros, azione, porzione, divisione, come Gmc. skeraz (il cf. O.N. skör, O.E. sc.ar, scearu, scaru, O.H.G. scara, Ger. Schar); sk.r., forbici, come O.E. sc.ar, in sk.rbhérghs "protettore di spada", fodero, come Gmc. skerberg (il cf. O.H.G. scarberc, escauberc di O.Fr vedono bhergh); sk., incisione, targhetta, risultato, da Gmc. skuro (il cf. O.N. skor, O.E. scoru); lo skóriom, in basso terzaroli ("qualche cosa tagliò la strada), come Gmc. skarjam (il cf. Sker di O.N, Eng. sfregi, skerry), skórpos, fine di diagonalmente-taglio di un asse, come Gmc. skarfaz (il cf. O.N. skarfr, Eng. sciarpa), skórdos di o-grado suffissato, taglio, incisione, come Gmc. skardaz (il cf. O.E. sceard, Eng. coccio); skrdós, vocale breve, e sk.dos, gonna, camicia (pezzo tagliato"), come Gmc. skurtaz (il cf. O.N. skyrta, Swed. skjorta, O.E. scort, sceort; scyrte, M.Du. scorte, M.H.G. schurz, Du. schort, Ger. Schurz); skermo steso, protegga, come Gmc. skirman (il cf. O.H.G. skirmen, O.Fr. eskermir), come in skérm di MIE., scaramuccia (il cf. Eng. faccia scaramucce, Du. schermutseling, Swe. skärmytsling, O.It. scaramuccia, Terme. escaramuza, ecc.), skérmos, scudo; varia forma kór.n, carne, come Lat. caro (carn di gambo -), come in koron.lís, carnale, koron.ti.n, garofano il koron (es) lech.lis, carnevale (il cf. O.It. carnevale, haplology da Lat. carneleuare) anche MIE prestito parziale karnich.lis, koroniuorós, carnivoro; kóriom, cuoio (da "pezzo di nascondiglio"), come Lat. corium; krtós, vocale breve, come Lat. curtus; Kórmos greco, tronco di albero potato, kóris, cimice dei letti (da "tagliatore"); sk., sostenga, come Gmc. skur. (il cf. O.E. scora, M.L.G. schor, M.Du. segnapunti); kórteks, abbaio ("che via" che può essere tagliato); kértsn., pasto ("porzione di cibo), come Lat. c.na; skerbhós, tagliando, acuto come Gmc. skarpaz (il cf. Goto. skarp -, O.S. scarpata, O.N. skarpr, O.E. scearp, O.Fris. skerp, Du. scherp, Ger. scharf), skrób., "pezzi", resti, come Gmc. skrapo, skróbho raschiano, come Gmc. skraban, skróbis, trincea, dith, come Lat. scrobis, o skr.bh., una scrofa (da "rooter, sterratore"), come Lat. scr.fa; esteso epikrsiós suffissato, ad un angolo obliquo, "parziale", come Gk. epikarsios (il cf. Fr. biais, Eng. deviazione).

I.4. Il "porto" germanico viene dal kápn di IE., ospiti, forse "luogo che contiene navi", da P.Gmc. *khafn. (il cf. O.N. hofn, O.E.hæfen, M.L.G. havene, Ger. Hafen, anche O.N. haf, O.E. hæf, "mare"), da kap di Torta, capisca (compari con ghabh) cf. Skr. kapati, Gk. kaptein, Ltv. kampiu, O.Ir. cacht, caeth gallese. Derivatives comuni includono káptiom, manico, come Gmc. khaftjam (il cf. O.E.  hæft, O.H.G. hefti, Du. hecht, Eng. metta il manico a, Ger. Peso); kap di forma di base, abbia, tenga, come Gmc. khabb - (il cf. Goto. haban, O.N. hafa, O.S. hebbjan, O.E. habban, O.Fris. habba, Eng. abbia, Ger. haben); kapigós, "contenendo qualche cosa", avendo peso, cattivo, come Gmc. khafigaz (il cf. cf. O.N. hebig, O.E. hefig); kápokos, falco, come Gmc. khabukaz (il cf. O.N. haukr, O.E. h [e] afoc, M.Du. havik, Ger. Habicht, compari con Russ. kobec); - kaps, "chi prende", come Lat. -ceps; kapio, prenda, afferri, presa, ascensore, come Gmc. hafjan (il cf. Goto. hafjan, O.N.hefja, O.E. hebban, Du. heffen, Ger. heben), Lat. capere, come in kap.ks, capace, capace, kápti.n, sottotitolo kapt.iu., incanti, kapt.iuós, prigioniero kaptós, prigioniero kapt.r, catturatore il kaptos., catturi, antikapio, anticipi, komkapio, concepisca, dekapio, inganni, ekskapio, ometta, enkapio, incept, enterkapio intercettano, preismkáps, principe, moineskáps cittadino, moineskápiom città, municipio l'obhkap., occupi, partikap., partecipi, perkapio, cerceive, rekapio ricevono, recuperi, recuperi, supkaptibhilís, suscettibile; vario k.p greco., remi, manico.

Ghabh di torta, anche il ghebh danno o ricevono, ha derivatives come Gmc. geban (il cf. Goto. giban, O.N. gefa, O.E.giefan, O.H.G. geban, Eng. dia, Ger. geben), Lat. hab.re, hafíar di Oscan, habe di Umbrian, Skr. gabhasti, Lith. gabana, Ltv. gabana, O.C.S. gobino, Gallia. gabi, O.Ir. gaibid, gafael gallese, Camice sacerdotale. grabit / grabis. Derivatives comuni includono perghebho, dia via, abbandoni, vada via via, rimetta, come Gmc. fargeban (il cf. Eng. perdoni, Du. vergeven, Ger. vergeben); ghébhtis, qualche cosa determinato (o ricevè) donano, come Gmc. giftiz (il cf. O.N. gipt, regalo, O.Fris. jefte, M.Du. ghifte, Ger. Mitgift), ghóbholom, qualche cosa pagò (o ricevè), tributo, tassa, debito, come Gmc. gabulam (il cf. O.E. gafol, M.H.G. gaffel, Eng. martelletto, Ger. quadrante. gaffel); ghabh., tenga, possieda, abbia, maneggi, e ghabit., indulga, come Lat. hab.re, habit.re, in ghabhilís habile, capace ghábitos, abitudine ghabhit.bhilís, abitabile ghabhit.nts, abitante il ghábhit., habitat, eksghabh., esibisca, enghab., interdica, proghab., prohibit;deghabhe, debba, come Lat. debere, come in deghabitós, quota, deghábhitom, addebito, deghábhita (n.pl), debito.

Il termine di Torta corretto per debito sembra essere deléghl., cf. O.Ir. dligim, goto. dulgs, O.Sla. dl.g., ed anche Lat. in-dulge., Gk. .. - ......., Camice sacerdotale. glatë, ecc., presumibilmente da d (e) legh steso -, da del, lungo, veda dlongho -.

I.5. Per bhergh di Torta, nasconda, protegga, compari Gmc. bergan (il cf. Goto. bairgan, O.N. bjarga, O.H.G. bergan, Ger. bergen), OCS br.g., Russ. birra.', come in bhrghio di zero-grado, seppellisca, Gmc. burgjan (il cf. O.E. byrgan, Eng. seppellisca).

Bhergh di Torta relativo, alto con derivatives che si riferisce a colline e collina-forte, dà Lat. fortis, Skr. barhayati, Av. b.r.zant, Pers. burj, Thrac. bergas, Illyr. Berginium, Toch. pärk / pärk, Braccio. bardzut'iun, Russ. bereg, Gallia. Bergusia, O.Ir. brí, bre gallese, bera, Camice sacerdotale. burg; Hitt. parku, Lyc. prije;pruwa, A.Mac. Berga. MIE derivatives comuni includono isobhérghs di prestito, iceberg (per MIE presti iso -, Gmc. isa -, "ghiacci", cf. O.N. iss, O.E. è, O.Fris. è, Du. ijs, Ger. Eis), bhrghs di zero-grado, collina-forte, castello, città da adesso fortificata, città, come Gmc. burgs (il cf. Goto. baurgs, O.N. borg, O.E. burg, burh, byrig, O.H.G. berg, Eng. distretto amministrativo, Ger. Burg, in Lat. burgus, O.Fr. burg, O.Spa. burgo, ecc.), bhrghwór.n, "protettore urbano", cittadino, come Gmc. burg-war.n (veda wer, cf. O.H.G. burgari, Eng. cittadino); bhrghtís di zero-grado suffissato, forte bh.ghti., costringa, come Lat. fortis, fortia (alcuni lo riferiscono a dher), in ekbh.ghtis lo sforzo, enbhrghti., rafforzi, bhrghtidhak., fortifichi, reenbhrghti., rinforzi, ecc.

Gli IE corretti mettono in parole per "ghiaccio" è jeg che dà Lith. i.a, Ltv. ieze, Russ. ikra, O.Ir. aig, ia gallese e suffissò jégilos, ghiaccio, ghiacciolo, ghiacciaio, come Gmc. jekilaz (il cf. O.N. jaki, fioco. jökull, O.E. gicel, O.H.G. ichil, M.E. [è] ykle, Ger. gicht, oighear, Eng.dial. ickle, Eng. [l'ic] l'icle).

Gel di radice di torta -, freddo, dà Lat. gel., il gelan di Oscan, Lith. gelmenis, Gk. gelandron; esteso goldós aggettivale dà Gmc. kaldaz (il cf. Goto. kalds, O.N. kaldr, O.E. cald, ceald, O.H.G. kalt), O.C.S. hlad, Pol. ch.ód.

Dher di torta, holdfirmly, appoggio dhermós, ditta, forte come Lat. firmus, in addherm., affermi, komdherm., confermi, .dhermós, malfermo, malato .dherm .rí., infermeria; dhrónos di zero-grado suffissato, posto, trono (da "appoggio"); dhérmn suffissato, statuto, legge, come Skr. dharma ("che che è stabilito fermamente"); dhéren suffissato., una partecipazione azionaria fisso, il dharana di Prakrit; dhóros, partecipazione azionaria, come Ira. d.ra-, Pers. -d.r.

Wer di IE, copra, wéri., difesa, protezione, come Gmc. werj.n (il cf. Goto. warjan, O.N. ver, O.E. wer, O.Fris., M.Du. era, O.H.G. wari, Eng. chiusa, Du. weer, Ger. Wehr); apwerio composto, apra, scopra, (ap -, via, via, veda apo) come Lat. aper.re, come in apwertós, aprì, aperto, apwertós., apertura, introduzione; opwerio, coperta (op -, finito, veda epi), come Lat. operire, come in komopwerio, coperta; w.rtros, allegato, come Skr. vatah; wornio di o-grado, prenda attenzione, avverta, come Gmc. warn.n (il cf. O.E. warenian, O.N. varna, O.H.G. warnon, Eng. avverta, Ger. warnen), in worónts, garanzia, concessione (il cf. O.N.Fr. warant, O.Fr. garant), worontí., garanzia, avallo (il cf. O.N.Fr. warantir, Fr. garantie), woro, protegga, protegga (il cf. O.Fr. garer, guerrer), in worótikom, garage, worio difende, protegga (il cf. O.Fr. guarir), wóris.n, guarnigione, wornio per equipaggiare (il cf. O.Fr.guarnir).

Derivatives di PIEapo, o ap -, via, via, è Gmc. af - (il cf. Goto.,O.N. af, O.E. di, æf, O.Fris.af di, O.H.G. ab, aba, Eng. di, via, Du. af, Ger. ab), Lat. ab, Gk. apo, io.-IO. apa, Bl.-Sl. po. Parole di MIE comuni includono apton, parte posteriore, come Gmc. aftan (il cf. O.E. æftan, Eng.aft a poppa), aptero, dopo, dietro a, come Gmc. aftar (il cf. O.E. æfter), apuko, diventò volto indietro, come Gmc. afugo (il cf. O.N. öfugr, O.E. awk); vario po -, su, in, come po Balto-slavo, il latino estese posto, anche in posino di verbo (da Lat. p.nere, da po+sinere "permesso, impedimento" di origine oscura), p.part, positós ambo il MIE pógrom comune generoso, posteriós posteriore, postm.tim, autopsia (veda mer di Torta) il positós., posa, posíti.n, adposine che adposíti.n, komposino compongono, komposíti.n che komtr.positós, deposino che depositós, disposino collocano, eksposino espongono, enposino impongono, enpositós, impose, enpósitom, impost, enterposino frammettono, obhposino, opponga, obhposíti.n, supposino suppongono, supposíti.n, supposizione, transposino traspone, ecc.

Per mer di Torta, strofini via, danneggi, compari mor., spiritello, incubus, come Gmc. mar.n (il cf. O.E. cavalla, mære, Eng. [notte] la cavalla), O.Ir. Morri [il guadagno], Bulg., Serbo., Pol. mora, Fr. [il cauche] danneggi; m.o, sprechi via, si appassisca, come in mrasmós, marasma, come Gk. ........; mrt.riom (da "terra in giù"), mortaio come Lat. mort.riom; mord steso., morso, come Lat. mord.re, come in mord.ks, mordace, remord., rimorso, ecc.; mórbhos suffissato, malattia, come Lat. morbus, in morbhidós morbido. Probabilmente la stessa radice è mer, muoia (il cf. Hitt.mer), con derivatives m.trom, assassinio, come Gmc. murthra - (il cf. Maurþr barbaro, O.N. morð, O.E. morðor, O.Fris. morth, M.Du. moort, Ger. Mord, anche in M.Lat. murdrum, O.Fr.mordre), m.tis, morte, come Lat. mors, O.Ind. m.ti., Lith. mir.tìs, Ltv. mir.t., Sla. m.rt. (il cf. O.C.S. [..] ....., s.from svo -, swe riflessivo -, Russ. ......, O.Slo. sm.ti, Pol. .mier., Cz. smrt, ecc.), con derivatives latino e comune mrt.lís, mortale il mrtidhak., mortifichi, admortis., amortize;mrio, muoia, con p.part irregolare. mrtuós, morte, come Lat. morire, mortuus, in mrtu.siós obitorio, mribhundós, moribondo il mrtuótikom, ipotechi (da O.Fr. suono di corno e pegno, "impegni", da Frank. wadja, "pegno" il wotio di IE); mrwós di aggettivi comune, morte mrtós, mortale come Gk. ......, .mrtós [' il tos], inmortal, imperituro da adesso anche divino, come Lat. inmortalis, Gk. ........, Skr. amrtam; mortiós, mortale come O.Pers. martiya, in Gk. manticore. Gli altri IE derivatives includono Skr. marati, Av. miryeite, O.Pers. amariyata, Pers. mordan, curdo. mirin, Braccio. me.nil, Lith. mirti, Ltv. mirt, O.C.S. mr.tv., Russ. meret', Pol. mord, umrze., Gallia. marvos, O.Ir. marb, marw gallese, Kamviri m.e, Osset. maryn.

Assassinósvia di MIE Fr. ed Esso., da pl di "hascisc-utenti" di hashishiyyin arabo. di hashishiyy, da hascisc (il hascisc arabo "spolverizzò canapa", illuminato. erba asciutta", da hashsha "divenne asciutto, asciugò su"). Un Ismaili fanatico setta musulmana del tempo delle Crociate, con una reputazione per assassinare leader avversario dopo essersi inebriato mangiando hascisc. Il pl. suffisso - inwas si sbagliato in Europa per parte della parola (il cf. Beduino).

II.   Wers di IE, confonda, mescoli su, (compari con ers di IE) dà commonwérsos, confusione, e fem di parola di prestito. Wérs di MIE. (veda rhotacism), ambo da Gmc. werzaz (il cf. O.S. werran, O.H.G. werran, Ger. verwirren; Eng. la guerra è di O.E. wyrre, werre, da O.N.Fr. era, da Frank. werra, come O.H.G. werra, conflitto, preso in prestito in Fr. guerre, Esso.,Terme.,Pt, gatto. guerra); wersiós comparato, peggio e wersistós superlativo, peggiore come Gmc. wersiz.n, wersistaz (il cf. Goth.wairsiza, O.S. wirs, wirsista, O.N. verri, verstr, O.E. wyrsa, wyrsta, O.Fris. wirra, wersta, O.H.G. wirsiro, wirsisto); w.stis, salsiccia (da "mistura"), come Gmc. wurstiz (il cf. O.H.G. wurst)

Ers di torta, sia in moto, dà vario r.s, mentre rivestendo di vimini, corra, come Gmc. r.san (il cf. O.N. rás, O.E. ræs, M.Du. rasen, Ger. rasen); ers suffissato., vaghi, Lat. err.re, come in ers.tikós, eccentrico, ers.ta, errata corrige ers.niós, erroneo ers.r, errore, apers.ti.n, aberrazione; zero-grado .sis, poeta, veggente, Skr. rsi.

III. Wen Indoeuropeo, si sforzi successivamente, desideri, desideri, sia soddisfatto, è la fonte per wóinos, soldato, e wóin., guerreggi, come Sla. voin' (O.C.S., O.Russ. ....., Ukr. .. ï., Sr.-Cr., Slo.,Bul. vojnik, Cz.,Slk. vojin) e vojna; con significati simili di caccia, insegua, persegua, cf. O.N. veiðr, O.E. waþ, O.H.G. weida, Lat. ven.ri, Gk. ....., O.Ind. v.ti, Av. vayeiti, Lith. vejù, výti, O.Ir. fíad. Gli altri IE derivatives includono wénos, desiderio, come Skr. vanas; wénuo, vittoria, Gmc. winn (w) un (il cf. f. Goto. gawinnen, O.S. winnan, O.N. vinna, O.E. winnan, O.Fris. winna, O.H.G. winnan, Du. winnen), zero-grado suffissata w.i., piacere, gioia, come Gmc. wunj. (il cf. O.E. wen, wynn, Ger.Wonne); wn di stative., sia contento, si allieti, steso come sia abituato a, indulga, come Gmc. wun.n (il cf. O.E. wunian, O.S. wunon, O.Fris. wonia, O.H.G. wonen, Eng. avvezzo); suffissato o-grado causativa vinta., abitui, addestri, svezzi, come Gmc. wanjan (il cf. O.N. venja, O.E. wenian, Du. vennen, O.H.G. giwennan, Ger. gewöhnen); w.nis, la speranza, e verbo w.nio, si aspetti, immagini, pensi, come Gmc. w.niz e w.njan (il cf. Goto. wenjan, O.S. wanian, O.N. væna, O.E. wenan, O.Fris. wena, O.H.G. wanen, Ger. wähnen, Eng. ween); suffissato zero-gradewnsko, desiderio, augurio, w.skos, augurio, come Gmc. wunskan, wunskaz (il cf. O.N. æskja, O.E. wyscan, M.Du. wonscen, O.H.G. wunsken); wén.s, amore wenes generoso., adori, veneri, wenesiós, venereo ecc., con rhotacism come Lat. uenus, ueneris; wenésnom, veleno (originalmente veleno di amore), come Lat. uen.num, wéni., favorisca, il perdono, Lat. uenia; wen., cacci, da Lat. u.n.r.; wénom, foresta, come Skr. vanam.

IV. Cer Indoeuropeo - (o * il gwerh2), pesante, dà crús, pesante, venerabile come barbaro. kaurus, Gk. ....., Skr. guruh, c.uspháir., barisfera (da Gk. spháir., sfera), c.útonos, baritono, e Lat steso. *gwruís, pesante, pesante, grave come Lat. gravis, c.uit., la gravità, cru., opprima, adcru., aggravi, ecc.; c..s, peso, pesantezza, come Gk. ....., come in wiswoc..s, isobara (da Gk. .sós, uguagli, probabilmente o da widwós che ha visto da weid, sappia, veda, o wiswós, tutto, come O.Ind. visva.); udcri (veda ud); cr.tós, pesante, ingombrante, ottuso, stupido, brutale come Lat. br.tus;cr.gos, strenght, vigore cr.g., conflitto, come in cr.gát., costituisca in brigata, fondi in celta. br.go (il cf. Prov. briu, Terme. brío), Gmc. kr.g (il cf. O.H.G. kr.g, chr.g, M.H.G. kriec, Sca. krig, Ger. Krieg), Cel. br.g. (il cf. O.Ita. briga, Fr. brigata); cérn., macina, come Gmc. kwern.n (il goto. quirnus, O.N. kvern, O.E. cweorn, O.Fris. quern, O.H.G. quirn, Eng. quern, Ger. Querne), Skr. grava, Braccio. erkan, O.Pruss. girnoywis, Lith. girna, girnos, Ltv. dzirnus, O.C.S. zrunuvi, Russ. .ërnov, Pol. .arno, O.Ir. braó, brevan gallese.

V.    Dwéllom Indoeuropeo, guerreggi, anche il duello (O.Lat. duellum, Lat. bellum), è forse parente con O.Ind. dunoti, duta -, O.Gk. du, duero, Camice sacerdotale. non, da una Torta du di radice verbale che vuole dire tormento, dolore; prestiti latini e comuni includono dwelligeránts, belligerante (da Lat. dwelliger., faccia guerra, da Lat. gerere, "salario"), dwélli di kástos, belli di casus (veda kad).

Per kad di Torta, caduta, succeda, anche muoia, compari Lat. cadere, O.Ind. triste, Braccio. chacnum, M.Ir. casar, cesair gallese, Mais. keser, Bert. kasarc'h; Derivatives latini includono kadáu.r, cadavere kadénts, cadent il kadénti., cadenza, accade l'opportunità, adkado, adkadénts, accade incidente, enkado, enkádents, incidente dekado, decadimento obhkado, caduta obhkádents, occidente e da p.part. kastós (< * il kadto -), kastkát generoso., cascata, kástos, caso kastu.lís, casuale il kastuíst., casuist, obhkástos, tramonto, obhkásti.n, occasione, ecc.;

Una radice di Torta simile ma probabilmente non correlata è dheu (più vecchio * il dheuh2), muoia, anche il dhwei, trovò come dhoutós, morto Gmc. dauthaz (il cf. O.E. d.ad), dhóutus di o-grado, morte, come (con suffisso - tus che indica "atto, tratti, la condizione") Gmc. dauthuz (il cf. O.E. d.ath); dhowio di o-grado suffissato, dado, come O.N. deyja; dhwino di zero-grado esteso, diminuisca, languisca, come Gmc. dwinan (il cf. O.E. dwinan, Du. dwijnen, Eng. diminuisca). Il verbo probabilmente viene da dhew, chiusura, fine viene i pieni circle;cf. Lat. funus, - eris, Braccio. di (il gen. diog), Cel. dwutu - (il cf. Duth di OIr). Derivatives include zero-grado suffissata dh..nos, incluso fortifiedplace, collina-forte, come Gmc. d.naz (il cf. O.E. d.n, M.Du. d.ne, Eng. in giù, duna); anche, dalla stessa fonte è d.nos celtico, "collina, fortezza" prese in prestito in Gmc.t.naz (il cf. O.E. tun, Eng. città); dh..n .s, funerale, come Lat. f.nus.

Lo stesso dhewmeans di radice di IE anche "corso, fluisca", come in Gmc. dauwaz, (il cf. O.E. deaw, M.Du. dau, Eng. rugiada), Skr. dhauti., M.Pers. davadan; ed anche "splende, sia leggero", come O.Gk. theousan, O.Ind. dhavala -, Av. fraavata.

VI. Prestiti greci e comuni sono pólemos, guerra, Gk. ......., polemikós generoso, ostile da adesso la polemica.

129.   Per Torta swés.r, (possibilmente da swe riflessivo, e és.r, donna accese poi. "donna di uno è il proprio "gruppo di ceppo in una società di exogamous, veda anche swe-kuro -), con zero-grado swésr alternativo, compari Gmc. swestr - (il cf. Goto. swistar, O.N. systir, O.S. swestar, O.E. sweostor, swuster, O.Fris. swester, M.Du. suster, O.H.G. swester, Du. zuster, Eng. sorella, Ger. Schwester), Lat. soror, O.Gk. eor, Skr. svas., Av. xva.har, Pers. x.har, Toch. .ar / .er, Braccio. k'uyr, O.Pruss. swestro, Lith. sesuo, O.C.S. sestra, Russ. ......, Pol. siostra, Gallia. suiior, O.Ir. siur, chwaer gallese, sus di Kamviri. Diede a latin di derivatives comune swesrik.diom, sororicide, swesor.lís, sororal, swesr.nos suffissato, cugino, da Lat. sobr.nus, "cugino materno."

130.  Per súnus di Torta, súnjus, figlio comparano anche Gmc. sunuz (il cf. Goto. sunus, O.N. sonr, O.E. sunu, O.S., O.Fris. sunu, O.H.G. sunu, M.Du. sone, Dan. søn, Swed. figlio, Du. zoon, Ger. Sohn), Gk. huios, Skr. sunus, Av. hunush, Braccio. ustr, Lith. sunus, O.C.S. synu, Rus., Pol. syn, da su di radice di Torta partoriscono. sauti, O.Ir. suth.

IO. Per parole romaniche da Lat. filius, MIE dh.ilios, "lattante", figlio, e dh.ili., figlia, come in dh.ili.lís, filiale, addheili., affiliato; probabilmente da Torta dh.i, succhi, anche se alcuni lo riferiscono a bhew di Torta, sia, esista (in ambo l'IE dh - l'andbh - evolse come Lat. f -), così forse IE * bh.lios. ma, v.i. per slavo derivativo 'il diti' volendo dire "bambino, figlio" dalla stessa radice dh.i.

Per il bhew di IE, sia, esista, cresca, e bhwijo derivativo e comune, sia, divenga, dia il biju di Gmc (il cf. O.E. beon, O.H.G. bim, bist, Eng. sia), Skt. bhava., bhavati, bhumi., Lat. fieri, fui, Gk. phu -, Lith. bu'ti, O.C.S. byti, O.Ir. bi'u, Rus. ....; il bhowo, viva, indulga, come Gmc. bowan (il cf. O.N. bua, buask, O.H.G. buan, Eng. limiti, marito, Ger. bauen); bhútlos di zero-grado, abitazione, casa, da Gmc. buthlaz (il cf. O.E. baldo, byldan, M.Du. bodel, Eng. costruisca), bhwo, produca, faccia cresca, come Gk. phuein, come in bhútos, bhútom, pianta, e bhútis, la crescita, natura come in bhútik., la fisica, bhutikós, purgante, epíbhutis, epiphysis, diábhutis, diaphysis, supóbhutis, ipofisi, ecc.; bhutús suffissato "che è essere" e Lat. bhut..ros, futuro; zero-grado che bh..rom, abitante (specialmente il coltivatore) dà a Gmc. buram (il cf. O.E. lappa, Eng. pergola, Ger. Bauer), kombh..rom, abitante, contadino (il cf. O.E. gebur, M.Du. gheboer, ghebuer, Eng. confini con, Du. boer, villanzone), bh..riom, abitazione, come Gmc. burjam (il cf. O.E. byre), o bh..wis, sistemazione (il cf. O.N. byr, Eng. da [la legge]); bh..lom, tribù, classe, corsa, Gk. ....., e bh..l., tribù, clan come in Eng. tipo, phyle filo -; la zero-grado ridusse suffixal formano - il bhw - in Lat. combina dubhwiós, dubbioso (da zero-grado di dwo, due) Lat. dubius, dúbhwit., dubiti, Lat. dubit.re, probhwós, diritto Lat. probus, "crescente bene o diritto", superbhwós, superiore, orgoglioso "essendo su", come Lat. superbuus; bhóumos, albero (cosa crescente"), come Gmc. baumaz (il cf. O.E. radi, M.Du. rimbombi, Eng. raggio).

II.   "Diti slavo', "bambino, figlio" è di d.t slavo., d.t. (il cf. O.C.S. ...., S.C.S. ...., Russ. ...., Pol. dzieci., Cz. dít., Bul. .....), MIE dh.itis, "lattante", bambino (veda anche Lat. filius), da Torta dh.i, anche trovato in Lat.  f.l.re, f.mina, Gk. ......, ...., O.Ind. dh..tav., Lith. d.l., O.Ir. dínim.

III. La "fanciulla" germanica è di mághotis Indoeuropeo, domestica la giovane femminilità, donna sessualmente inesperta la vergine (fioco. mághotinom, la "piccola domestica"), come Gmc. magadinam (il cf. O.E. mægeð, mægden, O.S. magath, O.Fris. maged, O.H.G. magad, Ger. Magd, Mädchen), da mághus, la giovane persona di entrambi sesso, persona non sposata, cf. O.E. magu, magava di Avestan, O.Ir. maug.

131.    Dhúg Indoeuropeo (a) t.r, più vecchio * ter di dhug (h2), figlia, Gmc. dukter (il cf. Goto. dauhtar, O.N. dóttir, O.E. dohtor, O.H.G. tohter, scozzese Du. dochter, Swe. dotter), Osc. fútir, Gk. ....... (thugat.r), Skr. duhit., Av. duydar, Pers. doxtar, Toch. ck.car/tkacer, Braccio. dustr, O.Pruss. duckti, Lith. dukt., O.C.S. d..ti, Russ. ...., do.er', Gallia. duxt.r, jü di Kamviri; Hitt. duttariyatiya., Luw. duttariyata.

132.   Altra Torta parole comuni che si riferiscono a parenti, separatamente da pat.r che m.t.r, bhr.t.r e snúsos sono:

A.    IE jénat.r (più vecchio * il jenh2ter), la moglie di cognato dà Lat. ianitr.c.s, Gk. einat.r, Skr. y.tar, Phryg. ianatera, Braccio. ner, Lith. jent., Ltv. ietere, Russ. jatrov', Pol. j.trew, iâri di Kamviri.

B.    IE dáiw.r (older*deh2iwer), il fratello di marito, O.E. t.cor, O.H.G. zeihhur, Lat. l.vir, Gk. d..r, Skr. devar, curdo. Di. / héwer, Braccio. taygr, Lith. dieveris, Ltv. dieveris, OCS d.ver., Russ. dever', Pol. dziewierz.

C.    Un comon che gál.us (Torta * gh2l.us) ha dato a Gk. gal.s, Phryg. gelaros, O.C.S. zl.va, Russ. zolovka, Pol. ze.wa.

D.   Per áwos di Torta, áwjos, nonno paterno, zio materno (originalmente * il h2euh2os, un parente maschio ed adulto altro che uno è padre) compara Gmc. awaz (il cf. Goto. awó, O.E. .am, O.H.G. .heim, Ger. Oheim), Lat. avus, avunculus, Gk. aia, Braccio. hav, O.Pruss. awis, Lith. avynas, O.C.S. uy, Russ. uj, Pol. wuj, Gallia. avont.r, O.Ir. aue, ewythr gallese; Hitt. huhhas. Anche fondi in áwj femminile., nonna (il cf. Lat. avia).

E.    IE nép.ts (il gen. neptós), nipote, nipote dà Gmc. nefat - (il cf. O.E. nefa, O.H.G. nevo, Eng. nipote, Ger. Neffe), Lat. nep.s, Gk. anepsios, Skr. nap.t, Av. nap.t, O.Pers. pisolino., Pers. vaso, Lith. nepuotis, O.C.S. nestera, Russ. nestera, Pol. nie.ciora, Gallia. nei, OIr. necht, níath, nai gallese, nâvo di Kamviri, Camice sacerdotale. pizzico.

F.    Swékuros di torta, suocero danno Gmc. swikhura - (il cf. Goto. swaíhr., O.N. sv.ra, Eng. sw.or, O.H.G. swehur, swagur), Gk. hekuros, Skr. .va .ura, Av. xvasura -, Braccio. skesur, Lith. .e .uras, O.C.S. svek.r., Russ. svekrov', Pol. .wiekra, chwegr gallese, Camice sacerdotale. vjehërr, Kamviri.. u. probabilmente ultimamente dedusse da fem. swekr..s, suocera, come O.H.G. swigar, Ger. Schwieger, Lat. socrus, Skr. .va .r., O.Sla. svekry, ecc.

133.   Jéwos di torta, norma destra, legge (possibilmente da jeu di Torta, legame) come in O.Ind. y.h., Av. yao.da, si riferisce in MIE al corpo di regole e standard per essere applicato da corti; jówos, legge, come Lat. i.s, i.ris (O.Lat. ious), e jowos., giuri, Lat. j.r. (O.Lat. iouesat, veda rhotacism), p.part. jowos.tós, sweared il latino generoso jowosístos di prestiti comune, giurista l'apjowos., abiuri, adjowos., implori, komjowos., scongiuri, jówos.tos, giuria l'enjowos., danno, perjowos., spergiuri, jowoseskomséltos, giurisperito il jowosesproweidénti., la giurisprudenza (da proweidénti., da IE per e weid); Ós di jowest (i) Italo-celtico, solo come Lat. iustus, O.Ir. huisse (< * il justjos).

Il komselo di MIE, consiglio chiamano insieme, deliberi, consideri, come Lat. consulere, trovato in Lat. senatum di consulere, senátum di komséltu di MIE, raggruppare il senato (chiedere consiglio)" da kom - "con" + selo "prendono, raggruppi insieme" da Torta sel vile - prendere, afferri."

134.    Per "legge" come una regola scritto o intesa o il corpo di regole dall'autorità legislativa, i.e. il concetto di Lat. lex, MIE ha parole diverse:

IO. Lex latino, legis possibilmente viene da Torta allungata * l.gs, da adesso accese. "raccolta di regole", (veda gamba di Torta, raccolga) anche se si usa come l.ghs Indoeuropeo (ambo i gh di gand di IE potrebbero evolvere come g in latino) e Moderno, da legh di Torta bugia, disposizione perché la sua finale origine rimane incerta, e questa radice dà anche lóghom di o-grado germanico, legge "che quale è messo o posato in giù", Gmc. lagam (il cf. O.N.,O.E. lagu, ritardo -, O.H.G. l.ga, Eng. legge, Sca. lov, Ger. Lage), con derivatives comune l.gh.lís, legale l.ghitim., legittimi, l.ghi.lís, fedele l.gheslat.r, legislatore preiwol.ghiom, diritto ("una legge che colpisce una persona", da preiwós privato) e da l.gh denominativo latino., deputi, commision, carica, legato ("impegni da contratto"), come Lat. leg.re, è l.gh.tom, lascito koml.gh., colleage, koml.ghi.lís, collegiale del.gh.tos, delegato rel.gh., releghi. Gli altri derivatives noti includono léghio, disposizione, come Gmc. lagjan (il cf. Goto. lagjan, O.S. leggian, O.N. leggja, O.E. lecgan, O.Fris. ledza, O.H.G. lecken, M.Du. legghan, Eng. posi, Ger. legen, Du. leggen), léghros suffissato, covo, letto, come Gmc. legraz (il cf. O.E. leger, O.H.G. legar, M.Du. leger, Eng. covo), e léghtos, letto, come Lat. lectus; o-grado che lóghos greci, parto mettono per giacere in attesa. Cf. Gk. lekhesthai, Toch. lago / leke, Lith. a-lagai, lagaminas, Ltv. laga.a, O.C.S. lego, le.ati, Russ. le.at', Pol. le.e., Gallia. legasit, O.Ir. lige, gwely gallese, Hitt. laggari.

Per lo stesso senso di "quello che è messo o posato in giù", compari statútom di IE, Lat. statutum, "statuto", da Lat. statuere, "stabilisca" o statúmos, Lith. istatymas, da istatyti "messo su stabiliscono (dallo st di IE., stia in piedi, metta in giù)"; anche, Ger. Gesetz (da O.H.G. gisatzida, kom+sedio di IE il set).

Per st di Torta., bancarella, "luogo o cosa che stanno stando in piedi", compari derivatives comune st.los, sgabello, come Gmc. st.laz (il cf. Goto. stols, O.N. stoll, O.E. st.l, O.H.G. stuol, O.Fris. stol, Ger. Stuhl), st.nti., posizione, palcoscenico st.t.iuós, stative kikromst.nti., circostanza, komst.nts, costante komtr.st., contrapponga, st di di., dist.nts, distante ekst.nts, enst.nts, obhst.kolos obhst.trikós, ostetrico supst.nti., sostanza; st.m.n, filo della curvatura (un termine tecnico), stame; st.m.n, filo, come Gk. st.m.n; starós, vecchio, "di vecchia data" come staru slavo; la zero-grado nasalizzò stanto steso, bancarella, come Gmc. standan (il cf. O.N. standa, O.E.,O.S., Goto. standan, O.H.G. stantan, Swed. stå, Du. staan, Ger. stehen), come in ndherstanto, stia in piedi sotto, stántkarts (veda kar -, sodo), standard; stámnis suffissato, gambo, come Gmc. stamniz (il cf. O.N. stafn, O.S. stamm, O.E. stemn, stefn, O.H.G. stam, Dan. stamme, Swed. stam, Ger. Stamm); státis, luogo, come Gmc. stadiz (il cf. Goto. staþs, O.S. stedi, O.N. staðr, O.E. stede, O.H.G. stat, Swed. stad, Du. stede, Ger. Stadt), Lat. státim, subito stat, státi.n una posizione ancora, stazione, armistátiom, armistizio, s.welstátiom, solstizio; Státis greco, posizione che stanstill, statós hanno messo, stando in piedi come Gmc. stadaz (il cf. O.N. stadhr, Eng. bestead), Gk. statos, come in - stat, statikós, statico; dekstan., faccia fisso, stabilisca, destini, obhstan., la fissa è mente su, persista; státus, maniera, posizione la condizione, atteggiamento con derivatives stat..r., altezza, statura, statuo mise su, eriga, causi stare in piedi, e superstáts (Lat. superstes), testimoni oltre" "che sta in piedi; stádhlom, stalla, luogo eretto", come Lat. stabulum; stadhlís, ditta eretta stalla, stadhlisko stabilisce; -stat.s greco, - stat, uno che causa stare in piedi, una posizione; la zer0-grado riduplicò sisto, set, luogo, fermata, bancarella, come Lat. sistere, in komsisto consistono, desisto, desista, eksisto, esista, ensisto, insista, entersistátiom, interstizio, persisto persiste, resisto, riserva supsisto, vivere e da Gk. histanai, con státis una posizione, come in apostátis, katastátis, epistátis epist.m., conoscenza (Gk. ........), epist.mologí., supostátis, hypostasis, ikonostátis wiswostátis, metastátis il próstat., komsto, stabilisca, komstámn, sistema; sistos, web, tessuto, albero ("che che è messo su"), Gk. ....., sistogh.bhmn, istogramma, ecc.; pórstis composto, affigga "che che sta in piedi prima", (por -, prima, avanti, veda per) Lat. postis; stau steso, "forte-eretto, forte" come st.u., metta, stivi, Gmc. st.w.; o-grado st.ui greco., portico, in st.uikós stoico; suffissato stáuros steso, croce posto, palo (veda anche stáuros, toro) l'enstaur., ripristini, metta di nuovo diritto, restaur., ripristini, ricostruisca, restaur.nts, ristorante; la zero-grado estese st..los, sostenga con pilastri, come in epist..los, supost..los, okt.st..los, perist..los prost..los; steuirós, spesso, forte, vecchio come Skr. sthavira.; suffissato steu di forma secondario -, stéur suffissato., governando, come Gmc. steur., e steurio di verbo denominativo, giovenco, come Gmc. steurjan (il cf. Goto. stiurjan, O.N. styra, O.Fris. stiora, O.E. steran, stieran, O.H.G. stiuren, Du. sturen, Ger. steuern), un verbo riferì a stéuros, il grande animale nazionale, bue, giovenco (veda stáuros), e stéurikos, vitello, stirk. Derivatives include Gmc. standan, Lat. fissi, Osc. staíet, Umb. stahmei, Gk. histami, Skr. ti..hati, Av. hi.taiti, O.Pers. ai.tata, Pers. ist.dan, Phryg. eistani, Toch. .t .m /st.m, Braccio. stanam, O.Pruss. stacle, Lith. stoti, Ltv. st.t, O.C.S. stati, Russ. stat', sta polacco., O.Ir. tá, gwastad gallese, Camice sacerdotale. shtuara; Hitt. i.ta, Luw. i.ta-, Lyc. ta -.

II.   Gamba di torta, raccolga, con derivatives volendo dire parli, dà Lat. legere, "raggruppi, scelga, strappi, legga", Gk. legein, "raggruppi, parli" da che MIE légti.n, lection che lezione, legtós ha letto, legtós., faccia conferenze, legénd. (da un gerundive), leyend, legibhilís, leggibile che légi.n, komlego raggruppano raccolgono, komlégti.n, raccolta, dislego stima, amore dislegénts, diligente l'eklego, elegga, eklégti.n, elezione, enterlego sceglie, enterleg., percepisca, enterlegénts, intelligente lego di ne (g), la negligenza, pr.ilego prelect, sakrilegós uno che ruba cose sacre, sakrilégiom sacrilegio (veda sak), selego seleziona, sortilégos, sortilégiom più magnifico (veda ser), sortilegio; légsikom, lessico - i logotipi, - il logue, - il logí., - il logy, katalego, ad elenco katálogos, catalogo dialego, dissertazione usano un dialetto, dialogo, dialégtos dialetto, légtis discorso, dizione il dislegtí., dislessia, eklegtikós, eclettico ecc.; légnom, legno, legna da ardere ("che che è raggruppato"), come Lat. lignum; lógos, discorso, parola, ragione, come Gk. ....., come in lógik., la logica, logikós, logica il logístik., logistico, análogos, analogo l'apologí., scusa, epílogos, epilogo, komlogísmos, sillogismo, prólogos, prologo.

Per sak di Torta, santifichi, dà sakrós, santo, sacro, dedicato come Lat. sacer (O.Lat. saceres), in sakr., faccia sacro, consacri, sakristános, sagrestano il komsakr., consacri, eksakr., esecri; sakrodh.ts composto, prete, "star di riti sacri", come (per dh.t, chi fa, veda dh.) Lat. sacerd.s, in sakrodh.t.lís il sacerdotal; sankio nasalizzato, faccia sacro, consacrate, con p.part. sanktós, sacro come Lat. sancire, sanctus come in sanktidhak., santifichi. Compari anche Osc. sakrim, Umb. sacra, e (fuori Corsivo) forse tutto da IE * il saq, leghi, restringa, includa, protegga, come le parole di IE per "giuramento" e maledizione, sono parole di legare (Tucker) regolarmente.

Anche, col significato di "santo", kwen di radice di Torta, dà a zero-grado suffissata kw.slom, sacrificio, come Gmc. khunslam (il cf. Goto. hunsl, O.N. hunsl, O.E. h.sl, h.sel, Eng. housel), Av. spanyah, O.Pruss. swints, Lith. .ventas, Ltv. svin.t, O.C.S. sv.t., Russ. svjatoj, .wi .ty polacco.

Ser di torta, fiancheggi su, dà Lat. serere, "sistemi, leghi, congiunga (in discorso), discuta", come in séri.s, adsero, asserisca, desertós, deserto il dissert., dissertate, eksero, putforth protendono, ensero, inserto; sérm.n, discorso, dissertazione, come Lat. serm.; s.tis, destino, fortuna (forse dalla rigatura su di destini prima di disegnare) come in srtiásios, mago, koms.tis, consorte ("chi ha la stessa fortuna"); sér., serratura, freccia, sbarra (forse "che che allinea").

III. Per dh di Torta., metta, metta, metta, dà delle condizioni comuni che si riferiscono a" legge (divino), raddrizzi, il fato" (il cf. Eng. decreto), cf. Gmc. d.n (il cf. Goto. gadeths, O.N. dalidun, O.E. d.n, O.H.G. tuon, Eng. faccia, Ger. tun) Lat. faci., Osc. faciiad, Umb. feitu, O.Gk. tith.mi, Skr. dadh.ti, Av. daðaiti, O.Pers. adad., Phryg. dak -, Thrac. didzos, Toch. täs / täs, Braccio. ed, Lith. d.ti, Ltv. d.t, Russ. det'; il delat', dzia polacco.; dzia.a., Gallia. dede, dall gallese, Camice sacerdotale. ndonj, Hitt. dai, Lyc. ta -. Parole di MIE comuni includono dh.tós, messo in giù creò, come O.Ira. datah; dh.tis suffissato, la "cosa posò in giù o fatta", legge, atto, Gmc. d.diz (il cf. O.E. d.d, Eng. atto); dh.k., ricettacolo, Gk. ...., Eng. theca, come in apodh.k., "immagazzini, immagazzini", poi estese come farmacia (ed anche a Terme. bodegaand Fr. boutique, ambo andato via come MIE presta), come in apodh.k.rios, farmacista, apodh.kiom, apothecium bubliodh.k. (da búbliom di prestito greco, prenoti, dal nome greco del Gubla urbano fenicio, Búblos o Cúblos, Gk. ......, come in n.pl. Búblia, bibbia, illuminato. "i libri"), biblioteca, ambhidh.kiom amphithecium, endodh.kiom endothecium, peridh.kiom il perithecium; dh di o-grado., faccia, come Gmc. d.n; suffissato e premise apdh.m.n, pancia, addome, Lat. abd.men, forse la "parte mise via, parte nascosta"; dh.mos suffissato, giudizio la "cosa mise o mise in giù", e dh.mio, giudice, come Gmc. d.maz, d.mjan (il cf. Goto. d.ms, O.N. d.mr, O.E. d.m, d.man, Eng. condanni, ritenga; anche in Russ. Duma, da una fonte germanica), anche come suffisso astratto -dh.mos che indica stato, condizioni, il potere (il cf.  O.N. -domr, O.E. -dom, Du. -dømme, Eng. -dom); komdho di zero-grado, metta insieme, stabilisca, preservi, come Lat. condere, in apskomdho scappano, rekomdhitós, recondito e suffissò komdhio, stagione, sapore, come Lat. cond.re, in komdhiméntom il condimento; dhakio di forma di zero-grado suffissato, faccia, faccia, come Lat. facere, di solito fondi come forma di combinazione latina - dhaks, Lat. -fex, "creatore" - dhakiom, Lat. -ficium, "una creazione", ambo l'Eng. -fice, e - il dhak., Lat. -fic.re, - dhakio, Lat. -facere, ambo normalmente Eng. -fy; delle parole comuni includono - il dhakients, - il facient, dháktos, fatto dhákti.n, fazione dhakt.r, fattore il dhaktorí., fabbrica, addhakt., colpisca, addhákti.n, affezione l'amplidhak., aplify, artidháktos, manufatto artidhákiom, artificio dw.iatidhakós, beatifico komdhákti.n, composizione il komdhaktion., confect, dedhakio, errore dedhakiénts, insufficiente nisdodhakio, nidify (veda nisdos, nido) l'aididhak., edifichi (da Lat. aidis, un edificio), aididhákiom, edificio ekdháktos, effetto l'endhakt., infetti, jowostidhak., giustifichi, malidhakt.r, malfattore il manudhaktós., fabbrichi (veda mánus, mano), modidhak., cambi, gnotidhak., notifichi, opidháks, lavoratore (veda op, lavoro) opidhákiom, servizio il dovere, affari occupazione, spettacolo di lavoro (da Lat. opificium, più tardi l'officium), op (i) dhak.n., ufficio, (il cf. Lat. opificina, più tardi l'officina), perdhakio, fine, perdhaktós perfeziona, .sidhákiom, orificio (veda .s, bocca), ekdhakio porta a termine, ekdháktos, effetto ekdhakiénts, efficiente ekdhak.ks, efficace l'endhakt., infetti, pontidháks, pontifex (veda il pent di IE), pr.idháktos prefetto, prodháktos profitto, prodhakiénts che trae profitto (Eng. "abile"), putridhakio, putrify (veda pu, decomposizione) q.lidhak., qualifichi (veda qo), pertidhak., pietrifichi, r.ridhak., rarefaccia (dal prendere in prestito r.rós, raro, Lat. r.rus), regtidhak., rettifichi (veda regtós, raddrizzi, diritto), redhakio, alimentazione refect, redhaktóriom refettorio, reudhidhakio arrossa, reudhidhakiénts, rubefacient, (veda reudhós, rosso) sakridhak., sacrify, satisdhakio soddisfanno (veda s.), supdhakio, basti, supdhakiénts, sufficiente; da Lat. dháki.s, forma, faccia (la "forma impose su qualche cosa") è dhaki.lís, facciale superdháki.s, superficie; dhaklís suffissato e più lontano, fattibile, facile come Lat.facilis (da O.Lat. facul), come in dháklit., l'abilità, il potere, scienza anche dhaklís di nome, col senso di facoltà le installazioni, disdháklit., la difficoltà; dh.s, legge divina, destra, come Lat. fas; riduplicato dhidho greco, metta, Gk. tithenai, come in dhátis, un mettendo, Gk. ....., anche la tesi, e dhatós aggettivale, mise, come in dhatikós, thetic, anadhámn anatema, antidhátis diadhasis, epidhátos il supodhak., ipotechi, supodhátis, ipotesi, metadhátis, endhidho di parità (a), inserto, parendhátis, parentesi, prosdhátis, prothesis, protesi, komdhátis, sintesi; dhámn, la "cosa mise", proposta, tema, Gk. ...., come in dhamntikós, tematico; riduplicato dhedh Sanscrito., metta, Skr. dadh.ti, p.part. dhatós, mise, Skr. -hita -.

In proto-Indo-europeo, un altro verbo volendo dire comune "fa" esistito, qer, come Skr. karoti, "lui fa", come in Sómsqrtom, Sanscrito, Skr.sa.sk.tam; anche, derivatives comune qéras greco, mostro, o dissimilated qél.r, mostro, peloria; anche, qérmn suffissato, atto, atto, come Skr. karma.

III.1. Op Indoeuropei, lavoro producono in abbondanza, includa óp.s, lavoro, Lat. opera, con opes di verbo denominativo., operi, come Lat. oper.r., come in óper., opera (colpì da Lat. rhotacism), komopes., manuopes., maneuver;openentós, ricco, ricco, opulento come Lat. dissim. opulentus, ópnis, tutto (da "abbondante"), Lat. omnis, come in ópnibhos, autobus; optmós, meglio (più "ricco") come Lat. optimus;komópi., profusione, abbondanza copia anche, come in komopionts (ós), copioso.

III.2. Per pent di Torta, calchi, vada, compari Gmc. finthan, "venga su, scopra" (il cf. Goto. finþan, O.N. finna, O.E. trovi, O.S. findan, M.Du. vinden, Ger. finden); póntis suffissato, modo, passaggio, trovato in Lat. p.ns, "faccia un ponte su", (più primo mening di "modo, il passaggio" preservò in pontidháks di titolo sacerdotale, pontifex che "colui che prepara il modo") anche fondi in Russ. ...., "percorso, modo (come in 'lo sputnik', viaggiatore di amico che potrebbe essere tradotto come "kompontinikós" di MIE)"; pnto di zero-grado, andatura passeggiata, in peripntetikós peripatetic, Gk. .............; p.tos suffissato, da iraniano (il cf. Av. p.nt. (nominativo), p... (genitivo) il modo, Vecchio p.thi- Persico), in W.Gmc. attraverso Scythian, come Gmc. patha - (il cf. O.E. paþ, pæþ, Fris. percorso, M.Du. accarezzi, O.H.G. pfad, Eng. percorso, Du. blocco, Ger. Pfad).

III.3. Per pu di Torta, decomposizione, decadimento (da più vecchio * il puh, diviene p., puw - di fronte a vocali) compara p.lós, marcio, lordo come Gmc. f.laz (il cf. Goto. füls, fúll di O.N, O.E. f.l, O.H.G. fül, M.Du. voul, Ger. faul), p.trís, marcio come Lat. puter, púwos / m, pus, come Lat. p.s, Gk. puon, puos, anche in enpuwo suppurano, come in enpuwémn, empyema.

III.4. Uomo di radice Indoeuropeo -, dia, dà Lat. mánus, con manudi di derivatives., maneggi (da V.Lat. manidi.re, in O.It. maneggiare, Fr. direttore, Eng. maneggi, Terme. manejar, ecc.), manu.lís, manuale manúdhriom, manico il manubrium (da instr. suffisso - il dhro -), manteno, mantenga (veda dieci), manikóis. (da Lat. cura, koisa latino ed Arcaico la "cura"), manighestós, preso nell'atto, chiassoso, ovvio manuskreibhtós (veda chedh), scritto a mano (veda skreibh) manuskréibhtom, manoscritto; manúpolos, manciata (per - polos, pieno vedono pel) il manupol., manipoli; mankós, mutilato nella mano; mankáps, "colui che prende dalla mano" acquirente, (- ceps, suffisso di agential, "chi prende"; veda kap), in ekmankap., emancipi; mand., mettere in qualcuno è mano", affidi, ordini, da mand.re composto latino, (- sfida, dare" vede d., anche se possibilmente da "metta", veda dh.) mand.tom, mandato il kommand., comandi, affidi, encomi, kommándos, commando komtr.mand., annulli, richiesta., richieda, rekommand., raccomandi.

III.4.a. Torta dieci, tenda, dà derivatives suffissarono tendo, tenda, estenda, come Lat. tendere, in adtendo frequentano, komtendo, contenda, detendo, detent, distendo dilatano, ekstendo, estenda, entendo, intenda, pr.itendo, finga, suptendo, sottenda; portendo, predica (protendere prima", un termine tecnico in presagio per indicare, presagisca, indovini"); tenio suffissato, Gk. teinein, con tonnellata di o-grado - e zero-grado t.tis, un allungamento tensione, intensità come in katatóni., ent.tis, entasis epit.tis, epitasis il supoteniónti. (Gk. ...........), hypotenusa, prot.tis, protasis, komtonikós, syntonic, ecc.; tétnos di zero-grado riduplicato ['te-tn.-os], rigido, rigido, come Gk. ......., anche il tetano; téntrom suffissato, primo apparire, come Skr. tantram (il cf. Pers. t.r); stative dieci., tenga, tenga, mantenga (da "causa per sopportare o continuare, tenga su a"), come lat. ten.re, in ten.ks tenace, tenore, apsten., si astenga, komten., contenga, komtenuós, continuo il komtenu., continui, deten., detenga, enterten., intrattenga, tenánts, possessore inquilino, tenente il manuten., mantenga, obhten., ottenga, perten., concerna, perten.ks, pertinace il reten., trattenga, supten., sostenga; il derivatives volendo dire "tese", da adesso "sottile" includa tnús, come Gmc. thunniz, thunwiz (il cf. O.N. þunnr, O.E. thynne, W.Fris. dieci, O.H.G. dunni, M.L.G. dunne, Du. grigio spento, Ger. dünn, Eng. sottile), tenús, sottile, raro, eccellente come Lat. tenuis, in adtenu., attenui, ekstenu., attenui, tenrós, offra in pagamento d'un debito, delicato, come Lat. tener, tenresko (en), tocco, intenerate; derivatives che vogliono dire "qualche cosa tesero o capace di essere teso, una sequenza" include tén.n greco, tendine l'o-grado suffissò tónos, sequenza, da adesso il suono pece, tono e suffissò zero-grado t.ia, nastro, nastro.

III.4.b. Chedh di torta, chieda, preghi, dà chedhio suffissato, preghi, implori, Gmc. bidjan (il cf. O.E. biddan, Ger. bitten, O.E. offra), chédhom, implorazione, come Gmc. bidam (il cf. Goto. bida, O.E. bedu, gebed, O.H.G. beta, M.Du. bede, Eng. munisca di grani, Ger. bitte); chestós (< * il chedhto -), in Lat. -festus, .chestós generoso, ostile (da "inesorabile") il manuchestós, manifesti, prese nell'atto.

Alcuni assegnano Lat. -festusto un dhers di Torta comune, sfidi, sia baldo, come Gmc. derzan (il cf. Goto. gadars, O.E. dearr, durran, Eng. sfidi), Gk. thrasys, Skt. dadhar.a, O.Pers. dar.-, O.C.S. druzate.

III.4.c. Skreibh di torta, tagli, separi, setacci (una dilazione di sker), usato come graffi, incida, da adesso scriva, come Lat. scr.bere, skreibhtós generoso, scritto lo skréibh., scrivano, skréibhtos, scrittura skreibhtóriom, scriptorium lo skréibht. /skreibhtós., sacre scritture, adskreibho attribuisce, kikromskreibho, circoscriva, komskreibho, coscritto, deskreibho descrive, enskreibho, scriva, pr.iskreibho, prescriva, proskreibho, proscriva, reskreibho, rescript, supskreibho sottoscrivono, superskreibho, scriva in cima a, skreibho di tran, trascriva; dal greco è skréibhos, graffiatura, schizzo, matita, come Eng. scarifichi.

III.5. Torta comune s., soddisfaccia, come satós di zero-grado, sated, sazio come Gmc. sathaz (il cf. Goto. saþs, O.N. saðr, O.H.G. seduto, M.Du. seduto, Eng. triste, Ger. satt, Du. zad), verbsatio, soddisfaccia, sate, come Gmc. sath.n (il cf. O.E.sadian, Eng. sate); saturós di zero-grado suffissato, pieno (di cibo) sated, come Lat. satur, in sátur., satira, Lat. satyra, e satur., renda saturo, Lat. satur.; satís, abbastanza sufficiente, come Lat. satis, sati., satisdhakio, soddisfaccia, satiat., la sazietà; sadrós, spesso come Gk. hadros.

135.   Teu di radice Indoeuropeo, spinta che bastone, bussata ha colpito, è la parte posteriore suffissò studo, sia diligente ("sta pigiando in avanti"), Lat. studere, stúdiom generosi, ansia "studiano poi, domanda", come in studi., studi, M.L. studi.re; gli altri derivatives includono stesi (s) teupo, spinta che bastone, bussata ha colpito, come Gk. typtein, errori di battitura, Skt. tup -, tundate, goto. stautan "spingono", O.N. stuttr, e steupós germanico e comune, alto, alto come Gmc. staupaz (il cf. O.E. steap, O.Fris.stap, M.H.G. stouf, Eng. bagni).

136.    Torta che s.s, maiale, porco, e sw.nos/-m di derivatives danno a Gmc. swinam (il cf. Goto. swein, O.S., O.Fris. M.L.G., O.H.G.,O.E. swin, M.Du. swijn, Du. zwijn, Ger. Schwein), súk., sug. (il cf. O.N. sýr, O.E. S., O.S., O.H.G. su, Du. zeug, Eng. semini, Ger. Sau), cf. Lat. s.s, suinus, Umb. sif, Gk. h.s, Skr. s.kara, Av. h., Toch. -/suwo, Ltv. siv.ns, O.C.S. svinija Russ. svin, .winia polacco sukko celtico (il cf. O.Ir. socc, hwch gallese, O.E. hogg), Camice sacerdotale. thi.

Riferito pórkos Indoeuropeo, giovane o poco fa, dà Gmc. farkhaz (il cf. O.E. fearh, M.L.G. ferken, O.H.G. farah, M.Du. varken, Ger. Ferkel, Eng. farrow), Lat. porcus, Umb. purka, Gk. porkos, curdo. purs, O.Pruss. parstian, Lith. par.as, Russ. porosja, prosi polacco., prosiak, Gallia. orkoO.Ir. orc, porcos di Lusitanian.

137.   Kákk di torta., merda, escremento, e merda di verbo, cf. Ger. Kacke, Lat. cac.re, Gk. kakka., Pers. keke (h), Braccio. k'akor, Lith. kaka, Russ. kakat', O.Ir. cacc, cach gallese.

Le altre parole per "merda" sono Gmc. skitan, da skeit di Torta -, "divida, divida, separi", e Lat. ekskreméntom, da ekskerno "separano", perciò ambo che rivela una più vecchia nozione di una "separazione" del corpo.

Per il krei di IE, setacci, discrimini, distingua, compari kéidhrom / kéitrom, setaccio, come Gmc. khrithram (il cf. O.E. hridder, hriddel, Eng. indovinello), Lat. cr.brum; kréim.n suffissato, giudizio, crimine, come Lat. cr.men, come in kreimen.lís, criminale, rekreimen., recrimini, diskréim.n, distinzione il diskreimen., discrimini; krino di zero-grado suffissato, setacci, separi, decida, come metathesized Lat. cernere, in p.part kritós (Lat. *kirtos) certo, komkrino, preoccupazione, komkrítos concerto, dekrítos delibera, diskrino discerne, diskomkrit., sconcerti, ekskrino, separi, ekskritós, separato eliminarono, ekskrit., espella, ekskriméntom, escremento krititúd.n, certezza .krititúd .n, incertezza swekrino, secern lo swekrit., segreto, swekrítarios, segretario; krinio di zero-grado suffissato, separi, decida, giudichi, spieghi, come Gk. ......., in krítis, crisi, kritikós, critico krit.ri.n, criterio diakritikós, diacritico endokrinós, ghiandola endocrina eksokrinós, exocrine il supokrití., l'ipocrisia, krít., giudichi, haimntokrít., hematocrit (haimn di MIE -, haimnto -, sangue, è parole di prestito di Gk. ...., - ...., di solito MIE * il saimn).

a.    Per méigh Indoeuropeo, orini, spruzzi, da adesso "annebbi, pioggia eccellente", anche cf di "miscela." Gmc. mihstu - (il cf. Goto. maihstus, O.N. míga, O.E. miscian, mistel, O.H.Gmiskan, Du.dial. mieselen, Swed. mäsk, Ger. mischen), maisk - (il cf. O.E. m.sc, meox Swed. mäsk, Ger. Maisc, Eng. mescolanza), Lat. mingere, meiere, Gk. omeikhein, Skr. mehati, Av. ma.sati, curdo. méz, Gk. omeihein, Toch. -/mi.o, Braccio. mizel, Lith. my.ti, Ltv. m.zt, Russ. mezga, Pol. miazga. Micturirecomes latini da míghtus suffissato, in mightusio vogliono orinare, micturate.

b.    Wem di torta, vomiti, dà O.N. váma, Lat. vomere, Gk. emeso, Skr. vamiti, Av. vam, Pers. v.t.k, O.Pruss. wynis, Lith. vemti, Ltv. vemt.

c.    Ew di PIEsp (j), sputi, diede Gmc. spjewan (il cf. Goto. spiewan, Su spýja O.E. spiwan, O.H.G. sp.wan, Eng. fuoriesca, Ger. speien), Lat. spuere, Gk. ptuein, Skr. ... vati, Av. sp.ma, Pers. tuf, Braccio. t'us, Lith. spjauti, Ltv. sp.aut, O.C.S. pljuj., Russ. pljuju, Pol. plu., Osset. thu,

d.    kwas, tossisca, diede Gmc. hwostan (il cf. O.N. hósta, O.E. hw.sta, O.H.G. huosto, Ger. Husten, Skr. kas.te, Toch. /kosi, Lith. kos.ti, Ltv. k.s.t, Russ. ka.ljat', Pol. kaszle., Ir. casachdach, papà gallesi, Camice sacerdotale. kollje, Kam. kâsa.

138.   Il nome del Reno viene da Ger. Reno, a turno da M.H.G. Rin, ultimamente da un dialetto di IE accese originalmente. "che che flussi", da rej di Torta flusso, corsa, come Gk. rhein, con derivatives incluso rinuo suffissato corsa, come Gmc. rinwan, rinnan (il cf. Goto., O.S., O.E. O.H.G., rinnan, O.N. rinna, M.Du. runnen, Ger. rinnen), Gmc. ril - (il cf. Ril olandese, rille Tedesco e Basso, Eng. ruscello); réiwos suffissato, ruscello, fiume, come Lat. r.uus.

139.   L'albhós di IE, bianco dà a derivatives Lat. albus, Umb. alfu, Gk. alphos, Russ. lebed', Lyc. camice sacerdotale -. Gli altri derivatives sono álbhos, álbhis, "cosa bianca", folletto (dall'apparizione spettrale" e bianca"), come Gmc. albaz, albiz (il cf. O.N. alfr Eng. ælf, Gm. Alpi, Eng. folletto, anche in elfydd gallese ed in Álbher.n, Oberonfrom una fonte germanica simile ad O.H.G. Alberich, in O.Fr. Auberon), e fem. álbhini., di folletto; Derivatives latini includono albhinós, albino, álbhom album, álbhom.n l'albhómon., albume.

MIE Albháni., Albania, viene da M.Gk. ........ Anche se il nome dell'Albania nella sua lingua è diverso (il Camice sacerdotale. Shqipëria, "Terra delle aquile"), apparve solamente dopo le invasioni turche, ed il nome Albháni. è l'internazionalmente usò oggi. Probabilmente le condizioni per oratori albanesi di Grecia ed Italia (come Arvanite, Arber, Arbëreshë, ecc.) è dedotto anche da questo più vecchio nome.

Un IE corretto mette in parole per "aquila" è ór.n (da più vecchio * h3oron, cf. Hitt. .ar .-), come Gmc. arnuz (il cf. Goto. ara, O.N. ari, O.E. guadagni, O.H.G. arn, Eng. erne, Ger. Aar), órnis, uccello come in Gk. ornitho -, e l'altro derivatives da radice di Torta o -, il grande uccello, cf. Gk. orneon, Braccio. arciv, il Vecchio arelis prussiano, Lith. erelis, Ltv. .rglis, Russ. orel, Pol. orze., O.Ir. irar, eryr gallese, Camice sacerdotale. orë.

Álbh., Scozia, è un scozzese - ed Irlandese-Gaelic nome per Scozia, così come Álbhi.n, Albion che designa l'isola intera della Gran Bretagna qualche volta e qualche volta il paese dell'Inghilterra. Il "bianco" è contenuto riferirsi alle rupi di gesso bianco circa la città inglese di Dover, nel sud della Gran Bretagna generalmente.

Nomi di MIE comuni sono Skotts, scozzese, il léndhom di Skott (isk), Scozia, e Skottiskós germanico, scottish.

Per "bianco, mentre splendendo", compari anche argós di Torta, argís come barbaro. unairkns, O.E. eorcnan (st.n), Lat. argu., Osc. aragetud, Gk. arguros, erchan, Skr. arjuna, Av. ar.zah, Phryg. arg, Thrac. arzas, Toch. .rki / arkwi, Braccio. arcat', Gallia. Argentoratum, O.Ir. argat, ariant gallese, Hitt. .arki.. Derivatives comuni includono argéntom latino, argento, argent l'argentin., argentine; Os di argil (l) greco, creta bianca, argil, argúros, argento, arginouís, brillante, brillante-brillante; L'argús di IE, brillante, chiaro in argúio, faccia chiaro, dimostri, disputi, Lat. arguere; argrós suffissato, bianco Gk. argos.

140.   Il prestito franco mette in parole frankós, franchigia, e Fránkos, cittadino, aFrank (il cf. O.E. Lingua franca, O.H.G. Franko, M.L. Franco, Eng. Spedisca in franchigia, Lith. fran.u, ecc.), e Frankiskós, franco (il cf. O.E. frencisc, Eng. Francese, Swe. Fransk, Du. frans, ecc.),Fránki., Francia (come Fr. Francia, e non Frank. che sarebbe come Fr. Franche), e Frankiakós, o forse Frankosiskós secondario (o Frankosistós), francese il cf. Ger. Französisch, Rom. fran.uze.te, Russ. ..........., Pol. francuski, ecc. . l'adj romanico e comune. da Lat. Francensis (il cf. Fr. français, Esso. franzese, Terme. francés, ecc.), *frankénts (è)? sembra una formazione secondaria anche.

L'altro paese chiama in MIE:

a.    Spagna: Fenicio / Punic 'Î-..p .nîm "theisle di lepri (dove sigla "ciao" è un articolo definito)." I coloni fenici trovarono lepri in abbondanza, e loro chiamarono la terra nel loro dialetto di Canaanite. I romani Latino-oratoria adattarono il nome come Hispania. Il nome latino fu alterato fra le lingue romaniche attraverso O.Fr. Espaignol di Espagneand (attraverso M.L. Hispaniolus), ed entrò inglesi dal francese normanno, da adesso MIE Hispáni., Hispania, e Hispanós, Hispaniard, Hispanikós ispanico, e moderno europeo mette in parole Spáni., Spagna, Spanós, spagnolo, cf. Lat.hisp.nus, Gk. ispanós.

b.    Grecia: Da Gk. ......., Lat. Graecus (chiesto da Aristotele per riferirsi al nome delle persone originali di Epirus) è il nome internazionale e generale, da adesso MIE Graikós, greco Gráiki., Grecia. Comunque, il vecchio nome corretto è Sewl.nós, elleno, greco come (possibilmente da "astro, brillante") Gk. ........, Sewl.nikós, Ellenico e Sewlás o Sewlád., Hellade / Ellas / Ellada, Grecia che una parola possibilmente ha riferito a Gk. .. - (hel -) "sole, brillante, luccicante" (il cf. Gk. helios, "soleggi", da IE s.wel), a turno possibilmente riferì alla tribù del Selloi, Gk. .......

c.    Danimarca: Il Dhánes, danesi (Lat. Dani), era le persone dominanti della regione fin da durate antiche. L'origine del loro nome tribale è ignota, anche se potesse essere un prestito latino da un nome germanico, e come Gmc. dan - è il dhen di IE -, possibilmente è riferito a dhen di Torta, "minimo, appartamento" in referenza alla natura pianigiana della maggior parte del paese (il cf. l'etimologia di Polonia e Netherland). Il márg (.) di Dhan (.m), Danimarca, con ("il marzo del landers basso") Gmc. gen. -.m, è poi di Dhan composto (in gen.pl) + marg, confine, confine.

Marg di torta, confine, confine marg di derivatives, Gmc. marchio -, "confine, "territorio di confine anche "pietra miliare, "marcatore di confine e "marca in generale", (ed in particolare un marchio su una sbarra di valuta di metallo, da adesso un'unità di valuta), cf. Goto. marka, O.N. mörk, O.E. mearc, merc, O.Fr. marc, O.Fris. merke, Du. merk, Ger. Marchi, Sca. marchi, e margio, nota, avviso, Gmc. markjan (il cf. O.N. merki, O.H.G. merken, O.E. mearcian), in remargio, commento; anche, dedusse da germanico, compari fem. márg., "marchi fuori, marchi", Gmc. mark.n (il cf. Frank. mark.n, O.It. marcare), e paese di confine", marzo, marc", Gmc. marchio. (il cf. O.Fr. marche, M.Lat. marca), e. Gli altri derivatives includono márg.n, confine, orlo, margine, come Lat. margo, in (ek) margon., emarginate; Vario mrógis celtico, territorio, terra mrógos, distretto (il cf. O.Ir. mruig, bruig, bro gallese, Mais. bro, Bert. broin), in composto da Kommrógos celtico britannico, gallese, "contadino di amico" (il cf. Cymro gallese), come in Kommrógi., Galles, Cymru gallese.

d. R.maní., Romania, viene da R.m., Roma, da adesso lo stesso MIE romano di R.m.nósfor (antico e moderno) aggettivale e persone rumene (il cf. Rom. români), anche se prestiti moderni MIE R.m.niós /R.m.nianósand R.m.nistós (il cf. fini comuni Rom. -ean., -e.te) potrebbe essere usato per il rumeno. Le più vecchie varianti del nome furono scritte con - u, come Eng. Romania (probabilmente una compitazione Francese-influenzata, da Fr. Roumanie), come Rom. rumâni.

141.   Da pej di Torta, sia grasso, gonfi, è zero-grado di derivatives p.tuit., l'umidità trasudò da alberi, gengiva, flemma come in p.tuitári., pituitario; p.nus, albero di pino (producendo una resina), come Lat. p.nus, in p.ni., pino, piña, p.ni.n, piñon; p.w.n suffissato, grasso, come Skr. p.van, Gk. p..n; p.weriós suffissato, grasso, fertile come Skr. p.var., Gk. p.eira, in P.weri., "regione fertile", cf. O.Ir. .weri. (Ir. Repubblica d'Irlanda, M.Welsh Iwerydd, Iwerddon, anche in O.E. .ras, Eng. Ira [la terra]), Gk. P.eri. (una regione del Macedonia, cf. Eng. Pierian salta); póitos di o-grado esteso, ruzzolone grasso, in póitio di verbo ingrassa, Gmc. faitjan, p.part. poiditós, ingrassò, póiditos generoso, grasso, come Gmc. faitithaz (il cf. O.N. feitr, O.E. fætt, Du. visiti, Ger. fett). Compari anche Lat. pinguis (una miscela di Lat. finguis, Gk. pakhus, e Lat. op.mus, Gk. pimelh).  Gk. pitys, Skr. pituh, pitudaruh, payate, Lith. pienas.

 "Albero di pino" in Torta è gelun., fondi in O.N. giolnar, Gk. kheilos, Braccio. jelun/.elun, Lith. pu.is, Ir. giúis.

142.   IE ricostruì g.ingos, "leader delle persone", re, come Gmc. kuningaz (il cf. O.N. konungr, O.H.G. kuning, O.E. cyning, Du. koning, Dan. konge, Ger. könig), è riferito ad O.E. cynn, "famiglia, corsa", Mod. Eng. ceppo (veda gen); O.C.S. "principe" di kunegu (il cf. Rus. knyaz, Boh. knez), Lith. "ecclesiastico" di kunigas, e Finnishkuningas "governa", è ritenuto prestiti da germanico. Neutro di MIE gningodh.mos è una traduzione di prestito di Eng. re-dom, Du. konge-dømme (veda dh.), come gningor.giom è per Gmc. kuninga-rikjam (il cf. Du. koninkrijk, Ger. Königreich, Da. kongerige, Swe. kungarike, Né. kongerike). Comunque, noti che l'O.E corretto. parola per il "regno" era semplicemente r.ce, come Torta e MIE r.giom.

143.   Il nome internazionale Montinécros, da móntis di necrós monte nero (ain) (dopo l'aspetto di Monte Lov.en o le sue foreste conifere e scure), fu dato da conquistatori italiani, possibilmente da Venezia. Il termine fu prestito-tradotto in slavo (sostituendo il loro più vecchio nome, Sla. Zeta) come Krsn. Cor. (o Krsnocóri.), da krsnós, nero (il cf. Sla. .urnu, O.Pruss. kirsnan, Lith. kirsnas, Skr.  k.sna, da kers di Torta), e cor., monte (ain).

Torta kers di radice nominale, calore, fuoco kért., focolare, luogo che brucia", come Gmc. kherth. (il cf. O.E. heorð, O.Fris. herth, M.Du. hert, Ger. Armento); zero-grado k.dh.n, carbone tizzo, carbone come carb di Lat. (in luce di Gmc. kherth -, O.Ind. k.d.ay.ti), krem steso., bruci, cremi, come Lat. crem.re; sufixed estesero kerámos greco, la creta di vasaio, terracotta come in keramikós, relativo alla ceramica; ed in colore (separatamente da krsnós, nero), compari verbo esteso kr.so, colore, come Russ. krasit.'

144.   MIE Swéones (forse l'orig. Swíonis), Suiones, da Swé.n lo swede, è una ricostruzione corretta per Gmc. swioniz, (il cf. O.E. Sweon, Sweonas); in O.N. svear / svíar, il n scomparve nel nome plurale, ancora preservato nel vecchio Swe aggettivale. svensk, MIE Sweoniskós, swedish. Il nome divenne parte di un composto, MIE Sweotéut., "Le Persone" di Suione, come (veda teut.) O.N Svíþjóð O.E. Sweoðeod (il cf. Ghiaccio. Svíþjóð, Eng. Svezia, Ger. Schweden, Du. Zweden). L'unica nazione germanica che ha una denominazione simile era le gote che dal nome Gmc. Gutans (il cf. Suehans, "svedesi") creò la forma intestino-þiuda. Il nome che Swethiuth e le sue forme diverse hanno dato ad aumento all'IE diverso chiama per Svezia (il cf. M.Lat. Suetia, Gk. ......., Ciao. Sv..dan, Pers. Chiamato in giudizio, Lith. .vedija, Russ. ......, Pol. Szwecja, anche Svezja maltese, Heb. Shvedia, Jap. Suw.den, Kor. Seuweden, ecc). Un altro moderno (Scandinavo) composto viene da MIE Sweor.giom, "Il Reame degli svedesi", cf. O.N. Svíariki, O.E. Sw.or..e (il cf. Swe. Sverige, Da.,Né. Sverige, Fae. Svøríki, Ltv. Zviedrija, Saami Sveerje Svierik). Un altro germanico composto quello non è sopravvissuto in tempi moderni è Sweoléndhom, "La Terra degli svedesi", come O.E. Sw.oland.

145.   Finnléndhom germanico, "Terra dei finlandesi" viene dal nome del Norsemen per il Sami o lappone, finlandese o Finnós, finlandese (il cf.O.N. finnr, O.E. finnas). La parola può essere riferita ad Eng. palude o scoperta.

La "palude" inglese probabilmente è da un IE pánio originale -, "palude, immondizia, fango", come Gmc. fanja - (il cf. Goto. fani, O.E. palude, fenn, O.Fris. fenne, Du. veen, Ger. Fenn), prese in prestito in Lui., Sp. fango, O.Fr. fanc, Fr. fange; compari anche Skr. panka., O.Prus. pannean, Gallia. anam.

146.   Una base di Torta per -, traffichi in, venda ("consegni, distribuisca", veda per), è dietro ad enterpreso, negozi, come in enterpréts, intermediario, negoziatore interpreta, enterpret di verbo., interpret;prétiom, prezzo, Lat. pretium, in preti.sós prezioso, adpreti., apprezzi, depreti., depreciate;perno, venda, come in pornografia., prostituisca, come Gk. ....., in pornogrbhós (o abb. pornós), pornografico, porno.

Altri significati della base di IE per - (da per, veda anche pero di verbo), è prova, rischio (da "piombo su", "pigi in avanti"), e sciopero. Compari dal primo significato estese p.ros, pericolo, come Gmc. f.raz (il cf. O.S.,O.N. fár, O.E. f.r, Ger. Gefahr Eng. paura); per.tlom suffissato, pericolo, pericolo, come Lat. per.clum; suffissato e premise eksperio, tenti, impari tentare, come in ekspertós, sperimentato, ekspértos, esperto l'esperto, eksperiméntom, esperimento l'eksperiénti., experience;péri., prova, tentativo, come Gk. ....., in peri.t., pirateggi, come Gk. ........, emperi.kós, empirico. Dal secondo significato è esteso pre-m latino -, pre-s, come in premo, stampa, presós pigiò, prési.n generoso, pressione, depremo deprime, deprési.n, depressione, ekspremo corriere speciale, ekspresós corriere speciale, eksprésos espresso, enpremo entusiasma, enpremtós / enpresós, entusiasmò, enpremt., stampi, obhpremo, opprima, obhpresós, oppresso il repremo, reprima, represós, represso il reprement., rampogni, suppremo, sopprima, suppresós, soppresso.

147.   Eksáliom latino, exilium, "bando" viene da eksál, Lat. exul, persona bandita" da eks, "via" ed al di Torta, "vaghi", come in Gk. alasthai.

148.   Il parénts di MIE, padre o madre che antenato, come parens di Lat è di paro di verbo, produca, partorisca a, produca, Lat. parere, da base di Torta per -, produca, come in parità., faccia pronto, in pr.ipar., prepari; per derivatives di IE che si riferisce ai giovani animali, cf. O.E. fearr, "toro", O.H.G. farro, Ger. Farre, Gk. poris, Skr. prthuka., Lith. pariu, Cz. spratek.

149.   Ówis Indoeuropeo (più vecchio * il h2owi -), pecora dà Gmc. awiz (il cf. Goto. aw.þi, Su .r O.E. .ow, O.H.G. ouwi, M.Du. ooge, Eng. pecora, Ger. Aue), Lat. ovis, Umbrianuvem, Gk. ..., Skr. avika, Toch. .uw, Braccio. hoviv, O. Pruss. awins, Lith. avis, Ltv. avs, Russ. ...., Owca polacco, O.Ir. ói, ewig gallese, Hitt. .awi, Luw. .. il wi -, Lyc. xabwa. Un latino comune derivativo è owinós, ovino.

150.   Pek di radice di torta, strappi, dà pék., bestiame bovino; compari Gmc. fehu (il goto. faihu, O.N. fé, O.E. feoh, O.H.G. fihu, Eng. tassa, individuo, Ger. Vieh), Lat. pecu, pec., Gk. ...., Skr. pa.u, Av. pasu, Braccio. asr, O. Pruss. pecku, Lith. pekus, Camice sacerdotale. pilë. Derivatives comuni includono pékudom, appezzamento di terreno feudale litigano, da Med.Lat. feudum, da Gmc. fehu;pek.. il ni., proprietà, ricchezza, come Lat. pecunia, dà pek.ni.siós, pecuniario .pek .niós, privo di denaro; e suffissò pek..liom, ricchezza in bestiame bovino proprietà privata, dà pek.li.lís, particolare, e pekul., commetta peculato.

151.    Egnís di torta, spari, assegnò sparare come una forza vivente (compari áq.-após), diverso alla sostanza inanimata p.wr, e diede IE derivatives noto come Lat. ignis, Skr. agni, Lith. ugnis, Ltv. uguns, l'ogn di OCS., Russ. ....., Ogie polacco., Camice sacerdotale. enjte; Hitt. agni. In indoeuropeo Moderno (a causa della scomparsa di tali vecchie distinzioni) ambo le parole di solito sono venute comunque, per volere dire lo stesso, con molti dialetti che scelgono solamente uno come la parola principale per un "fuoco" generale.

152.   Proto-Indo-Europeanbhr.s, sopracciglio, è trovato in Ger. br.- (O.E. br., Né. brún, Ger. Braue, Eng. sopracciglio), Gk. ....., Skr. bhrus, Pers. abru, Toch. pärw. /pärw.ne, O.Pruss. wubri, Lith. bruvis, O.C.S. bruvi, Russ. ....., Fermentazione polacca, Cel. briva (> bhr.w., ponte), O.Ir. bru; Abroutes macedone ed antico.

153.   Per kerd Indoeuropeo, cuore (il vecchio flesso Nom. kerds, Acc. kérdm, Gen. krdós, cf. Anatolian kart-s), il paragone suffissò kérd.n, come Gmc. khert.n (il cf. Goto. hairto, O.S. herta, O.N. hjarta, O.E. heorte, O.H.G. herza, Du. cervo maschio, Eng. cuore, Ger. Herz), Lat. cor (corda di gambo -, da krd), Gk. kardia, Skr. h.daya, Av. z.r.d., Braccio. sird / sirt, O. Pruss. seyr, Lith. .irdis, Ltv. sirds, O.C.S. sr.d.ce, sreda, Russ. serdce, Pol. serce, O.Ir. cride, craidd gallese, Bert. kreiz, zâra di Kamviri. Parole di MIE comuni sono da zero-grado latina krdi.lís, cordiale l'adkrd., conceda, komkrd., la concordia, diskrd., discordi, rekrd., record; zero-grado suffissata e più lontana k.di greco., cuore, anche riesca a mangiare, orificio, dà krdiakós, cardiaco endok.diom, endocardio epik.diom, epicardium megalok.di., perik.diom, pericardio; da kred-dha composto -, mettere la fiducia", (un vecchio termine religioso, da zero-grado di dh., faccia, luogo) è kreddho, creda (un verbo separabile) come Lat. credere (il cf. Fr. croire, Esso. credere, Terme. creer, Pt. acreditar, crêr, Rom. crede), in kredhénts, credenza, kredhibhilís, credibile krédhitos, credito dh di kred., "io credo", credo, kredholós, credulone.

Ovest germanico "creda" viene dal komloubhio di IE, tenere caro", stima, fiducia, come Gmc. galaubjan (il cf. O.E. geleafa, ge-l.fan, gelyfan, Du. geloven, Ger. glauben), da Torta leubh di radice verbale, cura, desiderio, amore, come L. lubet (laterlibet), Osc. loufit, Skt. lubhyati, Lith. liaups., O.C.S. ljub., Pol. lubi., Camice sacerdotale. lum. Derivatives comuni includono leubhós, caro, adorato come Gmc.leubaz (il cf. Goto. liufs, O.N. ljutr, O.E. leof, O.Fris. liaf, O.H.G. liob, Eng. volentieri, Ger. lieb), anche lóubh di o-grado., permesso, come Gmc. laub. (il cf. O.E. leafe, Eng. vada via); da lúbh di zero-grado., ami, è Gmc. lub. (il cf. Goto. liufs, O.N. ljúfr, O.E. lufu, O.Fris. liaf, O.H.G. liob, Eng. con amore, non fondato altrove come un nome, eccetto O.H.G. luba, Ger. Liebe); anche lubh di stative di zero-grado., sia caro, sta accomodando, come Lat. lib.re (O.Lat. lub.re); anche, lúbh.d.n, piacere, desiderio, come Lat. lib.d.

Nord che "tro" di verbo germanico viene dal deru di IE, fede, fiducia, come Eng. fiducia.

Verbo slavo per creda, werio, viene da werós, vero il cf. Russ. ......, Pol., wierzy., Sr.-Cr. vjerovati, Slo. verovati, ecc.

154.   IE kw.n, cane dà a derivatives Gmc. ós di khundas (da kun (t), originalmente Genitivo il cf. Goto. hunds, O.E. hund, O.N. hundr, O.H.G. cacci, Eng. insegua, Ger. Hund), Lat. canis, Gk. ku.n, Skr. .van, Av. sp., Pers. si abbassi, Phryg. kunes, Thrac. dinu -, il kinu di Dacian -, Toch. ku / ku, Braccio. .un, O.Pruss. sunis, Lith. .uo, Ltv. soli, Russ. suka, Pol. suka, Gallia. cuna, O.Ir.c., ci gallese, Camice sacerdotale. shakë; Hitt. .uwanis, Lyd. kan -. Kwonikós di Derivatives, cinico, da Gk. .......; vario Lat. kániskan.siós, mentre concernendo a cani, kan.rios, canarino, kaninós, canino.

155.   Compari il derivatives bene-attestato di numerali di Torta da uno a dieci:

IO. Gli IE soliti mettono in parole per uno è óinos, (più presto * il h1oinos) uno, solamente attestò come Gmc. ainaz (il cf. Goto. ains, O.N. einn, O.E. .n, O.H.G. ein, Dan. een, O.Fris. un, Du. een), Lat. .nus (O.Lat. oinus), Osc. uinus, Umb. uns, Gk. ...., O.Pruss. a.ns, Lith. vienas, Ltv. viens, O.C.S., (..)...,... -, O.Russ. [..]..., [..]..., Polacco [il jed] en, Gallia. oinos, O.Ir.óin gallese non, l'ev di Kamviri, Camice sacerdotale. një / nji, Osset. .. (iu). Ed di prefisso slavo - viene dall'ek di IE, "fuori."

Oi di radice di torta -, più primo * il h1ói, (quale dà oinos) aveva altro raro combina, come óiwos, uno da solo, unico, come Gk. os di oi (w), Av. a.va, O.Pers. aiva, óikos, uno (forse il óiqos), come Hitt. aika -, O.Ind. éka -, il hindi. (ek), l'urdu.. (ik), Rro. yek, Pers. .. (yek), l'akh di Kashmiri. Aveva anche vocalico classifica ei -, i -, come in ijo -, Gk. i.

Derivatives include alnóinos, "ogni uno", da solo da óinos di alnós, come W.Gmc. ogni ainaz (il cf. Eng. da solo, Ger. alleine, Du. alleen), nóin (os), nessuno nessuno, da óinos di ne, come Gmc. nain-az (il cf. O.S., M.L.G. nen, O.N. neinn, O.E. nan, M.Du., Du. neen, O.H.G., Ger. nein, Eng. nessuno), Lat. n.n (il cf. anche Lat. unusin di nec Esso. nessuno, Terme. ninguno, Pt. ninguém); da areóini.n latino, unione, oinio unisce, oinitós, unito il óinit., unità, oinit., unisca, adoin., congiunga, komadoin., coadunate, oinanamós, unanime oinikórnis, unicorno, oiniwérsos, universo; suffixedoinikós, uno, chiunque e risuola, singolo, come Gmc. ainigaz (il cf. O.S. enig, O.N. einigr, O.E. ænigO.Fris. enich, Du. enig, Ger. einig, Eng. alcuno), Lat. .nicus, anche in óinki., uno dodicesimo di un'unità, come Lat. .ncia.

Per MIE prwós ordinale [pr.:-wós], prima, anche preismós dialettale, prowtós il pristós [' il tos] (veda più derivatives da per, diretto, attraverso, di fronte a, prima, primo, da adesso "primo, prima", cf. Hitt. parà, Lyc. pri), compari Gmc. furistaz (il cf. O.N.fyrstr, O.E. fyrst, O.H.G. furist, fruo, Eng. prima, Ger. Fürst, früh), Lat. primus, Osc. perum, Umb. impertinente, Gk. pr.tos, Skr. prathama, Av. paoiriia, pairi, Osset. fyccag, farast, Toch. parwät / parwe, O.Pruss. pariy, Lith. pirmas, Ltv. pirmais, O.C.S. p.rv., Russ. pervyj, pierwszy polacco, O.Ir. er, ar gallese, Camice sacerdotale. i parë, Kam. pürük.

Sem di radice di torta -, uno, insieme unito (Nom. séms/s.ms, Gen. s (e) mós / somós, e come sm di prefisso.) che assegna all'unità considerò nell'insieme, ed appare in parola di solito combina, come in seme, subito alla stessa durata, sémel, una volta, come Lat. simul, ensémel alla stessa durata, insieme; sémele, precedentemente una volta, ecc. Compari Gmc. sam - (il cf. Goto. sama, O.N. sami, O.E. sommi, O.H.G. saman, Eng. alcuni, Ger. [lo zu] il sammen), Lat. semel, Gk. heis, Skr. sak.t, Av. hakeret, O.Pers. hama, Toch. sas/.e, Braccio. mi, Lith. sa, Russ. ..., O.Ir. samail, hafal gallese, Camice sacerdotale. gjithë, Kam. ~; Hitt. san, Lyc. sñta.

Derivatives include pieno semdekmkomlabikós di grado greco, hendecasyllabic (da MIE che prende in prestito kómlab., sillabi, Gk. sullambanein, combinare in pronuncia da kom e Gk. lambanein, prendere), semodhesísmos, henotheism (veda dh.s), suposem, trattino (veda supo); smkmtóm, veda kmtóm, cento; sémel suffissato, alla stessa durata, Lat. simul, come in semeltaniós, simultaneo, adsemel., assembli; da solo, olós di sem (g) singolo, Lat. singulus; sempre, sémper composto (veda per) mai ("una volta e per sempre"), Lat. semper; som di o-grado, insieme Skr. sam, e la zero-grado estese s.mn, insieme con, alla stessa durata, come Gk. hama; l'o-grado suffissò somós, stesso come Gmc. samaz (il cf. O.N. samr, Eng. stesso), Gk. omosessuali, in somo -, omosessuale -, somio -, homeo -, sómilos, folla il somilí., pronunci, omelia, Gk. ......; somlós, come, anche, livelli, in .somlós, anomalo, somlogrbhikós, homolographic; s.mís allungato, andando bene, d'accordo, come (< "facendo uno", "riconciliando") Gmc. somiz (il cf. O.N. s.mr, Eng. sembri, conveniente), anche in s.mo-, stesso, Russ. sam (o); zero-grado sm.-, come Gk. ah! -, un -, "insieme" come (il 'l'acopulativum', 'un athroistikon') e.g.. in un-delphos il "fratello", da sm-celbhosliterally "dallo stesso utero" (il cf. Delphi), parente all'inglesi stesso (il cf. Symbel), o Skr. sa.-, presenti e.g.. nel termine per la lingua stessa, viz. s (o) m-qrt., Skr. sa.-s-k.t. "metta insieme"; smplós, semplice Lat. simplus, Gk. haploos, haplous, anche smpl.ks, "una piega", semplice come Lat. simplex, in smpl.kit., la semplicità; s.mos suffissato, uno, un certo anche - lo smmos, come, come Gmc. sumaz (il cf. O.E. sommi, - somma, Eng. alcuni, - alcuni); smmlós, dello stesso genere come, simile, come Lat. similis, adsmml., assimili; di solito ricostruì * s.teros, uno di due, altro come Gk. heteros (più vecchio hateros), anche se s.teros (parente con Lat. seno) dovrebbe essere usato.

Compari anche s.mi, mezzo, generalmente come primo membro di un composto, come Gmc. s.mi- (il cf. O.E. s.m-, in combina samblind, samlæred "mezzo-insegnato, istruì" male, samstorfen), Gk. h.mi, e Lat. semi - e sémis, mezzo.

II.   Le forme per "due" dwo alternati / faccia, con duw - / du-, cf. Gmc. due - (il cf. Goto. twai, O.N. tveir, O.E. tw., O.H.G. zwene, Eng. due, Ger. zwei), Lat. duetto, Osc. dus, Umb. tuf, Gk. ..., Skr. dva, Av. duua, Pers. duva, Pers. faccia, Toch. wu / wi, Braccio. erku, O.Pruss. dw.i, Lith. du / dvi, Ltv. divi, O.C.S.d.va, Russ. ..., Pol. dwa, Gallia. vo, O.Ir. dá, dau gallese, dü di Kamviri, Camice sacerdotale. dy; Hitt. , Lyc. tuwa. Veda anche ámbhos, ambo.

Torta comune il "secondo" era alterós (da al di Torta, oltre) ed anterós, "l'altro dei due il secondo, altro" il cf. Gmc. antharaz (il cf. O.S. athar, O.N. annarr, Ger. ander, goto. anþar), Lat. alteri, Lith. antras, Skt. antarah, ambo i sensi ancora trovati in delle lingue moderne, cf. Da. anden, Swe. andra, Né. andre, Ghiaccio. annar

Evitare l'ambiguità, delle lingue hanno rinnovato il vocabolario, come in Lat participiale e suffissato. seqondós, seguendo venendo seguente, secondo (da seq di Torta, segua) borowed nel secondo inglese, mentre altri hanno fatto combina imitando la formazione ordinale e generale nei loro dialetti (il cf. Ger. zweite, Du. tweede, Gk. ........, Skr. dvit.ya, Fr. deuxième, Ir. dóú, Bert. daouvet, ecc.), da adesso il dwoterós di MIE, dwitós, dwiós, ecc.

Lingue slave hanno subito un cambio curioso, trattenendo le stesse parole per "altro" e "secondo", (e perciò l'ambiguità) ma usare una parola per "amico", da (da adesso "altro") il deru di IE è fisso, solido ("da adesso anche sia fidato"), compari O.Sla. ......, Russ generoso. ...., O.Pol. droghi, Sr.-Cr., Slo. dr.g, Cz., Slk. druh, O.Pruss. draugiwald.nen, Lith. dra.gas, sudrugti, Canniccio. dràugs, ed anche germanico (il cf. goto di verbi. driugan, O.N. draugr, O.E. dréogan, Eng. quadrante. dree, "sopporti", e come goto di nome. gadraúhts, O.H.G. trucht, truhtin).

III. Per tri di radice di Torta - il trei - (il cf. Hitt. tri -, Lyc. trei), IE tréjes generosi, tre comparano Gmc. thrijiz (il cf. Goto. þreis, O.N. þrír, O.E. þr.o, O.H.G. dr., Eng. tre, Ger. drei), Lat. tr.s, Umb. trif, Osc. trís, O.Gk. ....., Gk.Cret. ....., Gk.Lesb. ...., Skr. tráyas, tri, Av. thri, Phryg. thri -, Illyr. tri -, Toch. tre / trai, Braccio. erek', O.Pers. çi, Pers. se, O.Pruss. tri, Lith. tr.s, Ltv. tr.s, Sla. tr.je (il cf. O.C.S. tr.je, O.Russ. ...., O.Cz. t.i., trzy polacco), Gallia. treis, O.Ir. treí, tri gallese, Camice sacerdotale. tre. Derivatives moderni includono trístis di zero-grado (da tri+st, veda st.), "terza persona che sta in piedi da" testimoniano, come Lat. testicolo, in tríst., testimone, tríst.ments, testamento tristíkolos, testicolo l'adtrist., attesti, komtrist., contesti, detrist., detesti, obhtrist., obtest, protrist., protesti, tristidhak., testimoni; trój di forma di o-grado suffissato., gruppo di tre, dà tróik russo.

Per ós di trit (i) ordinale, trtijós, compari il thridjaz di Gmc (il cf. Goto. þridja, O.N. þriðe, O.E. þridda, O.Fris. thredda, O.S. thriddio, O.H.G. dritto, M.L.G. drudde, Du. derde, Ger. dritte), Lat. tertius, Gk. tritos, Skt. trtiyas, thritya di Avestan, Lith. trecias, O.C.S. tretiji, O.Ir. triss, con derivatives comune incluso trítiom il tritium.

IV. Forme alternate di quattro areqetwor, qtwor, qetur, qetr, qetwr. Diversamente da uno, due, tre, le forme flesso di "quattro", i.e. m. qetwóres, f.qetwesóres, n. qetw.r, non è comune a tutti i dialetti di IE; compari Gmc. wor di fe (d) (il cf. Goto. fidwor, O.N. fjórir, O.S. fiwar, O.Fris. fiuwer, Frank. sarto -, O.E. f.ower, O.H.G. feor, Eng. quattro, Ger. vierDan. spari, Sw. fyra), Lat. quattuor, Osc. petora, Umb. petor, Gk.Hom. ........, ......., Gk.Ione. ........, Gk.Dor. ......., O.Ind. catv..ras, catúras, Av. .athwar, .aturam, Pers. .ah .r, curdo. .war, Thrac. ketri -, Toch. .twar / .twer, Braccio. . 'l'ork', O.Pruss. keturj.i, Lith. keturì, O.Ltv. .. tri, O.C.S. .etyri, Russ. ......, Pol. cztery, Gallia. petor, O.Ir. cethir, pedwar gallese, Bert. pevar, Camice sacerdotale. katër, Kam. .to; Lyc. teteri.

Per qeturós aggettivale ed ordinale, qetwrtós (anche il qeturtós), compari Gmc. fedworthaz (il cf. O.E. f.ortha, f.owertha, O.H.G.fiordo, M.Du. veerde, Ger. vierte, Eng. quarto), Lat. qu.rtus, Lith. ketvirtas, Russ. ........., Cz. .tvrtý, Ir. ceathrú, pedwaredd gallese.

V.    Per pénqe Indoeuropeo, cinque, compari Gmc. finfe (il cf. Goto. fimf, O.S. fif, O.N. fimm, O.E. f.f, O.H.G. funf), Lat. quinque, Osc. pompe, Umb.pumpe, Gk. ....., Skr. pañca, Av.pa..a, O.Pers. pan.a, Phryg. pinke, Toch. päñ / pi., Braccio. hing, O.Pruss. p.nkj.i, Lith. penki, Ltv. pieci, O.C.S. p.t., Russ. ...., Polishpi., Gallia. pempe, O.Ir. cóic, pompa gallese, Camice sacerdotale. pesë, Kam. pu.; Luw. panta.

Per penqtós ordinale, compari Gmc. finfthaz (il cf. Eng. quinto, Du. vijfde, Ger. fünfte, Sca. femte, ecc.), Lat. quintus, Gk. ......., Lith. penktas, Russ. ....., Cz. pátý, Ir. cúigiú, pumed gallese, Bert. pempvet, ecc.

VI. Per Torta "sei", andseks di sweks (anche weks in Braccio. vec', originalmente poi probabilmente la Torta * lo sweks), compari Gmc. sekhs (il cf. Goto. saihs, O.S. seks, O.N., O.Fris. sesso, O.E. siex, O.H.G. s.hs, M.Du. sesse), Lat. sesso, Osc. sehs, Umb. sehs, Gk. .., Skr. .a., Av. kh.wua., Pers. .e., Osset. æxsæz, Illyr. ses -, Toch. .äk / .kas, O.Pruss. usjai, Lith. .e .i, Ltv. se.i, O.C.S. .est., Russ. ....., Sze polacco., Gallia. suex, O.Ir. sé, chwech gallese, Camice sacerdotale. gjashtë, Kam. .u.

Per s (w) ekstós, compari Gmc. sekhsthaz (il cf. O.E. siexta, Fris.,Ger. sechste, Du. zesde, Da. sjette) sextus latino, Gk. ....., Lith. .e .tas, Russ. ......, Cz. .estý, Sr.-Cr.,Slo. .esti, Ir. séú, chweched gallese, Bert. c'hwec'hvet, ecc.

VII.    Per séptm di Torta, sept., sette, compari Gmc. sebun (il cf. O.S. sibun, O.N. sjau, O.E. seofon, O.Fris. sowen, siugun, O.H.G. sibun, Du. zeven), Lat. septem, seften di Oscan, Gk. ...., Skr. saptá, Av. hapta, Pers. metta il manico a, Osset. avd, Toch. .pät (.ä .t .-) / .ukt, Braccio. evt'n, O. Pruss. sept.njai, Lith.septynì, Ltv. septin.i, O.C.S. sedm., O.Russ. ...., Siedem polacco, Gallia. sextan, O.Ir. secht. Saith gallese. Camice sacerdotale. shtatë (da septmtí -), sut di Kamviri; Hitt. .ipta-.

Per ós di septm (m) ordinale, compari Gmc. sebunthaz (il cf. Eng. settimo, Ger. siebente, Du. zevende, Da. syvende, Swe. sjunde), Lat. septimus, Gk. ......., Lith. sekmas, Russ. ......., Ir. seachtú, seithfed gallese, Bert. seizhvet.

VIII. Per ókt di Torta. (u), otto, più vecchio * il h3ekteh3, compari Gmc. akhto (u) (il cf. Goto. ahtau, O.N. átta, O.E. eahta, O.H.G. ahto), Lat. oct., Osc. uhto, Gk. ...., Skr. a..a, Av. a.ta, O.Pers. a.ta, Toch. okät / okt, Braccio. ut', O.Pruss. ast.njai, Lith. a.tuoni, Ltv. asto.i, l'osm di OCS., Russ. ......, Osiem polacco, Gallia. oxt., O.Ir. ocht, wyth gallese, Camice sacerdotale. tëte, Kam. u.; Lyc. aitãta -.

Per ordinaloktowós comune, od oktotós di formazioni imitativi e più nuovi, oktomós comparano Gmc. akhtothaz (il cf. Eng. ottavo, Ger. achte, Du.,Fris. achtste, Swe. åttonde), Lat. octavus (ma cf. Fr. huitième), Gk. ógdoos, Russ. (.) ......, Cz. osmý, Ir. ochtú, wythfed gallese, Bert. eizhvet.

IX. Néwn di torta (più vecchio * il h2néwn), nove diedero Gmc. niwun (il cf. Goto.,O.H.G. niun, O.Fris. niugun, O.N. níu, O.E. nigon), Lat. novem, Osc. nuven, Umb. nuvim, Gk. ....., Skr. nava, Av. nauua, O.Pers. nava, Pers. noh, Toch. ñu, Braccio. locanda, O.Pruss. new.njai, Lith. devynì, Ltv. devi.i, O.C.S. dev.t., Russ. ......, Dziewi polacco., Gallia. navan, O.Ir. nói, naw gallese, Camice sacerdotale. nëntë / nândë, Kam. nu; Lyc. ñuñtãta -. Forma comune slava dev.t., da néwntis di Torta, è trovato anche in O.N. niund, Gk. (f.) ......, O.Ind. navatí., Av. navaiti -. Per ós di nown (n) di ordinals, neuntós, compari Gmc. niunthaz (il cf. Eng. nono, Ger. neunte, Du. negende, Da. niende, Swe. nionde), Lat. nonus, nouenus (ma Fr. neuvième), Gk. ......, Russ. ......., Cz. devátý, Ir. naoú, nawfed gallese, Bert. navvet.

X.    Per dékm di Torta (t) ['il de-km.], anche il dek., dieci, compari Gmc. tekhun (goto di cf. taihun, O.S. tehan, O.N. tíu, O.Fris. tian, O.E. t.en, O.Du. dieci, O.H.G. z.hen), Lat. decem, Osc. deken, Umb. desem, Gk. ...., Skr.da.a, Av. dasa, Pers. datha, il dece di Dacian -, Toch. .äk / .ak, Braccio. tasn, O.Pruss. des.mtan, Lith. de.imt, Ltv. desmit, O.C.S. des.t., Russ. ......, Dziesi polacco., Gallia. decam, O.Ir. deich, Welshdeg, Camice sacerdotale. dhjetë / dhetë, Kam. duc.

Per ós di dekm (m) ordinale, dekmtós, compari Gmc. tekhunthaz (il cf. O.E. teogoþa, Ger. zehnte, Du.,Da. tiende, Swe. tionde, Eng. imponga la decima, decimo), Lat. decimus, Gk. dékatos, Lith. de.imtas, Russ. ......., Cz. desátý, Ir. deichiú, degfed gallese, Bert. dekvet.

156.   Questa è la situazione generale in Torta (il cf. e.g.. per "dodici", Ved.Skr. dv.da.a, Lat. duodecim, Gk. ......, Ir. dheag di dó, ecc.), anche se alcune differenze dialettali sono trovate:

a.    In slavo e dialettale Baltico, una forma particolare - nódekm (- il pódekm), illuminato. "dieci", è usato, e.g.. qetwrnódekm (qetwrpódekm) "quattro dieci", come Russ. ............, i.e. ...... +.. + ....., (Ltv. .etrpadsmit, i.e. .etri + il pad+desmit), cf. Pol. czterna.cie, Cz. .trnáct, Sr.-Cr. .etrnaest, ecc.

b.    L'uso Baltico germanico e dialettale combina con MIE - liq (a), andato via su (veda leiq) in germanico solamente óinliq (a), "uno andò via (oltre dieci)", come Gmc. ain-lif (il cf. Goto. ain-lif, O.E. endleofan, O.H.G. folletto, Eng. undici), Lith. vienio-lika, dwóliq (a) "due sinistro (oltre dieci)", come Gmc. twa-lif (il cf. Goth.twalif, O.S. twelif, O.N. tolf, O.E. O.E. twelf, O.Fris. twelef, M.Du. twalef, O.H.G. zwelif), Lith. dvy-lika; anche, compari il lituano tentare-lika, "tredici", keturio-lika, "quattordici", ecc.

Per leiq di Torta, permesso, compari Gmc. laikhwnjan (il cf. Goto. lei.an, O.N. ljá, O.E. l.nan O.H.G. l.han, Eng. presti, Ger. leihen), Lat. linqu., Gk. leip., Skr. ri.akti, Av. raexnah, Pers. r.xtan, Braccio. lk'anem, O.Pruss. polijcki, Lith. likti, Ltv. likt, Russ. olek, O.Ir. léicid. Derivatives comuni includono ekléiqtis, eclisse, ellissi, Gk. ........; lóiqnis di o-grado, prestito, come Gmc. laikhwniz (il cf.O.N. l.n, Eng. prestito), loiqnio, presti, come Gmc. laikhwnjan; linqo nasalizzato, permesso, come Lat. linquere, in delinqénts colpevole, relinqo, abbandoni, relí (n) q., reliquia, ecc.

c. Si crede che in dei dialetti germanici una forma flesso di - il dekm - possibilmente fu usato (il cf. O.E. -t.ne, -t.ne - týne, Eng. -adolescente), forse IE * - il dekmis.

157.   Il suffisso - k (o) mt., dieci volte, probabilmente viene ultimamente da Torta di zero-grado * dkmtH, da dékm (t) dieci, e è trovato come Lat. -gint., Gk. -konta; è trovato anche in dekmtós di pieno-grado germanico, decimo, Gmc. teguntha - (il cf. O.E. teogotha, t.otha, Eng. decimo, decima).

Suffisso germanico - tig, "gruppo di dieci" che rappresenta "dieci" in numeri cardinali (come Eng. sessanta, settanta, ecc.), possibilmente un Gmc indipendente. radice (il cf. O.E., Du. -tig, O.Fris. -tich, O.N. -tigr, O.H.G. -zig, - lo zug), esistè come una parola distinta in goto. tigjus, O.N. tigir, "tens decadi." Germanico trattiene tracce di un vecchio base-12 sistema di numero, come le parole undici "lascia uno", e dodici, "lasci due", mostri, v.s. Vecchio inglese aveva anche endleofantig di hund per 110 e twelftig di hund per 120. Cento erano teantig di hund. O.N. hundrað usato per 120 e þusendfor 1,200. Tvauhundrað era 240 e þriuhundrað 360.

Dialetti Balto-slavi usano le forme che le riserve di MIE per il tens (a causa della loro formazione diversa), i.e. " (unità) + dieci", e.g.. tre-dieci, come Russ. ........ (i.e. ... + .....), Ltv. tr.sdesmit (i.e. tr.s+desmit); cf. anche Pol. trzydzie.ci, Sr.-Cr. trideset, ecc.

158.   Per IE (d) w.k.t., venti, originalmente poi * il dwi-dkomt -, compari Lat. v.gint., Gk. ......, Skr. vi..ati, Av. visaiti, Pers. .... (b.st), Toch. wiki / ikä., Braccio. k'san, Gallia. vocontio, O.Ir. fiche, ugain gallese, Camice sacerdotale. njëzet / njizet, vici di Kamviri.  Per le formazioni più nuove in Balto-slavo, come dwo+dekm di MIE, cf. Lith. divdesmit, Russ. ........, Pol. dwadzie.cia, Cz. dvacet, Sr.-Cr., Bul. dvadeset, Slo.,Slk. dvajset, Rom. dou.zeci.

Tens Indoeuropei sono trovati nel più vecchi generalmente. o più arcaico. attestò dialetti come combina di numeri di zero-grado con - il dkomt -, come trikómt (.) (Lat. tr.gint., Gk. triákonta, Ir. tríocha, Skr. tri..at), qetwrkómt (.) (il cf. Lat. quadr.gint., Gk. tessarákonta, Skr. catv.ri..at), penqekómt (.) (il cf. Lat. quinqu.gint., Gk. pentêkonta, Ir. caoga, Skr. pañc..at), s (w) ekskómt (.) (il cf. Lat. sex.gint., Gk. exêkonta, Ir. seasca, Skr. .a.. i.), septmkómt (.) (il cf. Lat. septu.gint., Gk. heptákonta, Ir. seachtó, Skr. saptati.), newnkómt (.) (il cf. Lat. non.gint., Gk. ennenêkonta, Ir. nócha, Skr. navati.).

Per kmtóm di Torta, cento, (probabilmente da * il dkmtóm, una zero-grado suffissò forma di dékm, dieci) compari Gmc. khunda (il cf. Goto. hund, O.H.G. cacci), Lat.centum, Gk. ......, Skr. .ata, Av. satem, Pers. triste, Toch. känt / kante, O.Lith. .im .tas, Ltv. simts, O.C.S. s.to, Russ. ..., Pol. sto, Gallia. cantam, O.Ir. cét, gergo gallese. Anche, Ovest MIE k.t dialettale germanico (m) - il radhom (per rádhom, numeri, veda ar), khund (a) - ratham, come O.N. hundrað, O.E. cento, Ger. hundert, Eng. cento.

Un proto-Indo-europeo generale nome flesso per "milli" era (sm) ghéslos, - l'om, -., (uno) milli, come Skr. sahasram, Av. hazar.m, Pers. h.zar, Toch. wälts / yaltse, Russ. ....., Cz. .íslo. MIE derivatives comuni includono ghéslioi, milli, come O.Gk. ......, in gheslo -, chilo -, e derivatives latino da m.lle, O.Lat. m. (h.) l., a turno da una più vecchia Torta suffissò sm-ghesl -..

Il túsnt di forma comune germanico e Balto-slavo solito (non declinato)., "numero massiccio" da adesso "milli", diede Gmc. thusundi (il cf. Goto. þusundi, O.N. þúsund, O.E. þ.sunt, O.Fris. thusend, O.H.G. þ.sunt, Du. duizend), Toch. tumane/tm.m, Lith. t.kstantis, Ltv. t.kstots, OCS tys..ti, Russ. ......, Tysi.c polacco. Possibilmente è riferito a tew di Torta, gonfi, ed alcuni lo considerino un più vecchio * t.s-kmt.- > * il túsmt. /túsomt., "gonfiato cento."

159.   Per pel di verbo di IE, piega, compari nomi di o-grado pólt.n, piega, come Gmc. falthan (il cf. Goto. falþan, O.N. falda, O.E. faldan, fealdan, M.L.G. volden, Ger. falten), e combinando forme - póltos, come Gmc. -falthaz (il cf. Goto. falþs, O.N. -faldr, O.E. -feald, - fald, Ger. -falt), e - plos, come Lat. -più, Gk. -...., - ....., anche come Gk. ....., ancora usò in greco moderno. IE steso pleks vile, si intrecci, dà plóksom di o-grado, lino, come Gmc. flakhsam (il cf. O.E. fleax, O.Fris. lino, Ger. Flachs), pieno-grado - il pleks, - la piega, in combina come dupleks, tripleks, mltipleks, ecc., e come plek di verbo., pieghi, plicate, Lat. plic.re, in adplek., applichi, komplek., complichi, kómpleks, complice l'eksplek., schieri, deeksplek., schieri, esponga, enplek., coinvolga, implichi, assuma, enplekitós, implicito il replek., replichi, replica; plekto suffissato, tessitura, treccia allaccia, come Lat. plectere, p.part. plekstós (da * il plekttos), come in plékstos, plesso, amplekstos che amplexus, komplekstio allacciano, komplekstós, complesso, perplekstós, confuso, perplesso; Plektós greco, torto.  

160.    Per mónoghos di Torta (menegh di radice -), molto, molti compara Gmc. managaz (il cf. Goto. manags, O.S. manag, O.E. monig, manig, O.Fris. manich, Swed. mången, Du. menig, Ger. manch), O.C.S. munogu, Russ. ....., Cz. mnoho, O.Ir. menicc, mynych gallese. Il monoghopóltos composto, moltiplichi, è comune a dialetti germanici, cf. Goto. manag-falþs, O.E. monigfald (Anglian), manigfeald (W.Saxon), O.Fris. manichfald, M.Du. menichvout, Swed. mångfalt, ecc.

161.    Per Torta prima eg di persona, eg., (ed egóm Indo-iraniano) compari Gmc. ek (il cf. Goto. ik, O.Fris.ik, O.E. Ic, O.N. ek, O.H.G. ih, Norw. eg, Dan. jeg, Eng. Io, Ger. ich), Lat. ego, Umb. eho, Gk. ..., Av. az.m, O.Lith. .., O.Pruss.,Ltv. es, O.C.S. ..., O.Russ. ..., O.Pol. jaz, Kam. õc; Hitt. uk, uk di Carian. Skr dialettale. aham, Ven. e., potrebbe mostrare una varia forma * l'eghó (m), .z .and slavi che l'ug di Anatolian forma mostrano forse un'altra vecchia variante di o-grado * .go, anche se questo è disputato. Derivatives da mi flettè (ghi) includa Gmc. io (ke) (il cf. O.N., Goto. mik, O.E. io, mec, O.H.G. mih), Lat. io, Umb. mehe, Ven. mego, Gk. eme, Skt. mam, Av. mam, Russ. mne, O.Ir. mé, mi gallese, Camice sacerdotale. mua, ecc.

162.   Per Torta noi (i), noi compariamo Gmc. wiz (il cf. Goto. l'intelligenza, weis, O.S. wi, O.N. vit, vér, O.E. w., O.Fris. wi, O.H.G. wir, Dan. vi, Du. wij), Skr. vayam, Av. va.m, O.Pers. vayam, Toch. era / wes, Lith. vedu, Hitt. w.s. Per IE ns flesso -, nos, compari Gmc. uns - (il cf. Goto. unsar, ugkis, Su oss okkr, O.E., noi, uncer, O.S., O.Fris. noi, O.H.G. unsih, unser, Swed. oss), Lat. n.s, Gk. no, Skr. nas, Av. n., O.Pers. amax.m, Toch. nás, O.Pruss. no.son, Lith. nuodu, Russ. nas, nas polacco, O.Ir., Ni gallese, Camice sacerdotale. ne; Hitt. anz.s.

163.   Per tu Indoeuropeo, Lei (lo sg.), compari Gmc. thu (il cf. Goto. þu, O.N. þú, O.E. þu, O.H.G. thu, Eng. tu, Ger. du), Lat. t., Osc. tuvai, Umb. tu, Gk. su, Skr. tvam, Av. t., O.Pers. tuva, Toch. tu / tuwe, Braccio. tu, O.Pruss. a., Lith. tu, Ltv. tu, O.C.S.,Russ. ty, ty polacco, O.Ir. tú, ti gallese, Camice sacerdotale. ti, Kam. ; Hitt. tuk.

164.   Ju di torta, Lei (il pl.), dà Gmc. iuwiz (il cf. Goto. legittima, O.N. yor, O.S. iu, O.E. [g] .-ow, O.Fris. iu-noi, M.Du. U, O.H.G. ir, iu-wih), Gk. humeis, Skr. y.yam, Av. y... m, Toch. yas / , Braccio. dzez, O.Pruss. io.s, Lith. j.s, Ltv. j.s. Per wos, noi -, compari Lat. v.s, Umb. uestra, Skr. vas, Av. v., O.Pruss. wans, Russ. vy, vas, wy polacco era.

165.   S (w) e riflessivo ed Indoeuropeo diede il goto. sik, O.N. sik, O.H.G. sih, Ger. sich, Lat. s., sibi, sífeí di Oscan, seso di Umbrian, Gk. heos, Skr. sva, Av. hva, Phryg. ve, Braccio. inchiostro, O.Pruss. sien, peccato, Lith. savo, sevi di Ltv, O.C.S. se, Russ. sebe, - sja, Camice sacerdotale. vetë; Sfes di Carian, Lyd. .fa-. Derivatives include sélbhos suffissato, stesso, Gmc. selbaz (il cf. Goto. silba, O.N. sjalfr, O.E. seolf, sylf, O.Fris. stesso, Du. zelf, O.H.G. selb), s (w) ebh (ó) s, "uno è proprio", relazione di sangue, parente, come Gmc. sibjas (il cf. Goto. sibja, O.S. sibba, O.E. sibb, O.Fris., M.Du. sibbe, O.H.G. sippa, Eng. sib, Ger. Sippe); swóinos suffissato, "uno è proprio (uomo)", compagno, servitore, anche sheperd, come Gmc. swainaz (il cf. O.N. sveinn, O.E. gironzoli, O.S. swen, O.H.G. swein, Eng. contadinello); s (u) w suffissato -, come in suwik.d., sucide, e sw.mis, "uno è il proprio padrone", proprietario, principe, come Skr. sv.m.; sed steso, s., senza, separatamente (da da solo); suffissò o-grado s.los, da solo da solo, Lat. s.lus, come in s.lit.siós, solitario, des.l., desolato; sw.dhsko suffissato, abitui, è abituato, come Lat. su.scere, come in komsw.dhsko, abitui, p.part. komsw.stós (< * komsw.dh (lo sk) a -), in komsw.st..d .n, consuetude, costume, desw.st..d .n, desuetude, mansw.st..d .n, docilità; suffissato swetrós steso, camerata, compagno, come O.Gk. hetaros; sweinós di forma suffissato, stesso, come O.Ir. féin, come in Sinn Fein; swétos suffissato, da sé.

Alcuni linguisti connettono il pronome ad un più vecchio swe di radice di Torta - volendo dire famiglia, a turno relativo con su, nasca che sarebbe gelato nelle durate antiche attraverso composizione in parole come sw-es.r accese. "donna della propria famiglia", (da sw -, "famiglia, proprio" e ésor -, donna) come opposto all'és.r generico o cén., donna.

166.   Per deuk di Torta, conduca, anche "tiri, disegni", compari Gmc. teuhan (il cf. O.E. t.on, O.H.G. ziohan, Eng. trascini, Ger. ziehen, Zug), il dygaf di M.Welsh, Camice sacerdotale. nduk; la zero-grado suffissò dúk., disegni, trascini, Gmc. tug.n (il cf. O.E. togian, Eng. rimorchi), e premise ekduk., conduca fuori, porti su, istruisca, in Lat. .duc .re; douk di o-grado suffissato., leghi, cravatta; dóukmos, discendente, famiglia corsa, covata "attacca" da adesso, come Gmc. tauhmaz, O.E. t.am, e doukmio di verbo denominativo, generi, abbondi, come Gmc. taukhmjan, O.E. t.man, t.eman; la forma di base dà déuks di derivatives latino, duca, apdeuko rapisce, addeuko, adduca, aq.déuktos, acquedotto, kikromdéukti.n che circumduction, komdeuko contribuiscono conducono, dedeuko, deduca, deduca, ekdeuko, porti alla luce, endeuko, inciti, entrodeuko, presenti, prodeuko, produzione, redeuko riduce, sedeuko, seduca, supdeuko, soggioghi, transdeuko, diffami.

167.   Per Torta così, questo, come O.E. se (più tardi sostituì da th -, nel), Gk. ho, lui, Skt. sa, Avestan ah!, O.Ir. quindi, aveva anche un sj femminile germanico., "lei", Gmc. sj., come O.E. s.o, s.e. Una parola di prestito comune è la varia forma sei-in composto con ki, qui séiki generoso, così così, in quella maniera, come Lat. s.c (il cf. per romanico "sì", Fr. si, Esso. sì, Terme.,Gatto. sí, Pt. sim). Da forma flesso a è Gmc. th. (il cf. O.E. il, M.Du. de, Ger. der, muoia), L. ta [il lis], Gk. a, Skr. ta -, Bal.-Sla. a, anche tmto di prestito greco ed alternativo -, tauto -; da neutro tod è Gmc. quello; da t.m accusativo è t.mdem latini ed avverbiali, finalmente così molto, tandem, e t.mtos, così molto e dalla sua forma ridotto è suffissato t.lis, così.

168.   Da jénos di derivatives di iare di Torta (veda éno) che, , come Gmc. jenaz (il cf. Goto. jains, O.N. enn, O.Fris. jen, O.H.G. ener, M.Du. ghens, O.E. geon, Ger. jener), e come jend esteso -, jéndonos, yond, quell'oltre, come Gmc. jend (anaz), O.E. geond (a); forma estesa che j.i dà ad O.E. g.a, Ger., Dan., Norw., Sw. ja, Eng. ; jo di gambo relativo più particella dà jóbho, "dubiti", se, come Gmc. jaba (il cf. O.E. gif, O.N. ef, se, O.Fris. gef, O.H.G. ibu, iba, Ger. ob, Du. di); forma di base i, Lat. è, id di neutro, esso, e ídem, stesso, come in idemtikós, identico, idémtit., l'identità, idemtidhak., identifichi; íterom suffissato, di nuovo l'iter., iteri, reiter., reiteri, ítem, così anche.

Per MIE ricostruì l.g, corpo, forma come, stesso, compari derivatives germanico koml.gos, "come", avendo la stessa forma, accese. "con un corpo corrispondente", come Gmc. galikaz (il cf. Goto. galeiks, O.S. gilik, O.N. glikr, O.E. gelic, Du. gelijk, Ger. gleich), analogo, etimologicamente, al kombhormís di MIE, Lat. adatti; verbo l.gio, per favore come Gmc. likjan (il cf. Goto. leikan, O.N. lika, O.E. lician, O.Fris. likia, O.H.G. lihhen).

Per MIE ricostruì bhórm., formi, compari Lat. Forma, "formi, forgi, forma, caso", ed il greco ....., "forma, forma la bellezza, aspetto esterno" equivalente al mórbh di IE., da adesso ambo possibilmente da un merbh di radice di Torta comune - / bherm, "forma."

169.   Per ko, ki, qui comparano come Gmc. khi - (il cf. Goto. hita, Su hér O.E. colpisca, lui, lei, O.H.G. hiar, Eng. esso, lui qui), Lat. cis, Lith. .is; Hitt. k., Luw.za. Anche, un ke di particella comune è trovato, come in O.Lat. hon-ce (Lat. hunc), Gk. keinos (da ke-eno), anche Hitt. ki-monaca, "ora."

170.   Éno di torta, diedero Gmc. jenos (in composto coi), Skr. ena -, anena, O.C.S. onu, Lith. ans.

171.   Parola di prestito comune che murus latino, "muro" viene da O.Lat. moiros, moerus, i.e. Móiros di MIE, con derivatives comune moir.lís, di un muro e n.pl. moir.lia, come Fr. muraille, Terme. muralla, Eng. murale. Questa parola è usata in lingue Indoeuropee e moderne per riferirsi ad un "muro esterno di una città, fortezza normalmente ecc"., come Ger. Mauer, Du. muur, Sca. mur, Fr. mur, Esso.,Terme.,Pt. muro, Ca.mur, Lith. muras, Pol. mur, Ir. mur, Bert. mur, Camice sacerdotale. mur, ecc., mentre la maggior parte di lingue di IE usa un'altra parola per il muro di sezione" all'interno di un edificio", come il wállom di MIE, muro, bastione, fila o linea di pali un collettivo da wállos, palo, come Lat. uallum, uallus (il cf. O.E. weall, O.S., O.Fris., M.L.G., M.Du. wal, Swe. vall, Da. val, Ger. Muro), il pariéts di MIE, come Lat. paries, parietis (il cf. Esso. parete, Terme. tagliato, Pt. parede, Rom. perete), MIE st.in. (il cf. O.C.S. stena, Russ. ....., Sr.-Cr.,Slo. stena, Cz. st.na, Pol. .ciana, anche compari presta Ltv. siena, Lith. siena, finlandese. seinä, Est. sein). Il móiros di IE viene da mej di Torta, fortifichi, munisca di pali, come in Gmc.mairja- (il cf. O.Eng. m.re, gem.re "limitano, confine", O.Ice. landa-m.ri), O.Ind. mití -, Pers. m. "piolo, spina elettrica, unghia", O.Ir (< * mai.a). [- il tuid] gli uomini, e Lith steso. mita, Sla. moisto o meisto (da Torta * io / l'o-itto), come in O.Bulg. me.sto, Ser.-Cr. mje.sto, Cz. místo, ecc.

Per radice Indoeuropea st.i-, pietra comparano st.in slavo., muro, e stóinos di o-grado, pietra, come Gmc. stainaz (il cf. Goto. macchie, O.N. steinn, O.E. stan, O.H.G. stein, Da. steen); st.jr suffissato, grasso solido, grasso di rognone, come Gk. ....., in st.jrikós, stearic, ecc; cf. anche Gk. stia, stion, "ciottolo", Skr. "styayate caglia, diviene duro", Av. stia - il "mucchio."

172.   Per peig di Torta, anche il peik, taglio, marchio (da incisione) compara péik di derivatives (o) l., attrezzo penetrante, archivio, sega, come Gmc. f.kh (a) la (il cf. O.E. feol, fil, O.H.G. fila, M.Du. vile, Eng. archivi, Ger. Feile), Lith. pela, O.C.S. pila; pingo di zero-grado nasalizzato, ricami, tatuaggio, vernice, ritratto (presumibilmente da "decori con marchi tagliati" per "decorare" "decorare con colore"), come Lat. pingere, in p.part. pigtós, dipinse, pigtós., dipingendo, ritratto, pigm.tom pigmento, depingo dipinge; pikrós di forma di zero-grado suffissato, acuto, amaro come Gk. pikros; poikilós di o-grado, chiazzato pied, vario come Gk. poikilos. Compari, col senso di "marchio, decori", Skr. pinga., pesala., pimsati, O.C.S. pisati, pegu, "variegato" O.H.G. fehjan "adornano", Lith. piesiu "scrivono."

173.   Per ed di Torta, mangi, originalmente il morso, compari Gmc. (pro) l'etan (il cf. Goto. itan, Su eta O.E. etan, fretan, O.H.G. ezzen, frezzan, M.Du. eten), Lat. edere, come in edibhilís, commestibile, komedo, comedone, Lat. comedere, p.part. komestós, (< * il komedto -) come in komestibhilís; diom di prám (e) composto, "prima pasto", pranzo (da pr.m, prima), come Lat. prandium; edun suffissato., addolori (da cura rosicante"), come Gk. odun. Compari Lat. ed., Osc. edum, Gk. ed., Skr. annuncio, Av. annuncio, Thrac. esko -, Toch. yesti, Braccio. utel, O.Pruss. ist, Lith. .sti, Ltv. .st, Russ. burla', je polacco., O.Ir. esse; Hitt. a, Luw. annuncio -, az -, l'ata di Palaic -.

Proto-Indo-Europeandonts (il vecchio gen. dentós), dente, participio originalmente presente * h1dent, "pungente" dà Gmc. tanth-tunth (il cf. Goto. tunþus, O.E. t.ð, pl. teð, cf. O.N. tönn, O.S. tand, O.Fris. toth, O.H.G. zand, Dan., Swed., Du. tand, Ger. Zahn), Lat. dentis, Gk. odous / donti, Skr. dantam, Pers. dand.n, Lith. dantis, Russ. desna, O.Ir. dét, dant gallese, Kam. dut. Derivatives moderni includono d.tskos germanico, dente canino la zanna (il cf. O.E. smoking, tusc, O.Fris. zanna), dent.lís latino, dei denti il dentíst., dentista, endent., ordinazione di merci, tridénts, tridente, ed il greco - il donts, donto -, come Gk. od.n, odous in dontologí., odontologia, ecc.

174.   Proto-Indo-Europeangal, chiami, gridi, diede gallo espressivo, come Gmc. kall - (il cf. O.N. kalla, O.E. ceallian, O.H.G. halan, Eng. chiami), anche fondi in gállos di nome latino, gallo (< "l'uccello di gridare"), come Skr. usakala, "alba-chiamando", M.Ir. cailech, (ma anche associò con Gallus, gallico come se volere dire "l'uccello del Gallia") in gallinakiós, gallinaceous;gálsos, voce, come O.C.S. glas., come in trasparenza; anche, gálgalos riduplicato, parola, come O.C.S. glagolu. Anche fondi in Gk. kaleo, kelados, Lith. kalba, "lingua."

175.   Per radice verbale proto-Indo-europea p. (i), beva, compari derivatives comune Lat. p.t.re, p.tus il bavaglino., Umb. puni, Gk. ....., ....., Gk.Lesb. .... (Fut. ......, Aor. ....., Impf. ...., Perf. ......), O.Ind. píbati, p.tás p.tí., anche.. il ti,... á..ti, .á.. t., Thrac. pinon, Braccio. .mpelik', O.Pruss. poutwei, poieiti, Lith. puotà, Sla. (il cf. O.C.S. pitij., piju, O.Russ. ...., Pol. pi., piju, Cz. píti, piji, Sr.-Cr. .....,... j..., Slo. píti, píjem, ecc.), O.Ir. ibim, yfed gallese, Camice sacerdotale. pi (l'aor. .. v.); Hitt. papà. Per MIE parole comuni, compari p.tós, ubriaco come Lat. p.tus, in p.t., beva, Lat. p.t.re; pótis di zero-grado suffissato, beva, bevendo, in kompótiom, "col bevendo" festa, banchetto, simposio, come Gk. ........., e p.ti.n latino suffissato e più lontano, una bibita, pozione, come Lat. p.ti., o; zero-grado p.ros, festa, come O.C.S. pir. (il cf. anche zero-grado generale p., Sla. pij -, "bibita"); suffissato p.no nasale, bibita, come Gk. p.nein; p.tlom suffissato, bevendo vaso, tazza, ciotola, come Skr. p.tram; suffissato pipo di zero-grado riduplicato -, donde pibo, bibita, come O.Ind. píbati, Sla. pivo, anche in Lat. bibere, dove è assimilato * il bibo.

Un termine comune per "birra", così potrebbe essere píbom di neutro Indoeuropei e Moderni, come ambo le parole europee comuni sono dedotte da Torta riduplicò pibo di verbo, compari Lat. bibere (il cf. O.E. beor, O.N. bjórr, Du.,Fris.,Ger. catafalco, Ghiaccio. bjór, Fr. bière, Esso.,Gatto. birra, Rom. birra, Gk. ....., Pers. abejo, Bul. ...., Ir. beoir, bîr gallese, Bert. catafalco, Camice sacerdotale. birrë, anche bîrah israelitico, bira turco, b.ra arabo, Jap. B.ru, píji cinese. / il bihluh, Maori il pia, biya tailandese, bir malese bir Indonesiano, Swahili bia vietnamita), e pivo slavo (il cf. Russ.,Ukr. ...., Pol. piwo, Cz.,Sr.-Cr. pivo, Bel. ...., Mac. ...., anche mongolico ...., il pivo di Azeri, ecc.). Per le altre condizioni, compari áluts di MIE, birra chiara, come Gmc. aluth (il cf. O.E. ealu, O.S. alo, O.N.,Sca. øl, Ghiaccio. öl, Ltv.,Lith. alus, O.C.S. olu, Slo. ol, Rom.olovin., anche Est. õlu, finlandese. olut), forse da una fonte simile a Lat. alumen, "allume" o ad alu di radice di Torta, una radice con connotazioni della "magia, la magia, possesso, ebbrezza." Un altro termine viene da Cel.-Lat. cerevisia - > il cervesia (il cf. Terme. cerveza, Pt. cerveja, Occ.,Gatto. cervesa, Gal. cervexa, filippino, servesa di tagal, serbisa di Ilongo, sirbesa di Cebuano, serveja di Tetum, ecc.), a turno da Dea agricola Lat. Ceres, da ker di Torta crescono, e possibilmente Lat. vis, "forza", da IE w.ros l'uomo.

Per ker di Torta, cresca, compari kér.s, come Lat. Cer.s, dea dell'agricoltura specialmente la crescita di grano, in kere.lis il cereale; forma estesa che kr.-, in kr.io producono, crei, produca (< causare crescere), crei, come Lat. cr..re, anche in pr.kr.i., procrei, kr.i.ti.n, creazione; kr.sko suffissato, cresca, aumenti, come Lat. cr.scere, in kr.skénts mezzaluna, komkr.sko cresce insieme, indurisca, p.part. komkr.tós, in komkr.t., concreto, adkr.sko, accumuli, dekr.sko, calo fuori il quale enkr.sko, aumento che rekr.sko, aumento arruolano anche, ekskr.sko crescono, in ekskr.skénti., escrescenza, p.part. ekskr.tós, cresciuto fuori in ekskr.t., separi, purga; kórwos di o-grado suffissato, "crescendo" adolescente, ragazzo, figlio, e korw., ragazza, come Gk. kouros, koros, e kor.; smk.rós composto, "di una crescita" sincero (da sm di zero-grado -, stesso, uno), come Lat. sinc.rus.

176.   Per lew di radice di Torta, lavata, cf. Lat. lau.re, Gk. louein, Gallia. lautro, Braccio. loganam / lokanam, O.Ir. lóathar, luddw gallese, Hitt. lahhuzzi. Compari lóuk di derivatives., come Gmc. laug. (il cf. O.N. laug, O.E. l.ðran, O.H.G. louga, Eng.lather, Ger. Lauge); da lawo di variante latino, zero-grado - lwoin combina, è dislúwiom, diluvio, adlúwi.n, alluvione, komlúwiom, colluvium, eklúwiom, eluvium, ecc.; da legge atematica. è law.tóriom, lavabo, law.bho law.tr.n., bagno, privato come Lat. l.tr.na, ecc.

177.   Il verbo 'essere' in Vecchi inglesi era un composti fecero su di fonti diverse. Il wesan di B.onand furono usati solamente in certo tende (mescolato con es di Torta originale) .B .on fu usato nel tempo verbale presente per esprimere le verità permanenti (il 'gnomic presentano'), wesan fu usato per il participio presente ed il passato.

Wesan viene da germanico * w.san (il cf. Goto. wesan, O.N. vesa, O.E. wesan, O.H.G. wesan, wezen olandese, Ger. guerreggi, Swe. vara) da wes Indoeuropeo, indulga, viva, come in westi celtico - (il cf. Vecchio feiss irlandese). Forme inglesi e comuni includono era (il cf. O.E.wæs) ed era (il cf. O.E. Sg. w.re, Pl. w.ron).

178.   Per uomini di Torta, pensi, compari la zero-grado suffissò (kom) m.tis, mente, come Gmc. (ga) il munthiz (il cf. Goto. muns, O.N. minni, O.E. gemynd, Ger. minne), Lat. m.ns (ment -), in mnt.lís mentale, demntís, dement, m.ti.n, ricordo, menzione; anche, mntós, "volendo", come Gk. -matos, come in automntikós, automatico; mnio suffissato, sia arrabbiato, come Gk. mainesthai, e m.ios, spirito, come Av. mainiius; anche il fem. m.i., la pazzia, follia, come Gk. mani., in mniakós, maniaco; ménti di pieno-grado., ami, come Gmc. minthj. (il cf. O.H.G. minna, M.Du. minne); mimno riduplicato, ricordi, come Lat. meminisse, in mimnént.d promemoria (imperativo), kommimnesko escogita da pensiero, come Lat. commin.sc., komment.siom, commento che remimnesko, richiamo ricordano, remimneskénts, memore; mántis, veggente, come Gk. mantis;méntros, consiglio, preghiera, inno, come Skr. mantra.; mén.s suffissato, spirito, come Gk. menos; o-grado mon causativo., ricordi a, avverta, metta al corrente, come Lat. mon.re, in móniti.n monition, monit.r monitor, mónstrom indizio, mostro l'admon., ammonisca, demonstr., dimostri, pr.imoníti.n, supmon., chiami in causa; forse anche da questa radice è suffissato Móntu., Musa che dà solito greco presta montuáikos, mosaico, come Gk. ........, montuéiom, museo, come Gk. ........, montuik., musica, come Gk. .......; mn steso., mimn.sko riduplicato, ricordi, come Gk. mimn.skein, mn.stós generoso ricordò, .mn .stós, non ricordò" da che .mn .stí., oblio, amnistia, come Gk. ........, e .mn .si., amnesia, mn di mn (á), memoria, come Gk mn.ma, mn.m.n, attento mn.monikós, mnemonico mn.m., memoria, come Gk. mn.m.; anche, da dh di mens di espressione di Torta., "mente di set", è mnsdh di nome composto., saggio, come Av. .

Una radice di IE simile è mendh, impari, quale in zero-grado mndh.gives Gk. manthanein (Aorist argina la matematica -), come in mndh.mntikós, matematico, ghr.stom.dhei., chrestomathy, ecc.


 


 

Bibliografia

Questo lavoro è principalmente una compilazione di conoscenza di studioso, la produzione di due secoli di ricerca completa in linguistica comparata.

Per questo specifico lavoro noi abbiamo usato (fra altri, le meno importanti referenze) i libri seguenti:

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Noi abbiamo usato anche queste fonti rapide sul Rete:

o Il Wikipedia, l'Enciclopedia On-line e Gratis, ed il Wiktionary, ambo le fonti eccellenti per risorse gratis e conoscenza. Grazie a tutti i sottoscrittori ed ai loro fondatori.

o Il Dizionario di Eredità americano ed On-line.

o Il Dizionario di Etimologia On-line della lingua inglese.

o Il Dizionario Etimologico ed Indoeuropeo, Università di Leiden.